Valore D presenta ‘We stand 4 Stem – insieme per supportare discipline scientifiche’
Le discipline Stem sviluppano competenze molto richieste dal mercato del lavoro eppure sono un ambito ancora oggi caratterizzato da diseguaglianze di genere e influenzato da molti pregiudizi
Si chiama 'We stand 4 Stem - Insieme per supportare le discipline scientifiche' la nuova campagna di comunicazione lanciata da Valore D in occasione della Settimana nazionale delle Stem, istituita a fine 2023 con la legge 187 per stimolare le nuove generazioni a interessarsi alle discipline scientifiche, in particolare le ragazze. Le discipline Stem sviluppano competenze molto richieste dal mercato del lavoro eppure sono un ambito ancora oggi caratterizzato da diseguaglianze di genere e influenzato da molti pregiudizi. Nonostante le neuroscienze abbiano ampiamente smontato il falso mito che vuole le donne meno inclini agli studi tecnico-scientifici degli uomini, la convinzione è tutt’ora fortemente radicata. Secondo la ricerca Drawing the Future (Chambers et al.) già alla fine dei sei anni le bambine smettono di immaginare un futuro nelle scienze: la pressione esercitata dalle norme sociali e culturali è talmente forte da ripercuotersi sulle scelte di studio e di carriera delle più piccole.
Parte del più ampio progetto '#ValoreD4Stem', con cui dal 2022 Valore D sensibilizza sul tema della partecipazione delle donne al mondo scientifico, la campagna di quest’anno, 'We Stand 4 Stem', mira ad incoraggiare le giovani generazioni ad avvicinarsi a questo ambito di studi per affrontare al meglio le sfide lavorative del domani. Si stima, infatti, che quasi un quarto dei posti di lavoro è destinato a cambiare nei prossimi cinque anni e che i big data, il cloud computing e l’intelligenza artificiale sono tra le tecnologie che creeranno maggiori opportunità occupazionali (WEF, Future of Jobs, 2023).
Nel corso della 'Settimana Nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche' - 4 all’ 11 febbraio – la campagna di comunicazione 'We Stand 4 Stem' si articolerà in diverse attività, a partire dal coinvolgimento di profili Stem del network incoraggiati ad aderire e a supportare lo studio di queste discipline condividendo una propria foto e un breve messaggio sul perché oggi è importante supportare le carriere scientifiche.
I dati di Almalaurea 2023 sui laureati 2022 mostrano che tra le donne laureate solo il 19,1% ha conseguito una laurea Stem, percentuale che sale al 40,7% tra gli uomini (elaborazione Valore D). Eppure è proprio in questo ambito che si apriranno le maggiori opportunità professionali. Cosa si può fare per innescare un cambiamento? Lavorare nell’immediato per cambiare la cultura del Paese e offrire ai ragazzi nuovi modelli a cui ispirarsi, indirizzandoli verso la scelta di percorsi di studio tecnico-scientifici.
È in questa direzione che si inseriscono le attività di Inspiring Girls Italia, progetto internazionale promosso in Italia da Valore D che, in occasione della Settimana Stem, organizza in evento in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano rivolto ad alcune scuole secondarie di I grado. Nel corso della giornata Role Model che si sono affermate in ambienti generalmente considerati “maschili”, e spesso preclusi alle donne o in cui le donne faticano ancora oggi a farsi strada, racconteranno la loro storia con l’obiettivo di ispirare ragazze e ragazzi. A seguire, uno speed mentoring in piccoli gruppi con il coinvolgimento di Chiara Montanari, ingegnera e capo-spedizione in Antartide e una visita guidata del Museo della Scienza e della Tecnologia, che ad oggi conta 21.000 beni, 36 esposizioni permanenti tematiche, 14 laboratori e 3 opere d’arte digitale interattiva.
“Valore D è impegnata a combattere gli stereotipi e a fare cultura sulle Stem da tempo e quest’anno porta la discussione a livello nazionale in una cornice, quella della settimana Stem in cui pubblico, privato, terzo settore e società civile si muovono insieme per stimolarne l’interesse, la scelta e l’apprendimento delle materie scientifiche da parte delle nuove generazioni”, commenta Barbara Falcomer direttrice, generale Valore D. “La scuola gioca un ruolo molto importante perché è in questa fase che nasce l’interesse per le scienze e si rafforzano i bias, quei pregiudizi inconsci che influenzano il nostro giudizio e creano stereotipi a cui è difficile sottrarsi, in assenza di azioni che incentivino una cultura una cultura inclusiva e equa", continua.
Infine verrà lanciata la terza wave della campagna #nonèdamaschio, che ha lo scopo di decostruire lo stereotipo secondo il quale esistano lavori, studi o passioni “da maschio” o “da femmina”. Quest’anno la campagna si rivolge anche ai tanti ragazzi vittime dei preconcetti che si sentono dire “Ma questo non è un lavoro da maschio!”. Contribuiscono alla campagna condividendo la loro esperienza Riccardo Federle, ostetrico e divulgatore scientifico e Giorgio Minisini, campione mondiale di nuoto artistico. La rapida evoluzione della tecnologia sta provocando una rivoluzione nel mercato del lavoro, influenzando non solo gli aspetti organizzativi, ma anche le esigenze di competenze. Attualmente, la maggioranza delle aziende, indipendentemente dal settore di attività, è alla ricerca di professionisti con competenze Stem ma questa crescente domanda non è supportata da un incremento proporzionale nell'offerta di risorse con una formazione scientifica e informatica. Secondo la Fondazione Deloitte, circa il 23% delle aziende si trova nella difficoltà di trovare professionisti qualificati per soddisfare gli obiettivi di crescita.
Questo mismatch richiede alle aziende di mettere in campo iniziative di formazione rivolte alle giovani generazioni e in particolare alle donne attualmente non inserite nel mercato del lavoro. Il progetto DigitHer, lanciato settembre 2023, va in questa direzione. Realizzato in partnership con Generation Italy e selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale-Impresa sociale il percorso contribuisce alla formazione come junior data engineer e junior java developer di 150 giovani donne tra i 18 e i 34 anni non occupate, accompagnandole nella fase di inserimento lavorativo. Le prime 50 studentesse hanno già completato il percorso e sono in fase di accompagnamento e di inserimento lavorativo.
“In un mondo in cui le competenze scientifiche sono diventate un’urgenza per la competitività delle aziende e del sistema Paese, le professioni Stem al femminile rappresentano un’urgenza nell’urgenza: avere una scarsa rappresentatività delle donne non solo significa perdere il loro grande potenziale inespresso, ma correre un rischio reale per l’inclusione e l’approccio alla diversità.” commenta Cristiana Scelza, presidente Valore D. “In particolare è importante consolidare gli sforzi nel contesto dell'intelligenza artificiale e dei modelli Llm ('Large Language Model') che rivoluzioneranno il panorama lavorativo e sono un'opportunità straordinaria per plasmare un futuro più inclusivo, rappresentativo e libero dai pregiudizi", conclude.
Economia
E’ la Giornata mondiale degli Insegnanti
L'Italia riserva alla formazione delle nuove generazioni il 4% del Pil contro una media Ocse del 5%
Il 5 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli Insegnanti, istituita dall’Unesco nel 1994 per riconoscere il valore centrale del loro lavoro. Nell'ultimo rapporto Ocse 'Education at a Glance 2024' vengono messi a confronto gli stipendi degli insegnanti dei diversi Paesi membri: l'Italia resta il fanalino di coda di tutta l'area.
Il nostro Paese riserva alla formazione delle nuove generazioni il 4% del Pil contro una media Ocse del 5%. La spesa è massima alle elementari (anche sopra la media Ocse e europea), ma più bassa alle medie e superiori e crolla all'università.
Economia
Superbonus, “spesi 123 miliardi a beneficio solo 4%...
L’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Avrebbe favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito
Sfiorano i 123 miliardi di euro gli oneri totali del superbonus a carico dello Stato fino al 31 agosto scorso per meno di 500mila immobili beneficiari dal luglio 2020, pari al 4% del totale dei 12,2 milioni di edifici residenziali italiani. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia
"In un momento così delicato, dove con la prossima legge di bilancio verranno chiesti sacrifici a tutti, aver speso oltre 6 punti di Pil per efficientare uno sparuto numero di abitazioni, fa arrabbiare chiunque abbia un minimo di buon senso", afferma in una nota.
I dati
Secondo la Cgia, il superbonus "stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso".
Sempre a livello nazionale, l’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.040 euro per immobile: seguono la Basilicata con 299.963 euro, la Liguria con 298.314 euro, la Lombardia con 296.107 euro e la Campania con 294.679 euro. Chiudono la graduatoria il Veneto con un costo medio per intervento di 194.913 euro per edificio, la Sardegna con 187.440 e, infine, la Toscana con 182.919 euro
Il tutto con risultati ambientali modesti. "Non tutti, comunque, sono concordi nel ritenere che il Super Ecobonus 110% contribuirà in misura importante ad abbattere le emissioni di inquinanti. Ancorché non ci siano valutazioni scientifiche rigorose sotto il profilo ambientale, l’abbattimento di CO2 sarebbe molto contenuto" afferma l'Ufficio studi citando la Banca d'Italia. "Le prime evidenze dimostrerebbero che nello scenario migliore i benefici ambientali del Superbonus compenserebbero i costi finanziari sostenuti in quasi 40 anni".
Economia
Manovra, Confsal: “Prevedere meccanismo di...
"Il piano di bilancio a medio termine prevede una serie di misure che andranno a declinarsi all’ombra del Pnrr, cogliamo l’occasione per sollecitare non solo l'erogazione di nuovi fondi, ma soprattutto la spesa effettiva, anche introducendo meccanismi premiali per gli implementatori virtuosi". Ad affermarlo è il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta dopo che ieri presso la Sala Mappamondo della Camera dei deputati, si è svolta l’Audizione formale della Confsal davanti alle Commissioni riunite Bilancio dei due rami del Parlamento in ordine all'esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine.
"Il fatto che si sia assunta una nuova variabile di riferimento, la spesa netta aggregata - sottolinea Margiotta - deve fungere da stimolo per il governo a perseguire gli obiettivi di politica economica a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, in linea con le disposizioni europee per realizzare una spending review oculata, accompagnata da un’efficace compliance fiscale e da investimenti efficienti nella crescita a sostegno del potere d’acquisto e quindi della domanda interna".
"E’ necessario prevedere - prosegue - un meccanismo di cristallizzazione degli scaglioni Irpef, per poter agire direttamente con misure a protezione dei redditi medio-bassi, fino alla totale abolizione della “tassa sulla povertà. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo dovrà essere il volano per creare i margini per garantire ai lavoratori e alle imprese una contrattazione collettiva di qualità, basata su un minimo retributivo tabellare di almeno 9 euro e su tutto un sistema di tutele per i lavoratori di cui, ad oggi, la maggior parte dei Ccnl sono sforniti. Fondamentale è anche destinare le risorse necessarie al rinnovo dei contratti pubblici per adeguare il potere d’acquisto alle dinamiche inflazionistiche". Dalla tax compliance, aggiunge, "dovrebbe arrivare un tesoretto di 2,2 miliardi da spendere per la riduzione della pressione fiscale nella prossima Legge di Bilancio. Ci auguriamo che dette risorse siano effettivamente impiegate per garantire detto fine e che sia incoraggiato - tramite un conto di debito per imposte e contributi sospesi - il comportamento virtuoso di aziende che, nonostante periodi di crisi temporanei, si impegnino a preservare i livelli occupazionali e retributivi", conclude Margiotta.