Economia
Bcc Roma, bonus 1.000 euro per tutti i dipendenti
Da Rina riconoscimento della parità di genere. Il dg Cesandri: "L'anno non poteva che chiudersi nel migliore dei modi"
Mano tesa contro il caro-vita dalla Bcc di Roma, la più grande banca di credito cooperativo italiana, per i suoi 1.500 dipendenti: tutti riceveranno un buono da 1.000 euro da spendere per il rifornimento carburante o nei supermercati. È questa la novità approvata dal Consiglio di amministrazione il 20 dicembre scorso e che vede la banca mettere in atto una misura straordinaria di 1,5 milioni di euro. Il tutto arriva contestualmente ad un altro importante riconoscimento, che è quello della parità di genere, certificata da Rina Spa, società che opera a livello internazionale, che si occupa di accompagnare le aziende nel percorso di crescita verso la valorizzazione e l’inclusione delle risorse umane e nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Un percorso, sottolinea l'istituto, avviato ormai da un anno da Bcc di Roma che, oltre a dotarsi di un proprio Piano di sostenibilità, ha istituito un Comitato Guida presieduto dal Direttore Generale e coadiuvato da colleghi delle Risorse Umane, Sostenibilità e Organizzazione, che ha lavorato all’elaborazione del Piano strategico per la parità di genere e delle politiche di governance. L'istituto sottolinea che questa attività, al termine di un’attenta valutazione avviata nella primavera di quest’anno, ha ottenuto da Rina la certificazione Uni Pdr 125:2022 per la parità di genere. "Si tratta, quindi, di un ulteriore e concreto segnale dell’impegno di Bcc Roma verso le strategie Esg, in linea con l’obiettivo di sviluppo e di valorizzazione delle persone, valori nei quali la Banca crede da sempre, come realtà del Credito Cooperativo" afferma la Bcc di Roma.
Per il Direttore Generale Gilberto Cesandri "il 2023 non poteva che chiudersi nel migliore dei modi, con una certificazione importante sulla parità di genere, ma soprattutto con un riconoscimento dell’impegno quotidianamente profuso dai nostri 1.500 colleghi, protagonisti della crescita della nostra banca sui territori di riferimento, a sostegno di famiglie e piccole e medie imprese". Cesandri ha ricordato inoltre che, per quanto riguarda la parità di genere, "ormai nella nostra Banca il 46% nei neoassunti, oltre ad essere giovane, rappresenta il genere femminile, un dato che nel settore bancario è di tutto rispetto".
Anche il Presidente Maurizio Longhi ha osservato come "questo importante percorso avviato dalla banca, verso la sostenibilità e il rispetto delle tematiche Esg, viene a pieno interpretato dal Consiglio di amministrazione dove, su un totale di 11 Amministratori, 5 rappresentano il genere femminile. Insieme alla cooperazione ed al mutualismo, anche la sostenibilità sta diventando sempre di più un pilastro sul quale parametrare la nostra attività, creditizia e sociale, sui territori di riferimento".
"A nome del Consiglio di Amministrazione - ha poi concluso Longhi - voglio ringraziare il nostro personale che ha ben operato in un contesto di mercato e di regole molto impegnativo ed al quale abbiamo ritenuto di attribuire un concreto segnale di riconoscimento".
Economia
1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
Economia
Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.
Economia
1 maggio, Luzzi (Feder.Agri): “Tanti morti sul lavoro...
Il segretario generale della Feder.Agri ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli
"I morti sul lavoro non sono solo quei mille all’anno registrati dalle statistiche, ad esempio ce ne sono 500 che perdono la vita nel tragitto casa-lavoro e 60 membri delle forze ordine che ogni anno si suicidano per motivi di lavoro”. Così Alfonso Luzzi, segretario generale della Feder.Agri, ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli.
“Oltre ai morti ‘sul’ lavoro - ha precisato Luzzi - sono da conteggiare anche i morti ‘per’ lavoro, quei 7.000 all’anno deceduti per le conseguenze della propria attività lavorativa, poi ci sono le malattie professionali, le aggressioni sui luoghi di lavoro e anche questioni ancora non evidenti come i rischi dello smart working”.
“Sono numeri grossi, anche se in linea con quelli della maggior parte dei paesi europei, ma che ci spingono a fare qualcosa, come lo sta facendo Confsal con più risorse alla sicurezza e qualità alle proposte”, ha concluso il segretario di Feder.Agri.