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PAOLO BELLI torna “on air” con il nuovo singolo SIAMO LA...
PAOLO BELLI torna “on air” con il nuovo singolo SIAMO LA FINE DEL MONDO in uscita venerdì 18 giugno, da oggi il presave
“Siamo la fine del mondo” (etich. CinicoDisincanto/PB Produzioni, distr. Artist First), il nuovo inedito di Paolo Belli, è un potente grido liberatorio, che arriva dopo un periodo difficilissimo per tutti.
Scritto in collaborazione con Valerio Carboni (già compositore di brani per diversi artisti tra cui Morandi, Masini, Stadio, Nek, Amoroso) e i Nèra, promettente e giovane band toscana, Siamo la fine del mondo è disponibile in presave da oggi a questo link e in rotazione radiofonica a partire da venerdì 18 giugno.

“E allora dimmi cos’è che ci fa respirare… che ci fa divertire“, “ho voglia di abbracciare il mondo stasera”, “viviamo adesso, viviamoci” sono alcuni passaggi del testo che meglio spiegano quanto sia forte la voglia di “ripartenza”, di ritorno alla normalità, alla leggerezza di un concerto estivo, di una serata tra amici, di un ballo a piedi nudi sulla spiaggia.
“Mi piacerebbe che questa canzone potesse diventare un grido di gioia forte e “contagioso” – dichiara Paolo Belli – perché veniamo da un periodo lunghissimo che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere, che ha cambiato forse per sempre le nostre vite, ma oggi l’unico desiderio è quello di guardare al futuro con grande ottimismo, grazie anche alla gioia che solo la musica, con la sua energia, sa regalare”.
“Siamo la fine del mondo” è un Funky Pop moderno, suonato dalla Big Band di Paolo Belli, e caratterizzato da un sound che promette di farci cantare e ballare per tutta l’estate, anche negli eventi live che presto vedranno Paolo di nuovo, finalmente, su un palco. “Siamo la fine del mondo” è il primo tassello di un nuovo progetto artistico che porterà Paolo in studio di registrazione nei prossimi mesi per realizzare il nuovo album.
Le foto sono state realizzate da Mariachiara Tascione.
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Sanremo Giovani, Nausica: “Sul palco porto la magia...

"Il brano 'Favole' nato dalla fine dolorosa di una relazione, un mix tra classico e urban"

Nausica è catanese, ha delle trecce rasta rosa raccolte dietro, il sorriso di chi ha passato 'la nuttata' e molta voglia di parlare. Così si presenta all'Adnkronos alla vigilia della finale di Sanremo Giovani, in onda il prossimo mercoledì 19 dicembre su Rai1, in cui sfiderà altri 11 colleghi per accedere al festival di febbraio. La cantautrice porta all'Ariston il suo 'Favole', "un pezzo nato qualche mese fa dopo la rottura di una relazione che mi ha segnata in modo particolare. "Si dice che il primo amore non si scorda mai e io penso che sia proprio così", racconta.
"La sera quando tornavo a casa avevo dentro una serie di emozioni che non riuscivo a far venire fuori in alcun modo, fino a quando una notte ero presa da una tale rabbia, tristezza, malinconia che ho dovuto buttar giù tutte queste sensazioni ed è nato 'Favole'", spiega. Il brano è "un connubio perfetto tra il classico e l'urban, quello che sta andando tanto adesso", dice Nausica. Che sul palco si presenterà con la sua inseparabile arpa. "Sì, a rendere il tutto classico è anche Kitty, la mia arpa, che però si sta modernizzando tanto e riesce dunque a creare un'atmosfera più pop e moderna", dice sorridendo. E sottolinea: "E' uno strumento molto classico ma come ogni cosa se usata nel modo giusto può dare quel plus in più. Io e lei siamo in simbiosi, facciamo ogni cosa insieme, scriviamo insieme inventiamo cose nuove insieme. E' la mia compagna di vita".
Sulle emozioni che le crea il palco dell'Ariston, la ventenne artista catanese rivela che "in generale nella vita non sono una persona competitiva, al massimo competo con me stessa. Spero che insieme alla mia Kitty riuscirò a creare quella magia che si crea sempre". La sua musica la definisce "Magnetica, magica, un po' caotica". Infine, un cenno ai suoi thread rosa: "Sono bellissimi, anche se la prima notte non ho nemmeno dormito dal dolore. Ma ne vale la pena, le avrò anche all'Ariston. D'altronde, si 'matchano' perfettamente con la mia arpa, no?".
(di Ilaria Floris)
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Sanremo, tra 12 Giovani finalisti c’è Jacopo Sol:...

"Sul palco sento più l'adrenalina che l'ansia, la mia musica è energica e imprevedibile"

"La mia musica in tre parole? Energica, imprevedibile, emotiva". A descriversi all'Adnkronos è Jacopo Sol, nome d'arte di Jacopo Porporino, cantautore e musicista originario di San Severo in provincia di Foggia, arrivato tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani che mercoledì 19 dicembre si sfideranno sul palco dell'Ariston per accedere ad uno dei tre posti per il festival di febbraio. Il brano che l'artista porta a Sanremo è 'Cose che non sai', "una canzone nata in un periodo particolare per me -spiega- E' nata in un periodo di sessione universitaria, in cui c'erano parecchi esami e mi sentivo un po' oppresso, con parecchi pensieri, ero molto confuso, tra università e musica. Mi rendo conto che ero così preso da quanto mi accadeva intorno da non riuscire a capire cosa stessi provando. Il pezzo infatti è un dialogo interiore tra me e me, in cui ne parlo e tiro fuori queste emozioni".
Le sonorità della sua musica, e del brano che porta all'Ariston, Jacopo le spiega così: "Nel mio sound ci sono tante influenze, in particolare nel pezzo che porto perché c'è la drum and bass, che è un pattern di batterie, influenze di R&B, pop, anche un pochino di blues perché sono sempre stato super fan di Pino Daniele e penso che si senta", dice la giovane promessa sanremese.
E su come stia approcciando l'esperienza di Sanremo Giovani, Jacopo Sol rivela: "Io penso che crederci sia quasi tutto, è importante, e anche proiettare quello che succederà, perché questo poi traspare, il pubblico lo percepisce. Sul palco credo che sarò concentrato su me stesso, non vivo tanto l'ansia quanto l'adrenalina durante l'esibizione. C'è tanta eccitazione". Se vinci? "Se vinco chiamo la mia famiglia, chiamo tutti quelli che mi sono stati vicini. Sento molto il supporto di tutti, ed è il motivo per cui mi sento sicuro sul palco. Poi ovviamente, dal giorno dopo, si comincia a lavorare sul serio", conclude.
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10 film tra commedie, fantasy e cartoon per un Natale da...

'Adagio' romano con Favino e Mastandrea, il biopic 'Ferrari', 'Aquaman', Pio & Amedeo, Woody Allen alla francese, 'Giorni felici', Abatantuono e Frassica, le favole tra Egitto, Francia e Oriente, 'Wonka', Ficarra & Picone

Un Natale da grande schermo, con dieci film da vedere da soli o in coppia, in famiglia o fra amici, per riscoprire il fascino o più semplicemente il piacere di godersi la visione di un film in una grande sala cinematografica anziché fra le quattro pareti domestiche. Tra commedie e fantascienza, film drammatici o comici, noir e cartoon, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Questa può essere una guida utile, aperta un po' a tutti i gusti e a tutte le età.
Nel fare le scelte, si può andare... 'Adagio', come suggerisce il titolo del lungometraggio di Stefano Sollima, una crime story ambientata a Roma, con un cast 'grandi firme' composto da Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, Francesco Di Leva. La pellicola completa la trilogia del crimine romano, iniziata da 'Romanzo criminale' e proseguita con 'Suburra'. Per chi invece di andare adagio volesse correre, l'alternativa è data da 'Ferrari', il film del regista Michael Mann, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, con il ruolo di Enzo Ferrari affidato all'attore americano Adam Driver.
Restando negli Usa, come Paese di produzione, ma trasferendoci in un mondo fantastico, si può approdare con Aquaman nel 'Regno Perduto', sequel del primo film che ha come protagonista il personaggio a fumetti della Dc Comics. Per il regista James Wan, malese naturalizzato australiano, recitano Jason Momoa nel ruolo di Aquaman e Patrick Wilson in quello di Ocean, mentre la regina Atlanna è Nicole Kidman. E sempre a proposito di acqua, ci si può divertire con il film 'Come può uno scoglio' e con la coppia comica pugliese Pio & Amedeo, diretta da Gennaro Nunziante e alle prese con il dubbio reso celebre da un brano firmato Battisti-Mogol.
Chi cercasse un colpo di fortuna e volesse andare sul sicuro può trovarlo in 'Coup de Chance', primo film girato in francese da Woody Allen, storia di una coppia realizzata e felice, fino a quando... E a proposito di felicità, vera o presunta, eterna o effimera, si può optare per il film 'Giorni felici', melodramma con Anna Galiena e Franco Nero protagonisti. Chi non volesse rinunciare alle tipiche atmosfere natalizie, può imboccare la strada che porta ai cinema dove proiettano 'Improvvisamente a Natale mi sposo', sequel di 'Improvvisamente a Natale' sempre diretto da Francesco Patierno, con i personaggi affidati alla interpretazione di Diego Abatantuono, Violante Placido, Carol Alt, Nino Frassica, Elio delle Storie Tese, Michele Foresta (ovvero il Mago Forest), con le musiche composte da Pino Donaggio.
Venendo incontro ai gusti dei più piccoli, nonché di coloro che, parafrasando il 'Piccolo Principe', sono adulti ma si ricordano di essere stati bambini, si possono suggerire due proposte: il film d'animazione franco-belga 'Il faraone, il selvaggio e la principessa' con tre storie d'avventura ambientate nell'antico Egitto, nella Francia medioevale e nell'Estremo Oriente del Settecento. Oppure il fanta-musical 'Wonka', prequel del romanzo 'La fabbrica di cioccolato' che racconta le origini di Willy Wonka.
E visto che il Natale è la festa al tempo stesso religiosa e pagana per eccellenza, la lista dei dieci film da andare a vedere al cinema durante le feste si può chiudere con un lungometraggio dal titolo evocativo, 'Santocielo', proposto dal duo comico siciliano Ficarra & Picone, affiancato per l'occasione da Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni & Giacomo, con Maria Chiara Giannetta e Barbara Ronchi. Il film è ambientato... in Paradiso, dove l'Assemblea Celeste è riunita per discutere sul genere umano che non smette di farsi la guerra: la soluzione potrebbe essere quella di inviare sulla Terra un nuovo messia Figlio di Dio: dopotutto è Natale, no?
(di Enzo Bonaiuto)