Bollettino Coronavirus di Mercoledì 23 Giugno 2021, rapporto positivi/tamponi allo 0,48%
In data 23 giugno l’incremento nazionale dei casi è +0,02% (ieri +0,01%) con 4.255.434 contagiati totali, 4.059.463 dimissioni/guarigioni (+5.455) e 127.352 deceduti (+30); 68.619 infezioni in corso (-4.345). Ricoverati con sintomi -149 (2.140); terapie intensive -18 (344) con 4 nuovi ingressi del giorno. Elaborati 198.031 tamponi totali (ieri 192.882) di cui 104.198 molecolari (ieri 93.057) e 93.833 test rapidi (ieri 99.825) con 49.813 casi testati (ieri 48.575); 951 positivi (target 4.311) dei quali 193 relativi al periodo febbraio-maggio 2021 e non precedentemente comunicati dalla Regione Liguria; rapporto positivi/tamponi totali 0,48% (ieri 0,43% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 1,90% (ieri 1,71% – target 3%).
Nuovi casi soprattutto in: Sicilia 158; Lombardia 131; Campania 110; Lazio 97; Puglia 63; Emilia Romagna 55; Piemonte 51; Toscana 50; Veneto 49. In Lombardia curva +0,01% (ieri +0,01%) con 32.980 tamponi totali (ieri 27.289) di cui 18.653 molecolari (ieri 13.424) e 14.327 test rapidi (ieri 13.865) con 11.104 casi testati (ieri 10.342); 131 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 0,39% (ieri 0,46% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 1,17% (ieri 1,21% – target 3%); 841.029 contagiati totali; ricoverati -39 (350); terapie intensive -1 (72) con 0 nuovi ingressi del giorno; 33.761 decessi (+3).
La cautela con cui, da sempre, cogliamo i segnali positivi tenendo parallelamente conto delle possibili evoluzioni sfavorevoli, risponde a due principi chiave (non solo per l’epidemiologia). 1) Non ci si deve limitare a prendere atto della situazione contingente, ma si devono elaborare tutti gli scenari ipotizzabili preparando contromisure che possano funzionare anche contro quello peggiore. Con la speranza di non usarle mai. Un po’ come dicevano gli antichi romani: “Si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra. 2) Non si deve partire dall’assunto che tutto funzionerà alla perfezione, ma dal suo esatto contrario: sicuramente qualcosa non andrà come previsto.
Ne troviamo dimostrazione, proprio oggi, da uno spunto di cronaca che riguarda il focolaio da variante delta da poco individuato nella zona di Piacenza (Emilia Romagna): 25 positivi individuati, tutti non vaccinati. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ospite della trasmissione Mattino 5 ha dichiarato: “In Gran Bretagna vediamo che la variante delta un po’ di spavento lo crea, può fare paura, ma se si è vaccinati fa molta, molta meno paura. E il fatto che in Emilia-Romagna riusciamo a sequenziare tutti ci aiuta a intervenire più rapidamente possibile”. A pochi minuti di distanza, in collegamento con la stessa trasmissione, il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria locale di Piacenza, Marco Delledonne, lanciava l’allarme: “Abbiamo contattato circa 800 persone per sottoporsi a tampone nell’ambito del contact tracing del coronavirus per il focolaio di variante delta nel Piacentino, ma di queste quasi 300 devono ancora presentarsi. Stiamo attivando anche le forze dell’ordine locali per rintracciarli perché non si fanno trovare”.
Il problema, a quanto pare, sarebbe legato alla volontà di sfuggire al test per non rischiare di saltare le vacanze. Come dicevamo, non bisogna mai pensare che tutto funzionerà alla perfezione, ma l’esatto contrario: perché nella realtà, in pochi minuti, capita di passare dal “riusciamo a sequenziare tutti” a 300 persone che scappano per non farsi testare. E che potrebbero infettarne altre prima di essere rintracciati, sottoposti a test e, se positivi, messi in isolamento. Abbiamo visto nei giorni scorsi, e nell’analisi settimanale odierna, come la variante delta sia molto veloce, capace di esprimere un R0 intorno a 5 (usiamo la stima più conservativa). Ovvero un singolo contagiato, senza contromisure, trasmette l’infezione ad altre 5 persone. La differenza con il nostro recente passato è tutta in questo numero, che impatta sulle catene di trasmissione: con il virus nella variante alfa o ex inglese (R0 3,0) dopo 5 passaggi i contagiati totali erano 364. Con la variante delta (R0 5,0) dopo 5 passaggi le persone infettate arrivano a 3.906. A rallentare questa folle corsa ci pensano i vaccini (per chi lo ha fatto) e quel minimo di misure di contenimento che ancora vengono osservate. Ma la cautela che usiamo sempre quando parliamo dell’evoluzione della pandemia si deve proprio a questo: viviamo in un mondo imperfetto, dove capita di scappare dal test invece che dal virus.

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