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Pechino Express, per la terza tappa arriva nuova coppia di...
Pechino Express, per la terza tappa arriva nuova coppia di concorrenti: chi sono
Entrano in gara Megan Ria e Maddalena Svevi, 'Le Ballerine'. I viaggiatori percorreranno un tragitto lungo ed estenuante - ben 526 chilometri da Cao Bang, nell’estremo nord del Vietnam, fino a Lao Cai, al confine con la Cina
Terza tappa oggi, giovedì 21 marzo, per Pechino Express 2024 che accoglie una nuova coppia in gara. Mappe in mano e stringhe ben allacciate, quindi, perché si torna a correre alla scoperta del Vietnam del Nord. Le sette coppie rimaste in gara accoglieranno con grande sorpresa (e qualche disappunto) le due nuove viaggiatrici Megan Ria e Maddalena Svevi, concorrenti ufficiali col nome 'Le Ballerine': le due 19enni sono pronte a sconvolgere gli equilibri all’interno del gruppo.
Megan e Maddalena, chi sono le due nuove concorrenti
Megan e Maddalena, entrambe 19 anni, si sono incontrate e Genova cinque anni fa in una accademia di ballo, canto e recitazione. Da allora non si sono praticamente mai lasciate.
Megan Ria, nata ad Imola da padre pugliese e madre cubana, ha iniziato a ballare latino-americano all'età di 7 anni a Massa, dove è cresciuta. Da bambina ha posato per brand di moda prestigiosi ed ha vinto diverse fasce come modella; ha poi lavorato nel corpo di ballo di show e programmi televisivi (Battiti Live, Il Cantante Mascherato e Big Show) e ha partecipato al videoclip di Tribale di Elodie. La svolta arriva quando, tra sacrifici e difficoltà, nel 2022 entra a far parte del cast di Amici approdando al serale. A Sanremo 2024 è stata nel corpo di ballo di Marco Mengoni, oggi lavora come testimonial ed influencer per i principali brand beauty e fashion.
Maddalena Svevi, genovese doc, ha iniziato a ballare all’età di 3 anni nonostante una situazione familiare piuttosto travagliata e i tanti sacrifici per poter continuare a studiare danza. Nel 2016 ha partecipato a Pequenos Gigantes, dopodiché ha fatto parte del corpo di ballo de Il Cantante Mascherato e di Ballando con le Stelle nel 2021. L’anno successivo è stata ballerina solista del videoclip di Perfetta Così di AKA7even, canzone in gara a Sanremo. Anche lei in gara nella scorsa edizione di Amici, nell’estate 2023 era nel corpo di ballo di Battiti Live. Oltre a continuare a danzare oggi collabora con i principali brand del beauty e del fashion come testimonial ed influencer.
Cosa è successo nell'ultima puntata
Dopo la prima eliminazione che la scorsa settimana ha visto Paolo Cevoli ed Elisabetta Garuffi, 'I Romagnoli', abbandonare la gara, oltre a 'Le Ballerine' partiranno per questa terza tappa Fabio ed Eleonora Caressa ('I Caressa'), poi Damiano e Massimiliano Carrara ('I Pasticcieri'), Artem e Antonio Orefice ('I Fratm'), Nancy Brilli e Pierluigi Iorio ('I Brillanti'), Kristian Ghedina e Francesca Piccinini ('I Giganti'), Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo ('Le Amiche'), Estefania Bernal e Antonella Fiordelisi ('Italia Argentina').
Terza tappa, il percorso
Nella nuova puntata dello show in onda su su Sky e in streaming solo su Now, Sky Original, i viaggiatori percorreranno un tragitto lungo ed estenuante - ben 526 chilometri da Cao Bang, nell’estremo nord del Paese, fino al traguardo di puntata Lao Cai, al confine con la Cina - durante i quali andranno alla scoperta della cucina vietnamita e delle tradizioni gastronomiche locali: saranno loro, infatti, il fil rouge che caratterizzerà buona parte delle missioni, guidate dal conduttore Costantino Della Gherardesca con l’inviato speciale Fru.
A Cao Bang, nel mercato di Cao Binh ci sarà la prima missione denominata 'Rice Cooking Competition', una sfida sulla cottura del riso, l’oro dei contadini vietnamiti; a seguire, nel villaggio di Van Tung tutti si improvviseranno dei veri e propri chef alle prese con una delle pietanze locali più amate anche dagli occidentali, i noodles.
Quindi sosta a Cao Ky dove avrà sede la prima prova immunità della stagione: le 4 coppie più veloci a firmare il libro rosso si affronteranno in una sfida senza esclusione di colpi, l’amatissima lotta dei cuscini, che metterà in palio la possibilità di accedere direttamente alla tappa successiva. E poi ancora le coppie dovranno correre fino a saltare sul tappeto rosso a Lao Cai, al confine con la Cina, dove tutti gli occhi saranno sulla busta nera che, dopo la classifica definitiva, decreterà se la puntata è eliminatoria o meno, decidendo il destino di una delle coppie in gioco.
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“Una ‘merla’ con il collare'”: la...
il papà di 'Striscia la notizia' parla della presunta pubblicità occulta di gioielli da parte della conduttrice a 'Belve': "Si è fatta male da sola"
''A me Francesca Fagnani sta simpatica e la trovo molto brava. Ritengo da sempre che la tv non sia una finestra sul mondo, ma sul mercato, e voglio dimostrarlo. La Fagnani indossa i gioielli senza citare il brand, perché non può, allora il brand, sui suoi canali, la ringrazia per averli indossati e lei mette 'mi piace'. Ma non lo dico io, lo dice l’Ordine dei giornalisti: i giornalisti non possono fare pubblicità''. Sul numero di 'Chi' in edicola domani Antonio Ricci, il papà di 'Striscia la notizia' parla della presunta pubblicità occulta di gioielli da parte della conduttrice a 'Belve', evidenziata dal Tg satirico.
''Ci raccontano un sacco di favole - continua - conosco questo mondo e c’è sempre qualcuno che trae vantaggio. Può essere anche che uno crei vantaggio ad altri senza saperlo, ma allora non sei una 'belva', sei una 'merla' con il collare...''. In merito al futuro di 'Striscia' Ricci dice: ''Pensavo che prima o poi sarebbe finita e, invece, ce n’è sempre una, ci si diverte. Questo è un periodo florido: Vannacci, Fassino, Fagnani, non ci si annoia mai''.
Sulla sua fama 'diabolica', Ricci confessa: ''Io mi considero santo. C’è da dire, però, che anche il diavolo si considera santo. I miei bersagli? Sono sicuro che me li mandi Dio... Chi prendiamo di mira può redimersi. Ho letto che Flavio Insinna, di cui mandammo dei fuorionda infuocati, ha detto che era su una via strana, ha ripensato a un certo modo di vedere il lavoro. Mi fa piacere pensare di potergli credere''.
E infine sul 'pandoro gate' commenta: ''A Chiara Ferragni ha fatto più male chi l’ha denunciata per il pandoro o il video in cui lei stessa in tuta parla di un errore di comunicazione? Devi pensarci prima, se non sei obnubilato dici: 'Io, comunque, devolvo subito una cifra all’ospedale, poi vediamo come andrà la vendita dei pandori', non sto ad aspettare la decisione dell’Antitrust. Perché se lo fai solo dopo essere stata sanzionata, non basterà nemmeno un milione di euro per ricomprarti l’integrità''.
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Venditti: “Musica pop entri in Costituzione, senza De...
Il cantautore romano lancia la proposta e il governo apre: "Giusto sostenerla"
Antonello Venditti vuole la musica pop in Costituzione. Il cantautore ospite oggi, 7 maggio, del Mic per la presentazione del suo tour che celebra i 40 anni di ‘Notte prima degli esami’ lancia la proposta. “C’è un lungo avvicinamento perché la musica popolare contemporanea entri in Costituzione. È l’unica arte non riconosciuta dal governo. Abbiamo bisogno di questo, di essere riconosciuti, di dare dignità a De André e a Geolier, perché senza questa musica questo Paese non sarebbe stato come è, malgrado tutto unito”.
“Questo sogno - dice Venditti seduto al fianco del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi - dovrebbe diventare realtà: preferirei essere ricordato per quello che diventerà una legge dello Stato piuttosto che per le canzoni che ho scritto. Perché le canzoni stanno lì, ma le leggi si devono ancora scrivere”.
Dal cantautore romano arriva poi una piccola stilettata ai recenti David di Donatello: “Quando vedi i David di Donatello ci rimani male perché vedi che la musica non ha niente di natura sociale, che riguardi lo stato della nostra vita - affonda Venditti - Ma non per me, per tanti che non avranno 'una fantastica storia che è la vita' se manca l’appoggio della cultura”.
L'apertura del governo
La proposta viene accolta dal sottosegretario Mazzi: “L’idea di un presidio costituzionale mi è piaciuta molto, ho detto ‘stai a vedere eh Antonello sta anticipando i tempi’. Così chiamato l’avvocato Bardo che ha dato una traccia giuridica a questa idea e io ho pensato che fosse giusto dare seguito a questa proposta e sostenerla”.
Pronto un disegno di legge
Il processo legislativo per far entrare la musica leggera nella Costituzione è “complicato ma fino a un certo punto - spiega Venditti alla stampa - Perché una volta che si riconosce il principio, come è stato per lo sport, la stessa direttrice ci porta dritto lì. Abbiamo elaborato proprio un disegno di legge portato avanti dall’avvocato Luca Pardo - prosegue - Studiando i principi che ci dovranno portare a far entrare la musica cosiddetta leggera in Costituzione. Poi basta che le forze politiche lo approvino".
La pressione dei talent e la tutela dei talenti
E alla domanda se abbia provato a parlarne con altri colleghi, l’artista risponde secco: “Impossibile. Purtroppo l’Italia dei talent, delle multinazionali non ti permette un dialogo approfondito. Molti non sanno neanche di che si parla, non sentono questo problema. Ormai il condizionamento è profondo”. Venditti cita il caso Sangiovanni, che ha stabilito un momentaneo stop per le troppe pressioni mentali: “Basta pensare a talenti come Sangiovanni, questi si giocano la vita. Loro purtroppo hanno già l’idea che sono a scadenza, che saranno superati dal nuovo, è un precariato intellettuale e morale e spirituale che porta al suicidio e all’angoscia”.
Il suo progetto potrebbe essere dunque utile anche in questo senso: “Ci sono ragazzi che sono stati costretti a cambiare, nati in un modo e che si trovano in un altro. Perché non c’è una rete costituzionale che difenda questi ragazzi e la loro sanità mentale, che li porti a vedere la musica in un altro modo, ovvero come un’occasione. Oggi l’occasione sono Sanremo e un talent. Può mai essere?”. Per questo “ci vogliono anche i finanziamenti. Oggi i biglietti dei concerti costano 100 euro. Crei una disparità enorme, ci sono le classi, questo è inammissibile”. Perché non è affatto vero che, come qualcuno ha detto, “con la musica non si mangia - scandisce Venditti - La musica contemporanea popolare dà da mangiare a tutti gli altri mondi. Il cinema ha tutti gli onori e noi tutti gli oneri”, attacca.
Siparietto col ministro Sangiuliano: "Pur di ascoltarlo andai alla Festa dell’Unità"
Grandi complimenti al cantautore romano dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, arrivato - con leggero ritardo - al Mic: "Pur di ascoltare le sue canzoni da giovane sono andato persino alla festa dell’Unità a Napoli", rivela. “È un artista onesto intellettualmente, ha scritto brani portatori di grandi valori”, aggiunge il ministro. Venditti gli va incontro, tra i due nasce un siparietto. “Perché parli al passato?”, dice l’artista dandogli del tu. “C’è un grande futuro davanti”, dice Sangiuliano tra gli applausi.
“L’Italia deve essere libera”, aggiunge Venditti. “Assolutamente -risponde Sangiuliano - Libera, democratica e plurale”. Venditti di rimando: “Sono felice di aver fatto la tua conoscenza”, perché “dobbiamo riuscire a trovare la nostra forza nel sorridere, con la durezza non si arriva da nessuna parte. Lo scontro continuo, i partiti, sono sovrastrutture. Noi nasciamo liberi di sceglierci i nostri amici, il nostro genere, la nostra religione”. E conclude: “Spero di aver superato oggi tutte le sovrastrutture tra me e voi. La mia parte l’ho fatta, ora tocca a voi”.
Venditti e il mondo in guerra
Rispondendo poi alle domande degli studenti, Antonello Venditti parla anche di attualità. “Non è una bella prospettiva cantare un mondo pieno di guerre. La mia generazione si interessava a quello che succedeva anche agli altri, ma qui mi pare che si parla di guerra o di pace a seconda che tocchi o meno i propri interessi. Noi avevamo un’idea internazionalista, globalista del mondo”. Lo dice Antonello Venditti rispondendo stamane alle domande degli studenti alla presentazione del tour che celebra i 40 anni da ‘Notte prima degli esami’ al Mic.
“Anche perché - scandisce Venditti- tutti gli Stati sono terroristi, è un fallimento di tute le istituzioni internazionali, a partire dall’Onu e non riusciamo a mettere ordine. Sarà dura fare una sintesi ma ci vuole buona volontà, quindi chi fa la pace per primo vince. Perché segna un principio: comincia a dare la mano invece di dare un cazzotto e vedi che le cose cambiano”, afferma il cantautore.
I cortei e la polizia
L'autore di 'Qui' parla poi anche dei cortei degli studenti. "La polizia deve accompagnare le manifestazioni invece di opporvisi. In un Paese democratico - scandisce - questo è un confine che non deve esistere. La polizia non deve stare da nessuna parte, deve accompagnare la libertà, se la manifestazione è autorizzata la deve accompagnare e difendere".
"Qualsiasi libertà va difesa - ricorda Venditti - Alla fine c’è sempre qualcuno che decide come deve andare la cosa, tante volte ci sono poteri esterni che creano una serie di impicci. Ma la democrazia non è scontro”. “Non ci vuole tanto a capirlo - conclude - Ma per applicare queste piccole regole poi però ci vuole tanto".
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Baby Gang in carcere inizia lo sciopero della fame
Lo staff del rapper sulle sue storie di Instagram: ''Protesta contro censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento''
''Ba by Gang da oggi ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento''. Lo rende noto il suo staff sulle storie di Instagram del rapper. Mouhib Zaccaria, in arte Baby gang, era stato arrestato il 3 maggio scorso dai carabinieri della stazione di Calolziocorte, nel lecchese, in esecuzione di un’ordinanza della corte d'appello di Milano di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere. L'aggravamento trae origine da una serie di violazioni alle prescrizioni cui era sottoposto.
"Ascoltare la radio è uno dei pochi sollievi nella giornata di un carcere - si legge sulle storie di Instagram del rapper - Baby ci ha fatto sapere che sentire i suoi pezzi girare in radio lo sta aiutando a sopportare questa assurda detenzione''. Baby Gang, ancora tramite il suo staff, fa sapere che ''ringrazia tutti i suoi fan per il supporto'', conclude su Instagram.