Cronaca
Influenza 2024, vicini al picco “ma è probabile una...
Influenza 2024, vicini al picco “ma è probabile una lunga coda”
Le previsioni di Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
"Guardando i dati dell'incidenza delle sindromi influenzali che nell'ultima settimana è risultata sostanzialmente stabile, ai livelli alti della precedente, sembriamo essere vicini al picco". Lo spiega all'Adnkronos Salute Giovanni Rezza, ex direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi professore straordinario di Igiene all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "In questa settimana sembriamo essere vicini al picco, ma è una curva" molto alta "con un'incidenza molto elevata che rende probabile una lunga coda - riflette l'esperto -. Considerando che ci sono stati giorni di festa", con il ritorno alle attività lavorative e con il rientro di bimbi e ragazzi nelle scuole "potrebbe crescere un po'. Ma se non è arrivato il picco, ci siamo vicini".
Quanto alla campagna vaccinale che è andata avanti a rilento e ha faticato a decollare, sebbene quella antinfluenzale sia andata meglio dell'anti-Covid, secondo Rezza "non è mai tardi. Ma bisognerebbe mettersi in testa che la persona anziana, vulnerabile, fragile all'inizio della stagione fredda dovrebbe vaccinarsi sia per l'influenza che per il Covid. Un richiamo annuale è previsto per l'influenza, non vedo perché non debba essere previsto anche per il Covid".
Mix tra il virus e il Covid
"Resta molto alta l'incidenza delle sindromi influenzali. A mano a mano che ci addentriamo nella stagione e l'epidemia diventa matura, il numero di campioni positivi per influenza all'interno dei campioni analizzati nell'ambito della sorveglianza delle malattie respiratorie tende ad aumentare. Questo avviene sempre, non è un'anomalia. Così oggi la maggior parte dei casi sono di influenza. Poi vengono il Covid e il virus respiratorio sinciziale (Rsv). Ed è chiaro che, nell'ambito di quelle sindromi influenzali che vengono viste dai medici di medicina generale e riportate, la parte del leone questa settimana l'ha fatta l'influenza, primo 'imputato' della situazione di pressione sugli ospedali in queste settimane. Ma a pesare è anche il fatto che adesso ci sono più virus che agiscono" dice Rezza.
"Prima c'era solo l'influenza, tutt'al più l'Rsv, ora aggiungiamo pure il Covid (sebbene la percentuale di ricoverati rispetto a quella che è la sua circolazione rimanga piuttosto bassa) - spiega all'Adnkronos Salute analizzando i dati dei bollettini -. In più, tanti di questi virus che oggi circolano, avevano circolato poco negli anni del lockdown. Quindi globalmente noi ci ritroviamo un carico di sindromi influenzali elevato. E più è elevato il numero di nuovi casi, più è probabile che qualcuno finisca in ospedale o al pronto soccorso. Se dunque sommiamo al Covid i virus che avevano circolato poco precedentemente e che adesso trovano praterie per le loro 'scorribande', è chiaro che abbiamo una stagione di intensità piuttosto elevata e questo spiega la congestione che stiamo vedendo".
"Ma non è una situazione allarmante, è tutto in qualche modo spiegabile - prosegue l'esperto -. Dopodiché fare un filtro rispetto ai Pronto soccorso sarebbe l'ideale perché non tutti coloro che vi accedono ne avrebbero bisogno e potrebbero essere magari assistiti bene al di fuori" delle aree di emergenza-urgenza. "Il dato relativo al Covid - puntualizza infine Rezza - è un po' sottostimato per via del fatto che, mentre l'influenza si manifesta con un febbrone e finisce sistematicamente all'attenzione dei medici, il Covid è multiforme e ci sono anche casi in cui si ha solo un forte raffreddore. Quelle persone non vanno dal medico, magari fanno il test fai-da-te, e quindi restano fuori dai conteggi. Regge a un livello abbastanza importante il virus respiratorio sinciziale, che è quello che dà le bronchioliti nei bambini, e anche se a livello di comunità sembra non essere diffusissimo, quando si va a vedere accessi ai Pronto soccorso e ricoveri il suo impatto è più importante perché prende i bambini piccoli".
Iss su influenza: "Circolazione resterà sostenuta"
“L'incidenza delle sindromi simil influenzali si mantiene alta, spinta dai diversi virus circolanti in questo periodo" sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie infettive dell’Iss, commentando i bollettini della sorveglianza RespiVirNet. "L'analisi dei campioni positivi mostra che i virus influenzali sono ormai prevalenti, anche se rimane una quota rilevante di Sars-CoV-2 e di virus respiratorio sinciziale, che provoca bronchioliti soprattutto nei più piccoli. Sebbene sia impossibile prevedere esattamente quando si arriverà al picco dei casi, è ipotizzabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole".
"Si raccomanda, oltre alle vaccinazioni per i soggetti per cui sono raccomandate - prosegue - una sana prudenza nei comportamenti, da osservare soprattutto se si hanno sintomi respiratori e se si è in presenza di bambini molto piccoli, persone anziane o con fragilità. Si raccomanda, inoltre, di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al pronto soccorso solo se strettamente necessario".
Tra il 25 e il 31 dicembre 2023 (settimana 52), "la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 37,5%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (33,5%). Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09 - si legge nel report - Tra i campioni risultati positivi, il 22% era positivo per Sars-CoV-2, l’11% per Virus respiratorio sinciziale (Rsv), il 37% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori".
Un milione di italiani a letto tra Natale e Capodanno
Oltre un milione di italiani a letto con sindromi influenzali tra Natale e Capodanno, per la precisione 1.027.000. Secondo il bollettino della sorveglianza RespiVirNet, tra il 25 e il 31 dicembre 2023 l'incidenza è rimasta a livelli record. "Molto alta" e "sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana", pari a 17,5 casi per mille assistiti (erano 17,7 nella settimana precedente, dato aggiornato a seguito dei ritardi di notifica), si legge nella nota diffusa dall'Istituto superiore di sanità. Dall'inizio della stagione gli italiani colpiti sono circa 6.719.000.
"Si sottolinea - spiega l'Iss - che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell'influenza, sebbene la circolazione di questi ultimi sia in ascesa". L'incidenza è in "lieve aumento solo nei bambini al di sotto dei 5 anni - riporta il bollettino - fascia d'età in cui è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente)", stabile invece l'andamento negli adulti e anziani.
Nel dettaglio nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza è 19,21 casi, nella fascia 15-64 anni è a 17,15 e tra gli over 65 si attesta a 10,28 casi per mille assistiti. Stringendo l'obiettivo, tutte le regioni e province autonome tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, "registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la provincia autonoma di Bolzano. In 5 regioni/Pa in particolare è stata raggiunta la soglia di intensità 'molto alta' dell'incidenza: Campania (24,51), Friuli-Venezia Giulia (23,69), Umbria (22,93), Abruzzo (21,76), Toscana (19,94). Mentre Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.
Nella 52esima settimana del 2023, che ha chiuso l'anno, l'Iss conferma dunque che "la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali mostra un valore dell'incidenza mai raggiunto nelle stagioni precedenti".
Cronaca
Tir si ribalta e schiaccia auto in A10, due morti e 4 feriti
Gravissimi due dei feriti nell'incidente mortale tra Sanremo e Arma di Taggia in direzione Genova
Due morti e quattro feriti, di cui due gravissimi, sull'Autostrada dei Fiori per un incidente verificatosi intorno alle 17.30 tra Sanremo e Arma di Taggia in direzione Genova. Un tir si è ribaltato schiacciando un'auto contro un altro camion. Sul posto, il 118 con sei ambulanze, due automediche e due elicotteri: il Drago dei Vigili del fuoco e il Grifo.
A quanto fa sapere la concessionaria, "sono in atto le operazioni per il soccorso dei restanti feriti e per liberare i mezzi che nella tratta interessata dall’incidente sono rimasti bloccati: interventi complessi che richiedono la partecipazione anche di tutte le forze di soccorso e che non si prevede termineranno a breve". Si è dunque dovuta istituire "un’uscita obbligatoria per i veicoli leggeri diretti verso Genova presso lo svincolo di Sanremo con rientro possibile allo svincolo di Arma di Taggia; i mezzi pesanti non potendo percorrere la SS 1 Aurelia nel tratto in questione sono fatti stazionare presso l’autoporto di Ventimiglia".
Per aggiornamenti in tempo reale sulla viabilità si raccomanda di consultare i pannelli a messaggio variabile, le mappe interattive pubblicate sul sito internet di www.autostradadeifiori.it e sui canali informativi WhatsApp e Telegram A10 di Autostrada dei Fiori. È inoltre possibile ricevere informazioni in tempo reale sul traffico anche consultando la pagina Facebook della concessionaria.
Cronaca
Centinaia in piazza a Milano pronti per corteo in memoria...
Circa 700 persone si sono radunate in piazzale Gorini, a Milano, per prendere parte al corteo in memoria di Sergio Ramelli, lo studente diciottenne appartenente al Fronte della Gioventù, morto il 29 aprile del 1975 dopo essere stato aggredito da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare di Avanguardia Operaia.
Il gruppo, come ogni anno, si è dato appuntamento nel piazzale dal quale sta per partire una fiaccolata diretta al palazzo dove il ragazzo abitava e dove oggi campeggia un murales che lo ricorda. Sempre qui, nel pomeriggio di oggi sono state deposte delle corone.
Il corteo, dopo aver lasciato piazzale Gorini, percorrerà “nella sacralità del silenzio e con rispetto”, come specificato dagli organizzatori, la via Ponzio per raggiungere via Paladini.
Cronaca
Superenalotto, estrazione oggi 29 aprile: la combinazione...
Nel prossimo concorso il jackpot sale a 96,9 milioni
Nessun '6' nell'estrazione di oggi 29 aprile 2024 del Superenalotto. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione per il '6' sarà di 96,9 milioni di euro.
Con quanti punti si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I numeri vincenti di oggi, 29 aprile 2024
Questa la combinazione vincente: 17-27-44-50-66-85. Numero jolly: 3. Superstar: 32.