Spettacolo
Remo Anzovino: “Con le mie note faccio...
Remo Anzovino: “Con le mie note faccio ‘volare’, arrivare a Roma è un’emozione”
Il compositore sarà nella Capitale il 29 gennaio nella Sala Petrassi all'Auditorium Parco della Musica. In scaletta i brani del fortunato disco di piano solo 'Don’t Forget to Fly'
Nessuna scenografia. Niente video e nemmeno elettronica. Solo un fascio di luce che illumina il lungo pianoforte da concerto. Un ambiente che favorisce l'immaginazione e il sogno. E le note che accompagnano gli spettatori, cullandoli, verso un mondo tutto da esplorare. Remo Anzovino arriva a Roma, all'Auditorium Parco della Musica dove si esibirà lunedì 29 gennaio, presentando al pubblico 'Don’t Forget to Fly' l’ultimo disco, il sesto di studio e il primo completamente piano solo, della sua carriera.
La tappa capitolina che lo "emoziona molto" fa parte di un lungo ciclo di concerti che l'artista sta eseguendo in tutta Italia e che proseguirà nelle principali città del nostro Paese fino a marzo: dopo Roma, Anzovino infatti farà tappa il 2 febbraio a Torino (Folkclub) e il 14 febbraio a Trieste (Teatro Miela). Il 20 febbraio il compositore sarà a Palermo (Teatro Agricantus), mentre il 23 febbraio si fermerà ad Ascoli Piceno (Teatro Ventidio Basso), il 6 marzo a Udine (Teatro Nuovo Giovanni da Udine) e il 10 marzo a Rimini (Teatro Bibiena). Il 15 marzo sarà a Mantova (Teatro Bibiena) e il 21 marzo a Terni (Auditoriuim Gazzoli).
"Questo disco - racconta Anzovino all'AdnKronos - ha prodotto una tournée di 30 date che è un risultato eccellente. Questo significa che l'album è riuscito a trovare una strada nel cuore delle persone e arrivare a Roma, nella Sala Petrassi dell'Auditorium, è qualcosa di molto significativo. Tutto si basa sul disco 'Don’t Forget to Fly' che è il primo completamente piano solo. L'idea del lavoro, che viene rappresentata nell'intera prima parte dello spettacolo, è quella di far vivere alle persone la sensazione di volare, cioè di vivere in un sogno nel quale si vola nel vero senso della parola. Quando finisce la musica, esattamente come quando ci si sveglia da un sogno, le immagini che le note sono in grado di produrre, sono sempre delle chiavi di interpretazione della realtà". In questo senso, afferma Anzovino, "il disco e il live nascono dall'idea che nella realtà di tutti i giorni non dovremmo mai dimenticare di volare, dando un peso ai nostri sogni e ai nostri desideri".
Questi presupposti "hanno prodotto una musica fortemente emozionante, tutta ambientata nell'aria che descrive un viaggio esplorativo in un pianeta che non si conosce e che è in grado di rivelare, attraverso il sogno, tutta una serie di immagini". Presentando una scenografia nuda, con al centro solo il pianoforte e la musica, Anzovino desidera fare parlare soltanto le sue creazioni. "Attraverso l'annullamento di tutti gli elementi di distrazione visiva induco le persone a riprendere e usare la fantasia tramite il suono. La magia che sta accadendo in questo tour è che gli spettatori sono perfettamente in grado di immergersi nel suono". Il concerto, al di là di questa impostazione, propone anche "una seconda parte, che definisco della realtà a differenza della prima che è quella del sogno, nella quale farò una cosa che realizzo per la prima volta a Roma. Sarà una dedica alla città dove vivo da due anni. Suonerò 'Sant'Ivo alla Sapienza' che è il tema principale della colonna sonora che ho scritto per il film 'Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione".
Anzovino si sofferma, infine, sul prossimo Festival di Sanremo al via il 6 febbraio. "Considero fondamentale - sostiene - il linguaggio del pop. Per questo, fin da bambino, ho sempre guardato il Festival perché è anche un modo per aggiornarsi su quello che succede in questo ambito musicale. Compatibilmente con gli impegni, sicuramente lo guarderò anche quest'anno. Amadeus ha fatto dei festival di grandissimo successo perché, da ex radiofonico, ha avuto l'intuizione di portare su quel palco una serie di artisti che il pubblico di Rai1 non conosceva ma che hanno un seguito straordinario sui social e sulle piattaforme. Ha ottenuto così il risultato di portare a vedere il festival anche i giovanissimi. Per me il giudizio sul Festival è molto positivo", conclude il pianista.
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Presta-Amadeus, Gasparri: “Nell’intervista del...
Il capogruppo di Fi al Senato: "Le parole dell'ex manager di Amadeus sollevano due questioni importanti su cui occorre fare chiarezza"
"La dirò con una battuta che nasconde però una questione serissima: nell'intervista di Lucio Presta a 'Il Giornale' c'è una scarpa che puzza e sulla quale io non smetterò di chiedere risposte". Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato e componente della commissione di Vigilanza, annuncia all'Adnkronos che nell'audizione dei vertici Rai fissata per l'8 maggio prossimo solleverà "una serie di aspetti inquietanti che vengono fuori dalle dichiarazioni di Presta e che vanno assolutamente approfonditi".
"L'intervista che ho letto, da un lato mi rafforza nella mia convinzione di tenere il servizio pubblico al sicuro dallo strapotere di questi manager che si sentono padroni del sistema televisivo e di questi superconduttori, dall'altro solleva, in un mix di messaggi, allusioni e avvertimenti, due questioni che non si possono ignorare", sottolinea Gasparri. "Primo, se c'era qualcosa che andava contro le regole e non andava fatto, perché è stato fatto? Se i 90.000 euro ad Amadeus non andavano dati, perché gli sono stati dati? E la Rai lo sapeva o non lo sapeva? Le domande che farò in vigilanza su questo aspetto - anticipa - saranno queste".
"Poi c'è la seconda questione, quella dei piedi in due scarpe. Perché nelle scarpe di John Travolta è evidente che ci sia inciampato qualcuno. Io ho fatto un'interrogazione alla Rai in Vigilanza sulla questione delle scarpe di John Travolta a Sanremo diverse settimane fa, su cui ancora attendo risposta, e risolleverò il tema l'8 maggio. Su quella vicenda sono state fatte dichiarazioni ridicole e penose anche da alcuni dirigenti Rai e lo stesso Amadeus ha minimizzato una cosa che era evidente: quelle inquadrature delle scarpe erano una pubblicità con tutti i crismi che, inserita nel programma di maggior valore della Rai, avrebbe avuto costi altissimi. La Rai non poteva incassare questi soldi? E il non averli incassati si profila come un danno provocato alla Rai? Farò queste domande e manderò il testo anche alle Authority competenti. Perché io non sono addentro alle faide tra conduttore ed ex manager e non mi piacciono i toni minacciosi soprattutto quando sono postumi ma alcune questioni che emergono dalle parole di Presta sono oggettivamente importanti e inquietanti. Qualcuno ha infilato i piedi in due scarpe e io vorrei capire chi, per rispetto dei cittadini che pagano il canone", conclude Gasparri.
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Mara Maionchi a Belve: “Tiziano Ferro non ha capito...
Anticipazioni dell'ultima puntata in onda martedì in prima serata su Rai: "Il gioco d’azzardo? Esageravo sì. Il tradimento di mio marito Alberto? In parte fu anche colpa mia"
"Tiziano Ferro non ha capito la fortuna di avermi incontrata". A 'Belve, nell'ultima puntata in onda domani martedì 30 aprile in prima serata su Rai2, Mara Maionchi, temuta quanto amata discografica italiana, si libera di alcuni sassolini e si confessa. "Il gioco d’azzardo? Esageravo si”, "Il tradimento di mio marito Alberto? In parte fu anche colpa mia”, "Sessualmente? sono da abat-jour”.
Anticipazioni: Tiziano Ferro, tradimento marito e gioco d'azzardo
Quando Francesca Fagnani le ha chiesto 'Mi dice chi non ha capito che incontrarla è stata una fortuna?, Maionchi è stata netta: “Tiziano Ferro”. Fagnani allora ha insistito: 'Perché secondo lei?'. "Perché non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è", ha sottolineato.
Sul gioco d’azzardo, quando Fagnani le ha chiesto 'Ha mai avuto un inizio di dipendenza?', Maionchi ha risposto: "Non so se dire se ho una dipendenza, però mi piace, poi mi contengo". A quel punto la conduttrice le ha ricordato di quando si fece interdire dai casinò con una lettera autografa: "Sì, mi sono fatta sospendere, esageravo, quello era un modo per difendersi”.
A proposito del tradimento del marito, scoperto nel più banale dei modi - trovando una ricevuta d’albergo nella tasca dei pantaloni - Fagnani ha scherzato: “Ma Alberto voleva scaricare l’iva?”. E Maionchi: “Devo ammettere che in parte è stata anche colpa mia se ha cercato qualcosa fuori. La luce rossa non c’era mai, una tragedia insomma”. E ridendo ha confermato: “Sessualmente sono un po’ modesta… non sono proprio portata per le luci rosse… ho sempre l’abat jour”.
C’è stato spazio per parlare anche di una parte più inedita della vita di Mara Maionchi, ovvero l’infanzia e il conflittuale rapporto con la madre che non andò neanche al suo matrimonio: “Non è venuta perché ha detto che a lei i matrimoni facevano tristezza. Mamma era strana, non era una donna affettuosa, però è stata molto forte”. Fagnani allora ha chiesto: 'Ma a lei è andato bene così, oppure le è mancato qualcosa?” "Qualcosa mi è mancato - ha confessato Maionchi- l’ho sollecitata tutta la vita a darmelo l’affetto, un abbraccio, una cosa… ma lei non ce l’aveva. E l’ho capito dopo. Ognuno è come è”.
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Presta-Amadeus, da Fiorello un silenzio assordante
Ieri l'intervista dell'ex agente che ha detto la sua verità sui motivi della rottura con il conduttore. Lo showman a 'Viva rai2' ha preferito non fare alcun accenno o commento alla vicenda.
A 'VivaRai2!' nessun commento sulle dichiarazioni di Lucio Presta contro Amadeus. In tanti questa mattina si aspettavano un commento ironico da parte di Fiorello sull'intervista che Lucio Presta ha rilasciato a 'Il Giornale' domenica. L'agente, infatti, ha parlato per la prima volta dei motivi che hanno portato alla rottura con Amadeus dopo tanti anni di lavoro insieme. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, Fiorello non ha proferito parola sull’argomento, sebbene, persino nei giorni delicati della trattativa di Amadeus con la Rai e il Nove, non avesse risparmiato battute e sberleffi in tutte le direzioni. Un silenzio dovuto probabilmente alla profonda amicizia che lo lega al conduttore ma anche ai rapporti cordiali di lunga data con Presta.
La notizia della rottura tra Amadeus e il suo manager è arrivata come un fulmine a ciel sereno a dicembre 2023, a poco più di un mese e mezzo dal Festival di Sanremo, quando l'organizzazione era già in pieno fermento. Le indiscrezioni e i retroscena sulla separazione hanno suscitato, in questi mesi, grande interesse mediatico ma i due hanno sempre preferito non commentare, almeno fino a domenica. Una linea del silenzio che Amadeus ha scelto anche ieri: la 'risposta' del conduttore all'uscita dell'intervista di Presta è stata semplicemente una foto su Instagram che lo ritrae insieme al figlio alla partita dell'Inter per festeggiare lo scudetto. E che questa volta è stata la scelta anche dell'amico Fiorello.