Spettacolo
Non solo Fiorello e il Tg2, tutti i fuorionda entrati nella...
Non solo Fiorello e il Tg2, tutti i fuorionda entrati nella storia
La storia della tv 'scandita' da errori e battute inopportune
Errori, battute o reazioni autentiche. La storia della televisione italiana è costellata di fuorionda, più o meno gravi o imbarazzanti. La gaffe su Fiorello e la figlia del conduttore del Tg2, Piergiorgio Giacovazzo - sul quale la Rai ha avviato un procedimento disciplinare - è quindi solo l'ultima della lista e ce ne sono alcune che hanno persino scosso la politica italiana. Ecco una veloce carrellata delle gaffe più clamorose, molte delle quali scovate dal tg satirico 'Striscia la Notizia' che ne ha fatto un proprio marchio di fabbrica: in oltre tre decenni, ne ha trasmessi circa 700.
In principio fu Occhetto...
Partiamo dal 1994. Durante la trasmissione di Raitre 'Milano, Italia', Achille Occhetto, leader del Partito Democratico della Sinistra, si lasciò sfuggire un commento irriverente su Michele Santoro e il suo programma 'Il Rosso e il Nero': “"Anche il Rosso e il Nero (trasmissione di Michele Santoro considerata spudoratamente vicina al partito di Occhetto) sbaglia, mi sono rotto i cog…ni". Nello stesso anno fece scalpore Gigi Marzullo che, durante il suo programma 'Mezzogiorno e dintorni con…', rivolse avances alla giornalista televisiva, Ilaria Moscato.
Buttiglione e l'inciucio
Il '94 regalò anche la madre di tutti gli inciuci politici. Rocco Buttiglione, segretario del Partito Popolare, propose ad Antonio Tajani (all’epoca portavoce di Forza Italia) un’inaspettata alleanza politica. Questo fuorionda, che coinvolgeva due schieramenti opposti, provocò un terremoto politico e portò, nel dicembre dello stesso anno, alla caduta del primo governo Berlusconi.
L'anno dopo, su Italia 1, l'ex ministro di Grazia e Giustizia, Alfredo Biondi (Fi) va a ruota libera con Vittorio Sgarbi e ha una 'buona parola' per tutti: da Indro Montanelli a Silvio Berlusconi che viene definito "Uno che non è una cima". Nel 1997 è la volta di Franco Frattini e Pierluigi Borghini (Forza Italia) che pensando di non essere ascoltati dicono cosa pensano davvero dei candidati del loro partito politico e degli alleati: "Cialtroni, pronti a tradire da domani".
L'Insinna furioso
Dieci anni dopo tiene banco il Flavio Insinna furioso ad 'Affari tuoi', accusato da 'Striscia la notizia' di insultare con frasi ingiuriose i concorrenti del suo show. Un 'dietro le quinte' eclatante è quello recente di Andrea Giambruno che ha portato alla rottura con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni.
Di pochi mesi fa è invece l'off di Bianca Berlinguer alla fine della registrazione di 'Prima di domani' su Retequattro. La giornalista si sfoga sul lavoro della redazione ("Non c'era un pezzo decente'') e minaccia: "Questi sono i miei ultimi 3 giorni, fino a venerdì, poi è finita".
Il re resta lui...
Ma il vero re del fuorionda della televisione italiana è Emilio Fede: da direttore del Tg4 ha fatto la storia con i suoi rimproveri a collaboratori, inviati e tecnici. Tra i momenti più memorabili, la sua esclamazione: "Che figura di merda".
Spettacolo
Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
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Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
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Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.