Spettacolo
Savatteri: “I segreti del successo di...
Savatteri: “I segreti del successo di ‘Makari’? Leggerezza, genere giallo e la Sicilia”
Quattro milioni di telespettatori e di gran lunga il programma più visto ieri in prima serata, quando è andata in onda su Rai1 la prima puntata della terza serie
"La leggerezza della fiction, il genere commedia mixata con il giallo poliziesco, l'affezione ai personaggi e alle loro storie, i paesaggi caldi della Sicilia": sono questi gli ingredienti del successo di 'Makari' - quattro milioni di telespettatori e di gran lunga il programma più visto ieri in prima serata, quando è andata in onda su Rai1 la prima puntata della terza serie - secondo lo scrittore Gaetano Savatteri, autore dei romanzi da cui la fiction è tratta, intervistato dalla AdnKronos.
"La ricetta del successo, ovviamente, va completata con la bravura degli attori, dei registi e degli sceneggiatori - aggiunge Savatteri - Vedo anche che sui social si registra una forte partecipazione alle vicende e ai profili dei personaggi di 'Makari', che direi brillano di luce propria. E poi, certi paesaggi assolati e colorati fanno già pensare, in questo inverno, alla prossima estate; fanno venire voglia di sole, di mare e, perché no?, anche voglia di Sicilia".
Claudio Gioè, l'attore protagonista della serie tv 'Makari', conferma: "Siamo tutti molto contenti, il successo non è mai scontato...e poi, il cambio del giorno di messa in onda, di domenica, ci aveva comunque messo un poco di ansia, essendo una serata televisivamente molto competitiva. Infine, venivamo da una pausa lunga, con l'ultima puntata andata in onda praticamente due anni fa. Che il pubblico ci ricordi e ci continui a seguire ci rende davvero felici e orgogliosi".
I segreti di questo successo, per Gioè che veste i panni del giornalista investigatore Saverio Lamanna, sono "anzitutto la forza e la simpatia che sprigionano da un personaggio come Piccionello, interpretato da Domenico Centamore, che con Lamanna forma davvero una coppia irresistibile e affiatatissima, regalando sempre più soddisfazioni".
Poi, prosegue l'attore palermitano, "l'alchimia realizzata fra commedia e poliziesco, fra sentimentalismo e ironia. E infine, un ritmo superiore dato dai due registi. Per non dire poi dello sfondo incantevole della Sicilia con i suoi scenari privilegiati e anche surreali che, ci auguriamo, potranno trovare spazio in una prossima, quarta, stagione di 'Makari', visto l'affetto del pubblico e i numeri degli ascolti tv decisamente confortanti".
(di Enzo Bonaiuto)
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Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
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Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
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Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.