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“La sostenibilità non è opzionale”: gli esperti dell’e-commerce lanciano l’allarme sull’azione climatica

Parigi – Mentre l’industria del retail continua a evolversi, la sostenibilità è diventata un focus fondamentale per le aziende di tutto il mondo. In risposta a questa crescente domanda, Asendia, fornitore globale di soluzioni di distribuzione internazionale per e-commerce e posta, ha raccolto le opinioni dei principali esperti ESG e di sostenibilità nell’ambito della sua iniziativa Global Retail Voices.

La ricerca, che profila 50 figure influenti nel settore dell’e-commerce, include preziose prospettive sulle pratiche sostenibili da parte dei leader del settore. Questi esperti, che rappresentano alcuni dei marchi più rinomati al mondo, condividono i loro pensieri sulle sfide e le opportunità nell’implementazione di strategie ecologiche nelle operazioni di vendita al dettaglio.

Il settore della moda di lusso affronta sfide significative nell’adozione di pratiche sostenibili, data la sua natura tradizionalmente ad alto consumo di risorse. Tuttavia,  gli studi condotti dal rapporto di Boston Consulting Group (BCG) e Comité Colbert, mostrano che circa il 65% dei consumatori di lusso ora considera le pratiche di sostenibilità di un marchio prima di effettuare un acquisto.

Florence Bulte, Chief Sustainability Officer di Chalhoub Group, sottolinea il ruolo importante della sostenibilità nella trasformazione del settore, affermando: “La sostenibilità è il cuore pulsante delle nostre attività. Il nostro rapporto sulla circolarità sottolinea l’impegno costante verso modelli di business sostenibili, mentre ci sforziamo di raggiungere l’obiettivo Net Zero entro il 2040”. Nel dinamico settore della moda, che rappresenta circa il 10% delle emissioni globali di CO2, l’adozione di iniziative circolari non è opzionale ma essenziale.

Il mercato del lusso re-commerce del GCC, valutato a 480-500 milioni di dollari nel 2022 e in crescita del 15% annuo, è un esempio del passaggio alla circolarità, guidato dal comportamento consapevole dei consumatori e dall’adattamento dei marchi di lusso a livello globale. Questa tendenza riflette un significativo cambiamento di paradigma in cui i responsabili politici, le autorità di regolamentazione, i marchi, i rivenditori e i clienti devono allinearsi per promuovere pratiche sostenibili. In Chalhoub Group, stiamo sfruttando queste conoscenze  per innovare e rafforzare la nostra strategia e le nostre operazioni, assicurandoci che la sostenibilità rimanga il fulcro dell’etica del nostro business.”

La spinta verso la sostenibilità nella moda va oltre  alle iniziative delle singole aziende e si estende ai  cambiamenti  politici dell’intero settore. Mentre il settore dell’e-commerce si confronta con il suo impatto ambientale, c’è un crescente riconoscimento che il cambiamento del sistema richiede più di un’azione aziendale volontaria. Infatti, un recente studio di IBM in collaborazione con Oxford Economics ha rilevato che solo il 30% delle aziende di moda ha fatto progressi significativi sui propri obiettivi di sostenibilità, evidenziando la necessità di quadri normativi più rigorosi.

Dana Davis, consulente di moda ed ex Sustainability Manager di Mara Hoffman, sottolinea l’importanza delle politica nel guidare le pratiche sostenibili: “La sostenibilità dovrebbe guidare il comportamento dei consumatori e plasmare le pratiche del settore, ma attualmente ciò di cui abbiamo davvero bisogno sono le normative politiche. Politiche che non solo fisserebbero gli standard e gli incentivi per l’innovazione sostenibile, ma garantirebbero anche la responsabilità, promuovendo al contempo un mercato in cui i cittadini eco-consapevoli e le imprese responsabili possano prosperare insieme”.

L’appello di Davis in merito ad un intervento politico, riflette una tendenza più ampia del settore, dove i leader guardano sempre più ai quadri normativi per accelerare gli sforzi di sostenibilità.

Poiché l’industria della moda è responsabile (si stima il 4-10% delle emissioni globali di gas serra) la necessità di un’azione coordinata non è mai stata così urgente.

Nell’e-book sono presenti altri leader del settore, tra cui David Hu, Responsabile Marketplace e-commerce di Electrolux Group e Marija Rompani, Direttrice della Sostenibilità ed Etica di John Lewis Partnership, per citarne alcuni.

Amy Collins, Responsabile CSR Engagement di Asendia, sottolinea l’importanza della sostenibilità nel settore dell’e-commerce, in particolare per quanto riguarda la logistica: “Il mondo dell’e-commerce sta abbracciando la sostenibilità e sta cambiando le regole del gioco per tutti coloro che sono coinvolti nel trasporto dei prodotti. Non si tratta solo di consegnare pacchi velocemente – si tratta di sapere quanta anidride carbonica viene emessa da ogni pacco. I rivenditori online  chiedono informazioni dettagliate sull’impatto ambientale delle loro spedizioni, e questo impegna le aziende di logistica e distribuzione a perseguire un percorso volto alla sostenibilità.

Ma ecco la parte più interessante: tutte queste sfide stanno generando nuove idee. Stiamo vedendo nuovi modi intelligenti per misurare e ridurre le emissioni. Il risultato finale? Impegnarsi nei confronti dell’ambiente non è solo buono per il pianeta, ma sta diventando essenziale anche per il futuro delle aziende. Gli acquirenti si preoccupano di queste tematiche e le aziende intelligenti le ascoltano.”

Gli esperti di sostenibilità presenti nell’e-book Global Retail Voices fanno parte di dei 50 leader del settore, selezionati per la loro esperienza in varie aree, tra cui brand, customer experience, prodotto, logistica e innovazione.

L’e-book si propone di celebrare le figure che guidano il cambiamento positivo nel settore dell’e-commerce, fornendo al contempo preziose indicazioni per le aziende che desiderano migliorare i propri sforzi in materia di sostenibilità.

Il processo di selezione per redigere il report Global Retail Voices ha comportato una valutazione completa dell’esperienza nel settore e-commerce di ciascun professionista, dalle attività sui media, ai risultati professionali, all’impegno complessivo nel settore. Questo approccio rigoroso assicura che l’e-book rappresenti un vero “who’s who” dell’e-commerce globale.

“Selezionati per i loro progressi, queste persone guidano collettivamente il settore,” ha affermato Simon Batt, Amministratore Delegato di Asendia“Dai leader visionari ai pionieri della sostenibilità e della customer experience, Global Retail Voices mostra talenti diversi e riconosce risultati notevoli. Questa iniziativa non si limita solo al riconoscimento, ma vuole anche essere una fonte di ispirazione, evidenziando il lavoro straordinario svolto nel settore.”

Global Retail Voices è una risorsa unica nel suo genere, che riconosce e onora i notevoli contributi di queste figure leader del settore e-commerce.

Per scaricare gratuitamente l’e-book Global Retail Voices, clicca qui.

Animato da un’indomabile passione per il giornalismo, Junior ha trasceso il semplice ruolo di giornalista per intraprendere l’avventura di fondare la sua propria testata, Sbircia la Notizia Magazine, nel 2020. Oltre ad essere l’editore, riveste anche il ruolo cruciale di direttore responsabile, incarnando una visione editoriale innovativa e guidando una squadra di talenti verso il vertice del giornalismo. La sua capacità di indirizzare il dibattito pubblico e di influenzare l’opinione è un testamento alla sua leadership e al suo acume nel campo dei media.

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Sostenibilità

Stati Generali Ontm 2024, focus su sfida energetica paese e...

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Mare asset strategico dell’architettura economico sociale dell’Italia

Stati Generali Ontm 2024, focus su sfida energetica paese e ruolo cluster mare

Sono in corso gli Stati Generali 2024 di Ontm – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, l’appuntamento annuale che vede quale cornice d’eccezione Sala Longhi di Piazza Sallustio 21, messa a disposizione dalla partner dell’evento Assonautica Italiana – Unioncamere. La giornata è introdotta dal Direttore Generale di Ontm Federico Ottavio Pescetto, durante la quale si presta l’attenzione al tema della "sfida energetica: verso l’autosufficienza del Paese - La nuova frontiera dell’energia rinnovabile Offshore". Tra i relatori figurano Maria Siclari, Direttore Generale di Ispra, Fulvio Mamone Capria, Presidente di Aero, Massimiliano Atelli, Presidente della Commissione Via Vas – Pnrr PniecC, Francesca Biondo, Direttore di Federpesca, Francesco Maria Giovannini, Partner e Membro del Consiglio di Amministrazione di Green Arrow Capital, Klaus Falgiani, Ceo Europe & Ceo Italy di Acciona Energia, e Antonino Caliri, Head of Public Affairs di Energean, con le conclusioni affidate al Presidente di Ontm Roberto Minerdo.

Una scelta, quella del tema dei lavori della mattina, figlia della consapevolezza che in un contesto globale in cui la transizione energetica rappresenta una priorità imprescindibile, l'Italia deve cogliere le opportunità offerte dalle energie rinnovabili per garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e competitività economica; in particolare, l'energia rinnovabile offshore si configura come un pilastro strategico, grazie al suo potenziale innovativo e alla possibilità di valorizzare le nostre risorse marittime, rendendo il Mare non solo un elemento identitario ma anche un motore di sviluppo per il nostro Paese.

Un contributo, quello dei relatori chiamati ad affrontare questa fondamentale tematica, contestualizzato anche dagli interventi delle tante Istituzioni presenti alla giornata, sia nella sua parte mattutina, sia in quella pomeridiana: quest’ultima, incentrata maggiormente su quello che è e potrà essere il contributo del Cluster Mare non solo per il comparto energetico, ma anche per le innumerevoli altre sfide che l’Italia si trova ad affrontare oggi. Un momento di approfondimento, quest’ultimo, dove saranno chiamati a un loro contributo alcuni dei Soci di Ontm, una realtà associativa che ha deciso di votarsi all’aggregazione e alla condivisione, accogliendo tra le proprie fila rappresentanti del mondo istituzionale ed economico nazionale e internazionale, con la finalità di valorizzare il Cluster Mare quale asset strategico dell’architettura economico sociale dell’Italia.

Tra le Istituzioni presenti, oltre ai padroni di casa Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, e Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana, interverranno il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin (in video), la Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito On. Paola Frassinetti, l’On. Giampiero Zinzi (VIII Commissione Ambiente), l’On. Luca Squeri (X Commissione Attività Produttive), il Sen. Michele Fina (7^ Commissione Ambiente), l’On. Maria Grazia Frijia (IX Commissione Trasporti), l’Europarlamentare On. Isabella Tovaglieri (in video), l’Assessore Regionale Lazio Pasquale Ciacciarelli, l’Amm. Sq. Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, il Gen. C.A. Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, l’Amm. Isp. C (CP) Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, il Gen. B. Joselito Minuto, Comandante del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, il C.A. Massimiliano Lauretti, Capo del 3° Reparto dello Stato Maggiore della Marina, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete, il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Federica Montaresi, l’Amm. Luciano Magnanelli, Vicepresidente della Lega Navale Italiana, il Segretario Generale di Assonautica Italiana Antonio Bufalari e Giordano Giorgi, Dirigente ISPRA, responsabile del Pnrr Mer.

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Sostenibilità

“La sostenibilità per le Pmi? Non è solo un costo,...

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La sostenibilità è diventata una priorità irrinunciabile per le imprese italiane, spinta dalla crescente consapevolezza dei consumatori e dalle normative europee. Oltre il 65% delle aziende italiane ha adottato pratiche green, ma le piccole e medie imprese, che rappresentano il 99% del tessuto economico, si trovano ad affrontare sfide significative. Difficoltà economiche, mancanza di competenze e la burocrazia ostacolano una transizione rapida. Tuttavia, la sostenibilità non è solo un obbligo, ma una leva strategica: migliora la competitività, favorisce l'accesso a nuovi mercati e consente alle imprese di rispondere alla crescente domanda di prodotti ecologici. Così all'Adnkronos Sauro Mostarda, Ceo di Lokky.

Sostenibilità? Una priorità crescente..

Negli ultimi anni, dice Mostarda, la sostenibilità è diventata una priorità crescente per le imprese italiane, spinte da una combinazione di regolamentazioni europee, incentivi fiscali e una diffusa consapevolezza da parte dei consumatori. Il Green Deal Europeo, adottato nel 2019, ha fissato obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di carbonio e il miglioramento della sostenibilità economica e ambientale. L’introduzione della Tassonomia Ue ha ulteriormente definito i criteri per valutare la sostenibilità delle attività economiche, con l'obiettivo di orientare gli investimenti privati verso settori più green, chiosa il Ceo.

Le pratiche sostenibili delle imprese...

Secondo i recenti dati Istat (2024), dice ancora Mostarda, oltre il 65% delle imprese italiane ha adottato pratiche sostenibili, implementando politiche di risparmio energetico, gestione dei rifiuti e riduzione delle emissioni. Nonostante i progressi, molte di esse, specialmente le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono circa il 99% del tessuto economico nazionale, devono comunque affrontare sfide importanti per integrare pienamente la sostenibilità nei loro modelli di business poiché spesso non dispongono delle risorse necessarie per implementare rapidamente le misure richieste. Secondo uno studio (2024) condotto dal Forum per la Finanza Sostenibile, in collaborazione con Bva Doxa e Finlombarda, afferma ancora, infatti, il 71% delle PMI sta già lavorando per integrare la sostenibilità nelle attività aziendali, ma l’81% di esse ritiene ci siano delle difficoltà a utilizzare questi strumenti in azienda per finanziare dei progetti green, dalla mancanza di competenze interne (40%) ai costi troppo elevati (38%) per produrre la documentazione richiesta.

Le sfide per le PMI italiane

Uno dei principali ostacoli per le PMI, prosegue, è proprio rappresentato dai costi iniziali degli investimenti necessari per diventare più sostenibili. Dalle tecnologie per l’efficienza energetica alle infrastrutture per la gestione dei rifiuti, l’adozione di pratiche green richiede capitali che molte piccole imprese non possono permettersi di immobilizzare. In aggiunta a ciò, la burocrazia e la complessità delle normative rappresentano ulteriori barriere, spesso percepite come un freno alla competitività. I dati, afferma, parlano chiaro: il 48% delle PMI che ha avviato o pianificato iniziative sostenibili ha scelto l’autofinanziamento, mentre le aziende più strutturate ricorrono anche ai fondi pubblici. Tuttavia, solo il 26% utilizza strumenti di finanza sostenibile, con una distribuzione di 13% per le linee di credito ESG, 11% per le obbligazioni sostenibili e 9% per i fondi di private equity. Ciò indica che, nonostante la consapevolezza in crescita, l’adozione di strumenti finanziari sostenibili resta limitata, soprattutto tra le piccole e medie imprese.

La sfida dei tempi

Inoltre, prosegue, le nuove normative e le aspettative crescenti da parte di clienti e investitori impongono alle imprese di essere trasparenti nelle loro pratiche e di rispettare rigorosi standard ambientali e sociali. Per molte aziende, questo comporta costi elevati e la necessità di acquisire nuove competenze, soprattutto in ambito ESG (Environmental, Social, and Governance). Un altro rischio, sottolinea, è legato alla tempistica della transizione. Le imprese che non riescono ad adattarsi rapidamente potrebbero trovarsi in svantaggio competitivo rispetto a quelle che abbracciano tempestivamente la sostenibilità. D’altro canto, coloro che investono in questa direzione possono ottenere un vantaggio non solo in termini di efficienza interna, ma anche di accesso a mercati globali e di miglioramento della reputazione. Nonostante queste sfide, conclude, molte PMI riconoscono i benefici strategici legati alla sostenibilità e stanno facendo progressi significativi in questa direzione, dimostrando una crescente consapevolezza dell'importanza di adottare modelli di business sostenibili.

La consapevolezza e gli investimenti delle imprese in sostenibilità

Secondo i dati, infatti, la sostenibilità non è più vista solo come un obbligo regolamentare, ma anche come una leva strategica per migliorare l'efficienza e la competitività. Il 38% delle PMI afferma che migliora la reputazione aziendale, il 37% pensa che possa portare a condizioni di finanziamento più favorevoli e altrettanti che possa stimolare l’innovazione in chiave green. Non solo, il 35% afferma che la sostenibilità aumenta la competitività e favorisce l’accesso a nuovi mercati; il 23% che possa attrarre nuovi talenti.

Questa consapevolezza è anche alimentata dalla crescente domanda dei consumatori per prodotti e servizi più sostenibili. Secondo il rapporto annuale di Nielsen, il 66% dei consumatori a livello globale è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, e in Italia questa tendenza sta prendendo piede rapidamente. Ciò rende la sostenibilità non solo un vantaggio competitivo, ma anche una chiave per accedere a nuovi mercati e costruire una reputazione aziendale più solida.

Le polizze green: una risposta alle nuove esigenze delle imprese

Questa crescente attenzione verso la sostenibilità, continua, ha portato alla nascita di soluzioni finanziarie specifiche, come le polizze green, che rispondono alle nuove esigenze delle imprese. Le polizze verdi stanno infatti emergendo come strumenti fondamentali per proteggere gli investimenti in tecnologie rinnovabili e supportare le imprese nel loro percorso verso la sostenibilità. Il report Ania, prosegue, evidenzia come energie rinnovabili come l'eolico, il solare e il biometano siano al centro della transizione energetica italiana e rappresentino un'enorme opportunità sia per l'economia reale sia per il mercato assicurativo. Le polizze green non solo forniscono una copertura assicurativa per gli investimenti in queste tecnologie, ma offrono anche soluzioni su misura per proteggere le imprese dai rischi associati ai cambiamenti climatici. Questo tipo di strumenti finanziari può risultare particolarmente utile per le PMI, che sono spesso le più vulnerabili agli eventi climatici estremi e alle perturbazioni economiche che ne derivano. Difatti i dati ci dicono che quasi il 30% delle PMI si aspetta offerte di polizze assicurative a condizioni più vantaggiose per progetti sostenibili.

Verso un futuro sostenibile

In conclusione, evidenzia il Ceo, il percorso delle imprese italiane verso la sostenibilità è ancora in divenire. Se da un lato molte aziende hanno già compiuto passi significativi, dall’altro restano sfide importanti da affrontare, specialmente per le PMI che necessitano di maggiore supporto finanziario e formativo. La sostenibilità rappresenta però una grande opportunità per le imprese italiane, non solo per ridurre i costi e migliorare l'efficienza, ma anche per rispondere alle nuove esigenze di un mercato sempre più attento ai temi ambientali.

In questo contesto, conclude, il ruolo della finanza sostenibile e l’adozione di strumenti innovativi, come le polizze green, saranno fondamentali per accompagnare le imprese in questo percorso di trasformazione. Per riuscire davvero a cogliere le opportunità offerte dalla sostenibilità, sarà necessario superare gli ostacoli legati alla burocrazia e alla mancanza di competenze, ma la direzione è ormai tracciata: il futuro delle imprese italiane è sempre più green.

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Sostenibilità

‘The Art in Motion Museum’, la rete di ricarica...

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Incentivare la mobilità elettrica attraverso l'arte

'The Art in Motion Museum', la rete di ricarica diventa museo a cielo aperto

Incentivare la mobilità elettrica attraverso l'arte. Con il progetto 'The Art in Motion Museum', Plenitude trasforma la propria rete di ricarica in un museo a cielo aperto: tre artisti italiani hanno firmato opere d’arte uniche che saranno esposte su colonnine di ricarica posizionate in 13 Comuni sul territorio nazionale. Il progetto di public art di Plenitude, curato da Uniting Group, è pensato per trasformare le colonnine di ricarica proprietarie in vere e proprie forme d’arte pubblica, con l’obiettivo di promuovere la mobilità elettrica e ricaricare anche di bellezza il territorio che le ospita.

Per l’occasione sono stati coinvolti tre artisti italiani di fama internazionale e con stili molto diversi tra loro, Jonathan Calugi, Ray Oranges e Alberto Casagrande. Partendo dal concept 'Energia in movimento', che è alla base del progetto, i tre artisti hanno creato 15 opere, tutte caratterizzate dalla loro cifra artistica personale. Le opere saranno esposte su colonnine di ricarica posizionate in 13 Comuni di diverse regioni italiane: Milano, Reggio Emilia, Parma, Barolo, Brusson, La Thuille, Ponte di Legno, Bologna, Rimini, Marina di Gioiosa Ionica, Palmi, Vigo di Cadore e Pescina.

La scelta di questi luoghi ha l'obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di bellezze peculiari della nostra penisola: località di mare, montagna, centri metropolitani, borghi e città d’arte, in linea con il posizionamento strategico di 'On the Road', la nuova identità visiva delle soluzioni di ricarica Plenitude, che prevede una rete di ricarica capillare su tutto il territorio nazionale. Ogni stazione di ricarica, infatti, è stata progettata per armonizzarsi con il paesaggio che la ospita, mostrando un’opera artistica.

'The Art in Motion Museum' nasce per offrire un’esperienza unica, trasformando una semplice azione quotidiana, come la ricarica di un veicolo elettrico, in un momento di connessione con l’espressione artistica. Il progetto si inserisce nel contesto della public art, una forma artistica che si integra nel tessuto sociale e nella struttura urbana dei contesti in cui si trova, e ha l’obiettivo di regalare a tutti i passanti un momento di bellezza.

Da ogni colonnina sarà poi possibile, attraverso un QR code, accedere a una pagina dedicata del sito web di Plenitude in cui si potrà prendere visione delle stazioni di ricarica con questa veste artistica, esplorando la collezione completa come in una mostra digitale permanente, e scoprire il concept delle opere, la nascita del progetto, le idee e le storie degli artisti.

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