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Strage Palermo, la rabbia social contro l’omicida: “Dillo adesso a Dio cosa hai fatto”
Esplode la rabbia contro Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia fermato insieme a una coppia di amici per l'omicidio della moglie e dei due figli di 16 e 5 anni
"Dillo adesso a Dio cosa hai fatto... Tu non sei degno di nominare Dio! Sei lo schifo del mondo! Una creatura demoniaca! Sei il figlio di Satana, no di Dio! Maledetto, che tu sia maledetto!!!!". Sui social esplode la rabbia nei confronti di Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia (Palermo), fermato, insieme a una coppia di amici, per l'omicidio della moglie, Antonella Salamone, e dei due figli di 16 e 5 anni.
Dietro il massacro ci sarebbe il fanatismo religioso dell'uomo, che ha risparmiato solo la figlia più grande, una 17enne trovata sotto choc e in stato confusionale dai carabinieri nella villetta dell'orrore. Dietro l'atroce triplice omicidio ci sarebbe l'ombra di un esorcismo e la volontà di liberare la casa da 'presenze demoniache'.
La rabbia social: "Sei tu il vero demonio"
"Ergastolo a vita", scrive un utente di Facebook sulla pagina dell'uomo reo confesso degli omicidi. "Spero tu possa vivere a lungo per patire tutte le pene dell’inferno. Ora i demoni te li faranno vedere i compagni in cella escremento di topo", dice un altro. "Purtroppo non c'è la pena di morte!!", "Schifoso essere tu e la tua setta di malati mentali". E ancora: "Sei tu il vero demonio devi morire soffrendo ogni attimo della tua vita".
Qualcuno invoca: "Ci vuole giustizia per le vittime", mentre un altro aggiunge: "Quanto vorrei incontrarti per strada così da farti pregare veramente, pezzo di me... e coso inutile della società. Dovrebbero togliere tutti i diritti umani agli inferiori come te".
"Sei tu l’unico posseduto, malato mentale… non hai avuto neppure le palle di ammazzarti", scrivono. "Facevano bene i romani quando mettevano in croce i falliti inferiori come te o li facevano sbranare nelle arene dalle bestie feroci. Prega che non ti incontri mai per strada perché poi sono ca... tuoi, pezzo di m...", minacciano.
Cronaca
Incidente e la moto prende fuoco, muore a 23 anni
Un giovane perde la vita in provincia di Cagliari
Incidente mortale vicino a Cagliari. Un giovane di 23 anni ha perso la vita in un incidente sulla litoranea per Villasimius. All’altezza della zona di Sant’Andrea, nel territorio di Quartu Sant’Elena, ha perso il controllo della sua moto. È finito fuori strada con la moto che ha preso fuoco e le fiamme si sono sviluppate sulle sterpaglie. Non c’è stato niente da fare per il giovane e non ci avrebbero altri mezzi coinvolti. Sul posto la polizia, la Polizia locale di Quartu e i vigili del fuoco.
Sport
Verona-Fiorentina 2-1, scatto salvezza per i gialloblù
Le reti sono di Lazovic su rigore, Castrovilli e del solito Noslin
Importante vittoria salvezza per l’Hellas Verona al Bentegodi contro la Fiorentina per 2-1 nella gara valida per la 35esima giornata di Serie A. Il successo permette agli scaligeri di salire a 34 punti in 14esima posizione, con uno scatto forse decisivo verso la permanenza in Serie A. Per il Verona Lazovic apre le danze su calcio di rigore, assegnato per un fallo di Christensen su Noslin, al 13’ del primo tempo ma al 42’ arriva il pareggio di Castrovilli. Nella ripresa i gialloblù trovano il gol della vittoria grazie a Noslin che supera il portiere viola dopo la corta respinta di Milenkovic. Non basta ai viola l’assalto finale per evitare la sconfitta.
Esteri
Berlusconi a caccia con Putin: quando il leader russo...
Lo racconta Fabrizio Cicchitto al Corriere: "Cav restò turbato da gesto e vomitò dietro un albero"
Non è passato inosservato il crudo racconto di caccia con protagonisti Silvio Berlusconi e Vladimir Putin, ricordato oggi al Corriere da Fabrizio Cicchitto, ex capogruppo del Popolo della Libertà alla Camera. Negli anni in cui il Cavaliere era vicino al presidente russo, più volte suo ospite in Sardegna e nelle sue dimore, capitò poi che il leader dell'ex Urss -in grande confidenza con l'italiano- lo invitò per una battuta di caccia assieme, durante la vacanza in una dacia del fondatore di Forza Italia, invitato in Russia. Una storia che risale a tanti anni fa, ai primi anni del duemila, e che lasciò, secondo il racconto di Cicchitto, alquanto contrariato lo stesso Berlusconi. "Putin mi ha detto Silvio, 'andiamo a caccia'. Ho pensato 'a caccia? Non ho mai toccato un fucile'. Ma lui insisteva e allora l’ho accompagnato -fu il racconto di Berlusconi riportato oggi da Cicchitto- . Quando siamo arrivati nel bosco mi ha dato un fucile e mi è venuta l’ansia. Mentre camminavamo nella neve, Putin ha visto due caprioli e mi ha fatto cenno di mirarne uno. 'Quello è il tuo. Spara'. Gli ho fatto capire che manco morto avrei sparato. Allora ha sparato lui a entrambi e li ha uccisi".
Seguì l'episodio che lasciò di stucco l'ex premier italiano. "Putin mi ha guardato soddisfatto e mi ha detto 'oggi ti offrirò un cibo straordinario'. È sceso giù dal pendio per andare verso gli animali, impugnando un coltello e ha squartato una bestia estraendogli il cuore. Poi si è fatto consegnare da un uomo della scorta un vassoio di legno, me lo ha dato e ci ha messo sopra quel pezzo di carne sanguinante e mi ha detto 'sarà un pasto eccezionale'. Mi è venuto un colpo. Mi sono nascosto dietro un albero e ho vomitato".