

Esteri
Ucraina, Russia abbatte 16 droni ucraini sulla Crimea
Tre velivoli anche sull'oblast meridionale di Volgograd. Il ministero della Difesa di Mosca non ha fornito informazioni su danni o vittime

La Russia ha affermato oggi, 24 novembre 2023, di aver abbattuto 13 droni ucraini sulla Crimea e altri tre sull'oblast meridionale di Volgograd nella notte. Il ministero della Difesa russo non ha fornito informazioni su danni o vittime. L'oblast di Volgograd, che ospita la base aerea di Marinovka, si trova a circa 300 chilometri dal confine con l'Ucraina. La scorsa settimana, una base militare è andata in fiamme dopo un'esplosione nella città di Kotluban, sempre nella regione di Volgograd, secondo i canali Telegram locali.
Attacchi russi a Kherson e Sumy
La Russia, dal canto suo, ha attaccato l'oblast di Kherson uccidendo tre persone e ferendone 11, tra cui 3 bambini, oltre ad aver danneggiato una biblioteca. Lo ha riferito il governatore Oleksandr Prokudin. Le forze russe hanno utilizzato una varietà di armi, tra cui artiglieria, carri armati, mortai, sistemi missilistici a lancio multiplo, aerei e droni. La biblioteca per bambini di Kherson è stata colpita direttamente, la facciata dell'edificio è stata danneggiata, ma non ci sono state vittime.
Bombardate anche otto comunità nell'oblast di Sumy nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale, precisando che sono state registrate almeno 86 esplosioni, con l'esercito russo che ha preso di mira le comunità di Krasnopillia, Bilopillia, Myropillia, Khotin, Yunakivka, Velyka Pysarivka, Shalyhyne e Znob-Novhorodske.
Non sono state segnalate vittime o danni alle infrastrutture civili. L’esercito russo ha preso di mira gli insediamenti per mezzo di missili, mortai e lanciagranate, continuando a sganciare mine sulle aree circostanti. Nella comunità di Myropillia, un elicottero d'attacco russo ha lanciato razzi sulla comunità.
La comunità di Krasnopillia, che conta circa 7.800 abitanti, è stata quella che ha subito gli attacchi più intensi, con 23 esplosioni registrate nella zona. La città si trova a circa 12 chilometri a ovest del confine tra Russia e Ucraina.
Intelligence Gb: grosse perdite tra le forze russe per attacchi oltre il fronte
"Le forze russe in Ucraina continuano a subire numerose perdite negli attacchi di precisione a lungo raggio ucraini contro le loro postazioni situate dietro la linea del fronte. Il 10 novembre scorso, oltre 70 soldati russi sarebbero rimasti uccisi in un attacco contro un convoglio di camion 23 kilometri dietro la linea del fronte nel villaggio di Hladkivka, nell'oblast di Kherson". Lo rende noto l'intelligence britannica, nel rapporto divulgato su X dal ministero della Difesa di Londra.
"Il 19 novembre - prosegue il rapporto - un attacco contro le truppe russe riunite forse per una cerimonia di premiazione o per un concerto a Kumachove, 60 km all’interno del territorio controllato dalla Russia, avrebbe causato decine di vittime. Anche l'Ucraina ha subito attacchi analoghi: un missile balistico russo ha ucciso 19 membri della 128a Brigata d'assalto di montagna ucraina durante una cerimonia di premiazione il 3 novembre".
Le truppe schierate al fronte "sono generalmente ben consapevoli della portata dei sistemi d'arma dell'avversario", si osserva nel rapporto. Tuttavia, una campagna "con dispiegamenti molto protratti nel tempo mette i comandanti di fronte ad un grave dilemma" costringendoli a scegliere come bilanciare la tattica migliore, che prevede di mantenere le truppe disperse e meno vulnerabili agli attacchi con "l'esigenza quotidiana di riunire le unità sia per esigenze operative e amministrative sia per mantenere alto il morale".
Esteri
Russia, Putin allarga l’esercito. Zelensky:...

Le forze di Mosca aumentano la pressione nella zona di Marinka, nell'oblast di Donetsk. La moglie di Zelensky: "Non si deve ricandidare"

Vladimir Putin allarga l'esercito della Russia. Volodymyr Zelensky prepara l'Ucraina all'inverno e alla nuova fase della guerra. Il conflitto, cominciato da quasi 650 giorni, mette a dura prova la tenuta dei due apparati militari. Mosca e Kiev devono fare i conti con le perdite provocate da una guerra di posizione, da mesi caratterizzata da scontri durissimi ad Est, con cambiamenti minimi negli equilibri.
Putin, con un suo decreto, cerca di dare una sterzata aumentando di quasi 170mila il numero dei militari russi, come riferisce l'agenzia di stampa russa 'Tass' spiegando che il decreto che è stato pubblicato sul sito web del Cremlino. Secondo il provvedimento l'organico delle forze armate è fissato a 2.209.130 unità di cui 1.320.000 militari. In precedenza si parlava di 2.039.758 unità di cui 1.150.628 militari.
Secondo il ministero della Difesa russo non sarebbe però prevista una mobilitazione. L'aumento, quindi, in tempi brevi non dovrebbe riflettersi su un incremento delle forze al fronte: dovrebbe essere attuato in più fasi e riguardare in particolare i cosiddetti soldati a contratto, ha spiegato il ministero. L'aumento del numero di militari, ha spiegato il ministero, "è dovuto alle crescenti minacce al paese associate alla conduzione di un'operazione militare speciale e alla continua espansione della Nato".
Zelensky: "Nuova fase della guerra".
A Kiev, intanto, Zelensky in un'intervista all'Ap delinea uno scenario destinato a mutare: "Siamo entrati in una nuova fase della guerra, questo è un fatto, L'inverno rappresenta una nuova fase della guerra", dice, mentre in Ucraina sono arrivati i rigori dell'inverno e la Russia ha ricominciato bombardamenti di città e infrastrutture dell'energia. I russi negli ultimi giorni sono diventati significativamente più attivi sul fronte di Marinka, nell'oblast' di Donetsk. Le forze russe stanno prendendo d'assalto le posizioni ucraine da più lati contemporaneamente, sia a Mariinka che nelle aree limitrofe.
L'Ucraina parallelamente conduce azioni mirate. Le forze armate hanno colpito con missili tre aree di concentrazione di personale, armi e attrezzature militari, nonché cinque depositi di munizioni russe.
Zelensky deve fare i conti anche con questioni interne e, nel verso senso della parola, domestiche. La first lady ucraina Olena Zelenska non vuole che suo marito si ricandidi. Ad affermarlo secondo quanto riferisce 'Ukrainska Pravda', è la stessa moglie del presidente in un podcast dell'Economist. "Non voglio che sia presidente per il prossimo mandato o per i prossimi due mandati", sottolinea la moglie di Zelensky che pensa che il marito debba trovare qualcosa di nuovo nella sua vita.
I giornalisti dell'Economist hanno chiesto a Zelenska come vede il futuro dopo la guerra per se stessa e la sua famiglia. "La nostra famiglia sarà di nuovo insieme. Vivremo insieme, con mio marito e i miei figli. Sempre. Prendiamoci una vacanza e andiamo da qualche parte, non so nemmeno dove, ma stiamo insieme, tutti e quattro. E questa vacanza sarà lunga, un mese intero. Dopodiché penseremo a cosa fare dopo, io e lui", spiega la moglie del presidente ucraino.
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Spende soldi degli elettori al casinò, deputato espulso da...

Santos espulso dalla Camera dei Rappresentanti

La Camera degli Stati Uniti ha approvato a larga maggioranza l'espulsione del deputato George Santos, dopo che un rapporto del Comitato etico lo ha accusato di aver sperperato i soldi donati dagli elettori in casinò, negozi di lusso e investimenti fraudolenti. L'espulsione di Santos è stata approvata con 314 voti a favore, fra cui 104 suoi compagni del partito repubblicano, e 114 contrari.
Solo altri cinque deputati sono stati espulsi nella storia degli Stati Uniti: tre nel 1861 perché combattevano dalla parte dei confederati nella guerra civile, altri due nel 1980 e nel 2002 perché condannati per corruzione. Santos è il primo ad essere espulso senza una condanna in tribunale. Ma l'ampio rapporto della Commissione era molto circostanziato e Santos, deputato di New York alla sua prima legislatura, aveva già creato polemiche quando si era scoperto che la sua biografia era piena di notizie inventate. Ora toccherà al governatore di New York, Kathy Hochul, convocare elezioni per il seggio vacante, in quella che potrebbe essere per i democratici un'occasione per ridurre l'esigua maggioranza repubblicana.
Esteri
Cina, panda dello zoo di Edimburgo tornano a casa: segnale...

Secondo gli analisti potrebbe esserci lo zampino della 'diplomazia dei panda' di Pechino, e la scelta di richiamare gli unici due esemplari della Gran Bretagna potrebbe essere un segnale di raffreddamento dei rapporti diplomatici

C'è un traffico insolito alla zoo di Edimburgo, dove turisti da tutta la Gran Bretagna stanno arrivando per rivolgere un ultimo saluto a Yang Guang e Tian Tian, i due panda che dopo 12 anni di permanenza sono ora in procinto di tornare in Cina. Antenne drizzate per gli analisti, scrivono i media britannici, poiché anche in Scozia potrebbe esserci lo zampino della 'diplomazia dei panda' di Pechino, e la scelta di richiamare gli unici due esemplari della Gran Bretagna potrebbe essere un segnale di raffreddamento dei rapporti diplomatici.
Tian Tian e Yang Guang sono solo gli ultimi panda a lasciare l'Occidente dopo che gli accordi di scambio sono scaduti senza essere rinnovati dalla Cina. Dopo i falliti tentativi di riproduzione sia naturale che artificiale, lo zoo ha dichiarato di non avere in programma l'arrivo di altri esemplari perché la crisi globale della biodiversità impone di lavorare alla protezione di un maggior numero di animali a rischio.
Il mese scorso anche gli Stati Uniti avevano dovuto salutare i tre amatissimi panda del National Zoo di Washington. Un destino simile toccherà l'anno prossimo agli esemplari di Atlanta, gli ultimi rimasti negli Usa. I panda dello zoo di San Diego erano stati rispediti a casa nel 2019 e l'ultimo panda sopravissuto dello zoo di Memphis, è tornato a casa all'inizio di quest'anno. Tuttavia, durante il suo recente viaggio negli Stati Uniti, il presidente cinese Xi Jinping ha riacceso la speranza dei fan statunitensi, dichiarandosi "pronto a continuare" a prestare gli orsi agli zoo americani.