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Re Carlo III e il cancro: dall’annuncio alle cure,...
Re Carlo III e il cancro: dall’annuncio alle cure, cosa sappiamo
Il sovrano ha informato figli e fratelli, ha iniziato le terapie. Il ruolo della famiglia e gli scenari
Re Carlo III ha il cancro e ha già iniziato a sottoporsi alle terapie subito dopo la diagnosi di tumore. Le news relative alla malattia del sovrano, 75 anni, sono piombate come un fulmine a ciel sereno. Una nota di Buckingham Palace ha fatto il punto della situazione, con le ultime notizie sulle condizioni del Re. Carlo è reduce da un breve ricovero per una procedura legata ad una patologia benigna, l'ipertrofia prostatica, estremamente comune tra i soggetti anziani.
Durante gli esami, come ha spiegato il comunicato di Buckingham Palace, "è stato individuato un altro motivo di preoccupazione". Non ci sono indicazioni precise relative alla patologia, che non sarebbe un un tumore alla prostata, né allo stato di avanzamento del cancro. Secondo i media britannici, Carlo ga informato personalmente i figli William e Harry e i propri fratelli: la principessa Anne, il principe Andrew e il principe Edward.
Diagnosi, malattia e cure
"Sua Maestà ha scelto di condividere la sua diagnosi per prevenire speculazioni e nella speranza che possa aiutare la comprensione pubblica per tutti coloro che nel mondo sono affetti da cancro", ha spiegato ancora Buckingham Palace, sottolineando che il re si è recato ieri si è spostato da Sandringham a Londra per iniziare le cure e ha quindi trascorso la notte a casa.
Carlo, per questioni anagrafiche, rientra nella fascia più soggetta alla malattia nel Regno Unito. Si calcola che ogni anno vengano diagnosticati circa 400mila casi di tumore nel Regno Unito. Il 36% delle diagnosi riguardano soggetti di almeno 75 anni. La patologia del sovrano è stata individuata nel corso degli esami effettuati alla London Clinic, un ospedale privato della zona di Marleybone. Non sono stati resi noti gli esami a cui è stato sottoposto il re, ma i media britannici sottolineano l'importanza delle biopsie, con il prelievo di campioni di tessuto che vengono analizzati per individuare eventuali anomalie cellulari.
La famiglia, occhi puntati su Harry
In queste ore, si sottolinea il ruolo che avrà la regina Camilla e, sui media britannici, viene dedicata particolare attenzione al ruolo di Harry. Il secondogenito di Carlo è in partenza dalla California, dove vive già da tempo, per raggiungere Londra e stare vicino al padre, dopo un periodo caratterizzato da tensioni e rapporti burrascosi. Carlo, come ha evidenziato la nota di Buckingham Palace, sarà costretto a disertare una serie di impegni e appuntamenti pubblici ma continuerà ad esercitare in pieno il proprio ruolo di capo di Stato con la parallela gestione degli affari ordinari connessi al ruolo.
Il sovrano cederà il posto ad altri membri della royal family in eventi programmati, a cui non potrà prendere parte. Sullo sfondo, in attesa di news più precise sulle condizioni di salute del sovrano, gli interrogativi legati alla capacità del re di continuare a ricoprire il proprio ruolo apicale.
Carlo e il trono, cosa succede al re
In linea teorica, la situazione potrebbe condurre all'abidcazione, evento rarissimo nella tradizione della monarchia. Se Carlo dovesse abdicare, sarebbe il figlio William, che è il primo nella linea di successione, ad ascendere al trono. Quest'evento nella storia della monarchia inglese è molto raro. L'ultima abdicazione risale al 1936, quando l'allora re Edoardo VIII rinunciò alla corona per sposare Wallis Simpson, un'attrice americana e, cosa più importante per l'epoca, divorziata. Sposare una persona divorziata fu considerato un tabù nella monarchia britannica per centinaia di anni.
Nel caso quindi gli eventi dovessero precipitare per motivi di salute, William prenderebbe il posto del re - che è capo di Stato dall'8 settembre 2022 - e primo nella successione al trono diventerebbe il figlio George e poi, a seguire, la principessa Charlotte, il principe Louis, il Duca di Sussex Harry, il principe Archie, la principessa Lilibet e, infine, il Duca of York Andrea.
Le condizioni di salute potrebbero portare all'attuazione del Regency Act, un'ipotesi alternativa all'abdicazione, se il re diventasse ad esempio incapace di parlare o muoversi a causa di una malattia. Il Regency Act, la cui ultima versione del 2022 ha aggiornato l'ultima del 1937, disciplina proprio questo genere di emergenza e prevede che siano i 'Counsellors of State' a sostituire il re.
In questo caso assumerebbe un ruolo importante, oltre William, anche la regina Camilla. Inoltre sarebbero qualificati al disbrigo degli affari del re anche Harry, Andrea e la sua primogenita Beatrice. Fu proprio Carlo, alla morte di Elisabetta II, a chiedere al Parlamento di poter aggiornare la lista dei Counsellors of State e allargare la possibilità di sostituirsi al sovrano anche alla sorella Anna e al fratello minore Edoardo, in considerazione del fatto che allo stato delle cose sia il principe Andrea che il principe Harry sono di fatto tagliati fuori da Buckingham Palace.
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Macron e l’invio di soldati in Ucraina, cosa dice...
Le reazioni alle parole del presidente francese
Emmanuel Macron unisce Matteo Renzi e Matteo Salvini. Il presidente della Francia, a The Economist, non esclude l'invio di soldati in Ucraina: la presenza di truppe occidentali, dice il capo di stato, sarebbe legata ad una situazione particolare. "Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina - cosa che oggi non avviene - dovremmo legittimamente porci la domanda", dice Macron con dichiarazioni che, ovviamente, alimentano un dibattito articolato.
"L'Italia ha una posizione equilibrata" e "pur sostenendo il diritto dell'Ucraina a rimanere un Paese libero, l'Italia non è in guerra con la Russia e mai invieremo militari italiani", dice il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia.
Più 'frizzanti' le reazioni di altre figure politiche e istituzionali. "Mai un soldato italiano a morire nel nome di Macron. Io la penso così", scrive sui social Matteo Salvini, leader della Lega, ribadendo una posizione netta, in dissenso dalla linea del presidente francese. Con sfumature diverse, le parole di Macron vengono bocciate anche da Matteo Renzi. "Macron? Un passo avanti eccessivo e azzardato. Non lo condivido. Il problema non è inviare le truppe. L'Europa deve mandare avanti il progetto di difesa comune e esercito comune europeo ma ci vuole anche una politica diplomatica più forte", dice il leader di Italia Viva a Metropolis sul sito di Repubblica.
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Ucraina, strage di soldati russi: il primo colpo degli...
I missili a lungo raggio colpiscono un centro di addestramento
Una strage di soldati russi uccisi dagli Atacms. I missili a lungo raggio che gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina dall'inizio di aprile lasciano un segno pesantissimo nella guerra. Analisti e esperti accendono i riflettori su un attacco portato da Kiev e documentato nelle ultime ore. Un'azione condotta con il lancio di 4 missili su un campo di addestramento nell'area di Mozhnyakivka, nell'oblast di Luhansk. L'attacco è documentato da una serie di video - che sono stati geolocalizzati - diffusi su X dal profilo OSINTechnical, una fonte di intelligence open source.
"Almeno un Atacms ha colpito un gruppo di oltre 100 soldati russi", si legge nell'analisi affidata a una serie di post. Non è chiaro quando sia stata compiuta l'azione: Newsweek ha cercato di interpellare il ministero della Difesa russo ma non ha ottenuto informazioni di nessun tipo.
L'attacco trova spazio anche nel resoconto dell'Institute for the Study of War (ISW), think tank americano che monitora la guerra quotidianamente. L'ISW fa riferimento ad un'azione che ha colpito un campo di addestramento a circa 80 km dalla linea del fronte. "Un video geolocalizzato indica che le forze armate ucraine hanno colpito un campo di addestramento russo a sudovest di Mozhnyakivka, probabilmente con 4 Atacms, e avrebbero ucciso 116 soldati russi".
L'operazione è una delle prime tracce, se non la prima, degli Atacms appena arrivati in Ucraina. Le armi sono in grado di colpire a circa 300 km di distanza, con un raggio d'azione nettamente superiore rispetto a quello che caratterizzava la versione fornita in precedenza dagli Usa. I nuovi missili consentono a Kiev di colpire in profondità, ben oltre la linea del fronte, con la possibilità di infliggere danni pesantissimi.
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Londra, in centinaia contro il trasferimento dei migranti...
Blocchi dei manifestanti lungo la strada intorno al Best Western di Londra
Almeno 45 attivisti sono stati arrestai mentre cercavano di impedire il trasferimento di migranti da Londra alla Bibby Stockholm, la controversa chiatta nel Dorset usata dal governo britannico per i richiedenti asilo. Centinaia di manifestanti oggi hanno bloccato la strada intorno Best Western di Londra, da dove dovevano partire i pulmann con i migranti. All'arrivo della polizia, hanno formato una catena ed alcuni si sono seduti di fronte al veicolo e sono stati trascinati via con la forza dagli agenti.
La chiatta ha una capacità di 500 posti, da quando è stata noleggiata dal governo britannico per usarla per i migranti è stata la centro di polemiche per le condizioni di sicurezza e sanitarie, con anche un'epidemia di legionella e nei mesi scorsi la morte di un richiedente asilo albanese.
"Alloggiare migranti negli alberghi costa milioni di sterline al giorno ai contribuenti britannici - ha dichiarato il ministro dell'Interno, James Cleverly - non permetteremo ad un piccolo gruppo di studenti che si mettono in posa per i social di fare la cosa giusta per i britannici".
Le proteste di oggi sono un'indicazione del tipo di resistenza che il governo britannico potrà incontrare quando incomincerà ad applicare la controversa legge per la deportazione dei migranti in Ruanda.