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Tra passato, presente e futuro riparte il “LabOratorio”

La stagione dell’Oratorio di San Filippo Neri della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Bologna, 24 gennaio 2022 – Oggi, nella sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, è stata presentata la stagione dell’Oratorio di San Filippo Neri, che prenderà avvio sabato 29 gennaio, curata dalla Fondazione del Monte insieme a Mismaonda.

Tutti gli incontri e gli spettacoli sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, con possibilità di prenotazione.

Da gennaio a maggio 2022 l’Oratorio ospiterà oltre 35 eventi tra spettacoli, dialoghi, presentazioni di libri, anteprime nazionali e omaggi a grandi protagonisti della cultura italiana. Tanti i temi che saranno affrontati, dall’ambiente alla fantascienza, dall’informazione al mondo dello spettacolo, dal successo dei talent show a quello dei podcast.

«La Fondazione del Monte da anni ha aperto il suo bellissimo Oratorio, sostenendone i costi di gestione e condividendo con Mismaonda la programmazione, per offrire gratuitamente ai cittadini occasioni multiformi di condivisione culturale. È un modo per mettere insieme la comunità e per riportarla in luoghi dove le persone stanno bene insieme, come i teatri. In questi anni segnati dalla pandemia vedere le sale dei cinema, dei teatri, dei concerti, deserte e silenziose, ci ha fatto comprendere ancor più il ruolo vitale della cultura. La Fondazione continua dunque con molta convinzione a investire in ciò che crede indispensabile, in particolare per le nuove generazioni, che sono state private a lungo di spazi per socializzare, conoscere, scoprire, crescere e far vivere la loro umanità. Anche quest’anno, quindi, riapriamo le porte del nostro Oratorio per valorizzare il nostro patrimonio culturale, per dare nuovi stimoli di riflessione e spazio alla creatività e per cercare di ritrovare la dimensione di socialità che ci manca»afferma Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione.

«Il passato, la memoria che ci nutre e ci indirizza. Il presente che ci informa e ci accoglie. Il futuro che possiamo immaginare ma anche predisporre. La nuova programmazione del LabOratorio si orienta su diverse linee tematiche spalancando una finestra sui tempi nuovi con lo sguardo ben puntato sulla contemporaneità e il pensiero sempre rivolto a chi ci ha preceduto. Il presente si rispecchia nel successo dei talent show e dei suoi protagonisti, nelle attuali drammaturgie teatrali, nei libri capaci di raccontare le icone, le ossessioni e le verità di questo periodo. Il passato ci porta invece a celebrare le ricorrenze illustri ma anche a riconsiderare artisti e intellettuali che hanno costruito la nostra impalcatura culturale. Il concetto di futuro, di cui la filosofia ha da sempre saputo farsi portatrice, sarà esplorato attraverso la questione ambientale e una riflessione sul tema della comunicazione che analizza come è cambiato il modo di leggere le notizie con focus sui podcast»dichiara Mariangela Pitturru, direttrice artistica di Mismaonda.

Il programma

AMBIENTE. L’attore Matteo Caccia e il botanico Stefano Mancuso presentano in anteprima il loro spettacolo dedicato alle storie di uomini e piante che negano i confini, mentre il filosofo Telmo Pievani, con il libro ‘Serendipità’, dimostra come la natura la sappia sempre più lunga dell’essere umano. Saranno in verde anche le tre domeniche mattina curate dalla casa editrice Il Mulino, che vedranno la presenza di autori che disquisiranno di piante, giardini e fiori: Alessandra ViolaPaola Bonfante e Carlo Tosco. Lo chef Marco Bianchi racconta del suo ‘Viaggio nel corpo umano’, un libro che affronta in modo assolutamente innovativo il rapporto fra salute e benessere. 

FANTAFILOSOFIA. Tornano a grande richiesta i Tlon, i due ‘filosofi pop’ tanto amati dai giovani. Maura Gancitano e Andrea Colamedici indagheranno i confini fra futuro e fantascienza discutendo di metaversi, distopie, extraterrestri, ma anche del famoso romanzo ‘Discorso di Metz’ di Philip Dick, che l’attore e regista Pietro Babina porterà in scena sul palco del San Filippo Neri.

INFORMAZIONE. Viviamo anni di comunicazione esasperata e confusa: ma come vanno riportate e lette le notizie? Tre gli esempi proposti: il primo, satirico, sarà illustrato dal comico Enrico Bertolino e dal giornalista Luca Bottura; il secondo, radiofonico, dalla scrittrice e conduttrice Claudia De Lillo; il terzo, incentrato sulla ricerca degli errori e dei refusi, dai giornalisti Marianna Aprile e Alessio Viola. Una testimonianza sul mondo dei podcast e sulle modalità di ascolto sarà offerta dalla coordinatrice editoriale di Storielibere.fm Chiara Tagliaferri con ‘Les Diaboliques’, dedicato alle sorelle Giussani.

TALENT SHOW. I talent sono ormai le trasmissioni cult del piccolo schermo, ma per i concorrenti di questi programmi cosa cambia dopo una lunga e fortunata esposizione televisiva? Racconteranno la propria esperienza e si esibiranno all’Oratorio gli artisti N.A.I.P. (X Factor), Black Blues Brothers (Tu si que vales) e Trejolie (vincitori di Italia’s Got Talent).

LIBRI IN SCENA. Sono sempre di più i personaggi del mondo dello spettacolo che si cimentano nella narrazione o si raccontano in un libro. In programma incontri con il conduttore radiofonico Fabio Canino con il suo volume ‘RaffaBook’ dedicato al Raffaella Carrà; l’attrice Francesca Neri con l’autobiografia ‘Come carne viva’; l’attore Valerio Aprea con ‘A questo poi ci pensiamo’, un omaggio allo sceneggiatore e autore Mattia Torre; la cantautrice Nina Zilli con la sua opera prima ‘L’ultimo di sette’; l’attrice Isabella Carloni che racconta i suoi quattro monologhi contenuti ne ‘Le irriverenti’; il regista Peter Stein che illustra la sua straordinaria carriera in ‘Un’altra prospettiva’, libro scritto con l’attore e regista Gianluigi Fogacci.

PRIMA DELLA PRIMA. Sempre molto apprezzate dal pubblico, tornano le anteprime di spettacoli prima del loro debutto ufficiale. L’attrice Stefania Rocca propone ‘La madre di Eva’ tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Ferreri, un dialogo fra una madre e una figlia in procinto di cambiare sesso. L’attrice Viola Marietti interpreta ‘Chef’ di Sabrina Mahfouz con la regia di Serena Sinigaglia, mentre l’attore Davide Pascarella presenta il suo copione ‘Appunti per un testo sulla fine del mondo’.

LA MEMORIA. Apre la stagione il monologo scritto e interpretato dall’attore Stefano Pesce in occasione della Giornata della Memoria in collaborazione con il Museo Ebraico.  È l’anno del centenario di due mostri sacri dello spettacolo italiano: Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. A tracciarne un tenero ritratto saranno i rispettivi figli: Ricky Tognazzipresenterà il documentario ‘La voglia matta di vivere’, in onda a marzo sulla Rai, mentre Paola Gassman, primogenita di Vittorio, ricorderà il padre con aneddoti e un assaggio teatrale.

Sempre sul filo della memoria, a dieci anni dalla morte di Lucio Dalla, la cantautrice Roberta Giallo omaggerà il grande artista bolognese nella data simbolo del 4 marzo, giorno di nascita del cantautore che dà anche il titolo a una delle sue più belle canzoni “4 marzo 1943”. La serata si inserisce all’interno delle manifestazioni ufficiali dirette da Ernesto Assante che si terranno in città. 

E ancora l’omaggio al critico teatrale Franco Quadri, rilevante intellettuale del secondo ‘900, ideato e offerto dall’attrice Fiorenza Menni e a cura dell’associazione Ubu. Inoltre un affezionato ricordo da parte della comunità teatrale al regista-drammaturgo Gianfranco Rimondi, scomparso un anno fa, e il singolare happening dell’attore teatrale Nicola Borghesi sulle vicende narrate dal giornalista Claudio Cumani nel libro ‘Cresciuti a pane e teatro’ sugli ultimi 50 anni del teatro bolognese e dei suoi protagonisti.

La novità di quest’anno è IL RACCONTO DI FILIPPO, una visita guidata con attori che, interpretando personaggi storici e di fantasia, condurranno il pubblico, negli spazi svelati e in quelli segreti dell’Oratorio. Il tour racconterà la storia di questo gioiello architettonico dedicato a San Filippo Neri inaugurato nel 1733 dal cardinale Lambertini, ridotto successivamente a caserma a causa degli editti napoleonici, acquistato nel 1997 dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e restituito a nuova vita nel 1999 dall’architetto Pier Luigi Cervellati, dopo gli ingenti danni subiti durante la seconda guerra mondiale. 

Gli eventi si terranno alle ore 20.30, salvo eccezioni indicate nel programma, all’Oratorio di San Filippo Neri (via Manzoni 5, Bologna). 

Tutti gli incontri e gli spettacoli sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, con possibilità di prenotazione viaemail oratoriosanfilipponeri@mismaonda.eu o tramite sms / whatsapp 349.7619232.


In ottemperanza alle disposizioni vigenti ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19, per accedere all’Oratorio di San Filippo Neri saranno necessari Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

Animato da un’indomabile passione per il giornalismo, Junior ha trasceso il semplice ruolo di giornalista per intraprendere l’avventura di fondare la sua propria testata, Sbircia la Notizia Magazine, nel 2020. Oltre ad essere l’editore, riveste anche il ruolo cruciale di direttore responsabile, incarnando una visione editoriale innovativa e guidando una squadra di talenti verso il vertice del giornalismo. La sua capacità di indirizzare il dibattito pubblico e di influenzare l’opinione è un testamento alla sua leadership e al suo acume nel campo dei media.

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Attualità

HyperSport Responder: l’ambulanza da 395 km/h che...

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Quando ci viene in mente un mezzo di soccorso, ci immaginiamo il solito veicolo pratico, progettato per arrivare il più velocemente possibile dove c’è un’emergenza. Ma, come spesso accade, a Dubai le cose funzionano in modo un po’ diverso. Qui anche un mezzo sanitario può diventare un vero e proprio bolide di lusso. La HyperSport Responder, con una velocità massima di 395 km/h, non è solo un mezzo di soccorso ma detiene il record mondiale come l’ambulanza più veloce (e costosa) mai costruita: roba da Guinness, insomma.

Una supercar che diventa ambulanza

Dimentica quello che sai sulle ambulanze. Questa è basata sulla Lykan HyperSport, una supercar di cui esistono solo sette esemplari al mondo. Il prezzo? Oltre 3 milioni di euro per ciascuna. Già qui la cosa fa riflettere. Ma non è solo questione di soldi: c’è lusso dappertutto. Dai fari tempestati di diamanti agli interni placcati in oro. Sì, hai letto bene. Oro.

E sotto il cofano? Ovviamente non poteva mancare un motore degno di una vettura sportiva: parliamo di un Porsche twin-turbo da 780 cavalli. Questo bestione è capace di far schizzare il veicolo da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi. Sì, hai capito bene! È roba che ti lascia a bocca aperta, soprattutto se pensi che stiamo parlando di un servizio di emergenza e non di una macchina da pista. Surreale, vero?

Nonostante tutta questa potenza, la Lykan HyperSport non si dimentica di essere lussuosa. I fari decorati con 440 diamanti e gli interni placcati in oro la rendono unica nel suo genere. Se fosse solo una macchina di lusso, già sarebbe assurda, figuriamoci come ambulanza!

Un’ambulanza contro il tempo

Ma torniamo alla domanda principale: tutta questa velocità serve davvero in situazioni di emergenza? Secondo Khalifa bin Darrai, CEO della Dubai Corporation for Ambulance Services (DCAS), l’obiettivo è ridurre i tempi di risposta. In una città come Dubai, con traffico caotico e strade affollate, arrivare in fretta è essenziale. Potrebbe essere la differenza tra salvare o meno una vita.

La HyperSport Responder non è solo un “giocattolo” di lusso. È stata pensata per situazioni molto specifiche, come il trasporto rapido di organi vitali o per soccorrere in aree dove il traffico è davvero bloccato. Certo, però, non tutti sono convinti che una velocità del genere basti da sola. Oltre alla velocità, c’è bisogno di spazio e comfort, e questo tipo di supercar non è esattamente famosa per la sua capienza interna.

Un gioiello tecnologico

Oltre alla velocità, questo mezzo è un vero e proprio concentrato di tecnologia. Il motore potente è solo l’inizio. La HyperSport Responder è equipaggiata con un display olografico 3D, un sistema di navigazione satellitare ultra moderno e una connessione internet continua per restare sempre in contatto con gli ospedali. Insomma, è un mix tra un bolide da corsa e una sala operativa volante.

Ma, nonostante tutte queste caratteristiche futuristiche, c’è chi si chiede quanto sia davvero utile in situazioni più complesse. Alcuni pensano che, più che un’ambulanza, sia una mossa per promuovere l’immagine di Dubai come città ultramoderna. E, guardando il design, viene proprio il sospetto che un po’ di marketing ci sia dietro.

Un’ambulanza da record in una città da record

Non sorprende che questa innovazione sia stata introdotta proprio a nella città degli Emirati, la città dove lusso e innovazione vanno a braccetto. Negli Emirati Arabi, supercar come questa non sono una novità, nemmeno per le forze dell’ordine. La polizia ha un parco auto che comprende Ferrari, Lamborghini e persino Bugatti. Aggiungerne una come ambulanza sembra perfettamente in linea con il loro stile di vita esagerato.

Ma fuori da Dubai? Forse sarebbe meno utile. In molte città, infatti, la cosa più importante per un’ambulanza non è tanto la velocità, quanto la capacità di muoversi agilmente tra le strade strette o bloccate. In questo senso, la HyperSport Responder sembra più una vetrina di lusso che un vero strumento pratico.

C’è chi, però, pensa che veicoli così avanzati possano davvero migliorare i servizi di emergenza, soprattutto in grandi città congestionate. Forse un giorno vedremo ambulanze come la HyperSport Responder girare per le strade di tutto il mondo. Chi lo sa.

Un’ambulanza che racconta una città

A pensarci bene, la HyperSport Responder racconta sicuramente molto di Dubai. È una città che non si accontenta mai dell’ordinario e cerca sempre di superare qualsiasi limite, ebbene sì, anche quando si parla di sanità. Questo veicolo è la perfetta incarnazione di lusso e innovazione che definisce Dubai, dove anche le cose più inaspettate diventano occasione per stupire.

Quest’ambulanza rivoluzionaria sarà davvero la svolta nel mondo dei soccorsi? Questo solo il tempo ce lo dirà. Per ora continuerà a far parlare di sé, come un simbolo di una città che non smette mai di sorprendere.

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Attualità

“Non compleanno” da record: boom di presenze e...

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Una terza edizione da record assoluto per presenze e donazioni raccolte, quella del “Non compleanno”, l’evento di solidarietà promosso e organizzato da Lorenzo Crea, Luca Iannuzzi, Eduardo Angeloni e Nicola Diomaiuta, svoltosi sabato 7 settembre al Nabilah di Bacoli. Sold out di pubblico e più di 20 mila euro raccolti nella sola serata dell’evento ai desk della Fondazione Melanoma Onlus presieduta dal professore Paolo Ascierto, presente al charity party, e alla quale sarà interamente devoluto l’incasso dell’iniziativa per la ricerca contro il cancro. Ai fondi raccolti sabato 7 si aggiungeranno poi le somme dei bonifici on line già arrivati nelle scorse settimane direttamente alla Fondazione Melanoma da quando è stato annunciato l’evento. Tutto lascia pensare che saranno superati gli incassi delle due edizioni precedenti.

Il Non Compleanno è un progetto solidale nato dalla volontà di Crea, Iannuzzi e Angeloni per sostenere la battaglia contro il cancro e il lavoro della equipe di Ascierto.

Oltre 1000 persone hanno partecipato alla I edizione, numero cresciuto di volta in volta consentendo a questo evento di raccogliere decine di migliaia di euro per una giusta causa.

La serata, introdotta da Dino Piacenti di We can dance, format tv fra i media partner dell’evento insieme a J’Adore Napoli e GtChannel, è stata impreziosita dal live show musicale di Erminio Sinni e dai dj set di Jessica Ferrara, Joe C e Dj Cerchietto. Il gruppo di lavoro che ha organizzato l’evento è stato formato dai promotori dell’iniziativa Lorenzo Crea, Luca Iannuzzi, Eduardo Angeloni e Nicola Diomaiuta, e da Luigi Graziano Di Matteo, Simona Cisale, Maria Carla Palermo, Francesco Pollio, Armida Iodice, Brunella De Luca, Enzo Agliardi e Simona Bosso. Tutti, compresi gli staff del Nabilah, di T&D Angeloni e Narciso, hanno lavorato a supporto dell’evento in maniera totalmente gratuita.

Fra i presenti alla serata, nella moltitudine di persone che ha riempito in ogni angolo la suggestiva location del Nabilah e che anche stavolta non ha mancato di sostenere con entusiasmo e convinzione la nobile causa del Non compleanno e della Fondazione Melanoma onlus del Prof. Ascierto, c’erano l’ingegnere Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1; Antonio Caiazzo, capo staff del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, gli attori Biagio Manna, Ciro Villano e Gino Rivieccio; le attrici Mariasole Di Maio, Mariacarla Casillo, Angela Bertamino e Ludovica Nasti; il vicepresidente nazionale di Confesercenti Vincenzo Schiavo; gli editori televisivi Tony Florio e Genny Coppola, il magistrato Concetta Menale; l’avvocato Cetty Saetta, il prof. Antonio Salvatore, gli imprenditori e manager Francesco Russo, Alessandro Totaro, Aniello Di Vuolo, Gaetano Agliata, Nancy d’Anna e Davide Angeloni, i produttori cinematografici Silvana Leonardo e Andrea Leone e tanti altri protagonisti del mondo dell’imprenditoria e delle professioni, della moda, cultura e spettacolo.

Numerosissimi i partner dell’evento, grazie ai quali è stato possibile assicurare il successo dell’iniziativa, compresi i protagonisti del settore food and beverage che hanno offerto agli ospiti presenti le proprie prelibatezze: Sorbillo, Signora  Bettola, 50panino, Cantine Tizzano, De Vivo Pasticceria, Perrella Collection, Eccellenze napoletane, Poppella, TLB ‘o Talebano, To live, Misterbar, La bontà del fornaio, ‘A cucina e Mammà, La bontà dell’orto, Cantine Tizzano, Matronae Wine Experience, Cavasete, Scaturchio 1903, Pastificio Bassolino, Raffaele Caldarelli,  Pasquale Ruocco fotografi, Mosaicon, Alkemik, Antiche radici, Alma de Lux, Babà Re, Timbone, Villa Domi, Chef Salvatore Cristoforo, Orneta, Amoy caffè, Diva – il bello delle donne, Luxury Model Agency, Petrone, Gsm, Pezzullo, Tipografia Del Prete, Baronetto 51, Antonio Passante, Fabrizio Erbaggio, Cantina di Solopaca, Villa Raiano, Clara C Valdobbiadene, GMC srl.

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Attualità

Michel Barnier: il nuovo Primo Ministro della Francia...

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Emmanuel Macron ha fatto una scelta strategica nominando Michel Barnier come nuovo Primo Ministro della Francia, in un momento in cui il panorama politico francese è profondamente diviso. L’incarico a Barnier arriva dopo quasi due mesi di stallo politico, seguito alle elezioni legislative anticipate che hanno lasciato il Paese senza una maggioranza chiara in Parlamento. Macron ha incaricato Barnier di formare un governo di unità nazionale, con l’obiettivo di creare un equilibrio tra le diverse forze politiche del Paese, coinvolgendo anche l’opposizione.

Un uomo di esperienza per una Francia divisa

La carriera di Michel Barnier lo ha reso una figura rispettata sia a livello nazionale che internazionale. È stato ministro in diversi governi francesi e ha ricoperto il ruolo di commissario europeo per ben due volte. La sua esperienza è forse più nota per il ruolo di capo negoziatore dell’Unione Europea durante le trattative per la Brexit, un compito che ha svolto con grande abilità, guadagnandosi la fiducia di molti leader europei. Questi incarichi hanno contribuito a cementare la sua reputazione come abile mediatore e negoziatore, una qualità essenziale per navigare l’attuale crisi politica in Francia.

La Francia è attualmente frammentata, con la sinistra del Nuovo Fronte Popolare che ha ottenuto una vittoria nelle recenti elezioni legislative, ma non è riuscita a ottenere abbastanza seggi per formare un governo da sola. Questo ha creato un vuoto di potere che Macron ha cercato di riempire con la nomina di Barnier, sperando che la sua esperienza e il suo appeal possano unire un Parlamento diviso.

La sfida del governo di unità nazionale

La decisione di Macron di puntare su un governo di unità nazionale è una mossa volta a stabilizzare il Paese. Barnier è stato incaricato di formare un esecutivo che possa contare su un’ampia base di consenso, includendo rappresentanti di diverse forze politiche, in particolare del centrodestra. Questa strategia, pur complessa, punta a evitare il rischio di un blocco politico che potrebbe paralizzare le riforme necessarie per affrontare le sfide economiche e sociali della Francia.

L’obiettivo di Macron è chiaro: dare vita a un governo capace di navigare attraverso un periodo di tensione politica e disordini sociali, che ha visto una crescente ondata di proteste e malcontento in tutto il Paese. Le principali problematiche che Barnier dovrà affrontare comprendono una ripresa economica lenta, la gestione delle crisi internazionali e le riforme sociali che Macron ha promesso durante la sua presidenza.

Le reazioni politiche: un’opposizione in fermento

Non tutti, però, hanno accolto con favore la nomina di Barnier. Il leader della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon, ha duramente criticato la scelta, accusando Macron di aver “rubato” l’elezione e di aver ignorato la volontà del popolo. Mélenchon e altri esponenti della sinistra sostengono che la nomina di un esponente della destra come Barnier rappresenti un tradimento delle aspettative del Nuovo Fronte Popolare, che aveva ottenuto una vittoria significativa nelle elezioni legislative.

Mélenchon ha già chiamato a una massiccia mobilitazione popolare, programmando manifestazioni per le prossime settimane. Questo lascia intendere che il nuovo governo guidato da Barnier dovrà affrontare non solo la sfida di ottenere il consenso all’interno del Parlamento, ma anche di placare una parte dell’opinione pubblica sempre più scontenta e pronta a scendere in piazza per protestare contro quella che vedono come una “negazione della democrazia”.

La scelta di Barnier: tra pragmatismo e fedeltà a Macron

Michel Barnier, sebbene esponente di un partito di centrodestra, ha dimostrato negli anni una grande capacità di dialogo e una visione europeista che coincide con quella di Macron. La sua fedeltà alle istituzioni europee e la sua esperienza nel negoziare accordi complessi lo rendono una figura rassicurante per Macron, che ha bisogno di un premier in grado di mantenere continuità con le politiche portate avanti negli ultimi sette anni. Al contempo, Barnier rappresenta anche un elemento di novità rispetto al giovane Gabriel Attal, il predecessore che aveva guidato il governo per un breve periodo prima della crisi.

Barnier, il più anziano premier della storia della Quinta Repubblica, si troverà dunque a gestire una situazione che richiede grandi capacità diplomatiche, soprattutto nella formazione di una coalizione di governo che includa forze politiche molto diverse tra loro. Questa mossa potrebbe rafforzare la posizione di Macron, consolidando una leadership che punta a essere pragmatica e inclusiva, ma le sfide sono numerose e il futuro politico della Francia rimane incerto.

Le prospettive future

Il compito di Michel Barnier sarà quello di guidare la Francia attraverso un periodo di grandi cambiamenti e incertezze. La sua nomina come Primo Ministro è vista come una scelta pragmatica, ma non priva di rischi. Dovrà dimostrare di essere capace di costruire un governo che possa gestire le numerose sfide interne, tra cui la crescente disuguaglianza economica, il problema dell’immigrazione e il cambiamento climatico, che sono stati al centro del dibattito politico negli ultimi anni.

Allo stesso tempo, Barnier dovrà bilanciare le aspettative di una Francia che guarda sempre di più alle prossime elezioni presidenziali del 2027. Il rischio che la sua leadership sia solo transitoria è alto, soprattutto in un contesto in cui le forze politiche tradizionali stanno perdendo terreno di fronte a nuove formazioni più radicali e populiste. L’eredità che Barnier lascerà come Premier sarà strettamente legata alla sua capacità di creare un governo che possa realmente unire il Paese e prepararlo per le sfide future.

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