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La bellezza e la determinazione di Lavinia Abate, l’incredibile storia di Miss Italia 2022
Lavinia Abate è stata incoronata Miss Italia il 21 dicembre 2022 presso l’hotel Crowne Plaza Rome St. Peter’s, battendo altre 20 concorrenti provenienti da ogni regione della penisola. La giuria, composta da personalità del mondo dello spettacolo come Fioretta Mari, Francesca Manzini e Massimo Boldi, ha scelto Lavinia come ragazza più bella d’Italia.
Chi è Lavinia Abate: Miss Italia 2022
Nata a Roma, nel 2004, figlia di Fiorenzo, impiegato alla Telecom, e di Camilla, insegnante di inglese con origini scozzesi, Lavinia è una ragazza determinata e bella dentro. Pratica danza moderna e contemporanea da 12 anni, suona il pianoforte e compone canzoni.
Ha frequentato il liceo scientifico Azzarita, dove si è distinta per la bravura e la media dell’otto. Modesta, sensibile e trasparente, Lavinia è un esempio per le ragazze che cercano di realizzare i propri sogni con impegno e passione.
Lavinia Abate: una fisicità e una personalità che non passa inosservata
Lavinia ha conquistato il pubblico della storica manifestazione, con la sua bellezza naturale e l’eleganza. Alta 1,76m, con capelli castano chiaro e occhi marroni, la giovane romana ha catturato l’attenzione dei giudici e del pubblico con il suo sorriso contagioso e la sua forte determinazione. Lavinia non ha tatuaggi, preferendo una figura pura e semplice.

La sua personalità brillante e intraprendente la rende un’ambasciatrice perfetta per il nostro Paese, ispirando una nuova generazione di ragazze italiane a realizzare i propri sogni con impegno e dedizione.
La passione per la musica
Lavinia Abate è una ragazza dalle molteplici passioni. Oltre alla danza, infatti, la giovane romana è appassionata di musica e canto, in particolare di pianoforte. La passione di Lavinia per la musica è stata messa alla prova anche durante la serata finale di Miss Italia 2022, quando ha eseguito sul palco un brano inedito, scritto da lei, intitolato “Vino Rosso”. La sua performance ha dimostrato il talento e la determinazione di questa giovane donna, che ha tutte le carte in regola per diventare una stella della musica italiana.
Ora Lavinia, che ammira artiste come Adele e Ariete, si appresta a vivere una nuova avventura come ambasciatrice della bellezza e della cultura italiana. La giovane Miss Italia ha dimostrato di avere tutte le qualità per rappresentare al meglio il nostro Paese e di essere in grado di affrontare ogni sfida con impegno e dedizione.
Single o impegnata?
La neo Miss Italia 2022, non ha attualmente alcun legame sentimentale. La giovane ha confessato di non avere un fidanzato, ma di essere ancora in buoni rapporti con il suo ex-partner. “Adesso sono concentrata su di me“, ha spiegato. Sebbene non abbia un’idea precisa dell’uomo ideale, ha elencato alcune caratteristiche che apprezza dell’altro sesso, come la statura elevata, un viso dolce e occhi espressivi, un carattere forte e una mente aperta.
Romana “purosangue”, non segue il calcio e non si interessa ai calciatori che – a suo dire – si concentrano troppo sull’aspetto fisico. Tuttavia, come ogni giovane, ha le sue preferenze: “Preferisco gli uomini con i capelli scuri“, ha recentemente dichiarato.
I problemi fisici
In una recente intervista, Lavinia Abate, ha svelato un particolare intimo della sua vita privata, parlando del problema di salute che l’ha afflitta per anni. La giovane ha confessato di soffrire di scoliosi fin dall’età di 14 anni, e di aver dovuto portare un busto rigido per quattro lunghi anni. La scorsa estate, grazie ai medici e fisioterapisti dell’Isico, Lavinia ha finalmente potuto togliere il corsetto, che l’ha resa insicura e diversa dagli altri.
Secondo la ragazza, i medici dell’Isico sono stati i suoi veri angeli custodi: è grazie a loro che la sua schiena ha potuto sorreggerla durante lo show, senza particolari disagi. Nonostante ciò, la schiena di Lavinia non potrà mai tornare alla normalità, ma la giovane ha imparato ad accettarsi per come è, compresi i suoi acciacchi fisici. Lavinia considera questa una vittoria personale, importante tanto quanto il trionfo a Miss Italia.
La nostra intervista esclusiva
Dopo aver “sbirciato” qualcosa su di lei, abbiamo deciso di incontrarla per saperne di più. Ed è con immenso piacere che, dopo Zeudi Di Palma (Miss Italia 2021), vi presentiamo la nostra intervista esclusiva a Miss Italia 2022, Lavinia Abate!

Ciao Lavinia, cosa è successo dentro di te quando hai sentito il tuo nome chiamato come vincitrice di Miss Italia?
“Ad essere sincera ripensando a quel momento ho difficoltà a ricordarmi a pieno come mi sono sentita una volta sentito il mio nome. Penso sia normale non ricordare dettagliatamente questi momenti quando si è sommersi da un emozione così grande. È come se il mio corpo, per controllare le mie emozioni, si fosse sospeso momentaneamente lasciandomi a bocca aperta tanto da coprirla con le mani per la sorpresa. Le mie orecchie sembravano tappate e tutti i suoni, dalle parole pronunciate dai vari giornalisti fino alle urla di gioia delle mie compagne, erano ovattati. Non avevo modo di pensare dal momento che tutti volevano la mia attenzione, la mia foto, la mia intervista… Avevo difficoltà a parlare e a descrivere a pieno le mie emozioni in quanto non le avevo ancora metabolizzate. Nell’attimo in cui venne detto il mio nome, “Lavinia” non era più quella di prima. È assurdo da pensare ma è come se in un solo secondo, da quella che era una giovane ragazza sognatrice e piena di ambizioni, conosciuta solo dai suoi familiari e dal suo piccolo gruppo di amici della sua zona diventa una specie di celebrità, una ormai donna ammirata da tutti, riconosciuta e vista da tutti i giornali d’italia. Se dovessi descrivere in tre parole le emozioni che provai su quel palco nel momento della proclamazione della vincitrice sono: sorpresa, orgoglio e felicità.”
Ad esclusione della proclamazione, qual è stato il momento più emozionante per te durante l’intera esperienza di Miss Italia?
“Sicuramente il momento più emozionante è stato quando ho fatto il primo passo in questo concorso ovvero la mia prima selezione. Non avevo mai partecipato al concorso o tantomeno fatto esperienze di questo genere. Non ho mai sfilato e non ho mai avuto l’opportunità di entrare nel mondo della moda e dello spettacolo, su una cosa sola avevo conoscenza: la musica, nonché la mia più grande passione. Proprio quella sera feci la mia prima “passerella” davanti ai giudici ma anche la mia prima e vera esibizione portando un brano composto e cantato da me. Ricordo di essermi sentita agitata e forse anche inadeguata ma quando suonai il mio brano, nonostante la paura di non piacere ai giudici e al pubblico, mi sono sentita a mio agio, completamente me stessa. L’iniziare un’esperienza di cui non ci si sente a proprio agio proprio perché nuova e inesplorata, è ciò che spaventa di più ed è per questo che lo considero il momento più emozionante. Dalla prima vittoria decisi di portare sempre me stessa in tutte le tappe del concorso portando con me le mie passioni.”

Con che animo hai vissuto questa straordinaria esperienza? Avresti mai potuto immaginare di giungere alla vittoria finale?
“Data la casualità della mia iscrizione al concorso non avevo nessun tipo di aspettativa ma solo una grande voglia di buttarmi in una nuova esperienza, mettermi in gioco e conoscere il mondo di miss Italia. Ho vissuto questa esperienza con divertimento, passione e spensieratezza, pronta a imparare qualcosa di nuovo e a conoscere nuove persone. Sono rimasta felicissima per aver scoperto nuove amicizie con molte delle ragazze finaliste provenienti da tutt’italia. Raramente ti capita di conoscere in una botta sola tante ragazze che vengono da ogni regione di italia ed è infatti una delle tante cose per me belle del concorso. Ammetto che prima ancora di iniziare il concorso per me era praticamente impossibile vincere ma arrivata in finale la possibilità era sempre più bassa e a quel punto ho iniziato a credere un po’ di più in me stessa e in una possibile vittoria. Ero così contenta dell’esperienza fatta e delle persone conosciute, ho sempre creduto nelle mie ambizioni e nella realizzazione di esse a prescindere dal concorso. Se non avessi vinto non mi sarei scoraggiata ma sono sicura che avrei continuato comunque a inseguire i miei sogni. Sono orgogliosa del traguardo raggiunto ma non mi fermerò, prossimo traguardo: diventare una cantautrice e fare musica perchè nella vita secondo me non bisogna mai darsi limiti.”
Partecipare ad un concorso di bellezza è un qualcosa che hai rincorso da tempo? Come e quando hai deciso di partecipare?
“Questa domanda sembra stata fatta apposta per me… L’idea di iscrivermi al concorso è nata da una pura casualità, esattamente l’estate scorsa. Di concorsi di bellezza ce ne sono tanti ma Miss Italia è sicuramente quello più acclamato e riconosciuto in tutt’Italia. Nel corso degli anni amici e conoscenti mi hanno spesso consigliato di entrare nel mondo della moda ma non mi era mai capitato di ricevere commenti del tipo “perché non partecipi a un concorso di bellezza come Miss Italia?” …fino a quest’estate. Era metà agosto e io e la mia famiglia ci trovavamo in sala d’attesa per prendere un tavolo a un ristorante del paesino in Sardegna dove tutti gli anni passiamo l’estate. Proprio in quel momento entra una coppia: era Caterina Murino con il suo compagno (suppongo). Si avvicinò verso di me e a i miei genitori facendomi i complimenti sul mio aspetto e raffinatezza nei miei modi. Si presentò come un ex finalista di miss italia del ‘97 che grazie al concorso è riuscita ad entrare nel mondo dello spettacolo e ora è un attrice di grande successo, soprattutto in Francia! Mi invita a partecipare al concorso purché riteneva che avessi tutte le carte in regola. È così da questo casuale incontro decisi il giorno dopo di iscrivermi prendendolo come un segno del destino e da lì cominciò tutto il mio percorso a Miss Italia. Ripensandoci mi sembra di vivere in un film per la casualità di questi eventi che mi hanno fatto raggiungere un traguardo emozionante come questo. In parte devo il merito a Caterina Murino perchè senza di lei non so se avrei mai intrapreso questa strada e ora non sarei qui! Ringrazio anche il supporto dei miei amici e familiari per essermi sempre stati accanto.”

Uno dei momenti clou della finale di Roma è senza dubbio il discorso. Tu come lo hai preparato? C’è stato qualcuno in famiglia o al di fuori che è stato fonte di ispirazione?
“Si quest’anno il concorso si è concentrato non più solo sulla bellezza ma anche su quello che c’è dentro ogni ragazza scoprendone la personalità, il carattere, le passioni, cosa c’è dietro un bel fisico e un bel viso. Io quando mi ero iscritta non sapevo di questa nuova concezione di bellezza che il concorso ha voluto valorizzare ma nonostante questo ho voluto lo stesso, di mia spontanea volontà, portare alla luce le mie passioni. Una cosa su cui sicuramente non ero preparata era il discorso… Non sono mai stata una ragazza portata per esporre bene concetti o in generali miei pensieri e considerazioni, solitamente mi esprimo con la musica. Il concorso sotto questo punto di vista mi ha messo molto alla prova regalandomi una maggiore sicurezza nel parlare davanti a un pubblico, come per esempio quando andai alla Rai per la prima volta nel programma ‘I fatti vostri’. Per la finale l’unica cosa su cui ero ansiosa era il discorso, non perché non avessi nulla da dire ma perché avevo paura di non riuscire ad esporre bene. Una persona importante che mi ha aiutata molto sotto questo aspetto è sicuramente mio padre. Ammiro come mio padre riesca ad essere così conciso quando parla, ad essere in grado dì collegare un argomento a un altro dovuto anche alla sua ampia conoscenza. Addirittura spesso do per scontato che lui sappia tutto e non mi faccio scrupoli a chiedergli qualcosa. Una volta gli chiesi com’era possibile che sapesse tutte queste cose in così tanti campi e lui mi rispose: “sono sempre stato una persona molto curiosa e mi ricordo che fin da piccolo appena c’era un qualcosa che non sapevo andavo subito a documentarmi, mi incuriosivo di tutto quello che mi circondava e non sopportavo non sapere le cose.” Così come quasi in tutto, in preparazione alla finale ho chiesto il suo aiuto che mi è stato d’oro. Alla finale ho deciso di portare come frase che mi rappresenti una del filosofo Seneca che dice: “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove vuole andare”. Lascio a te comprendere questa mia scelta.”
Come hai affrontato le sfide del concorso, come il controllo del peso, la preparazione delle sfilate e la competizione con le altre concorrenti?
“Non avendo mai partecipato a un concorso o tanto meno fatto sfilate mi trovavo abbastanza impreparata e preoccupata sul come affrontare le varie sfide. Non mi sono mai preoccupata del mio peso ho sempre pensato che la cosa importante fosse mangiare tutto purchè salutare e in maniera moderata. Mio padre ha introdotto a casa una cucina salutare eliminando ciò che conteneva solo grassi o grandi quantità di zucchero. Mio padre mi ha insegnato che è importante però non mangiare sempre lo stesso piatto ma variare ogni giorno. Per quanto riguarda le sfilate mi ricordo che i giorni precedenti alla prima selezione mi mettevo a camminare sui tacchi per casa simulando una sfilata ed accompagnandomi con della musica che mi gasasse. Nonostante non abbia esperienze da sfilate so di avere una buona postura dovuta anche all’indossamento del corsetto che sicuramente aiutò molto nel portamento. Non ho mai cercato competizione con le altre ragazze. Non avevo interesse nel prevalere sulle altre. Purtroppo sembrerà strano ma ho sempre avuto poca autostima sommersa dalle mie insicurezze che ancora ora mi porto appresso nonostante il risultato ottenuto.”

Immagino che le persone a te vicine avessero delle aspettative durante la finale. Come le hai gestite?
“In realtà, come spiegato precedentemente e nello specifico, data la casualità della mia iscrizione al concorso, nessuna delle persone a me vicine aveva aspettative nei miei confronti. Io stessa, nelle mie varie interviste, ho ribadito che ho sempre tenuto le aspettative basse, non solo durante la finale, ma anche per tutta la durata del concorso. Sostengo che crearsi aspettative sugli avvenimenti e sulla vita in generale, possa portare solo a delusioni e sofferenze. È bello vivere le situazioni e le esperienze con spensieratezza, dando il massimo a prescindere da tutto.”
C’è qualche persona a cui attribuisci il tuo successo a Miss Italia?
“Attribuisco il mio successo alle persone che mi hanno reso la persona che sono oggi: i miei genitori, fratelli e, in generale, alle persone che mi stanno vicine. Li ringrazio per il supporto che mi danno sempre, in ogni cosa che faccio e in ogni difficoltà che mi si presenta davanti. Assegno il mio successo in parte anche a me, nella mia costanza nel migliorarmi, nel proseguire con grande determinazione le mie ambizioni e nel mettere il cuore in tutto quello che faccio. Siccome nella vita giocano un ruolo importante anche le opportunità, nel mio caso devo molto anche a Caterina Murino, che mi ha introdotto all’interno di questo concorso.”

Lavinia, qual è il tuo rapporto con la famiglia? È cambiato dopo la vittoria di Miss Italia?
“Con la mia famiglia ho un bellissimo rapporto. Sono cresciuto in una famiglia che mi ha sempre supportato e incoraggiato a perseguire i miei sogni. La mia vittoria di Miss Italia non ha cambiato il nostro rapporto, ma ha sicuramente creato un’esperienza unica che abbiamo vissuto insieme con grande entusiasmo e orgoglio. La mia famiglia è stata presente per me in ogni fase del concorso, dalla preparazione all’evento finale. Il loro sostegno e il loro amore mi hanno dato la forza e la determinazione di affrontare tutti i momenti difficili e di perseguire il mio obbiettivo. Sono fieri dei mie traguardi raggiunti e mi sosterranno per quelli futuri.”
È stato un anno molto importante per te: hai sostenuto anche esame di maturità, dimostrando una straordinaria determinazione e impegno. Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato durante la preparazione e come hai conciliato gli impegni di Miss Italia con lo studio?
“Hai detto bene, determinazione e impegno sono a mio parere le due qualità che ti permettono di fare qualsiasi cosa. Queste sono le qualità che mi caratterizzano e se ora sono arrivata fin qui, lo devo alla mia determinazione e al mio impegno che metto in tutto quello che faccio e con un pizzico di amore e umiltà. Queste qualità sono anche la ragione per cui sia riuscita a gestire lo studio e gli impegni di Miss Italia, oltre al fatto che sono sempre stata una ragazza che ama riempirsi le giornate. Prima del concorso, oltre allo studio, mi dedicavo al canto, alla danza, al piano e al disegno. Poi, purtroppo, con gli impegni del concorso e l’esame dietro l’angolo, ho dovuto sacrificare qualche impegno, che più che impegno preferirei chiamarla passione. Sono una ragazza piena di passioni e mi ritengo fortunata ad avere avuto una famiglia che mi abbia permesso di coltivarle sostenendomi sempre. Con Miss Italia, ho lasciato temporaneamente le lezioni di canto e piano, continuando però a ballare per potermi sfogare e tenermi in forma. Dico temporaneamente perché appena avrò più tempo le riprenderò subito perché credo ancora di avere tanto da migliorare. Sono una ragazza ambiziosa e a volte i miei bellissimi risultati non mi soddisfano abbastanza e questo mi porta a migliorare sempre di più. Detto questo, ringrazio anche il concorso che ha compreso le mie esigenze scolastiche e mi è venuto incontro permettendomi soprattutto l’ultimo periodo di dedicarmi all’esame di maturità. La sfida più grande è stata adattarmi a questo nuovo stile di vita e parlo quindi dei primi mesi, quando oltre alla novità della nuova Miss Italia, piena di interviste e impegni, dovevo ricominciare la scuola dopo le vacanze di Natale. Ammetto che la notorietà a cui non ero abituata mi ha distratto nel primo momento, rendendomi difficile gestire il tutto. Piano piano sono riuscita a conciliare i miei impegni, prestando tempo, seppur meno, anche ai miei amici.”

Hai mai subito delle critiche o dei pregiudizi a causa della tua partecipazione al concorso?
“Le critiche e i pregiudizi li ho ricevuti, ma penso sia impossibile non riceverli quando inizi ad avere un minimo di notorietà. Per mia fortuna, le uniche critiche che ho ricevuto sono da parte di persone che non conosco personalmente… le persone che mi conoscono, invece, sono fiere del traguardo che ho raggiunto e la mia umiltà mi ha permesso di rimanere con i piedi per terra, rimanendo la Lavi di sempre, anche attorno ai miei amici e parenti. L’unica cosa che posso dire è che i miei amici e conoscenti hanno trovato inaspettato questo risultato per il semplice fatto che mi conoscono come una normale ragazza, carina certamente, ma non una Miss Italia. ‘Lavi, sei una ragazza bellissima ma wow, assurdo che una mia amica sia diventata Miss Italia!’ Queste sono le parole che spesso mi capita di ricevere e ammetto che a volte anche io trovo difficoltà a crederci e fingo di essere una ragazza qualunque. Sicuramente, una cosa che ho apprezzato poco da quando sono stata eletta Miss Italia è avere conoscenti che hanno cambiato approccio nei miei confronti solo per il mio titolo da Miss Italia, o oppure gente che si è fatta risentire dopo tanto tempo… Per fortuna, i miei amici più stretti invece mi trattano come sempre e questo mi permette di trovarmi a mio agio e rilassarmi, senza dover soddisfare le aspettative di nessuno e semplicemente essere la Lavi di sempre.”
Hai qualche consiglio per le giovani ragazze che vogliono seguire le tue orme e partecipare a un concorso di bellezza?
“Certamente, penso che i concorsi di qualsiasi tipo debbano innanzitutto essere presi con leggerezza. Per facilità, scrivo come se mi stessi rivolgendo a un’ipotetica giovane ragazza. Il concorso è un’opportunità ma non sarà la tua unica ragione per proseguire i tuoi sogni. Ci vuole duro lavoro, determinazione e tanta passione. Basta pensare a me: il mio sogno è diventare una cantante o, in generale, entrare nel mondo della musica. Di certo, non ho partecipato al concorso perché pensavo che con esso sarei potuta diventare una cantante… L’ho presa come una esperienza e un’opportunità per magari arrivare ad avere contatti e una generale visibilità. Lo stesso vale per il mondo della moda, certo mi dirai che il concorso è decisamente molto più direzionato verso quel mondo ma questo non vuol dire che tu riesca comunque a lavorare e ad entrare in quel mondo. Se tu vuoi realmente raggiungere i tuoi sogni, il concorso deve solo darti un aiuto ma non sarà Miss Italia nel singolo a permetterti di raggiungerlo. È un po’ come se il concorso fosse una bicicletta: se non pedali sta ferma ma se pedali ti permette di raggiungere il tuo traguardo più velocemente di come faresti a piedi. Leggerezza e spensieratezza sono le qualità necessarie per partecipare a un concorso di qualsiasi tipo. Nel concorso potresti trovare molta competizione e con quelle qualità ti distingueresti subito. Un secondo consiglio è quello di crearsi delle amicizie per poterti vivere il concorso con più spensieratezza, serenità e divertimento. Terzo consiglio: SORRIDERE. Con la spensieratezza e con le amiche che tifano per te e ti sostengono, sorridere sarà molto più facile. Il sorriso è fondamentale, molto spesso mi è capitato di vedere ragazze serie come se dovessero sfilare per un sfilata di alta moda… questo è Miss Italia e il sorriso è una bellissima qualità che esprime gioia e vitalità! Quarto consiglio: UMILTÀ E SICUREZZA. Queste qualità ti faranno arrivare lontano. Una Miss Italia deve essere sicura di sé con tutti i suoi difetti, d’altronde ognuno di noi li ha, anche le modelle più note. La sicurezza permette di eliminarli e gli altri nemmeno se ne accorgeranno. Una Miss Italia deve rappresentare ogni donna e una donna vanitosa che vuole sentirsi superiore alle altre non la vuole nessuno. Una donna umile è una donna che sta vicino a tutte le altre! Quinto e ultimo consiglio: FAI VEDERE CHI SEI. Il nostro vero modo di essere e ciò che ci distingue, quindi porta su quella passerella tutta te stessa, dal tuo outfit che più ti rappresenta e con le qualità che ti caratterizzano. Se hai delle passioni, mostrale e vedrai che i tuoi risultati ti soddisferanno molto di più. L’essenza vera di una persona vince su tutto!”

In che modo sei solita fronteggiare i momenti di sconforto? Quali strategie adotti per superare le difficoltà e trovare la forza interiore necessaria per risollevarti e andare avanti?
“Di momenti di sconforto e difficoltà ne ho avuti come tutti ma è anche vero che ognuno li fronteggia in maniera diversa. Io consapevole di essere una ragazza un po’ drammatica tendo a vedere problemi anche quando non ci sono e mi butto facilmente giù anche per le cose piu piccole. Questo atteggiamento fa parte della mia sensibilità che ho sempre avuto e forse è quella che piu mi caratterizza. Il mio sfogo piu grande quindi è quello di piangere, mi fa scaricare fisicamente la tensione buttando fuori tutto quello che in quel momento mi rende triste. La mia sensibilità però si fronteggia con la mia grande determinazione che mi permette di rialzarmi anche alle cadute più brutte. Con il tempo ho capito che i momenti di sconforto sono fondamentali per fortificare la nostra persona e ci rende più sensibili ai problemi della vita. La forza sta nel riuscire a rialzarsi nonostante tutto e questo mi motiva a non abbattermi ma ad affrontare le difficoltà per diventare piu forte e una persona migliore. Sicuramente la mia ambizione ha un grande ruolo nel riuscire a superare gli sconforti e le difficoltà. Importante è anche secondo me tenersi stretta le persone che ti vogliono bene e che sono pronte ad aiutarti nei momenti di sconforto. Nella vita non siamo soli e siamo in grado di superare tutto.”
Esploriamo la tua intensa passione per la musica: qual è stata l’origine di questa vocazione alla composizione e alla scrittura di canzoni? E soprattutto, hai in programma di perseguire questa passione nel futuro prossimo, magari con l’obiettivo di intraprendere una carriera musicale?
“Su questo argomento ci sarebbe un infinità di cose da dire ma cercherò di essere il più concisa possibile. Parto dal spiegare il valore che la musica ha avuto e che ancora oggi ha all’interno della mia vita. La musica per me ha davvero un valore importantissimo. Da ragazza emotiva quando ascolto la musica è come se mi si accendono mille emozioni, emozioni che non riuscirei neanche a descrivere. La musica colora le mie giornate, si sincronizza perfettamente con il mio stato d’animo dando un senso a quei momenti monotoni e scontati. Mi accompagna sempre e ovunque e oggi non riesco davvero a farne a meno. La musica ha dato vita a molte delle mie passioni come il canto, il suonare e la danza; ha costruito la ragazza che sono oggi. La musica non mi stanca mai e adoro ascoltarla con le cuffie a volume alto tanto da coprire quel silenzio che a volte mi spaventa. Con la musica non mi sento sola e molto spesso è con me nei momenti di grande solitudine e tristezza. La musica nel tempo è diventata uno sfogo per me e già all’età di 8 anni appena ho iniziato a toccare i primi tasti sul piano ho iniziato a creare musica mia, musica che usciva dalle parti più profonde e intime della mia persona. Avevo trovato un mio sfogo e da lì ho continuato sempre di più a comporre. Quando compongo è un momento che dedico completamente a me stessa, dove mi spoglio e mi immergo completamente nelle mie emozioni. Mi fa sentire 100% me stessa. Con il tempo ho capito che la musica era la mia strada, ciò che mi lascia sorrisi e soddisfazioni. Voglio fare di me qualcosa di importante e la musica è ciò che mi fa sentire cosi. Per questo penso che sarebbe assurdo decidere un futuro diverso da questo, diverso da quello di fare musica e se mai nel peggiore dei casi non riuscirò a raggiungere i miei obbiettivi, la musica rimarrà sempre con me, continuerò a comporre, a suonare, a cantare perchè la musica rimarrà sempre una mia passione che nessuno potrà togliermi.”

Lavinia, ti ringraziamo di cuore per aver condiviso con noi la tua storia e i tuoi sogni. Ti auguriamo un futuro radioso, illuminato dalla tua determinazione e dal tuo talento, e ti incoraggiamo a proseguire con passione e impegno il cammino che hai scelto. Siamo certi che la tua bellezza, sia interna che esterna, continuerà a incantare il pubblico e a ispirare le giovani donne di tutto il mondo. Grazie ancora per essere stata con noi, Miss Italia 2022.
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Gli Anelli del Potere 3, tutto quello che sappiamo sulla...

La passione per la Terra di Mezzo non si è mai veramente assopita, e sembra che il futuro ci riservi nuovi capitoli da scoprire. Ci siamo lasciati trascinare, negli ultimi anni, dalle vicende di “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere” come se fossimo lì, in mezzo a elfi, nani e stregoni, annusando l’aria frizzante di boschi incantati. Ora, la notizia del rinnovo per una terza stagione ci ha fatto vibrare d’emozione: non è semplice curiosità, è un attaccamento viscerale a mondi in cui adoriamo perderci, pagina dopo pagina, episodio dopo episodio.
Un percorso già tracciato… e ancora da scrivere
A dire il vero, l’idea di realizzare fino a cinque stagioni aleggia da tempo. Patrick McKay e JD Payne, gli showrunner che hanno preso per mano la serie fin dal principio, non hanno mai nascosto l’ambizione di raccontare una storia davvero estesa. Con la conferma della terza stagione, ci avviciniamo ancora di più a quel disegno originario.
Ecco, però, una piccola puntualizzazione: secondo quanto riportato da Variety, la stanza degli sceneggiatori non si è ancora messa ufficialmente al lavoro. Nessuno, dunque, sta ancora scrivendo i copioni. Ma, stando alle voci che filtrano, McKay e Payne sono già in fermento creativo: idee, appunti, possibili snodi narrativi. Tutto è lì, in attesa di trovare forma e ritmo.
Un cambio di set che racconta l’evoluzione della serie
C’è sempre qualcosa di affascinante quando una produzione di questa portata decide di cambiare location. Prima erano i Bray Studios a fare da quartier generale, ora sembra che il testimone passerà agli Shepperton Studios, sempre in Regno Unito.
È un segno di crescita? Forse, o magari è solo la naturale evoluzione di un progetto che cerca spazi e strutture capaci di supportarne le ambizioni. Quel che ci rende entusiasti è la presunta data d’inizio riprese: primavera 2025.
Uno sguardo indietro: dove ci eravamo lasciati
È sempre utile fare un rapido tuffo nel passato, per capire come siamo arrivati fin qui. La prima stagione è atterrata su Prime Video il 2 settembre 2022, conquistando un pubblico vastissimo. La seconda, in arrivo il 29 agosto 2024, già promette di approfondire le dinamiche tra personaggi chiave come Galadriel, Elrond e il misterioso Straniero (che, stando a quanto è trapelato, scopre di essere Gandalf).
Il destino degli elfi e la sorte di Durin IV sembrano intrecciarsi a un’oscurità sempre più palpabile, mentre i pelopiedi – e tutti coloro che ruotano attorno a loro – potrebbero trovarsi di fronte a sfide inaspettate. Insomma, c’è moltissima carne al fuoco e la terza stagione arriva a rimestare ancor di più il calderone.
Produzione extra-large e tempi lunghi
Dai, diciamolo: tutti abbiamo la stessa domanda che ci gira in testa. Quando esce? Eh, bella domanda. Per ora, niente di ufficiale. Ma facendo due conti – la seconda stagione è finita nel 2024, le riprese della terza iniziano nel 2025 – il 2026 sembra un’opzione plausibile. Magari pure l’inizio del 2027. Sì, è un’attesa lunga, lo sappiamo.
Ma, oh, mica si può buttare su una roba del genere in fretta e furia! Effetti speciali pazzeschi, scenari da togliere il fiato, una storia che deve respirare e crescere. Insomma, ci tocca aspettare. Ma se l’attesa significa qualità, allora va bene così. L’importante è che quando arriverà, ci lascerà di nuovo senza fiato.
Dietro le quinte: registi e volti noti
Dietro ogni grande storia c’è sempre qualcuno che tira le fila, e stavolta tornano nomi che ormai conosciamo bene. Charlotte Brändström, che ha già lasciato il suo tocco nelle prime due stagioni, sarà di nuovo in cabina di regia, stavolta con un ruolo ancora più importante come executive producer. Accanto a lei, Sanaa Hamri, che già aveva diretto alcuni episodi della seconda stagione e Stefan Schwartz, pronto a fare il suo debutto in questo universo narrativo. Insomma, un mix di mani esperte e nuovi sguardi, il che può solo far bene.
E il cast? Ma dai, davvero ce li togliamo dalla testa Robert Aramayo (Elrond), Morfydd Clark (Galadriel), Cynthia Addai-Robinson (regina reggente Míriel) e Ismael Cruz Córdova (Arondir)? No, perché diciamocelo: li abbiamo seguiti, ci hanno fatto arrabbiare, emozionare, ci hanno strappato il cuore a pezzi e poi ce lo hanno ricucito. E ora, con tutto quello che hanno vissuto, con tutto quello che ci hanno fatto vivere… come si fa a immaginare il viaggio senza di loro? Hanno ancora troppe battaglie da combattere, troppi passi da fare, troppi dubbi da sciogliere.
Poi ci sono quelli che ci hanno sorpreso nel secondo capitolo: Rory Kinnear come Tom Bombadil, quel tipo fuori da ogni schema, Gabriel Akuwudike e Sara Zwangobani, che hanno saputo ritagliarsi il loro spazio. Nessuno ha detto niente di ufficiale, nessun contratto nero su bianco, ma certe storie non possono esistere senza i loro volti, le loro voci, il loro respiro.
E noi? Noi siamo qui, già pronti ad accoglierli. Perché certe storie restano addosso, ti si infilano dentro, e non puoi far altro che aspettare di ritrovare quei volti come vecchi amici che, finalmente, tornano a casa.
Nulla di certo su trailer ed episodi
Lo ammettiamo, un bel trailer adesso ci risolleverebbe l’umore, permettendoci di sbirciare nel futuro e anticipare le emozioni in arrivo. Ma non è ancora il momento. Nessun teaser, nulla di tangibile e ci mancherebbe: le riprese non sono nemmeno iniziate. Quanto al numero degli episodi, le prime due stagioni ne hanno proposti otto ciascuna, quindi c’è da aspettarsi un formato simile, ma l’ufficialità scarseggia. Meglio, forse, non correre dietro a indiscrezioni sprovviste di basi concrete.
Un approdo globale su Prime Video
Resta, invece, una certezza: la prossima stagione verrà distribuita su Prime Video in oltre 240 Paesi. Un bacino impressionante che racconta la portata globale di quest’avventura. È incredibile come un racconto ambientato in un mondo di fantasia continui a unire persone di culture e lingue differenti, tutte accomunate dal desiderio di vedere come prosegue il viaggio di elfi, umani, nani e hobbit. Eppure, è proprio questa la magia di Tolkien e di chi oggi cerca di onorarlo attraverso una serie che ne riprende i temi, i personaggi, le paure e le speranze.
La strada che conduce alla terza stagione potrebbe essere lunga e incerta, ma non ci spaventa. In fondo, fa parte della meraviglia di chi ama seguire una saga: attendere, sperare, discutere tra amici e immaginare come si incastreranno i pezzi di un mosaico tanto vasto. E allora, continuiamo a tenere gli occhi puntati sugli aggiornamenti, pronti a gettarci – ancora una volta – nel cuore della Terra di Mezzo appena quel grande portale si riaprirà. Nel frattempo, possiamo solo custodire l’entusiasmo e lasciare che la curiosità ci guidi. Un po’ come fanno gli hobbit quando si avventurano oltre i confini della Contea.
Attualità
Harry Potter torna in TV: John Lithgow verso il ruolo di...

La serie TV di Harry Potter in sviluppo presso HBO (per la piattaforma Max) inizia a prendere forma concreta. La notizia più sorprendente riguarda il professor Albus Silente (Dumbledore): l’attore veterano John Lithgow – sei volte vincitore dell’Emmy – sarebbe in trattative finali per interpretare il celebre Preside di Hogwarts. Secondo fonti vicine alla produzione, Lithgow è “vicino a chiudere un accordo” per vestire i panni di Silente nella nuova serie. Si tratterebbe della prima volta che un attore americano ricopre questo ruolo iconico, storicamente affidato a britannici (da Richard Harris e Michael Gambon nei film originali a Jude Law nella saga prequel di Animali Fantastici).
HBO per ora mantiene il riserbo sul casting: contattata sulla possibile presenza di Lithgow, la rete ha dichiarato che “confermerà i dettagli solo quando gli accordi saranno finalizzati”. Questa linea cauta è comprensibile data l’attenzione mediatica: “Ci rendiamo conto che una serie di così alto profilo genererà molte voci e speculazioni” ha aggiunto un portavoce, ribadendo l’intenzione di ufficializzare il cast solo a contratti firmati.
Il cast prende forma: dagli open casting ai primi nomi
Oltre a Silente, iniziano a circolare nomi per altri ruoli chiave. In particolare, l’attore britannico Paapa Essiedu (visto in I May Destroy You e The Lazarus Project) sarebbe “il favorito di HBO” per interpretare Severus Piton (Snape), il tenebroso maestro di Pozioni. Stando a un’indiscrezione riportata da The Hollywood Reporter, HBO avrebbe già offerto a Essiedu la parte che fu del compianto Alan Rickman. Va sottolineato che un’offerta non equivale ancora a una firma sul contratto: al momento nessun accordo è stato ufficialmente concluso né accettato e HBO, in linea con la sua policy, non commenta casting non finalizzati.
Cercano Harry, Ron e Hermione. Tre facce nuove, fresche, che sappiano portare sullo schermo la magia dell’inizio, quel senso di scoperta e avventura che ci ha fatto innamorare anni fa. HBO ha aperto i casting in UK e Irlanda, e il risultato? Una valanga di provini. Trentaduemila. Trentaduemila sogni di bambini tra i 9 e gli 11 anni, tutti pronti a impugnare una bacchetta e a dire “Wingardium Leviosa” davanti a una telecamera. Un numero da capogiro, un mare di speranze.
Francesca Gardiner, la showrunner, ha giurato che guarderanno ogni singolo provino. E con una risata – di quelle che nascondono un filo di disperazione – ha confessato di aver ricevuto persino l’audizione di… un uomo di 42 anni per Hermione. Sì, avete letto bene. La passione per il mondo di Harry Potter non conosce limiti. Ma ora tocca alla produzione scegliere quei tre volti che diventeranno il nuovo volto della saga. Chi saranno? Ancora nessuno lo sa. Ma chiunque siano, si porteranno sulle spalle un’eredità gigantesca.
Finora nessun annuncio ufficiale è stato fatto sul trio protagonista, ma la produzione ha confermato che intende rispettare l’età dei personaggi come nei libri. “Manteniamo le età cronologiche esatte” ha spiegato Gardiner, citando ad esempio che Severus Piton ha 31 anni nel 1991 (periodo in cui è ambientata la prima stagione) e che anche personaggi come i coniugi Dursley saranno più giovani di come appaiono nei film. Questo approccio age-accurate dovrebbe contribuire a dare freschezza al reboot e a distinguere i nuovi volti da quelli della saga cinematografica.
Oltre a Lithgow ed Essiedu, il toto-casting alimentato dai fan ha fatto circolare nei mesi scorsi ipotesi fantasiose: da Mark Rylance (ipotizzato inizialmente per Silente) a Brett Goldstein per il ruolo di Rubeus Hagrid, fino a voci su Cillian Murphy nei panni di Lord Voldemort. Gli stessi insider che hanno svelato l’interesse per Essiedu, però, smentiscono almeno alcune di queste speculazioni – in particolare il rumor su Murphy viene definito “inaccurato”. Segno che, mentre i provini proseguono, nulla è ancora certo tranne la volontà dei produttori di scegliere “il meglio del talento britannico” per popolare Hogwarts.
La squadra creativa: showrunner, regia e produzione
Dietro le quinte del progetto troviamo nomi di alto profilo della TV britannica. Francesca Gardiner sarà showrunner e principale sceneggiatrice della serie – una scelta significativa dato il suo curriculum che include serie acclamate come Succession, His Dark Materials e Killing Eve. Al suo fianco, nel ruolo di produttore esecutivo e regista principale, c’è Mark Mylod, veterano di HBO noto per aver diretto episodi di Game of Thrones, Succession e Shameless. L’ingaggio di Gardiner e Mylod è stato annunciato pubblicamente durante un evento di presentazione di Max a Londra lo scorso dicembre, confermando che il reboot è in mano a creativi esperti del genere.
La coppia Gardiner-Mylod ha già iniziato a delineare la visione creativa della serie, promettendo un adattamento fedele ma arricchito rispetto ai film. “Siamo entrambi affezionati ai film – sono incredibili – ma avere a disposizione un formato seriale ci dà una sandbox più grande in cui giocare” ha dichiarato Gardiner, entusiasta di poter esplorare dettagli del mondo magico rimasti fuori dalle pellicole. Un esempio? Il fantasma burlone Peeves (Pix), presente nei libri ma tagliato dai film che gli autori assicurano di voler finalmente portare in scena nei corridoi di Hogwarts. Mylod aggiunge che l’approccio sarà un’“evoluzione” di quanto visto al cinema: grazie alla lunga durata della serie potranno ampliare ambientazioni e sottotrame.
“Abbiamo otto ore per raccontare il primo libro, così da poter scavare nei dettagli più nascosti di Hogwarts… è un privilegio incredibile ma anche intimidatorio”, ha spiegato il regista, sottolineando il vantaggio del racconto esteso rispetto al limite di due ore di un film. L’obiettivo dichiarato non è stravolgere l’immaginario amato dai fan, ma espanderlo rispettosamente: “Non vogliamo sminuire lo splendido lavoro fatto in passato, ma farlo evolvere avendo la conoscenza di tutti e sette i libri” ha detto Mylod.
Sul fronte produttivo, la serie è sviluppata dalla Warner Bros. Television in associazione con la Brontë Film and TV (casa di produzione legata a J.K. Rowling). La stessa J.K. Rowling figura come produttore esecutivo del progetto, affiancata dai suoi collaboratori storici Neil Blair e Ruth Kenley-Letts. Inoltre, David Heyman – produttore di tutti gli otto film originali – è in trattative per unirsi come produttore esecutivo anche per la serie.
Casey Bloys, presidente di HBO e Max Content, ha chiarito che pur avendo Rowling un ruolo di supervisione, la scelta di affidare la showrunner a Gardiner indica che saranno nuovi autori a scrivere gli episodi, con Rowling in funzione di consulenza e garante della coerenza con l’opera originale. Bloys ha rivelato che l’autrice è stata “molto coinvolta nel processo di selezione dello sceneggiatore e del regista” (quindi nella scelta di Gardiner e Mylod) e che “avrà sicuramente opinioni sul casting” ma ha assicurato che la produzione non ha “avvertito alcun impatto” negativo legato alle controversie che circondano la figura di Rowling.
Riprese al via e uscita prevista: il calendario HBO
Ci siamo. Le telecamere stanno per accendersi e Hogwarts tornerà a vivere. Le riprese partiranno ufficialmente nell’estate del 2025 ai Warner Bros. Studios di Leavesden, Inghilterra. Lo stesso posto dove tutto è cominciato. Stessa magia, stesso set, stesso odore di legno e polvere che sanno di storia. Perché puoi rifare una storia mille volte, ma certe radici non le strappi.
E ora? Ora ci tocca aspettare. E l’attesa sarà lunga. 2026. Questo è l’anno segnato sul calendario per il debutto della serie. Certo, non sarà facile pazientare, ma forse ne varrà la pena. David Zaslav, il boss della Warner Bros. Discovery, ha promesso che non ci saranno corse inutili: si vuole fare le cose bene, senza affrettare il cast, senza bruciare la produzione. Il piano è chiaro: sarà un viaggio lungo, un pezzo di vita, non un’avventura mordi e fuggi. La serie arriverà su Max, il servizio streaming di HBO e sarà rilasciata con il ritmo di sempre: episodi settimanali, discussioni infinite online, teorie, attese snervanti tra un episodio e l’altro. Sarà come tornare indietro nel tempo.
E no, non sarà una semplice serie, una di quelle che guardi in una settimana e dimentichi. Questa sarà una maratona, una cavalcata di dieci anni. Sette stagioni, sette libri, sette viaggi dentro un mondo che ormai ci appartiene. E HBO non ha alcuna intenzione di tagliare angoli o saltare dettagli. Tutto verrà raccontato con calma, con spazio, con rispetto.
“Ci aspettano dieci anni incredibili”, ha detto Zaslav. E chissà cosa accadrà nel frattempo. I vecchi film resteranno lì, pronti a farsi riguardare quando la nostalgia colpirà. Ma questa nuova storia avrà una missione tutta sua: riportare a Hogwarts una generazione che l’ha lasciata da anni e far scoprire la magia a chi non l’ha mai vissuta. Sarà una sfida. Ma forse è proprio questo il bello.
Dichiarazioni ufficiali e reazioni
Da quando è stata annunciata, questa nuova serie su Harry Potter è sotto i riflettori. I fan, la stampa, perfino chi di magia non ha mai voluto sentir parlare… tutti a chiedersi come sarà, cosa cambierà, cosa rimarrà uguale. E HBO? HBO va avanti dritta per la sua strada.
J.K. Rowling sarà della partita, eccome. Nonostante tutto, le polemiche, le discussioni infinite sui social, i comunicati ufficiali… HBO continua a considerarla un pilastro del progetto. “Abbiamo lavorato con lei per più di vent’anni. Il suo contributo? Fondamentale” hanno dichiarato con fermezza. Fine della storia. O forse no.
Perché il punto è che questa serie vuole parlare di amicizia, crescita, avventura, quella magia che ha incantato milioni di lettori nel mondo. E sì, Rowling sarà coinvolta, perché senza di lei il mondo di Harry Potter non esisterebbe. HBO lo sa e lo dice chiaro. Ma intanto rassicura chi teme il peggio: la serie sarà fedele ai valori che hanno reso grande questa storia. La diversità, l’accoglienza, il coraggio di essere sé stessi. Insomma, la nave è partita e la rotta è tracciata. Ora resta da vedere se sarà un viaggio sereno o se ci saranno tempeste all’orizzonte.
Allo stesso tempo, i responsabili di HBO hanno precisato che la produzione del telefilm va avanti in autonomia creativa. Casey Bloys di HBO ha dichiarato che, finora, “non abbiamo percepito alcun impatto” delle polemiche su Rowling all’interno del progetto. La selezione di cast e sceneggiatori procede senza intoppi o boicottaggi, segno che il team è concentrato sul portare sullo schermo la miglior versione possibile della saga. Anche i fan, inizialmente divisi all’idea di un reboot televisivo così ravvicinato ai film originali, sembrano in buona parte incuriositi dalle potenzialità offerte dal formato seriale. L’idea di esplorare capitoli mai visti a Hogwarts – dalle storie secondarie dei personaggi al respiro più ampio di sottotrame lasciate ai margini – sta alimentando un cauto entusiasmo, in attesa di vedere i primi risultati concreti di questa ambiziosa operazione.
Il mondo magico di Harry Potter è pronto a rivivere con una nuova luce sul piccolo schermo. Con John Lithgow in pole position per raccogliere l’eredità di Silente e talenti emergenti destinati a riportarci tra i banchi di Hogwarts, la serie HBO punta a un difficile equilibrio: rinnovare la magia senza tradirla. Le premesse – dal team creativo di livello alla volontà di restare fedeli ai sette libri – promettono un viaggio televisivo epico. Il primo ciak è fissato per l’estate 2025 ma l’incantesimo è già iniziato: nei prossimi mesi scopriremo volti e ulteriori dettagli che daranno forma a questa nuova avventura, in attesa di tornare a Hogwarts quando la serie debutterà su Max nel 2026.
Concludiamo questo articolo con le sagge parole di Albus Silente: “Non fa bene soffermarsi sui sogni e dimenticare di vivere.” E così, mentre attendiamo di vedere Hogwarts risorgere sullo schermo, ricordiamoci che la vera magia è anche nel presente, nei momenti che viviamo ogni giorno. Noi di Sbircia la Notizia Magazine continueremo a tenervi aggiornati su tutte le novità del mondo di Harry Potter e oltre. Restate con noi, perché la magia è appena iniziata!
Attualità
Miss Fallaci con Miriam Leone: la serie che racconta la...

La serie Miss Fallaci butta tutti nella mischia dei primi anni di carriera di Oriana Fallaci, quella ragazza tosta, testarda, con una fame di verità che bruciava più di ogni altra cosa. Un’epoca in cui essere donna in redazione significava dover sgomitare per uscire dalla solita bolla degli articoli di costume. Qui non si parla della Fallaci mito, della giornalista che il mondo avrebbe imparato a conoscere, ma della giovane Oriana che voleva tutto, che voleva esserci e raccontare.
Il trailer ufficiale
Paramount+ e Minerva Pictures si sono buttati in questo progetto con l’ambizione di farci vivere il mondo di Fallaci prima che diventasse leggenda. E Miriam Leone? Lei non la interpreta, la incarna. Non è un ruolo qualunque, è un tuffo nelle sue fragilità, nella rabbia, nella voglia di non accettare un destino già scritto. E allora eccola lì, con il bloc-notes in mano e un fuoco dentro impossibile da spegnere.
Trama
Miss Fallaci si concentra sulla fase iniziale della carriera della giornalista: l’ingresso nella redazione de “L’Europeo”, i primi reportage, i viaggi negli Stati Uniti e l’incontro con star come Marilyn Monroe. La serie, pur evitando spoiler, lascia intendere come quegli incontri e quegli articoli abbiano influenzato profondamente la formazione di Oriana, spingendola a ricercare una verità senza compromessi. È un racconto che mette in scena il fervore di un’epoca in cui l’Italia era in pieno boom economico, mentre l’America viveva il fascino dell’età d’oro di Hollywood.Miriam Leone nei panni di Oriana
La scelta di Miriam Leone come interprete principale ha suscitato grande curiosità. L’attrice, già premiata in passato per ruoli cinematografici e televisivi, ha dichiarato in diverse interviste di sentirsi onorata di portare sullo schermo una figura femminile così influente. Il suo impegno si nota nell’attenzione dedicata alla gestualità, alla parlata toscana di Oriana e all’energia che traspare negli articoli firmati dalla reporter quando era ancora definita “la ragazza del cinema”.
Cast e personaggi
Accanto a Leone, la serie schiera un cast ricco di volti italiani e internazionali. Maurizio Lastrico interpreta Alfredo Pieroni, collega e figura importante per la crescita professionale e sentimentale di Oriana. Sono presenti inoltre personaggi ispirati a reali icone del periodo, come Orson Welles e Marilyn Monroe, che arricchiscono l’affresco storico.
Grazie a un sapiente lavoro di costumi e scenografie, ogni incontro regala un tuffo nell’atmosfera degli anni Cinquanta, epoca di contrasti tra l’Italia del dopoguerra e l’America dell’opulenza.
Produzione e regia
Dietro la macchina da presa c’è Alessandra Gonnella, già autrice di un corto su Fallaci. Ma qui non si tratta di un semplice biopic. Hanno scavato, cercato, ascoltato chi l’ha conosciuta. Il risultato? Un viaggio vero, senza filtri, che non vuole solo raccontare, ma far vivere la giovane Oriana. New York, Los Angeles? No, sono set italiani, ma così ben fatti che sembra di esserci dentro, tra le strade ruggenti dell’America degli anni ‘50.
E Oriana? Una forza della natura. Sguardo fisso sull’obiettivo, parole affilate come lame, domande che squarciano le maschere del potere. Kissinger, Arafat… le ha incontrate tutte, senza mai abbassare lo sguardo. Reporter di guerra, senza paura, in Vietnam con il taccuino in una mano e il coraggio nell’altra. E sì, negli anni ha diviso l’opinione pubblica, ha fatto discutere, ha infiammato dibattiti. Ma dimenticarla? Impossibile. Raccontarla ora, così, significa immergersi nelle origini di una donna che ha scelto il proprio destino, senza aspettare che qualcuno glielo scrivesse addosso.
Accoglienza e critiche
Presentata in anteprima a Roma, Miss Fallaci ha suscitato reazioni differenti. La performance di Miriam Leone è stata lodata quasi all’unanimità, considerandola il motore emotivo della serie. Al tempo stesso, alcuni critici hanno notato un taglio narrativo piuttosto tradizionale, definendo la produzione “generalista ma ambiziosa”.
Nonostante qualche perplessità, gli elogi per la cura nei dettagli e per il rigore nella ricerca storica evidenziano un notevole lavoro dietro le quinte.
Impatto e riflessioni finali
Al di là delle valutazioni critiche, la serie ha già contribuito a riaccendere il dibattito sulla figura di Fallaci e sulle sfide affrontate dalle donne nel giornalismo. Il possibile successo di Miss Fallaci potrebbe spingere nuove generazioni a scoprire i libri e gli articoli di Oriana, approfondendo le vicende di una donna che ha rotto barriere e affrontato fronti di guerra con la stessa determinazione con cui intervistava i potenti.
Se la qualità complessiva si confermerà all’altezza delle attese, Miss Fallaci non sarà solo una biografia televisiva, ma un invito a riconsiderare la passione con cui la giovane Oriana plasmò il proprio destino, anticipando un percorso d’indipendenza femminile che continua a ispirare.