Intervista esclusiva a Guenda Goria: «Al di là di quello che può essere un seme che un genitore pone, altri semi sono cresciuti in me»
Il pubblico televisivo sta imparando a conoscerla giorno dopo giorno, in seguito alla fortunatissima esperienza al Grande Fratello Vip 5 che le ha dato modo di farsi apprezzare da una platea più ampia. Tuttavia, la giovane Guenda Goria ha avuto, fin dall’infanzia, un’innata passione per tutto il mondo dell’arte, anche grazie a Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, i suoi genitori. Non a caso è un’attrice, una musicista e si sta dedicando, attualmente, anche al ruolo di inviata televisiva. Uno dei suoi sogni nel cassetto è infatti quello di condurre un programma di viaggi, magari insieme al fidanzato Mirko Gancitano, attualmente tra i protagonisti de La Pupa e il Secchione Show.
Intervista a cura di Roberto Mallò e Sante Cossentino (Massmedia Comunicazione)
Ciao Guenda, benvenuta su Sbircia la Notizia Magazine. Sei un’attrice, ma anche una musicista, appassionata di arte a 360°. Questo amore ti è stato trasmesso dalla famiglia?
“Naturalmente, mi è stato tramandato. La passione per lo spettacolo e per il teatro è qualcosa che mi ha trasmesso mamma, così come quella per l’arte. Oltre al mio papà, posso dirti però che anche mio nonno paterno era un grande intellettuale appassionato di arte. Sicuramente, questa passione è una cosa che ho assorbito familiarmente. Tuttavia, devo dire che ero molto recettiva come bambina, nel senso che ero sempre felice quando mamma mi comunicava che mi avrebbe portato, ad esempio, a teatro, al contrario magari di mio fratello che si nascondeva ovunque pur di non uscire e non andarci. Lo spettacolo, così come la recitazione e la parte più artistica legata al teatro, era qualcosa che mi incantava. Volevo infatti sempre andare a vedere l’Opera, il balletto, il musical. Mi piaceva proprio tanto stare dietro le quinte ed ho avuto la fortuna di studiare musica e danza”.
Sicuramente la tua era una predisposizione artistica, no?
“Certo. Avevo una predisposizione molto forte, soprattutto per la musica. Non a caso, ho fatto studi musicali importanti. Le passioni a cui ero stata instradata sono state quelle che ho coltivato e portato avanti con determinazione e verità. Al di là, appunto, di quello che può essere un seme che un genitore pone sottoterra per farlo germogliare, altri semi sono cresciuti in me. Sono sempre stata una bambina con una forte indole artistica: mi piaceva disegnare, suonare, cantare. Insomma, ci sono degli elementi che appartengono a me in maniera diversa rispetto ai miei genitori. Le nostre passioni comuni, infatti, sono declinate differentemente: ad esempio, a me piace il mondo classico e raffinato; quello della prosa e della musica classica. Anche se, adesso, mi sto affacciando nel mondo più leggero della televisione, dalla quale sono stata lontana per tanti anni. Forse perché volevo evitare di entrare in un campo che sentivo appartenere di più ai miei genitori rispetto a me”.
Nonostante questo, hai partecipato però da giovanissima all’Isola dei Famosi, in qualità di “figlia di”, e dopo un po’ di anni buio, televisivamente parlando, c’è stato il Grande Fratello Vip 5. Come mai hai deciso di metterti nuovamente alla prova in un reality?
“Sì, il buio televisivo è stato, al contrario, pieno per quello che riguarda la mia carriera teatrale e cinematografica. Quella di allontanarmi dalla tv è stata una mia scelta. Ero rimasta un po’ scottata dall’esperienza pesante fisicamente dell’Isola dei Famosi. Nei reality, mi accade spesso di essere molto amata ma di non vincere mai. Anche lì, infatti, ero candidata alla vittoria, ma poi alla fine ha vinto Daniele Battaglia, un figlio dei Pooh, con un televoto flash. Ma questo non importa, visto che poi al Grande Fratello Vip è accaduta un po’ la stessa cosa, dato che sono stata eliminata a sorpresa. Si vede che ho il karma per situazioni di questo genere. Ci avevo fatto il callo all’Isola e non me la sono presa nemmeno al GFVip. Alla fine, si tratta di giochi; le dinamiche sono tante. Motivo per cui prendo tutto in maniera più leggera e professionale. Se ci pensi, è più importante lasciare un segno, indipendentemente dalla posizione che poi uno ottiene. Anche per dare una continuità alla carriera”.
Mi sembra un buon ragionamento…
“Beh, sì. Altrimenti, i reality rischiano di essere esperienze che muoiono lì. Ti danno una bella consapevolezza umana, perché sono esperienze di vita e visibilità che spesso non si riesce a trasformare. Perché, in caso contrario, possono diventare persino controproducenti, se uno si allontana troppo dalla propria carriera o fa dei grossi scivoloni. In ogni caso, all’occasione del GFVip ho deciso di rispondere con grande entusiasmo. Anche pensando al fatto che ci sarebbe stata una seconda ondata di Covid, per cui il programma avrebbe potuto fare compagnia a tanti italiani. Immaginavo dunque che potesse essere un’edizione seguita e su questo ho avuto ragione, dato che poi è stata allungata, a sorpresa, fino a sei mesi. Oltre ad essere stata vincente dal punto di vista degli ascolti, l’edizione del reality a cui ho partecipato ha avuto anche un alto indice di gradimento. Mi viene da fare un paragone con quella che si è appena conclusa, che ha avuto sì tanti ascolti, ma l’affezione ai personaggi è stata inferiore. Il GFVip 5 è rimasto nel cuore dei telespettatori e questo, dal mio punto di vista, ha tanto valore”.
I tuoi genitori sono Maria Teresa Ruta, giornalista e conduttrice, e Amedeo Goria, giornalista. Sei attrice e quindi fai parte di un campo in cui loro non c’entrano particolarmente. Questa voglia di recitare quando ti è venuta?
“Nasce forse da una timidezza e dalla voglia di esprimermi da un mondo interiore molto ricco. È nato anche da una passione culturale per il cinema. Da un desiderio di trovare forza attraverso i personaggi. Nasco molto timida, in realtà. Ho sempre fatto fatica ad autodeterminarmi. Anche se sembra che ho un carattere molto forte, ho convissuto da sempre con le mie fragilità. Il fatto di indossare una maschera e poter interpretare altro mi autorizzava a tirare fuori dei colori che nella vita reale non usavo”.
Tra i personaggi che hai interpretato ce n’è qualcuno che ti è rimasto di più nel cuore?
“Indubbiamente il ruolo di Clara Schumann nello spettacolo La Pianista Perfetta. È il ruolo della mia vita, scritto e costruito su di me, insieme alla grande penna della scrittura italiana che è Giuseppe Manfridi. Clara è una perfezionista, una donna romantica di grande forza che ha respirato un po’ di follia ed è straordinaria. Mi piace molto interpretarla. Inoltre, devo citare Violetta nel prime time de Il Paradiso delle Signore. E adoro i cattivi shakespeariani. Ho interpretato il ruolo di Regan, la figlia cattivissima del Re Lear, e mi ha molto divertita. Credo che Shakespeare scriva dei bei personaggi ed ho una goduria interpretare soprattutto quelli cattivi”.
Ci sono dei prossimi progetti lavorativi di cui puoi parlarci?
“Sono in scena con La Vespa, uno spettacolo a due donne. Ci sarà ancora La Pianista Perfetta a teatro, che andrà anche al Parlamento Siciliano. Come avrai visto, sto seguendo le avventure del mio fidanzato Mirko Gancitano a La Pupa e il Secchione Show. Insieme a lui, continuo a portare avanti il progetto di viaggi per promuovere l’Italia. Ho infine molte proposte per l’estate e per l’anno prossimo, che sto definendo. Con Mirko, non a caso, stiamo mettendo in piedi un magazine di viaggi. Mi muovo sempre su più fronti. E la vita mi sta regalando tante gioie che mi godo”.
A proposito di Mirko. So che vi siete conosciuti a Sharm El Sheik. Il vostro è stato un colpo di fulmine?
“No, non è stato un colpo di fulmine. Inizialmente, abbiamo avviato una conoscenza amichevole. Non avevo intenzione di avere avventure o fidanzarmi; in quel periodo, volevo rimettere insieme dei pezzi della mia vita dopo un inverno bellissimo ma pesante dal punto di vista privato. Era appena finito il GFVip, motivo per cui sono partita in Egitto per stare per conto mio. C’era stata la lontananza di mamma, avevo avuto delle difficoltà fisiche, senza tralasciare il Covid. Quando sono arrivata lì ho cominciato dunque a chiacchierare con Mirko, che ho pensato da subito fosse un ragazzo molto dolce. E ci siamo trovati a parlare di viaggi, finché una sera, per caso, ci siamo guardati ed è scattato un bacio. Da quel momento è nato qualcosa di speciale, che partiva dal cuore, tra due persone che si sono volute bene fin da subito. E da lì è stato tutto bello, sereno e affettuoso. Nessuno ha mai adottato delle tattiche, come pensare di scappare o di farsi rincorrere. E infatti Mirko mi ha subito mandato un mazzo di rose rosse, che in Egitto è complesso trovare. Ci siamo innamorati giorno dopo giorno. Mirko mi ha permesso di aprire il cuore e penso che mi abbia addolcito e migliorata come donna. Ho smussato, grazie a lui, anche alcuni spigoli caratteriali che ho. Abbiamo anche annunciato il matrimonio; è una storia che ha dato tanto ad entrambi”.
Attualmente, Mirko sta partecipando a La Pupa e il Secchione Show. Come lo vedi da concorrente-secchione? È stato “accoppiato” a Mila Suarez che conosceva già. Una situazione non semplice, dato che c’erano degli attriti tra di loro.
“Sì. Di attriti tra di loro ce ne sono parecchi. Tuttavia, mi sembra che stiano cercando di smussarli. E ricordiamoci che Mirko è stato costretto a scegliere tra Mila e Vera Miales, la compagna di mio padre Amedeo. E quello era il suo peggiore incubo. Sperava tutte le pupe, fuorché loro. Tra l’altro, la dinamica con Mila è davvero complessa, anche perché è una pupa che tende ad attaccare i giudici, come ha fatto ad esempio nella prima puntata con Soleil Sorge, facendo guadagnare alla coppia lo scontro per l’ipotetica eliminazione. Questo, alla lunga, rischia di non giovare al percorso. Ma sanno essere anche simpatici. Non a caso, mi sono ribaltata sulla sedia quando lei ha detto che Roma era uno dei sette vizi capitali. Insomma, Mila e Mirko sono una coppia che scoppia, ma sono curiosa di vedere le prossime evoluzioni. Ritengo che siano due caratteri incompatibili e potrebbero nascere tante scintille, a meno che il tutto non sfoci in una grande amicizia”.
Un rapporto burrascoso che dipende anche dal fatto che Mila è l’ex di Alex Belli, migliore amico di Mirko?
“Sì. Non è un segreto che tra Alex e Mila c’è una forte antipatia. Mirko si trova dunque in una situazione complessa, ma Mirko non è Alex ed è giusto che non si faccia troppo condizionare nel suo rapporto con Mila a La Pupa e il Secchione Show”.
Al di là di Mila, immagino che tu sia contenta perché così Mirko, grazie al reality, può farsi conoscere di più dal pubblico?
“Certo. È un’esperienza di vita che può fortificarlo. Mirko è un ragazzo molto dolce, con le sue fragilità. Secondo me, può funzionare a livello televisivo perché ha dei valori sani. Sono quindi contenta di questa opportunità, che penso lo fortificherà e gli darà delle nuove chiavi per il suo futuro. Potrà farsi conoscere per quello che è; gli darà più notorietà. E, tra l’altro, sta lavorando con Barbara D’Urso, che trovo sia una professionista straordinaria che sta conducendo benissimo La Pupa e il Secchione Show. Il programma è molto divertente e mi piace l’entusiasmo con cui Barbara intraprende le nuove avventure. È veramente una professionista. Trovo che il reality sia onesto e non si prenda troppo sul serio. Infine, sono azzeccati anche gli opinionisti: Antonella Elia, che è una mia cara amica, Federico Fashion Style, e Soleil Sorge, che sta portando avanti la sua carriera nella direzione giusta”.
E del carattere di Mirko, invece, che cosa mi puoi dire?
“Mirko è un ragazzo dolce, ma ha sicuramente il suo caratterino, motivo per il quale potrà sorprendere. Sicuramente ne vedremo delle belle. È anche in grado di fermare Mila, qualora esagerasse. Anche se mi auguro sempre che si formi una bella amicizia. Tuttavia, è inutile negare quanto la Suarez abbia un carattere con cui Mirko, nella vita, entra in conflitto”.
E di Vera Miales, che faceva parte della rosa delle pupe del programma, cosa pensi? È la compagna di tuo padre, ma tra di voi non scorre buon sangue…
“C’è sicuramente un’antipatia reciproca. Per ora non credo ci siano possibilità di riappacificazione. Per fare la pace, ritengo che uno debba dire delle cose in maniera diversa. Altrimenti io resto nella mia posizione. Il dialogo deve nascere da una volontà di dialogare reale. Ma, al momento, non c’è mai stata. Nessuno mi ha mai contattato per dialogare, anche se magari in televisione Vera ha detto che io non le rispondevo al telefono o cose varie. Mio padre ogni tanto ci prova a instaurare un dialogo tra di noi, ma ad oggi è tutto bloccato”.
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