Economia
Spazio, in Italia circa 8mila occupati e fatturato a 2...
Spazio, in Italia circa 8mila occupati e fatturato a 2 miliardi
Conclusa a Fiera di Roma la New Space Economy European Expoforum, "There is no Space B" il tema al centro dell’intenso programma
In Italia il comparto dello Spazio copre l’intera filiera spaziale, con più di 300 imprese, una occupazione intorno alle ottomila persone e un fatturato vicino ai due miliardi. Nel contesto internazionale, l’Italia si colloca a livello europeo come terzo Paese, dopo Francia e Germania, grazie agli investimenti governativi. Intanto il valore delle attività legate alla new space economy si prevede che a livello mondiale arriverà a fine decennio a 1000 miliardi di dollari. Si è conclusa con questo quadro la quinta edizione del New Space Economy European Expoforum (NSE), organizzato a Fiera Roma, con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di ENEA, di INGV e dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma e con la collaborazione di Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, si è chiusa oggi dando appuntamento al prossimo anno.
Durante le tre giornate di NSE 2023, apertosi con l’introduzione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il tema "There is no Space B" è stato al centro dell’intenso programma e dell’area espositiva dove hanno trovato spazio le realtà del settore, dalle agenzie spaziali alle PMI, dalle associazioni industriali fino alle start-up. Quaranta i panel di approfondimento, che hanno coinvolto più di duecento relatori internazionali. Oltre duecento gli appuntamenti dell’agenda business, che hanno consentito alle aziende di entrare in contatto con investitori, buyer e il sistema delle reti messe a disposizione dagli attori che concorrono al progetto Entrerprise European Network. Particolarmente rappresentati i Paesi emergenti del Continente africano e il Nord Europa.
Durante NSE il confronto che si è innescato tra i players nei vari settori ha mostrato, una volta di più, risultati, potenzialità e urgenze legate alla new space economy. Il tema generale della conferenza ha declinato la necessità di ragionare in termini di sostenibilità dello spazio, come risorsa da preservare per tutta l’umanità. Infatti, lo spazio che nell’immaginario collettivo è considerato infinito, in realtà è al momento una risorsa limitata. L’irrompere delle macrocostellazioni ha fatto emergere l’urgenza della sua tutela. A questo si aggiungono le questioni di geopolitica, che potrebbero essere un fattore limitante per lo sviluppo e la sicurezza delle applicazioni spaziali. Si è quindi parlato della necessità di una normativa in tema spaziale, di difesa e di cybersicurezza.
Un argomento sul quale ci è confrontati è stata la necessità di educare e formare competenze adeguate ai compiti che la new space economy richiede, e che per l’ampliarsi del range di attività sono sempre più numerosi. Si è inoltre parlato dell’impatto dello spazio nella cultura, grazie alle esperienze di esperti e personalità. Oggetto di confronto è stato il tema, sempre più attuale, dell’accesso allo spazio e della competitività commerciale. Più volte richiamato, durante i panel, il ruolo degli investitori: nel settore si manifesta un incremento dei fondi privati, che segnala un primo tentativo di superare la limitata propensione al rischio che caratterizza tradizionalmente il contesto italiano. Altro tema affrontato durante NSE, le caratteristiche e le differenze della space economy in Europa e negli Stati Uniti.
Successivamente lo sguardo si è spostato verso l’esplorazione spaziale, con particolare riguardo alla Luna e alle opportunità che da questa possono scaturire: un esempio è il programma Lunar Access della statunitense Intuitives Machines, che porterà sulla Luna payloads sia della Nasa che commerciali, e le attività della italiana Evolunar. Presentato anche uno studio dello Space Economy Evolution Lab di SDA Bocconi sulla fattibilità economica di creare “stazioni di rifornimento” nello spazio dove rendere disponibile propellente ricavato dal ghiaccio estratto sulla Luna.
L’osservazione della Terra, con i suoi profili di forte concretezza legati all’avviamento dell’utilizzo operativo dei servizi applicativi, è stata oggetto di dibattito per il suo potenziale sia a favore dell’amministrazione centrale che per le realtà locali. Il programma IRIDE, finanziato dal PNRR, sta infatti lavorando non solo alla costruzione e messa in orbita di nuove costellazioni di satelliti, ma anche al coinvolgimento effettivo dei possibili utilizzatori nell’ambito pubblico, con servizi precursori nell’ambito del monitoraggio. È stato ad esempio annunciato che da gennaio 2024, in 34 città italiane, verranno monitorate costantemente, attraverso IRIDE, le isole di calore, una analisi utile alle amministrazioni per la pianificazione urbanistica, ed in particolare per l’individuazione delle aree prioritarie dove mettere a dimora nuovi alberi e creare nuove aree verdi.
Approfondimenti all'edizione 2023 dio NSE sono stati dedicati allo “space weather”, il meteo spaziale e le sue conseguenze sulle infrastrutture e i servizi spaziali, e alle prospettive legate al “quantum computing” e il suo contributo alla sicurezza. Grande attenzione anche verso l’America Latina, per il ruolo che l’Italia può rivestire come ponte verso l’Europa. Nel panel conclusivo, dove si è parlato di elementi di visione della strategia nazionale, è emersa la necessità di ampliare quella che oggi è la governance politica e nazionale dello spazio per adeguarla alle sfide globali europee e internazionali, di quello che è un vero e proprio cambiamento d’epoca nelle attività spaziali e che vedono i satelliti e i lanciatori strumenti di guerra economica, strumenti di guerra militare e strumenti di supremazia terrestre, in un ambito di confronto tra nazioni, stati ma anche di corporation private.
L’area espositiva, oltre a consentire alle realtà operative nell’ambito spaziale e aerospaziale, provenienti da tutta Italia, di confrontarsi e fare networking e business, ha richiamato un pubblico di visitatori affascinati dallo Spazio e dalle sue molteplici applicazioni nella realtà quotidiana. Più di milleduecento gli studenti che hanno visitato la fiera e hanno in particolare apprezzato le esperienze proposte in numerosi stand, alcune delle quali immersive. Chi non ha mai sognato di fare l’astronauta? All'Expoforum, inoltre, è stata presentata, in anteprima mondiale, la prima Piattaforma Metaverso Lunar City, ideata da Next One Film Group, con il supporto dell'Unione europea - NextGenerationEU e realizzata in partnership con Vection Technologies, Thales Alenia Space e Altec. La Piattaforma ha consentito di visitare, con visori di realtà virtuale, un’anticipazione fedele di alcune aree di un futuristico Spazioporto.
Di successo anche lo spazio dell’Arena, che ha ospitato una serie di incontri che hanno consentito al pubblico di conoscere più da vicino programmi e progetti delle principali istituzioni e aziende partecipanti come Airbus Italia, Arianespace, ASI, CIRA, CNR, INGV, OHB Italia, Telespazio, Thales Alenia. Tra gli ospiti anche Andrea Patassa, membro della Riserva degli Astronauti e delle Astronaute dell'ESA. In questo contesto, la Regione Lazio insieme alla Camera di Commercio di Roma ha promosso la partecipazione a NSE 2023 di imprese e startup laziali altamente innovative, sostenendone la partecipazione con i Fondi PR FESR 2021-2027. Un settore, quello aerospaziale laziale, composto da università e centri di ricerca di fama mondiale, grandi imprese e unità produttive di proprietà di gruppi internazionali, ma anche da PMI in grado di fornire componenti, servizi e supporto tecnico/industriale.
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Forum Compraverde Buygreen: politiche green, acquisti...
Promuovere gli acquisti sostenibili e la transizione ecologica, questo l'obiettivo della XVIII edizione del Forum Compraverde Buygreen, evento promosso dalla Fondazione Ecosistemi, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Regione Lazio e di Roma Capitale, in partnership con Legambiente, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, ALI - Autonomie Locali Italiane e Fairtrade Italia. Un appello unanime è stato lanciato alla classe politica: mettere al centro delle proprie agende l'ambiente e l'acquisto europeo e sostenibile. Molti i temi trattati, dall'educazione ambientale ai diritti sociali negli appalti pubblici, dall'impatto della ristorazione collettiva e degli ospedali verdi ai problemi di greenwashing e le strategie per comunicare efficacemente la sostenibilità.
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Poste, da luglio servizio passaporti in tutti gli uffici...
Lo ha annunciato il Direttore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco
A partire dal mese di luglio il servizio di richiesta e rinnovo passaporti sarà disponibile in tutti gli uffici postali d’Italia. Lo ha annunciato il Direttore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco al termine di un incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sull’avanzamento del progetto Polis di Poste Italiane.
“La grande novità è che da luglio, conclusi i necessari passaggi normativi - ha dichiarato il Direttore Generale - questo servizio interesserà progressivamente gli Uffici Postali di tutta Italia, senza distinzioni tra piccoli e grandi centri”. Polis, ha aggiunto Lasco, “procede spedito, ad oggi abbiamo già avviato 2.400 interventi e completato oltre 1.500 Uffici Postali in tutt’Italia. Su indicazione del Ministero dell’Interno ci siamo fatti parte attiva per l’estensione del servizio di richiesta dei passaporti a supporto delle Questure e dei Commissariati, dallo scorso marzo abbiamo registrato più di 350 richieste sui 31 uffici postali in cui il servizio è attivo ed entro fine mese saranno già operativi oltre 130 uffici postali. Mi piace ricordare che oltre l’80% dei cittadini ha richiesto la consegna a casa del passaporto tramite Poste Italiane, con un risparmio di tempo e spostamenti importanti anche e soprattutto per l’ambiente”.
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B7, Hannappel (Philip Morris): “G7 sia faro della...
Così il presidente e amministratore delegato Philip Morris Italia a margine dell’evento B7 Italy 2024, 'Leading the Transitions Together', l’Engagement Group del G7 presieduto da Confindustria a Roma
"Oggi la presidente Emma Marcegaglia presenterà il comunicato finale alla presidente Meloni. All'interno due temi molto importanti. Il primo è la transizione digitale, e in particolare l'intelligenza artificiale, che è fondamentale sia gestita non solo in ambito regolatorio ma anche sotto il profilo delle competenze che vanno create dalla scuola alle università, dall'ingresso in azienda e anche durante la tutta la vita professionale delle persone. Il secondo tema è la sostenibilità delle catene globali del valore, che sono fortemente integrate, specialmente in Italia che è un Paese fortemente esportatore di catene locali di valore, fondamentali per ambiti comunitari ma anche extra G7" . Così Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato Philip Morris Italia a margine dell’evento B7 Italy 2024, 'Leading the Transitions Together', l’Engagement Group del G7 presieduto da Confindustria a Roma.
"Le attività che raccomandiamo di perseguire – ha proseguito Hannappel – ci sono senz’altro gli accordi bilaterali e multilaterali, accordi di reciprocità sia nell’ambito di materie prime e semilavorati sia di prodotti finiti, per avere una certezza di approvvigionamento, anche energetico, ma soprattutto per avere una possibilità di commercio internazionale sostenibile. Negli ultimi dieci anni l'economia mondiale è cresciuta molto bene, nonostante i tanti scossoni geopolitici. Per continuare a farlo c'è bisogno di essere molto uniti e il G7 deve essere il faro anche per altre aree geografiche”.
E sul tema della sostenibilità l’ad di Philip Morris Italia ribadisce l’impegno dell’azienda nel nostro Paese: “Stiamo trasformando i nostri impianti produttivi. Il nostro impianto faro, quello di Bologna, è tra i parchi industriali solari più grandi d'Europa ed è la fabbrica più grande costruita in Italia in questo secolo: quindi è estremamente nuova e innovativa. Negli ultimi trent'anni abbiamo ottimizzato l'utilizzo di acqua: -200.000 metri cubi d'acqua da quando la fabbrica è stata inaugurata sette anni fa ad oggi”. Un impegno che si riverbera anche nel campo della produzione agricola: “I nostri accordi di filiera con il ministero dell'Agricoltura hanno portato negli ultimi dieci anni a ridurre del 40% l'utilizzo dell'acqua nei campi, che - in termini di risorsa non utilizzata - significa risparmiare una quantità di acqua pari a quella del Lago Maggiore. Siamo intervenuti anche sul fronte dell’utilizzo di fitofarmaci e nella gestione efficiente della parte di riscaldamento dei forni di essiccazione e in tante altre attività che sono censite nel nostro bilancio sostenibilità, davvero ricco per una multinazionale delle nostre dimensioni", ha concluso.