Spettacolo
Ascolti tv, ‘Top Gun: Maverick’ vince prime...
Ascolti tv, ‘Top Gun: Maverick’ vince prime time martedì 16 gennaio
Nel preserale 'L'Eredità' supera il 27%, nel mattina di Rai2 Fiorello ancora sopra il 20%
La prima tv di 'Top Gun: Maverick' su Canale 5, è stata la trasmissione più seguita del prime time di martedì 16 gennaio 2024, con 2.875.000 spettatori e il 18.2% di share. Al secondo posto, 'I fratelli De Filippo' su Rai1, con 1.881.000 spettatori e l’11.5% di share. Al terzo posto, testa a testa tra 'Le Iene' su Italia 1, con 1.306.000 spettatori e il 9.5% di share, e 'DiMartedì' su La7, con 1.326.000 spettatori e il 7.7% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'The Floor – Ne Rimarrà Solo Uno' su Rai2 (1.033.000 spettatori, share 6.2%), 'È Sempre Cartabianca' su Rete4 (828.000 spettatori, share 5.7%), 'Avanti Popolo' su Rai3 (473.000 spettatori, share 2.9%), 'Un Natale principesco' su Tv8 (433.000 spettatori, share 2.3%), 'Maschi contro femmine' sul Nove (377.000 spettatori, share 2.2%).
Nell'access prime hanno dominato 'Cinque Minuti' (4.578.000 spettatori, share 21.6%) e 'Affari Tuoi' (5.357.000 spettatori, share 24.7%) su Rai1, mentre su Canale 5 'Striscia la Notizia' ha ottenuto 3.592.000 spettatori con il 16.6% di share.
Vittoria di Rai1 anche nel preserale con 'L’Eredità – La Sfida dei 7', vista da 3.407.000 spettatori (share 22.6%), e 'L’Eredità', vista da 4.913.000 spettatori (share 27.1%). Mentre su Canale 5 'Avanti il Primo!' ha ottenuto 2.553.000 spettatori (share 18.2%) e 'Avanti un Altro!' 3.760.000 spettatori (share 21.7%).
Da segnalare nel mattino di Rai2, l'ascolto sopra al 20% dello show di Fiorello: 'Viva Rai2!' ha infatti ottenuto 1.039.000 spettatori con il 20.3% di share.
Complessivamente le reti generaliste della Rai + RaiNews24 hanno prevalso nelle 24 ore sulle reti generaliste Mediaset + TgCom24, con il 30.1% di share contro il 28.8%. In prime time, lo stesso confronto ha visto invece una leggera prevalenza delle generaliste Mediaset + TgCom24 con il 29% contro il 28,2% delle generaliste Rai + RaiNews24.
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Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
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Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
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Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.