Esteri
Orsini: “Israele sta perdendo la guerra sul...
Orsini: “Israele sta perdendo la guerra sul campo”
"Israele non ha nemmeno sfiorato Hamas"
"Israele sta perdendo la guerra". E' l'analisi del professor Alessandro Orsini nel suo intervento a E' sempre Cartabianca, la trasmissione condotta da Bianca Berlinguer su Rete4.
"Israele non riesce a uccidere i militanti di Hamas, non c'è una sola immagine che certifichi che la guerra di Israele stia andando bene. Quando sono state mostrate le immagini di un centinaio di giovani denudati con le mani legate, si è detto che fossero militanti di Hamas ma non è così. Israele sta perdendo questa guerra anche sul campo: Israele non ha nemmeno sfiorato Hamas, la struttura portante di Hamas è rimasta intatta con tutti i suoi militanti. E' falso che Israele stia uccidendo migliaia di militanti di Hamas. Israele vuole allagare i tunnel di Hamas? E' un'altra soluzione per prendere tempo. Quando si vuole portare avanti la guerra, si usa la tecnica dell'arma magica", afferma il docente di sociologia del terrorismo internazionale.
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Italiano morto in Scozia per un’infezione, Mauro...
Era appena arrivato a Edimburgo per una vacanza. La gamba gonfia e nera poi la polmonite e l'emorragia cerebrale
Mauro Carminati è morto nel giro di pochi giorni, mentre si trovava in vacanza in Scozia, a causa di un virus. Come si legge sull'Eco di Bergamo il 32enne, che era di Stezzano e lavorava alla Lamborghini, era a Edimburgo quando si è sentito male all’improvviso, poche ore dopo il suo arrivo, lo scorso 26 aprile.
"Il primo giorno a Edimburgo – racconta la zia – Mauro si è accorto di uno strano gonfiore a una gamba. Nel giro di poche ore la gamba gli era diventata nera e così si era recato in ospedale. La situazione è poi purtroppo degenerata rapidamente: quella che era un’infezione ha infatti raggiunto i polmoni e causato una polmonite, così Mauro è stato trasferito in terapia intensiva". Mercoledì scorso, il 1° maggio, lo avevano raggiunto in Scozia i genitori e gli zii. "Era ancora lucido e parlava – prosegue – poi la febbre si è alzata ed è subentrata un’emorragia cerebrale. Inizialmente i medici pensavano che all’origine ci fosse un batterio e gli avevano somministrato tre cicli di antibiotici, che non hanno però dato gli esiti sperati. Hanno quindi capito che all’origine dell’infezione c’era in realtà un virus".
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Uccisi con un colpo di pistola alla testa, mistero sui...
I tre, due australiani e un americano, si trovavano nello stato della Bassa California per una vacanza
Uccisi con un colpo di pistola alla testa. E' mistero sulla morte di tre surfisti scomparsi il 29 aprile in Messico e ritrovati in un pozzo profondo circa 15 metri a circa 6 chilometri dal campeggio dove soggiornavano, nello stato della Bassa California, sulla costa del Pacifico.
Secondo l'ufficio del procuratore, i fratelli australiani Callum e Jake Robinson e il loro compagno di viaggio, Jack Carter Rhoad stavano facendo surf nel comune di Ensenada, circa 100 chilometri a sud di Tijuana. I parenti delle vittime hanno identificato i corpi senza bisogno di test genetici, ha detto in una nota l'ufficio del procuratore generale dello stato.
Secondo quanto si è appreso, Jake, un medico di 30 anni, aveva lasciato l'Australia circa due settimane fa per "un viaggio indimenticabile" con suo fratello Callum, che viveva a San Diego. Il programma era quello di una vacanza di surf programmata, con il loro amico Jack Carter Rhoad, un cittadino statunitense che viveva anche lui a San Diego. I tre sono stati denunciati come dispersi quando non sono riusciti a effettuare il check-in nell'alloggio prestabilito a Rosarito, in Messico, lo scorso fine settimana.
L'ipotesi preliminare delle indagini è che gli uomini scomparsi siano stati aggrediti da persone che volevano rubargli l'auto. Tre persone - due fratelli e una donna di 23 anni - sono stati arrestati e accusati. La donna era in possesso, tra l'altro, del cellulare appartenuto a uno dei fratelli australiani.
La Bassa California è stata tormentata dalla violenza dei cartelli negli ultimi anni, anche se raramente si verifica in zone turistiche come Ensenada. Decine di persone in lutto, surfisti e manifestanti si sono riuniti in una piazza principale della città per esprimere la loro rabbia. "Ensenada è una fossa comune", si legge su un cartello portato dai manifestanti. "Australia, siamo con te", ha scritto un uomo su una della mezza dozzina di tavole da surf presenti alla manifestazione.
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Ucraina, droni Kiev su Belgorod: almeno 6 morti. Russia...
Colpiti due autobus che trasportavano i dipendenti di un'azienda agricola. Lavrov: "Per Usa saremo sempre nemici". Putin ordina esercitazioni per uso armi nucleari non strategiche
Almeno sei persone sono state uccise e altre 35 ferite oggi in un attacco di droni attribuito all'Ucraina e compiuto nella regione russa di confine di Belgorod. A darne notizia sono state le autorità russe, affermando che i velivoli hanno colpito due autobus che trasportavano i dipendenti di un'azienda agricola.
Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha dichiarato in un messaggio sul suo account Telegram che "l'incidente è avvenuto vicino al villaggio di Berezkova" e ha affermato che le forze ucraine hanno usato "droni kamikaze" per attaccare i due autobus e un terzo veicolo passeggeri. "Esprimo le mie sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime", ha detto, aggiungendo che tra i feriti ci sono due bambini "con ferite superficiali" e un uomo "in gravi condizioni", per cui non si esclude che il bilancio delle vittime possa aggravarsi nelle prossime ore.
Russia attacca 6 villaggi nella regione di Sumy
Le forze russe hanno attaccato sei villaggi nell'oblast di Sumy. Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale, aggiungendo che ieri sono state registrate più di 22 esplosioni ma che non ci sono state vittime. Ad essere state colpite, sono le comunità di Khotin, Yunakivka, Bilopillia, Krasnopillia, Velyka Pysarivka ed Esman.
Stamattina, l'amministrazione militare di Sumy ha riferito che le forze russe avevano effettuato attacchi con droni sulle infrastrutture energetiche della regione, provocando parziali blackout nell'area.
Putin ordina esercitazioni per uso armi nucleari non strategiche
Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato lo Stato Maggiore Generale di avviare esercitazioni sull'uso di armi nucleari non strategiche. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. "Su istruzioni del Comandante in Capo Supremo delle Forze Armate della Federazione Russa - si legge un comunicato - al fine di aumentare la prontezza delle forze nucleari non strategiche a svolgere missioni di combattimento, lo Stato Maggiore Generale ha iniziato i preparativi per lo svolgimento di esercitazioni nel prossimo futuro, con formazioni missilistiche del Distretto Militare Meridionale e con il coinvolgimento dell’aviazione e delle forze navali”.
Lavrov: "Chiunque vinca elezioni, per Usa saremo sempre nemici"
I partiti democratico e repubblicano negli Stati Uniti considerano la Russia un nemico e cercheranno di infliggerle una sconfitta, indipendentemente dall'esito delle elezioni presidenziali. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. "Presto ci saranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Non c'è divisione tra democratici e repubblicani su Russia e Cina. Uno può essere 'più duro', l'altro 'ancora più duro', ma in linea di principio non vediamo alcuna differenza. Per entrambi, non importa chi vince le elezioni, noi siamo in generale il nemico. Che siamo un avversario o un nemico è una sfumatura, ma la “sconfitta strategica” che secondo loro dovrebbe essere inflitta alla Russia è "l’obiettivo americano dell'establishment", ha aggiunto Lavrov in un'intervista al canale bosniaco Atv. "Come ha detto il presidente russo Vladimir Putin - ha aggiunto il ministro degli Esteri russo - saremo pronti a lavorare con chiunque eleggerà il popolo americano, a condizione che ci sia una volontà opposta nei nostri confronti", ha aggiunto Lavrov.