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Frosinone-Juventus 1-2, bianconeri restano in scia all’Inter

Yildiz segna al 12', replica Baez al 51', poi gol decisivo di Vlahovic all'81'. In classifica la Juventus sale a quota 40, a -1 dall'Inter

Vlahovic (Fotogramma/Ipa)

La Juventus batte 2-1 il Frosinone nel 'lunch match' della 17/a giornata di Serie A, disputato allo stadio 'Benito Stirpe' della città ciociara. Al vantaggio bianconero con Yildiz al 12', replica Baez al 51', poi gol decisivo di Vlahovic all'81'. In classifica la Juventus sale a quota 40, a -1 dall'Inter, impegnata stasera in casa con il Lecce. Il Frosinone resta fermo a quota 19, in 13/a posizione insieme al Genoa.

La partita

La Juventus sotto l'albero di Natale ritrova i tre punti e festeggia il primo gol in Serie A del 18enne Yildiz, autore di una rete da predestinato con tanto di festeggiamento alla Del Piero con la 'linguaccia'.

Gli ospiti partono forte e si rendono pericolosi dopo 6 minuti. McKennie scappa a destra e crossa basso in area piccola, Romagnoli con una spaccata plastica anticipa all'ultimo istante Milik. Al 10' azione insistita dei bianconeri conclusa da un tiro di Locatelli, la difesa respinge. Al 12' arriva il gol della Juve con il primo centro in Serie A di Yildiz. Rete spettacolare del 18enne lanciato oggi per la prima volta da titolare da Allegri. Turati sbaglia il rilancio, il turco viene servito sul lato sinistro dell'area di rigore, passa in mezzo a tre giocatori con un tunnel e un elastico e batte il portiere avversario con un tiro secco sul primo palo. Poco dopo altra magia di Yildiz, che avanza in mezzo al campo tra le linee e indovina il filtrante per Kostic. Il serbo sbaglia il controllo, leggermente disturbato da Lirola e l'occasione scivola via.

Al 21' primo segnale di vita della squadra di casa: Gelli si guadagna una punizione dal limite e Barrenechea tenta un tiro a giro che finisce di poco a lato. Al 25' infortunio muscolare per Alex Sandro costretto ad uscire dal campo: al suo posto l'ex Gatti, accolto dagli applausi del pubblico. Alla mezz'ora anche Lirola va ko, entra Baez. Al 36' combinazione tra Baez e Soulé sul lato destro dell'area di rigore: il tiro-cross dell'ex Juve trova l'intervento di Szczesny. Al 40' ottima giocata di Milik che serve a Kostic un pallone con i giri giusti, la conclusione del serbo è però largamente imprecisa. Al 42' bell'azione di Brescianini, che riesce ad andare via a Bremer, l'ex Torino però rinviene a pochi metri dalla porta e concede solo angolo.

In avvio di ripresa, al 6', i ciociari trovano il pari: giro-palla prolungato dei ragazzi di Di Francesco. Monterisi con una verticalizzazione illuminante trova libero Baez, che attacca bene lo spazio in profondità e batte Szczesny in uscita. Al 9' triplo cambio per Allegri: Vlahovic e Iling Jr entrano al posto di Yildiz e Kostic. All'ultimo nella mischia anche Nicolussi-Caviglia per un dolorante Locatelli. Al 12' padroni di casa vicini al sorpasso. Soulé tenta il tiro a giro sul secondo palo, la palla sfiora il legno alla destra di Szczesny. Al 18' chance per la Juve, McKennie pesca Milik da destra, il polacco trova Vlahovic con una sponda intelligente, il serbo si libera bene resistendo a una carica, ma calcia centrale e trova la respinta di piede di Turati.

Al 26' una prodezza di Szczesny salva la Juve. Soulé libera al tiro Harroui: l'ex Sassuolo con il destro a giro cerca l'incrocio ma trova la prodezza in tuffo del portiere polacco. Al 31' sono invece gli ospiti a sfiorare il gol. Rabiot scambia con Vlahovic, accelera e crossa in mezzo. Romagnoli anticipa Milik, ma McKennie arriva sul pallone vagante e con una fantastica bicicletta si coordina alla perfezione. La traversa gli dice di no a Turati battuto.

Sono i prodromi del vantaggio bianconero che arriva al 36'. McKennie ha tantissimo spazio per crossare da destra, pennellata precisa per la testa di Vlahovic che giganteggia tra Romagnoli e Monterisi e con un potente colpo di testa batte Turati. Al 44' il Var nega il tris alla Juventus e la doppietta a Vlahovic. Weah lancia nello spazio il serbo, che avanza e con il sinistro supera Turati sul primo palo di potenza. Il Var però rileva il fuorigioco del serbo. L'ultimo brivido del match è un sinistro di Rabiot che termina alto al 94'.

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Sport

Napoli-Juventus 2-1, Conte vince in rimonta con Anguissa e...

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Gli azzurri si portano a 53 punti. +6 sull'Inter che insegue, ma ha due gare da giocare

Napoli-Juventus, l'esultanza di Anguissa e Lukaku - Afp

Il Napoli di Antonio Conte supera 2-1 la Juventus al Maradona, in rimonta, nella gara valida per la 22esima giornata di Serie A, grazie alle reti di Anguissa e al rigore trasformato da Lukaku, dopo il gol del neo bianconero Kuolo Muani, e allunga in classifica. Gli azzurri si portano a 53 punti a +6 sull'Inter che insegue ma ha due gare da giocare, mentre la squadra di Thiago Motta resta ferma a 37 punti al quinto posto. Thiago Motta in avvio punta, infatti, sull'ultimo arrivato, Kolo Muani dal Psg, al posto di Vlahovic che resta in panchina, supportato da Nico Gonzalez sulla destra e Yildiz sulla sinistra. In difesa McKennie preferito a Savona L'ex Conte, invece, opta per Politano e Neres ai lati di Lukaku, Lobotka in regia, e Spinazzola sulla fascia sinistra.

Il match

La Juve è subito reattiva e sfiora il vantaggio al 7': palla dentro di Thuram, velo di Kolo Muani per Yildiz che scarta un difensore e conclude a botta sicura, ma Meret fa un super intervento e salva il Napoli. Al 9' palla persa da Lobotka con Kolo Muani che prova a concludere ma é chiuso da Rrahmani. Il Napoli reagisce al 21'con Politano che conclude dal limite mandando di poco alto. Al 30' ancora Juve pericolosa con Nico Gonzalez, ma il rasoterra dell'ex Fiorentina esce di poco. Al 32' arriva l'errore in impostazione del portiere della Juve, ma Locatelli salva tutto anticipando Lobotka solo in area. Il Napoli cerca di alzare i ritmi nel finale di tempo ma è la squadra di Thiago Motta a trovare la palla del vantaggio. Al 43' è proprio Randal Kolo Muani a portare avanti i suoi grazie ad una grande girata al volo dopo una deviazione involontaria all'indietro di Anguissa. La formazione di casa reagisce e al 47' ci prova Politano con una punizione a giro che però non trova di poco la porta.

Il Napoli parte molto forte nel secondo tempo. Al 50' miracolo di Di Gregorio che toglie dalla porta per pochi centimetri un colpo di testa ravvicinato di Lukaku. La Juventus si abbassa per il forcing del Napoli che al 57' trova il pareggio: Politano controlla in area un pallone toccato da Lukaku, trova lo spazio per il cross sul secondo palo dove Anguissa di testa beffa tutti e fa 1-1.

Il Napoli vuole sfruttare il momento e al 63' è ancora Politano protagonista ma il tiro al volo a botta sicura trova la respinta casuale di Cambiaso in angolo. Al 69' però il Napoli raddoppia. Gran palla di Lukaku per McTominay in area, finta su Locatelli che lo stende, è rigore. Sul dischetto va Lukaku che non sbaglia e fa 2-1. Thiago Motta prova a cambiare la squadra e inserisce prima Savona e Mbangula, poi Douglas Luiz, Conceicao e Vlahovic ma la squadra non riesce comunque a rendersi pericolosa. Mentre il Napoli pressa forte fino alla fine e sfiora anche il terzo gol.

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Sport

Australian Open, Keys batte Sabalenka in finale e trionfa...

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La 29enne statunitense ha battuto la bielorussa numero 1 del mondo e detentrice del titolo per 6-3, 2-6, 7-5

Madison Keys - (Fotogramma)

Madison Keys ha vinto gli Australian Open 2025. La 29enne statunitense, testa di serie numero 19, in finale oggi 25 gennaio ha battuto la bielorussa Aryna Sabalenka, numero 1 del mondo e detentrice del titolo, per 6-3, 2-6, 7-5 in 2h02' di gioco. Keys conquista il primo titolo della carriera. Sabalenka fallisce l'assalto al terzo trionfo consecutivo a Melbourne.

L'americana a sette anni e mezzo dalla finale persa a Flushing Meadows 2017 contro la connazionale Sloane Stephens, a 30 anni (li compirà il prossimo 17 febbraio) ha battuto Sabalenka in finale in un torneo praticamente perfetto. Keys salirà ora al numero 7 (suo best ranking eguagliato e raggiunto per la prima volta nell'ottobre 2016), diventando la terza giocatrice dell'era Open che da fuori le prime 10 del mondo riesce in una finale Slam a battere la numero 1 del mondo.

"Non so per quanto riuscirò a parlare prima di piangere. Volevo questo risultato da così tanto tempo, ho giocato tanti anni fa una finale Slam e non avrei mai pensato un giorno di avere tra le mani questo trofeo. Ho giocato qui nel 2015 la mia prima semifinale Slam e ora ho raggiunto questo grandissimo traguardo", ha detto Madison Keys durante la premiazione. "Complimenti Madison, hai giocato un torneo bellissimo e hai meritato di vincere. Goditi i festeggiamenti e tutte le parti belle che arriveranno tra poco. Io e il mio team abbiamo dato il massimo ma oggi Madison ha giocato in modo fantastico", ha detto dal canto suo Sabalenka.

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Sport

Coppa del mondi di sci, super Brignone vince a Garmisch....

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Terza a 19 secondi la svizzera Corinne Suter

Federica Brignone - Afp

Federica Brignone trionfa nella discesa libera di Garmisch, Sofia Goggia - con una spalla dislocata - è seconda a un solo centesimo: straordinaria doppietta azzurra oggi 25 gennaio nella Coppa del Mondo femminile di sci alpino. Brignone, 34 anni, vince sulla pista dove ha debuttato 16 anni fa: chiude in 1'35''83, staccando Goggia di un centesimo. La svizzera Corinne Suter è terza a 0''19.

Per la campionessa valdostana, sempre più prima in classifica generale, arriva il quinto successo in stagione e il 32° in Coppa del Mondo: Brigonen comanda la classifica generale con 105 punti di vantaggio su Camille Rast e decolla anche nella classifica di discesa, ora a +29 su Sofia Goggia.

Brignone: "Non mi sarei mai aspettata di vincere"

"Speravo di fare una bella gara, ma non mi sarei mai aspettata di riuscire a vincere", ha commentato Federica Brignone. "Ieri pomeriggio abbiamo passato tanto tempo al video per capire come migliorare le linee nella parte di scorrevolezza, dove pagavo davvero tanto. Nelle prove ho fatto buoni parziali ma mai mi è venuto tutto bene: il lavoro al video ha pagato, ma davvero sono rimasta sorpresa di vedermi in testa". "A me piace tanto la neve primaverile, bagnata, come quella di oggi che tiene e risponde bene, ma allo stesso tempo più essere un po’ scivolosa. Una neve in cui si deve spingere: in queste condizioni mi trovo bene e anche il mio pacchetto materiali sono in sintonia con questa neve. Oggi ho cercato di essere stata scorrevole e ci sono riuscita: sono anni che lavoriamo per migliorare sui miei punti deboli e i risultati si vedono", ha aggiunto la valdostana.

“L'uscita di martedì a Kronplatz mi ha caricato ulteriormente, ma non mi sono messa addosso pressione oggi perché non pensavo di poter difendere il pettorale rosso. Voglio dare il massimo ogni gara: ho avuto tanti momenti belli nella mia vita, sia sportiva che quotidiana, ho avuto tante belle cose e questo è uno dei capitoli migliori. Ora voglio cercare di pensare gara per gara, senza mettermi pressione che per me è una delle cose più difficili da fare", ha proseguito Brignone che con Goggia sta riscrivendo record gara dopo gara.

"Credo sia un momento davvero speciale per la nostra squadra, stiamo facendo qualcosa di grande per tutto il movimento. Sofia e io siamo persone molto decise, siamo lavoratrici, cerchiamo la cura del dettaglio e di tutti gli aspetti per essere la migliore versione di noi stesse. Andare forte ci ha aiutato entrambe: lei è sempre stata più forte di me in discesa e credo sia una bella sfida”.

Goggia: "Al penultimo intermedio mi si è dislocata la spalla destra"

"Al penultimo intermedio mi si è dislocata la spalla destra per via del cercine rotto e ho dovuto concludere la prova senza mettermi al meglio in posizione. Ma brava Federica: non ho fatto una gara perfetta, ho sciato bene la parte tecnica ma va bene così", ha detto Goggia. "La sfida tra di noi è uno stimolo continuo, uno sprone per essere sempre sul pezzo in tutte le discipline. Sto facendo grandi cose, valutando la mia preparazione e l’infortunio di un anno fa: e sono perfettamente d’accordo con Federica nell’analisi sulle nostre sfide", ha aggiunto la campionessa bergamasca.

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