Spettacolo
Nuova vita per l’ukulele, il 2 febbraio la giornata...
Nuova vita per l’ukulele, il 2 febbraio la giornata mondiale
Inventato a fine ottocento, le curiosità su uno strumento che ha ritrovato popolarità
Nuova vita per l'ukulele. Parente delle chitarre, condivide con loro la forma e le corde, ma a differenza di queste ultime emette un suono più dolce. Nella giornata mondiale dell’ukulele, il 2 febbraio, il team di Monopolele, il più importante festival italiano dedicato allo strumento, celebra la ricorrenza regalandoci una lista di aneddoti e curiosità sullo strumento più versatile della musica.
Storia e presente
Inventato a fine ottocento da immigrati portoghesi trasferiti nelle Hawaii come adattamento hawaiano dello strumento cavaquinho, l’uku - questo il suo soprannome - è amatissimo da tante star della musica, viene celebrato in festival nazionali e internazionali, spopola nelle scuole elementari e medie tanto che in molte di queste in Italia sta sostituendo il tradizionale flauto dolce ed è protagonista persino di un corso di studi di livello universitario nel conservatorio di musica di Alessandria. Una popolarità trasversale che rispecchia in pieno lo strumento che nasce proprio con uno spirito di accessibilità alla musica, intesa come mezzo di gioia e condivisione, capace di colmare le distanze e creare comunità.
Il festival
Arrivato alla sua terza edizione, Monopolele – Ukulele Mediterranean Fest, è il festival di ukulele che si tiene ogni anno a Monopoli. Qui, tra maggio e giugno, artisti internazionali e virtuosi dell’ukulele, il cui talento è ampiamente riconosciuto dalla scena musicale nazionale e internazionale e provenienti da ogni parte del mondo, si esibiscono in coinvolgenti performance dal vivo. Una tre giorni di concerti gratuiti, jam session e workshop ma anche di street parade che coinvolge tutti, dai musicisti, ai residenti e fino ai turisti. Provare per credere: appuntamento a Monopoli dal 30 maggio al 2 giugno.
Ukulele, la 'pulce che saltella'
Nonostante l’ukulele sia uno strumento inventato dai portoghesi, il nome sembra essere merito degli hawaiani. Gli abitanti di Honolulu, infatti, chiamarono “pulce che saltella” (in hawaiano, ukulele) lo strumento a quattro corde che gli immigrati portoghesi suonavano, muovendo tanto rapidamente le dita da ricordare, appunto, pulci saltellanti. C’è però anche un’altra interpretazione sull’origine del nome: secondo la regina delle Hawaii, Lili’uokalani, la parola ukulele è composta da uku (regalo) e lele (arrivare) e significa “regalo che arriva da lontano”.
Lutto nazionale
Per la morte di George Formby, attore e musicista inglese, diventato famoso i numerosi film girati durante la Seconda Guerra Mondiale, ben 21, e come intrattenitore per le truppe (ovviamente con un ukulele in mano) furono proclamati tre giorni di lutto nazionale.
Trova le differenze
A differenza della chitarra, l’ukulele non segue l’ordine “corda sottile uguale nota alta” ed è proprio da questa particolarità che nasce il caratteristico suono prodotto dallo strumento.
Somewhere over the rainbow
L’artista hawaiano Israel Kaʻanoʻi Kamakawiwo'ole, conosciuto come IZ, pubblicò nel 1993 un medley delle canzoni Over the Rainbow e What a Wonderful World con l’ukulele. Una performance che diede nuova vita alle due canzoni e contribuì a far conoscere l’ukulele in tutto il mondo.
Fan famosi: George Harrison e non solo
Molte star si sono innamorate presto o tardi dell’ukulele. A cominciare da George Harrison, lo storico membro dei Beatles che, negli ultimi anni di vita, suonava l’uku più delle chitarre, decantandone al mondo intero le virtù sonore e spirituali. Non solo lui, però: in Italia Rino Gaetano lo portò addirittura sul palco più famoso della musica italiana, quello di Sanremo, con la canzone “Gianna” e il cantante dei Pearl Jam, Eddie Vedder, nel 2011, ha pubblicato l'album Ukulele Songs, interamente suonato con questo piccolo strumento. E poi anche Taylor Swift che, di tanto in tanto, propone nei suoi live nuove versioni di suoi brani con l'ukulele e gli italianissimi Santi Francesi che, durante un’esibizione a X Factor, hanno “fatto alzare il pubblico in piedi" a suon di ukulele.
Orchestre di ukulele
Esistono intere orchestre di ukulele. La più famosa si chiama Ukulele Orchestra of Great Britain, è attiva dal 1985, e tiene concerti riempiendo le sale di tutto il mondo, eseguendo brani di musica pop e rock in versione acustica.
Billie Eilish
L’artista californiana in collaborazione con la Fender, storica azienda americana produttrice di strumenti musicali, ha progettato e lanciato sul mercato nel 2020 un nuovo modello di ukulele. La scelta non è un caso: è proprio con l’ukulele, infatti, che Billie Eilish apprese i primi rudimenti musicali e imparò a suonare la sua prima canzone, “I Will” dei Beatles.
Spettacolo
Roberto Bolle alla direzione della compagnia della Scala?...
Apertura dell'etoile: "Sarebbe sicuramente un grande onore e un privilegio"
"Ancora non lo so, sarebbe sicuramente un grande onore e un privilegio perché la Scala è anche la mia casa, un teatro a cui sono legatissimo... vedremo, potrei farci un pensiero”. Così Roberto Bolle – che questa sera vedremo nello show 'Viva la Danza' in prima serata su Rai1 - ha risposto ospite a 'La Vita in Diretta' alla domanda del conduttore Alberto Matano, che gli faceva presente che si fa il suo nome come direttore della Compagnia di Balletto del Teatro alla Scala. "Tutti i ballerini ti incitano a farlo ma tu hai sempre declinato, lo farai anche quest’anno alla scadenza del mandato?", ha chiesto Matano. Incassando "un'apertura" da parte dell'étoile.
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Daniele Salvo: “nei panni di Odisseo in un gioco di...
L'attore e regista vestirà i panni del protagonista nell''Aiace' di Sofocle, diretto da Luca Micheletti, e aprirà il 10 maggio la stagione degli spettacoli classici del Teatro Greco di Siracusa
Daniele Salvo, uno dei nostri maggiori e più versatili attori, vestirà i panni di Odisseo nell’'Aiace' di Sofocle ( la regia è di Luca Micheletti), l'opera che il 10 maggio aprirà la stagione degli spettacoli classici del Teatro Greco di Siracusa. Non è la prima volta per Daniele Salvo che ritorna a Siracusa dopo aver diretto nel 2010 'L’Aiace' e reduce dal successo riscosso la scorsa stagione con 'La Pace' di Aristofane.
"Ritorno in scena nel ruolo di Odisseo a Siracusa, ma questa volta diretto da un altro regista, un artista che stimo profondamente - spiega Daniele Salvo, per anni interprete accanto a Ronconi- Luca Micheletti aveva già lavorato con me in 'Jekyll' di Fabrizio Sinisi, tratto da Stevenson, una produzione del Centro Teatrale Bresciano. Un gioco di specchi, il nostro, interessante e stimolante, una collaborazione tra artisti che dura nel tempo".
E aggiunge ancora Daniele Salvo: "Essere al Teatro Greco di Siracusa è sempre un privilegio, un' occasione straordinaria perchè si tratta di un luogo meraviglioso e poi 'Aiace' è un testo a cui sono particolarmente affezionato. Lo misi in scena nel lontano 2010 proprio a Siracusa con Maurizio Donadoni e Elisabetta Pozzi. Con Odisseo sarà sicuramente una bellissima esperienza, interessante, stimolante, è anche un modo per ricercare nuove vie, nuovi itinerari". Daniele Salvo sarà in scena a Siracusa fino al 7 giugno.
Spettacolo
Eurovision 2024, anche il figlio di Amadeus a Malmoe
José Sebastiani farà parte del nuovo podcast realizzato per Rai PlaySound da Radioimmaginaria
Anche José Sebastiani, figlio di Amadeus, sarà tra i '40 adolescenti ancora senza pass' in partenza l'Eurovision 2024 di Malmoe dal 7 all'11 maggio. Dal 7 maggio sarà infatti disponibile online il nuovo podcast 'Stonati a Eurovision - 40 adolescenti ancora senza pass' realizzato per RaiPlay Sound da Radioimmaginaria. Dopo il grande successo del Festival di Sanremo i giovanissimi speaker tornano nel ruolo di 'infiltrati speciali' per raccontare dalla Svezia il lato top secret dell’evento musicale più seguito d’Europa. Radioimmaginaria dal 2012 è in prima linea pronta a trasmettere e a ricevere i segnali del mondo che verrà, essendo un network realizzato, diretto e condotto da ragazzi che hanno dagli 11 ai 17 anni.
Anche a Malmoe la missione è sempre la stessa: raccontare l’evento da un punto di vista inedito, dietro le transenne e con la faccia schiacciata sulla pancia di un bodyguard, ancora rigorosamente senza pass. Insieme alla squadra di Radioimmaginaria ci sarà anche José Sebastiani, l’unico adolescente del Festival di Sanremo dotato di pass, che ha aiutato i suoi amici speaker a scoprire tutti i segreti dell’Ariston. Questa volta ha accettato una nuova sfida. Unirsi alla squadra in partenza per Eurovision. Per la prima volta nella sua vita anche lui sarà senza pass. Dormirà con gli 'stonati', mangerà con loro e vivrà Eurovision come un vero Stonato immaginario.
Anche stavolta i ragazzi di Radioimmaginaria non intervisteranno cantanti ma musicisti, direttori d’orchestra e soprattutto adolescenti da tutto il mondo, che per una settimana intera si ritroveranno nella stessa città per partecipare ad uno degli eventi più incredibili e attesi d’Europa. Cosa accade nella Malmo Arena quando le telecamere sono spente? Quanti nuovi amori nascono sui prati di Eurovision? Riusciranno a raccontare almeno un segreto di ogni Paese in gara?