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Cesvi: “In Africa le persone denutrite aumenteranno...
Cesvi: “In Africa le persone denutrite aumenteranno da 282 a 298 milioni nel 2030”
Tra il 2021 e il 2022 sia l’America settentrionale sia l’Europa hanno registrato una leggera crescita dell’insicurezza alimentare moderata o grave

In Asia meridionale i tassi di sottonutrizione infantile sono preoccupanti e la denutrizione della popolazione in generale è elevata. Il tasso di deperimento infantile è del 14,8%, il più alto al mondo, più del doppio dell’Africa subsahariana (6,0%). Un fattore centrale è il cattivo stato nutrizionale materno. E' quanto emerge dall’Indice Globale della Fame (Global Hunger Index - Ghi), tra i principali rapporti internazionali sulla misurazione della fame nel mondo, curato da Cesvi per l’edizione italiana e redatto annualmente da Welthungerhilfe e Concern Wordlwide, organizzazioni umanitarie che fanno parte del network europeo Alliance2015.
L’Africa a Sud del Sahara ha il livello di denutrizione (21,7%, in forte aumento dal 16,8% del 2010-2012) e il tasso di mortalità infantile (7,4%) più alti al mondo: ad aumentare l’insicurezza alimentare è il cambiamento climatico, visto che nella regione si verificano in modo sproporzionato disastri che impattano su agricoltura e sicurezza alimentare, assieme a fattori come la pandemia di Covid-19 e la guerra russo-ucraina. L’Africa è l’unica zona al mondo dove si prevede un aumento significativo del numero di persone denutrite: dai 282 milioni del 2022 a 298 milioni nel 2030.
Asia occidentale e Nord Africa hanno il terzo punteggio di Ghi 2023 più alto (11,9, moderato), con i dati più elevati in Yemen e Siria (39,9 e 26,1), entrambi devastati da conflitti armati. Preoccupa il peggioramento in America Latina e Caraibi dal 2015, dove in nove Paesi la fame è aumentata: Argentina, Bolivia, Brasile, Costa Rica, Ecuador, Haiti, Paraguay, Trinidad e Tobago e Venezuela. Il costo medio di una dieta sana nella regione è il più alto al mondo, così come lo è la disuguaglianza di reddito, e il costo degli alimenti è in aumento. In Asia orientale e Sud-est asiatico si trova il secondo punteggio di GHI 2023 più basso: per Corea del Nord, Papua Nuova Guinea e Timor Est i livelli sono gravi, moderati in vari Paesi, bassi in Cina, Figi e Mongolia.
Con un punteggio di 6,1 (basso), la regione Europa e Asia centrale ha i migliori risultati. Tuttavia, nel periodo 2020-2022 il 10,5% della popolazione dell’Europa orientale e il 18,4% di quella dell’Asia centrale hanno sperimentato un’insicurezza alimentare moderata o grave. Nell’America settentrionale, nel 2020-2022 il 7,8% della popolazione ha sperimentato un’insicurezza alimentare moderata o grave, così come il 5,1% in Europa settentrionale, l’8,5% in Europa meridionale e il 4,9% in Europa occidentale. Tra il 2021 e il 2022 sia l’America settentrionale sia l’Europa hanno registrato una leggera crescita dell’insicurezza alimentare moderata o grave; questa tendenza all’aumento è stata riscontrata in tutte le sottoregioni dell’Europa, ad eccezione dell’Europa meridionale. L’elevata inflazione interna dei prezzi alimentari ha messo sotto pressione, infatti, sia i Paesi a basso sia ad alto reddito, anche in queste zone.
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Disabilità, The Guide Project: piattaforma digitale...

Realizzata da Gruppo Cap, Deloitte Digital e Salesforce insieme a Barbara Contini

Si chiama Barbara Contini, ha 45 anni, gestisce un servizio di pronto intervento per emergenze idriche, è una campionessa di tiro con l'arco, ed è cieca. È anche la protagonista di una storia di integrazione di successo, che l’ha portata, insieme alla sua azienda e a tecnici specializzati, a realizzare un progetto per superare quelle barriere fatte di stereotipi e a volte veri e propri pregiudizi, che spesso portano a escludere le persone con disabilità dal mondo del lavoro. Il progetto si chiama The Guide Project, a realizzarlo sono stati Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, Deloitte Digital e Salesforce, che hanno messo insieme tecnologia e relazioni umane, lavorando con Barbara per progettare, programmare e realizzare una versione su misura di una delle più efficienti piattaforme digitali.
Il progetto ha previsto anche l’ottimizzazione degli strumenti che Barbara usa quotidianamente nel suo lavoro di gestione clienti di Cap. “Per le persone cieche, lavorare non dovrebbe essere un’impresa. Per questo abbiamo voluto creare qualcosa di veramente nuovo - spiega Michele Tessera, Cio di Gruppo Cap - Un progetto importante tanto per le persone cieche, che potranno confrontarsi con nuove possibilità e opportunità professionali, ma anche per le aziende stesse, che altrimenti rischierebbero di perdersi il loro talento e il loro potenziale. Spero che quanto abbiamo fatto possa essere d’ispirazione per tante altre società”.
Il progetto è raccontato in un documentario, ideato dall’agenzia creativa Acne e diretto dalla regista Veronica Ciceri, presentato in occasione della Giornata Mondiale delle Disabilità in forma accessibile a persone cieche e sorde. “Noi ciechi abbiamo vinto sfide che sembravano impossibili - spiega Barbara Contini nel documentario - Io sono riuscita a diventare campionessa italiana paraolimpica nel tiro con l’arco, ma sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere. Abbiamo infatti ancora una barriera importante che dobbiamo abbattere, quella dell’integrazione completa nel mondo del lavoro”.
“È un progetto unico nel suo genere, siamo orgogliosi di aver contribuito alla creazione di un nuovo modello che, grazie alla tecnologia, permetterà a tantissime aziende di accogliere persone cieche nel mondo del lavoro”, commenta Federico Besana, partner Deloitte Digital per Gruppo Cap. "Per Salesforce inclusione è una parola chiave e questo progetto rappresenta il modo migliore per dare vita e concretezza a un valore fondamentale - aggiunge Vanessa Fortarezza, Country Leader Salesforce Italia - Siamo veramente molto orgogliosi di quanto realizzato per dare a Barbara uno strumento di lavoro accessibile ed evoluto”.
Secondo i più recenti dati Istat, nel 2019 in Italia le persone con disabilità erano 3 milioni e 150mila, il 5,2% della popolazione, di cui circa 2 milioni di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Di questi, risulta occupato solo il 32,2% di coloro che soffrono di limitazioni gravi contro il 59,8% delle persone senza limitazioni. Le persone cieche assolute o parziali sono più di 122mila (dati Inps casellario pensionati Invciv, 2018), e il loro tasso di disoccupazione è del 70%, contro il 10,5 della media nazionale, dati Istat novembre 2018. L’obiettivo di The Guide Project è quello di dimostrare che, attraverso investimenti, innovazione e tecnologia, è possibile cambiare il punto di vista del mondo del lavoro rispetto alle persone affette da disabilità, che, come dice Barbara nel documentario a lei dedicato, da numeri possono così diventare risorse preziose per le imprese italiane.
Nato nell’autunno del 2022, The Guide Project ha visto una prima fase di ascolto delle difficoltà di Barbara nell’utilizzo della piattaforma Crm di Salesforce utilizzata per gestire in tempo reale le richieste dei cittadini. Il team Deloitte Digital, specializzato nell’implementazione dei servizi Salesforce per le aziende, ha lavorato per ottimizzare il sistema rendendolo più inclusivo e totalmente accessibile, superando le 'barriere architettoniche' digitali per consentire a Barbara di gestire anche le mansioni più urgenti e complesse, come quelle di pronto intervento, in maniera immediata e naturale. Nei primi tre mesi di attività, Barbara ha gestito in totale autonomia 2552 interventi.
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Disabilità, report: 80% italiani boccia Ssn ma quasi 90%...

Dati ‘osservatorio cittadini e disabilità’ diffusi nel corso del premio giornalistico ‘Bomprezzi-Capulli’

Per 8 italiani su 10 il Servizio sanitario nazionale (Ssn) non fornisce risposte adeguate alle persone con disabilità. Per il 63% non c'è neanche una risposta efficace ai bisogni sanitari relativi alla disabilità. Quasi 4 italiani su 10 si spostano dalla propria regione per trovare cure e supporti adeguati. E’ invece il personale medico a costituire ancora il vero fiore all'occhiello del Ssn: l'86% degli intervistati ha una percezione fortemente positiva della formazione e capacità dei medici incontrati. E’ la fotografia scattata per il 2023 dalla terza indagine dell’Osservatorio 'Cittadini e disabilità' con commento di Swg sul rapporto tra persone con disabilità e sanità, presentato oggi durante la Cerimonia di consegna del Premio giornalistico Bomprezzi - Capulli a Roma e in contemporanea a Milano.
“Questi dati restituiscono una situazione complessa, aggravata anche dalle difficoltà innescate dalla pandemia degli ultimi anni - spiega Stefano Malfatti, direttore comunicazione e raccolta fondi del Serafico di Assisi - nella maggior parte delle strutture sanitarie italiane mancano dei veri e propri protocolli specifici per le persone con disabilità in aggiunta a un’importante carenza di personale formato. Il Serafico, ad esempio, essendosi sempre ispirato alla volontà di coniugare il ‘curare’ con il ‘prendersi cura’ - aggiunge Malfatti – lavora quotidianamente per rendere i servizi ambulatoriali per persone con disabilità sempre più adatti al loro stato di salute; ma il nostro Ssn purtroppo è ancora cucito su misura per il malato e non per il malato con disabilità. Ecco perché il tema dell'accessibilità alle cure deve diventare una priorità su cui fondare la nostra società, attraverso una vera e propria svolta culturale che ci porti al pieno riconoscimento della dignità e dei diritti dei più fragili, e che sia in grado di abbattere le disuguaglianze in tutti i settori della sanità”.
L’evento di confronto con il mondo dei media su informazione, disabilità, giornalismo costruttivo e sociale - informa una nota - si è concluso con l’assegnazione del Premio giornalistico ‘Franco Bomprezzi’ - al primo posto Lidia Scognamiglio (Tg2 Medicina 33), quindi Chiara Dall’Angelo con Luca Capponi (Quattro Colonne, testata della Scuola di giornalismo di Perugia) e al terzo posto Gabriella Meroni (periodico Sacra Famiglia) - e del Premio audiovisivo dedicato alla collega del Tg2 Maria Grazia Capulli, che ha visto al primo posto Monica Matano (RaiSport), seguito da Paolo Maria Alfieri (Avvenire) e, terze classificate ex aequo, Linda Dorigo (Tgr Rai Basilicata) e Benedetta Sangirardi (Effe). A questi si sono aggiunte 4 menzioni speciali attribuite su proposta della giuria a: Valerio Nicolosi (Gruppo Mediaset – autore Chora Media), Marina Cuollo e Francesca Gastaldi (Vanity Fair) e Luigi Ripamonti (Corriere della Sera - Caporedattore Corriere Salute), quest’ultimo scelto in collaborazione con il neonato Premio Cernuschi, un premio dedicato alla memoria dell’imprenditore milanese che, tra i primi in Italia, ha creduto in modo convinto ad un nuovo modello di assistenza sanitaria per le persone disabili.
"Ritengo che questa sia un’iniziativa capace di cogliere tutti gli aspetti dell’inclusione e dell’attenzione agli altri - afferma il ministro delle Disabilità Alessandra Locatelli - che di anno in anno viene coltivata anche grazie alle storie raccontate dai giornalisti in concorso. È importante informare e comunicare correttamente questi temi che spesso vengono adombrati da tanti altri. Il mondo degli enti di Terzo Settore e i progetti che vengono portati avanti a favore delle persone più fragili rappresentano un’eccellenza del nostro Paese: dobbiamo impegnarci a valorizzare sempre queste esperienze".
Pensa già al futuro la presidente del Premio Bomprezzi, Simonetta Morelli: “Siamo già al lavoro per celebrare il prossimo anno i 10 anni della scomparsa di Franco. Un collega e amico che ci manca e di cui avvertiamo il bisogno umano e la capacità di visione. Dall’altra abbiamo deciso di centrare l’indagine statistica del report 2024 ‘Cittadini e disabilità’ su violenza sulle donne disabili e lavoro, temi fondamentali - conclude - per garantire i diritti della persona”.
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Sostenibilità, i big della finanza pubblica Ue a confronto...

L’evento il 4 dicembre a Milano

I big della finanza pubblica europea si incontrano per parlare delle sfide della sostenibilità. L’appuntamento è a Milano, a Palazzo Mezzanotte, il prossimo 4 dicembre, all’evento “Eyes on a sustainable future” organizzato da Cassa Depositi e prestiti in collaborazione con Borsa Italiana. Organizzato in concomitanza con la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop28) di Dubai, l’evento offrirà un’importante occasione di confronto sulle sfide della sostenibilità e il ruolo della finanza per la transizione Esg tra i vertici dei principali Istituti Nazionali di Promozione europei (Cdp, Eib, Cdc, Ico, Kfw). Istituzioni che, con un patrimonio complessivo di oltre 2.700 miliardi di euro, svolgono un ruolo cruciale nel finanziare investimenti per la crescita sostenibile e inclusiva dell’Europa.