Economia
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Roma, focus su crisi energetica e impatto su real estate: focus l’8 marzo
Professor Mattarocci all'Adnkronos: "Con la crisi energetica aumenta l'interesse per realizzare interventi in tempi brevi"
L'impatto della crisi energetica sul settore immobiliare. E' questo il tema del seminario dell'European Real Estate Society, Eres che si svolge a Roma l'8 marzo alle 14 nelle Scuderie di Palazzo Altieri (Via di S. Stefano del Cacco, 1) e organizzato in collaborazione con l'Università Tor Vergata, Fiabci e Isivi. L'Associazione, spiega all'Adnkronos Gianluca Mattarocci, professore di Economia degli intermediari finanziari, "riunisce accademici e operativi europei, professori, esperti in società di consulenza, gestori di fondi immobiliari. Ogni anno vengono organizzati due eventi che coinvolgono gli operatori del settore e per trattare un argomento di particolare interesse. Quest'anno il tema è quello della crisi energetica e l'impatto sul real estate".
Il seminario prevede due sessioni. La prima riguarderà, illustra Mattarocci, "gli investimenti immobiliari e quando pesano nelle scelte di investimento i profili di efficientamento degli immobili. Si affronterà il tema degli operatori più interessati agli immobili green, si illustrerà le best practice del mercato in Europa e in Italia e i rendimenti che possono avere gli immobili di tipo green". Nella seconda sessione, rileva, "i lavori saranno incentrati sul finanziamento dell'efficienza energetica considerando le diverse tipologie di beni immobili, sugli obiettivi di efficientamento e su come facilitare i finanziamenti per banche o finanziatori".
Già negli ultimi mesi e prima della crisi energetica, sottolinea Mattarocci, "abbiamo visto da parte delle autorità europee un forte interesse sugli interventi green e sull'efficientamento. Con la crisi energetica è aumentato l'interesse per realizzare interventi in tempi brevi, per rende gli immobili più efficienti e per ridurre i costi degli immobili. In Italia - osserva - abbiamo uno stock di immobili un po' più vecchio rispetto agli altri paesi europei e quindi meno efficienti dal punto dell'efficienza energetica. C'è una necessità di fare interventi in Italia", osserva il professore dell'Università di Roma Tor Vergata.
Con la crisi energetica, osserva Mattarocci, "è necessario non solo un supporto agli investimenti ma anche una politica di incentivazione per effettuare una trasformazione degli immobili. Pertanto è importante raccogliere l'interesse degli investitori nazionali e internazionali anche da punto di vista della rigenerazione urbana. C'è una forte domanda sul settore".
Per Mattarocci, anche di fronte alle problematiche riscontrate con i superbonus e in particolare con quello del 110%, "la soluzione non può essere solo quella del supporto pubblico. Non rappresenta una soluzione efficace. Nel post 110% si è registrato un incremento generale dei prezzi per gli interventi immobili che rischiano di rendere non realizzabili gli interventi necessari o ad un costo ragionevole. Pertanto serve un supporto parziale pubblico ma capitali privati per fare gli interventi necessari".
Tra gli interventi previsti al seminario di Eres, oltre a quello di Mattarocci che concluderà i lavori, sono previsti quelli di Marc Francke (University di Amsterdam and European Real Estate Society), di Antonio Campagnoli (Fiabci), Simone Roberti (Colliers International), Luca D'Antrassi (Dea Capital Sgr), Raffaella Pinto (Cushman & Wakefield), Sven Ole Sommer (Jll), Angelo Peppetti (Abi), Luke Brucato (Immobiliare.it Insights), Luca Bertalot (European Covered Bond Council), Fabrizio Rampazzo (Blue Factory) e Massimo Nissoli (Harley and Dikkinson Esg).
Economia
Sud Italia baricentro delle strategie di crescita
Secondo la nuova edizione del Mediterranean sustainable development index (Msdi), indice progettato da The European House Ambrosetti, è la terza regione più attrattiva tra 22 Paesi del Mediterraneo
Il Sud è la terza regione più attrattiva tra 22 Paesi del Mediterraneo, tanto che, nel periodo 2018-2021, la presenza delle multinazionali estere è aumentata del 41 per cento. Così certifica la nuova edizione del Mediterranean sustainable development index (Msdi), indice progettato da The European House Ambrosetti per misurare l’attrattività e la competitività dei territori. I dati sono contenuti nel Libro bianco sul Sud Italia presentato da The European House Ambrosetti in occasione della giornata di apertura del Forum 'Verso Sud. La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo', che si svolge a Sorrento.
Come spiega il Sole 24 Ore, Forum Ambrosetti calcola 14 miliardi di valore aggiunto in più e 240mila nuovi posti di lavoro se il Sud fosse allineato al Centro-Nord come incidenza del valore aggiunto delle multinazionali estere. O anche, 70 milioni di turisti stranieri in più e una spesa turistica aggiuntiva di 67 miliardi se il Sud d’Italia fosse allineato al benchmark di Spagna e Grecia. Come fa rilevare il Libro Bianco, nel confronto nazionale i numeri risultano ancora modesti, ma vanno censite 92mila imprese impegnate nelle produzioni manifatturiere (un quarto delle 365mila a livello nazionale).
Trend positivi riguardano le esportazioni manifatturiere meridionali, nel 2023 in crescita del 35%, e l’economia del mare: la filiera del Sud Italia conta più di 110 mila imprese (48,8% del totale nazionale), più di 332 mila occupati (36,4% del totale nazionale) e genera 15,7 miliardi di valore aggiunto (30,0% del totale nazionale). Un’opportunità chiave per promuovere l’attrattività del Sud Italia è connessa alla Zes. E lo sono anche le infrastrutture energetiche in costruzione (il gasdotto da Israele all’Europa, il Trans-Adriatic Pipeline). Ma il Sud è anche hub mediterraneo di sviluppo di fonti energetiche rinnovabili (rappresenta il 39,1% di tutta l’energia rinnovabile prodotta in Italia nel 2022). E in particolare l’eolico off shore può avere interessanti sviluppi.
Economia
Pari opportunità, protocollo intesa Consulenti...
Annunciato da De Luca dal palco del Festival
"Abbiamo firmato questo protocollo per fare azioni concrete, come sempre facciamo. Porteremo nei territori attraverso le nostre articolazioni tante attività per la promozione delle pari opportunità". Così dal palco del Festival del Lavoro il presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, ha annunciato la firma di un protocollo di intesa con la consigliera nazionale di parità, Filomena D'Antini, che ha replicato con "un ringraziamento al presidente per avere accolto la nostra proposta e per lo spazio che il Consiglio nazionale ha sempre dato alle pari opportunità".
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Festival lavoro, De Luca: “In 15 anni cresciuto in...
Così il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro chiudendo dal palco la quindicesima edizione del Festival del lavoro a Firenze
"Il Festival nei 15 anni è cresciuto in modo esponenziale, non sta a me giudicare ovviamente l'organizzazione, la partecipazione. Noi siamo molto soddisfatti, siamo soddisfatti dei contenuti, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci come professionisti con tutte le parti sociali, con la politica di destra, di sinistra, di centro, di ogni tipo di idee, che sono state portate anche da accademici, da partecipanti alla società civile. Una serie di ragionamenti e riflessioni che poi hanno portato a un pensiero finale, che è quello che noi stiamo maturando già da tempo: non si può stare fermi senza formarsi, non si può aspettare che il mondo cambi rispetto alle nostre esigenze". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, traccia con Adnkronos/Labitalia un bilancio della quindicesima edizione del Festival del lavoro conclusosi poco fa alla Fortezza da Basso a Firenze.
E De Luca ha spiegato che "quello che è stato, il mondo che è stato, che molti di noi hanno vissuto, in cui si cominciava un lavoro e si finiva esattamente quello stesso lavoro dopo 30-40 anni di attività, non c'è più". "Oggi c'è bisogno di formazione continua, di adeguamento delle proprie capacità. L'intelligenza artificiale accelererà questo processo, alcune figure scompariranno, altre nasceranno, ma la cosa importante è che ognuno non si fermi perché se non ti formi sei fuori".
"Da questi tre giorni - ha sottolineato- abbiamo avuto un monito che ci aiuterà a guardare avanti: chi si ferma si perde, chi si forma si salva, non c'è possibilità diversa, con l'Ia non avremo altre possibilità". "Abbiamo avuto -ha sottolineato- quasi mille studenti alternati nei 3 giorni per seguire il nostro orientamento. Il futuro è oggi, l'intelligenza artificiale la nostra categoria sta già applicando, nei nostri studi".
"Una categoria come quella dei consulenti del lavoro, che è certamente quella più all'avanguardia, farà grande tesoro di questi tre giorni. Grazie delle emozioni che ci avete regalato", ha continuato.