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Camilla si carica e il peso della corona mentre Carlo si...
Camilla si carica e il peso della corona mentre Carlo si riprende
Ieri a Bath, oggi a Cambridge fra la folla dei fan della famiglia reale. La salute del re? "Si sta riprendendo bene, grazie"
Re Carlo III l'aveva sempre detto: "Camilla è la mia forza". E ora che il sovrano si sta riprendendo da un intervento chirurgico alla prostata, la regina si è caricata del peso della corona. Ieri a Bath, oggi a Cambridge la 76enne Camilla è stata accolta calorosamente dai fan della famiglia reale, dispensando sorrisi e rassicurando il pubblico sullo stato di salute del re.
A Cambridge Camila ha visitato il Meadows community centre, una struttura caritatevole a servizio della comunità, di bambini, anziani e persone vulnerabili organizzata dal Royal Volunter service. Vestita con un tailleur verde bosco e stivali neri, senza capello, Camilla mantiene uno stile alla mano. E nelle foto di oggi la si vede anche con i capelli scompigliati dal vento, una cosa che sarebbe stata impensabile per la regina Elisabetta. Bambini entusiasti l'hanno accolta sventolando bandierine e Camilla li ha salutati come una nonna affettuosa, portando poi via sottobraccio i disegni che le hanno regalato i piccoli. "Si sta riprendendo bene, grazie", ha risposto la regina a quanti le hanno chiesto notizie della salute del re.
Infaticabile, Camilla ha inaugurato ieri un centro di sostegno per i malati di tumore al Royal Free Hospital di Londra. Poi si è recata a Bath per l'850esimo anniversario della Fondazione St. John, un ente di assistenza dei poveri risalente al Medioevo, che oggi offre sostegno ad anziani e bambini disagiati. Ad attendere la regina davanti all'abbazia di Bath c'erano 900 bambini delle elementari che l'hanno accolta con grida di entusiasmo. Camilla, scrive il Daily mail, è apparsa molto contenta e forse anche un filino sorpresa da così tanto calore. E se il feeling con i bambini è stato immediato, Camilla è apparsa a suo agio anche quando ha preso una tazza di tè assieme a nove anziani assistiti.
Cultura
Mostre, ‘Ritrovamenti’ di Steven Meek a...
Fino al 10 maggio alla galleria Interno 11A
Un oggetto più comune sulla terra diventa qualcosa di meraviglioso sotto l’acqua, ridefinito dalla luce che filtra e si irradia sotto la superficie marina. E' questa l'idea, e l'esperienza, alla base delle opere di Steven Meek nella mostra "Ritrovamenti" ospitata da Christian Castro all'interno di Proyecto Empegno, un'iniziativa di arte contemporanea che dal 2019 si muove tra il Cile e l'Italia.
"La bellezza dell’oggetto marino è data dalla sua vita amorosa, la sua lavorazione costante, costantemente desiderato e levigato dal mare - scrive Milos Zahradka Maiorana, curatore della mostra dell'artista statunitense che da anni vive, lavora ed insegna in Italia - In questo contesto, gli oggetti recuperati dall'artista dal mare, principalmente plastiche e metalli, testimoni della cultura del consumo e dello scarto, vengono trasfigurati in totem affascinanti. Da scarti diventano coralli o perle incastonate".
"Nonostante il lato soft gli oggetti creati da Meek non sfociano mai in bricolage sentimentali post-vacanza ma mantengono un sobrietà legata al minimalismo Americano, recuperando le geometrie di Donald Judd e i rottami monumentali di John Chamberlain - continua il curatore - Nel contesto delle sculture, il realismo si manifesta nella presenza non mediata dei materiali usati. Sono oggetti indigesti che resistono all'assimilazione completa ed una certa aura di violenza persiste. Le sculture - conclude - diventano così nodi in cui si intrecciano fasce di luce differenti, ogni pezzo fungendo da punto di convergenza per le tensioni tra perdita e desiderio, tra l'attrazione verso gli oggetti e la loro reale insufficienza.”
La mostra di Steven Meek rimarrà aperta fino al prossimo 10 maggio alla galleria Interno 11A, Via Agostino Fausti 37 a Bracciano.
Economia
Furti d’auto, cosa c’è dietro i dati: la sfida tecnologica
Il punto sulla prevenzione dei furti e le tecniche per il recupero dei veicoli, in un confronto organizzato dall’Adnkronos in collaborazione con LoJack Italia.
Cronaca
Ramelli, Azione studentesca: “Intitolare una scuola a...
In occasione dell’anniversario della morte di Sergio Ramelli - studente milanese ucciso per mano della violenza politica a soli 18 anni - i militanti di Azione Studentesca di tutta Italia hanno voluto dare voce al suo ricordo tramite un’azione simbolica: reintitolare le scuole della città col suo nome.
"Questo gesto ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni, i professori, i dirigenti scolastici al ricordo di uno studente ammazzato, affinché la sua storia possa essere conosciuta da tutti e l’odio politico venga definitivamente sconfitto dall’amore per una Nazione e dall’impegno per la militanza - si legge in una nota - Come Azione Studentesca vogliamo veder nascere spazi scolastici intitolati a Sergio, rinominare palestre, aule, o, dove possibile, intere scuole col suo nome e in suo ricordo".