Politica
Da Mussolini statista alle classi separate, Vannacci...
Da Mussolini statista alle classi separate, Vannacci ‘scalda’ l’opposizione: è bufera
Il vicepresidente dei vescovi in un'intervista all'Adnkronos: "La gente rifletta". Opposizione in rivolta sulle parole del generale a 'La Stampa'. Si sfilano anche esponenti di governo e partiti di maggioranza. Giorgetti: "Non è della Lega". Abodi: "Siamo agli antipodi". Guidi: "Non esprime pensieri ma incubi"
"Mussolini statista come Cavour e Stalin", antifascismo che "non ha senso" fino alle scuole con "classi con 'caratteristiche separate'" per gli alunni in difficoltà o con disabilità. L'intervista rilasciata a 'La Stampa' dal generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee, 'scalda' l'opposizione e provoca una bufera con la reazione indignata dei partiti (anche di maggioranza) e della Cei che parla di ritorno ai "tempi bui".
I vescovi
Le parole sui disabili di Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle elezioni europee, così come le posizioni sugli omosessuali fanno ritornare “le lancette della storia ai tempi bui”. Il vicepresidente della Cei, mons. Francesco Savino, dà voce al suo sconcerto. “Il problema - dice in una intervista all’Adnkronos - è che stiamo portando le lancette della storia ai tempi bui. Mi preoccupa come cittadino e come pastore. Non voglio fare ingerenze di campo però qui e’ in gioco un problema culturale, una visione della vita. Per me la differenza di ogni tipo è una risorsa, non un problema. Io sono di quella visione culturale che fu di don Tonino Bello: una democrazia che esclude e non include e’ immatura”.
Il vescovo rivolge un appello agli elettori: “Io mi auguro che la gente rifletta con grande libertà e con grande senso di responsabilità e che studi le situazioni e ciò che viene proposto e detto. Mi auguro che la gente rifletta, e che non si lasci condizionare emotivamente. Se facciamo memoria storica di tutto ciò che è accaduto ci rendiamo conto che si stanno affermando visioni culturali separatistiche, discriminanti e discriminatorie. Basta pensare a quel che dice questo soggetto sugli omosessuali. Io credo nella democrazia, e dobbiamo dire che per fortuna c’è un’altra visione della vita. La vera democrazia è aiutare le persone a dire: studiate, comprendete e poi riflettete con coscienza”.
Chi può sentirsi rappresentato dalla visione delle cose che emerge dalle parole di Vannacci? “Io dico a credenti e non credenti che oggi abbiamo una tecnologia avanzata a nostra disposizione e ragioniamo ancora in certi termini. Poi ai credenti dico: scusatemi, ma Gesù da che parte è stato? Il Papa parla sempre degli scartati”. Il vicepresidente della Cei conclude con il motto di don Milani: “I care o me ne frego? Stiamo dalla parte dell’inclusione o del me ne frego, del narcisismo e del cinismo patologico? Come cittadino mi chiedo: quale Europa? Io ho sempre creduto nell’Europa di Altiero Spinelli e non rinuncio a dire come la penso”.
L'opposizione
"Qui c’è un Generale che si candida alle europee. Ed ha un vasto programma. Riabilitare Mussolini perché un grande statista. Introdurre classi differenziate per bambini disabili. Certificare l’identità bianca della nazione. Non credo che scherzi. Il suo è un vasto programma. Non uso mai la parola a caso: ma la puzza di fascismo si sente lontano un miglio. Con buona pace dei minimizzatori. La cui cifra prevalente o è la vigliaccheria o la complicità", attacca Arturo Scotto, deputato del Pd.
"Classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità. Il piano delirante e razzista di Vannacci. Vergogna. I ministri Valditara e Locatelli non hanno nulla da dire sul candidato del loro partito?", scrive poi su X Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera.
"La candidatura e le parole di Vannacci su Mussolini hanno diviso prima la maggioranza e poi la Lega che finirà per dividersi anche da Salvini. Notoriamente gli eserciti divisi sono quelli che più facilmente perdono le battaglie". Così il capogruppo del Pd nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano.
"Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo", rimarca quindi Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia viva. "Con la sua agghiacciante uscita - aggiunge - Vannacci ha varcato una linea che non deve mai essere superata. Chiediamo alla ministra della Disabilità Locatelli di prendere subito le distanze da un simile orrore".
"Il partito che esprime la ministra per la Disabilità è lo stesso che alle Europee candida il generale Vannacci che oggi propone le classi speciali per le ragazze e i ragazzi con disabilità. La ministra Locatelli prenda le distanze da una simile assurdità", chiede quindi Davide Faraone, capogruppo di Italia viva alla Camera, a proposito dell'intervista.
"Terrificante come d’altra parte lo era anche il suo libro, il generale Vannacci è l’anno zero della politica. Classi separate per i bambini disabili, Mussolini statista, gli italiani solo di pelle bianca. È l’emersione del razzismo portato sulla scheda elettorale, con la complicità determinante di Matteo Salvini. Faremo di tutto con Stati Uniti d’Europa per portare a Bruxelles un’Italia diversa, dal Paese ‘tossico’ raccontato da Vannacci", afferma poi l’eurodeputato di Italia viva Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe.
"Dunque Vannacci è candidato. Ho fatto un confronto con lui poche settimane fa. Vannacci va benissimo per Salvini. Sono tutto e sono niente, sono marketing e distintivo", il tweet su X del leader di Azione, Carlo Calenda.
"Le posizioni di Vannacci sono incompatibili con i valori della nostra Costituzione e sono, in modo disgustoso, impregnate della teoria dell’eugenetica che la storia ha sconfitto insieme al nazismo. Vannacci parla come Bjoern Hoecke, uno dei leader dell’Afd tedesca che ha proposto classi differenziati per disabili e che ha visto una reazione forte a partire dal mondo cattolico e degli insegnanti che hanno ricordato il piano T4 che portò all’assassinio di 200 mila disabili da parte dei nazisti. Giorgia Meloni non ha nulla da dire a proposito? Quanto alle sue frasi sulla inesistenza della crisi climatica, prese a prestito dai negazionisti che parlano senza ascoltare il 99% degli scienziati mondiali, è quello che ci si aspetta da un candidato della Lega", afferma quindi il deputato Avs Angelo Bonelli.
"Il generale Vannacci riesce persino a trasformare Marine Le Pen, sua prossima collega di Gruppo, come una moderata. È questa l’idea che ha la Lega dell’Italia? Salvini e Vannacci andranno a dire al tessuto economico del Nord che Mussolini era una statista? Che devono assumere solo connazionali con la pelle bianca? Ha ragione il governatore del Friuli Venezia Giulia a dissociarsi da questa immagine devastante". Queste le parole di Graham Watson, capolista di Stati Uniti d’Europa nella circoscrizione Nord Est alle prossime elezioni europee, che conclude: “Farò di tutto per portare a Bruxelles le idee ed i valori di un Paese diverso”.
La maggioranza
Ma dalle dichiarazioni di Vannacci si smarca anche il centrodestra. “Le parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili? Da un lato mi auguro che si sia espresso male, dall'altro al di là del rispetto che porto per la posizione di tutti, siamo agli antipodi. Ogni altro commento è superfluo”, afferma il ministro dello Sport, Andrea Abodi. "Sono concetti non condivisibili, lontani anni luce dal punto di vista culturale e morale” afferma, rimarcando che “non incidono minimamente nelle politiche di governo che vanno esattamente nell'altra direzione, quella dell’inclusione e del rispetto come principio supremo. Finché quindi rappresentano posizioni individuali, rimangono all'interno di una dialettica del partito che lo candida, e anche della dialettica con la propria coscienza che è un tema che bisogna sempre saper allenare".
Sulle classi separate per i bambini disabili prende le distanze anche il responsabile organizzazione del partito di via della Scrofa Giovanni Donzelli: "Credo che l'integrazione sia importante. Non credo ci sia stata volontà discriminatoria, però non sono d'accordo con la proposta”.
“Ognuno risponde di ciò che dice - fa eco il capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti - . Non commento ciò che non condivido. Noi la posizione netta la prendiamo sulle cose che diciamo, tutto ciò che non ci appartiene è escluso”, taglia corto.
Mentre nettissime sono le parole dell'ex ministro Antonio Guidi, ora senatore di Fdi: "Con molta fermezza, rivolgo al generale Vannacci l'invito a fare il suo mestiere, perché riguardo alla disabilità esprime non pensieri ma incubi. Non accettiamo la filosofia di prevedere interventi speciali per persone speciali, perché non solo ciò infrange la Costituzione, ma anche la scienza. Non c'è, infatti, nessun dato scientifico che avvalori questa tesi sciocca e razzista delle classi separate".
"Le mie idee sono figlie di cinquant'anni di esperienza legata alla disabilità e della scienza, essendo un neuropsichiatra affermato. Il generale afferma che non tutti possono fare i cento metri; ebbene, spero di incontrarlo per chiarire e per sfidarlo a fare i cento metri di quoziente intellettivo io contro di lui: sono sicuro di tagliare molto prima di lui il traguardo", conclude l'esponente di Fdi.
"Non condivido in maniera assoluta e categorica le affermazioni di Vannacci", chiarisce da Forza Italia il presidente della Commissione affari costituzionali della Camera, Nazario Pagano, intervenendo nel corso della seduta della Commissione. Parole salutate dagli applausi dei presenti.
Anche la Lega che ha candidato Vannacci alle Europee sembra prendere le distanze dal generale. "Non è della Lega", dice tranchant il ministro dell'Economia e vicesegretario del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento a Varese a sostegno della candidatura alle europee di Isabella Tovaglieri. Isabella "è una candidata figlia di questa terra, che sente quello che pensa la gente e porterà in Europa il sano realismo e il sano pragmatismo della gente lombarda, che serve moltissimo a Bruxelles", afferma Giorgetti. "Isabella è del territorio, Vannacci no", fanno notare al ministro. "Domanda corretta, che ha già una risposta incorporata", il commento del numero due della Lega. Ma cosa pensa di quello che ha detto Vannacci oggi? "Non è della Lega", dice ancora Giorgetti.
Controbatte alle parole di Vannacci sui disabili con i fatti il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara: "Dalla Lega politiche concrete a favore dell'inclusione degli studenti con disabilità. Oltre 13.000 docenti di sostegno assunti a settembre scorso e altre significative assunzioni in programma per i prossimi anni. Una parte importante delle risorse Pnrr per l’edilizia - rivendica Valditara - destinate alla riqualificazione delle scuole per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L'obbligo per i docenti di sostegno assunti in ruolo di rimanere per tre anni sulla cattedra. La possibilità per le famiglie di chiedere che anche i docenti precari di sostegno rimangano per tre anni a seguire lo studente con disabilità per garantire la continuità sul sostegno".
E ancora: "25 milioni di euro per l'utilizzo della intelligenza artificiale a supporto degli studenti con disabilità. 70 milioni di euro destinati alle scuole paritarie finalizzati al trasporto degli alunni con disabilità", ricorda Valditara che annuncia "altre importanti misure allo studio per favorire l'inclusione degli studenti con disabilità".
Nel frattempo fonti del Carroccio ricordano che Roberto Vannacci "è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega. Salvini ha chiuso liste competitive, di alto valore dove, ovviamente, non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile, con un'ampia rosa di candidati", sottolineano rilevando che "in vista delle europee l'offerta politica" del partito di Salvini agli elettori "è seria e completa, all'insegna delle libertà e del desiderio di cambiare questa Europa".
La replica del generale
"Gli articoli vanno letti senza fermarsi ai titoli". Lo scrive su Facebook il generale Roberto Vannacci, candidato alle Europee con la Lega, che, postando l'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa e uscita con il titolo: "Mussolini era uno statista. Classi separate per i disabili", sottolinea: "Chiaramente il TITOLO snatura completamente le mie parole con cui asserisco con vigore che i disabili hanno bisogno di attenzioni peculiari e aiuti supplementari e non che vanno separati. LA CAMPAGNA ELETTORALE E' INIZIATA!".
Politica
Europee, cosa ha detto Meloni a Vox: il testo integrale
La premier ultima degli ospiti europei a parlare, intervento di 15 minuti in vista del voto dell'8 e 9 giugno
E' durato poco meno di 15 minuti l'intervento di Giorgia Meloni in collegamento con la manifestazione 'Europa Viva 24' di Vox a Madrid, il partito spagnolo guidato di Santiago Abascal, a tre settimane dalle europee. L'intervento della premier italiana, l'ultimo degli ospiti europei a parlare, dopo Viktor Orban e Marine Le Pen, prima del presidente argentino, Javier Milei, ha toccato vari temi al centro dell'agenda dei conservatori in vista del voto dell'8 e 9 giugno. Meloni, dopo aver rivendicato di essere la prima donna di destra alla guida della Repubblica italiana, ha difeso i valori "cristiani" del vecchio Continente, tornando sul tema di migranti ("con me al governo gli sbarchi in un anno sono diminuiti del 62%") e dell'identità di genere, ribadendo il suo no alla pratica "disumana" dell'utero in affitto. Poi ha invitato i presenti a lavorare sodo "perché per la prima volta l’esito delle elezioni europee potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti".
Il testo integrale, cosa ha detto Meloni
Ecco il testo integrale dell'intervento del presidente di Ecr e presidente del Consiglio italiano.
"Caro Santiago, Caro Jorge, Cari amici di Vox, Cari patrioti Spagnoli, Ancora una volta avete dato vita ad una splendida manifestazione. In un’epoca in cui le persone sono sempre più distanti dalla politica, nella quale spesso si preferisce la piazza virtuale a quella reale, VIVA rappresenta una meravigliosa eccezione. Passione, amore per la propria terra, ideali. Solo chi fa politica spinto da queste motivazioni può essere in grado di realizzare manifestazioni come la vostra. Saluto i tanti ospiti internazionali presenti. Ma desidero rivolgermi soprattutto ai tanti militanti e ai tantissimi giovani presenti.
Avete avuto il coraggio di non lasciarvi influenzare dal pensiero unico dominante. Avete deciso che i valori conservatori sarebbero stati sempre i pilastri della nostra vita. Avete scelto di battervi per ciò in cui credete. Voi siete l’unico futuro possibile per l’Europa. Un continente stanco, remissivo, viziato, che ha pensato di poter barattare l'identità con l'ideologia, la libertà con la comodità, e oggi inevitabilmente paga il prezzo delle sue scelte. Ma non tutto è perduto. Quando la storia chiama, quelli come noi non si tirano indietro.
Non lo abbiamo fatto finora e non lo faremo, a maggior ragione, ora. Caro Santiago, amico mio. Abbiamo iniziato nel 2019 il nostro percorso comune al Parlamento europeo. E da allora le nostre vicende politiche si sono sempre somigliate molto. Fin dal primo momento hanno provato a denigrarci. Hanno provato ad isolarci. Hanno provato a dividerci. E hanno finito per rafforzarci. Dicevano che non saremmo stati all’altezza. Che volevamo distruggere l’Europa. Dicevano che non saremmo mai diventati credibili abbastanza per contare, per essere decisivi. E mentre loro si crogiolavano sulle loro tranquillizzanti certezze, noi lavoravamo e guadagnavamo terreno, credibilità, spazi.
Ed eccoci qui. Ancora insieme. Oggi, Fratelli d’Italia è il primo partito italiano e io ho l’onore di servire la mia nazione come Capo del governo. E nonostante qualcuno ancora non si rassegni, e qualcuno altro si chieda come sia stato possibile che accadesse, sono il primo Presidente del Consiglio di Destra della Repubblica Italiana, e che sono addirittura una donna. Nel frattempo Vox è diventato il terzo partito spagnolo. Un partito solido e ben radicato in tutta la nazione. Un partito che ha un grande futuro davanti a sé e che sarà decisivo per cambiare sia Madrid che Bruxelles.
Ma dobbiamo continuare a lavorare, tanto, e insieme, perché come sempre non vogliamo che ci venga regalato nulla. Noi siamo abituati a guadagnarceli sul campo i nostri risultati. Il nostro continente sta vivendo una fase di grande incertezza, di declino, e ha bisogno di noi. La sinistra europea, principale responsabile di quel declino, ci accusa di voler distruggere l’Europa. Ma la menzogna è sempre una buona notizia, perché mente chi ha bisogno di nascondere qualcosa.
E quello che la sinistra ha bisogno di provare a nascondere agli occhi dei cittadini è che sono stati loro, con le loro ricette folli, il loro centralismo ideologico, la loro assenza di visione, i principali artefici dei fallimenti di questa Unione Europea, un gigante burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita mentre è ancora incapace di darsi una missione geopolitica. Noi vogliamo, e possiamo costruire, non sperare, ma costruire un’Unione Europea diversa e migliore di quella di oggi. Capace di concentrare le sue iniziative e le sue risorse economiche solo su alcune materie importanti, quelle sulle quali può offrire davvero un valore aggiunto.
Difendere i propri confini esterni, invece di costringere i suoi cittadini ad accogliere masse di immigrati irregolari contro la loro volontà. Io sono particolarmente orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto in questi mesi, riuscendo a imprimere un primo cambio di passo nella gestione della politica migratoria: non più frontiere aperte e una eterna e inutile discussione sulle redistribuzioni, ma nuove politiche di cooperazione con i Paesi africani, controllo delle partenze, lotta ai trafficanti di esseri umani, percorsi regolari di immigrazione e accordi con paesi terzi per processare le richieste di asilo.
Sarebbe stato impensabile qualche anno fa, ma le risposte pragmatiche alla fine trovano interlocutori disponibili. È un percorso lungo e faticoso ma già oggi in Italia abbiamo avuto il 62% in meno di sbarchi rispetto allo scorso anno. Nella peggiore congiuntura internazionale possibile in termini di stabilità e di migranti illegali pronti a partire. Pensate a quali altri risultati potremo ottenere se nel prossimo Parlamento europeo saremo capaci di ribaltare l’attuale maggioranza.
L’Unione europea deve mettere le sue aziende in condizioni di competere con quelle del resto del mondo. Tutti noi vogliamo una maggiore sovranità europea, un’autonomia strategica che ci renda meno dipendenti. Ma non potremo mai avere alcuna autonomia e alcuna sovranità se continueremo a massacrare le nostre imprese con regole che vengono imposte solo a loro. Perché il mercato può essere libero soltanto se è anche equo. Tutto il resto sono politiche suicide che ci impoveriranno e ci impediranno di mantenere i nostri sistemi di protezione dei più fragili. È il caso della follia denominata Green Deal. Vedete, amici, noi siamo Conservatori e amiamo la natura. Ma la differenza tra noi e gli altri è che noi la natura vogliamo difenderla con l’uomo dentro. Noi non consideriamo la presenza dell’uomo e delle sue attività dannosa per la natura.
Tutt’altro, perché non esiste sostenibilità ambientale senza l’attività dell’uomo. Invece loro pensano che l’uomo sia nemico della natura, non solo per le attività che svolge, ma per il fatto stesso di esistere, e ci sono cattivi maestri che ci spiegano che non dobbiamo fare figli perché i figli inquinano. A tanto siamo arrivati, e i risultati di questi deliri li vediamo ogni giorno. In questi anni l’Unione europea ha preteso di decidere quello che potevamo o non potevamo mangiare, come dovevamo o non dovevamo ristrutturare le nostre case (ovviamente senza dirci con quali soldi dovevamo farlo), quale automobile potevamo o non potevamo guidare, quale tecnologia le nostre aziende potevano o non potevano utilizzare. Hanno utilizzato l’alibi della difesa della natura per dare vita a un attacco alla nostra libertà che noi dobbiamo respingere. Difenderemo i nostri agricoltori, i nostri pescatori, la nostra manifattura, le nostre piccole e medie imprese e la nostra industria da questo attacco senza precedenti.
E li difenderemo per difendere l’Europa, perché l’Europa l’hanno fatta loro, con il loro lavoro, i loro sacrifici, la loro creatività, i loro prodotti d’eccellenza, mentre gli ambientalisti di maniera discutevano della prossima legge assurda da proporre comodamente seduti nel salotto di casa loro. L’Unione europea che abbiamo in mente deve ritrovare l’orgoglio della sua storia e della sua identità. Continueremo a opporci con forza a tutti i tentativi di negare o cancellare le nostre radici culturali, a partire da quelle cristiane. Perché è un fatto che furono i monasteri i primi mattoni dell'Europa, e dimenticarlo, negarlo, sminuirlo significa negare il senso stesso dell'Europa come civiltà, e non intendiamo consentirlo.
Ci opporremo, allo stesso modo, a chi vuole mettere in discussione la famiglia, quale pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre la teoria gender nelle scuole, a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata. Perché nessuno mi convincerà mai che si possa definire progresso consentire a uomini ricchi di comprare il corpo di donne povere, o scegliere i figli come fossero prodotti del supermercato. Non è progresso, è oscurantismo, e sono fiera che al parlamento italiano sia in approvazione, su proposta di Fratelli d’Italia, una legge che vuole fare dell’utero in affitto un reato universale, cioè perseguibile in Italia anche se commesso all’estero.
Contrasteremo soprattutto chi, come la sinistra, accecato dal desiderio di cancellare le identità, intende usare Bruxelles per imporre la sua agenda globalista e nichilista, dove le nazioni sono ridotte a incidenti della storia, le persone a meri consumatori, dove multiculturalismo e relativismo etico sono spacciati come i pilastri necessari dell’integrazione europea. Amici miei, La legislatura europea 2019-2024 è stata contrassegnata da priorità e strategie sbagliate. Mentre altre forze politiche hanno sostenuto accordi innaturali con le sinistre, producendo l’imposizione dell’agenda verde e progressista, noi ci siamo sempre battuti, spesso soli, per una Ue diversa.
Ma oggi può essere un tempo diverso. Siamo alla vigilia di un voto decisivo, perché per la prima volta l’esito delle elezioni europee potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti. Dobbiamo restare concentrati, tenere i piedi per terra e lo sguardo rivolto lontano. E’ il tempo della mobilitazione, è il tempo di andare a testa alta per le strade e guardare negli occhi i nostri compatrioti, per spiegargli cosa vogliamo fare nei prossimi cinque anni. E’ il tempo di alzare la posta in gioco. Abbiamo il dovere di provarci e di lottare fino all’ultimo giorno di campagna elettorale. Perché nessun cambiamento in Europa è possibile senza i Conservatori europei, e questo è un fatto. Noi siamo il motore e i protagonisti della rinascita del nostro continente. Viva l’Italia! Viva la Spagna! Viva i Conservatori Europei!", conclude Meloni
Politica
Il messaggio di Meloni a Vox: “Noi isolati, ma ci...
Il videocollegamento con la manifestazione 'Europa Viva 24' del partito spagnolo: "Siamo il motore del rinascimento in Europa, continente stanco, sottomesso e coccolato che ha pensato di poter scambiare l'identità con l'ideologia"
"Caro Santiago, caro Jorge, cari amici di Vox, cari patrioti spagnoli, avete avuto il coraggio di non lasciarvi influenzare dal pensiero unico dominante. Avete deciso che i valori conservatori sarebbero sempre stati i pilastri della vostra vita. Avete scelto di lottare per ciò in cui credete. Siete l'unico futuro possibile per l'Europa". Lo ha detto Giorgia Meloni, nel corso di un video-collegamento con la manifestazione 'Europa Viva 24' di Vox, il partito spagnolo guidato di Santiago Abascal, in corso a Madrid.
"Un continente stanco, sottomesso e coccolato che ha pensato di poter scambiare l'identità con l'ideologia, la libertà con la comodità, e che oggi paga inevitabilmente il prezzo delle sue scelte. Ma non tutto è perduto. Quando la storia chiama, quelli come noi non si tirano indietro. Non lo abbiamo fatto finora e non lo faremo, tanto meno adesso. Caro Santiago, amico mio. Abbiamo iniziato il nostro percorso comune al Parlamento europeo nel 2019. E da allora i nostri percorsi politici sono sempre stati molto simili. Fin dal primo momento hanno cercato di disprezzarci. Hanno cercato di isolarci. Hanno cercato di dividerci. E hanno finito per rafforzarci", continua.
"Hanno detto che non saremmo stati all'altezza, che volevamo distruggere l'Europa, dicevano che non saremmo mai stati abbastanza credibili per contare, per essere decisivi. E mentre loro si godevano le loro rassicuranti certezze, noi abbiamo lavorato e guadagnato terreno, credibilità, spazio", ha detto ancora la prier. "Ed eccoci qui ad andare avanti insieme. Oggi Fratelli d'Italia è il primo partito italiano e io ho l'onore di servire la mia nazione come capo del Governo", dice l'italiana.
"E anche se alcuni non si sono ancora rassegnati, e altri si chiedono come sia potuto accadere, sono il primo presidente del consiglio della destra nella storia della Repubblica italiana, e sono anche una donna. Nel frattempo Vox è diventato il terzo partito in Spagna. Un partito solido e ben radicato in tutta la nazione. Un partito che ha un grande futuro davanti a sé e che sarà decisivo per cambiare sia Madrid che Bruxelles - aggiunge - Ma dobbiamo continuare a lavorare, duramente e insieme, perché come sempre non vogliamo che ci venga dato niente gratis. Siamo abituati a guadagnarci i risultati sul campo, il nostro continente sta vivendo una fase di grande incertezza, di declino, e ha bisogno di noi".
"Vogliamo e possiamo costruire un'Unione Europea diversa e migliore di quella attuale, in grado di concentrare le sue iniziative e le sue risorse economiche solo sulle questioni più importanti, quelle in cui può davvero offrire un valore aggiunto", ha detto Meloni, continuando: "Come, ad esempio, difendere le proprie frontiere esterne, invece di costringere i cittadini ad accogliere masse di migranti irregolari contro la loro volontà".
"Sono particolarmente orgogliosa del lavoro che abbiamo svolto negli ultimi mesi -dice- realizzando un primo cambio di rotta nella gestione della politica migratoria: non più frontiere aperte e un eterno e inutile dibattito sui ricollocamenti, ma nuove politiche di cooperazione con i Paesi africani, di controllo delle partenze, di lotta ai trafficanti di esseri umani, di migrazione che può essere solo regolata, di accordi con Paesi terzi per l'esame delle domande di asilo". "Tutto questo sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa, ma le risposte pragmatiche stanno finalmente trovando interlocutori disponibili. La strada è lunga e faticosa, ma già oggi in Italia abbiamo avuto il 62% di arrivi in meno rispetto all'anno scorso", ricorda applaudita.
"Negli ultimi anni, l'Unione Europea ha preteso di decidere cosa potevamo o non potevamo mangiare, come dovevamo o non dovevamo ristrutturare le nostre case, quale auto potevamo o non potevamo guidare, quale tecnologia le nostre aziende potevano o non potevano utilizzare. Hanno usato l'alibi della difesa della natura per dare vita a un attacco alla nostra libertà che dobbiamo respingere. Difenderemo i nostri agricoltori, i nostri pescatori, la nostra industria manifatturiera, le nostre piccole e medie imprese e la nostra industria da questo attacco senza precedenti", ha detto ancora.
"Li difenderemo -spiega- per difendere l'Europa, perché l'Europa è stata fatta da loro, con il loro lavoro, i loro sacrifici, la loro creatività, i loro prodotti di eccellenza, mentre gli ambientalisti discutevano di come proporre la prossima legge assurda comodamente sul divano del loro salotto".
"Ci opporremo a chi vuole mettere in discussione la famiglia come pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre le teorie gender nelle scuole, a chi vuole promuovere pratiche disumane come la maternità surrogata. Perché nessuno mi convincerà che si possa chiamare progresso permettere a uomini ricchi di comprare i corpi di donne povere, o di scegliere i loro figli come se fossero prodotti da supermercato", ha continuato Meloni. "Non è progresso, è oscurantismo, e sono orgoglioso che il Parlamento italiano stia discutendo, su proposta di Fratelli d'Italia, una legge che vuole rendere la maternità surrogata un reato universale, cioè punibile in Italia anche se commessa all'estero", dice dal video.
"La legislatura europea 2019-2024 è stata caratterizzata da priorità e strategie sbagliate, mentre altre forze politiche hanno sostenuto accordi innaturali con la sinistra, con la conseguente imposizione dell'agenda verde e progressista, noi abbiamo sempre lottato, spesso da soli, per un'Unione europea diversa. Ma oggi potrebbe essere un momento diverso. Siamo alla vigilia di un'elezione decisiva, perché per la prima volta l'esito delle elezioni europee potrebbe finalmente non concludersi con maggioranze innaturali e controproducenti", ha detto la premier a Vox.
"Dobbiamo rimanere concentrati, tenere i piedi per terra e gli occhi all'orizzonte. È il momento della mobilitazione, è il momento di scendere in piazza e guardare negli occhi i nostri compatrioti, per spiegare loro cosa vogliamo fare nei prossimi cinque anni, è tempo di alzare la posta in gioco". "Abbiamo il dovere di lottare fino all'ultimo giorno della campagna elettorale. Perché nessun cambiamento in Europa è possibile senza i Conservatori europei, e questo è un dato di fatto, siamo il motore e i protagonisti del rinascimento del nostro continente", sono le parole finali del premier italiano.
Politica
Ue, Borghi insiste: “Da 30 anni Italia paga ogni anno...
Dopo lo stop alla bandiera Ue negli edifici pubblici, il leghista rilancia: "Serve precisazione su ogni cartello su fondi europei". Ieri la polemica con Tajani
"Dato che il periodo è propizio avviso che insieme ad Alberto Bagnai stiamo preparando un'altra proposta di legge: Su ogni cartello o targa con scritto: 'Opera realizzata con fondi dell'Unione Europea' dovrà essere specificato: 'I fondi Ue sono in realtà soldi nostri. Da trent'anni l'Italia paga ogni anno all'Unione Europea più di quello che riceve'". Lo scrive su X Claudio Borghi, senatore della Lega e candidato alle prossime europee, con riferimento implicito alla precedente proposta di legge da lui firmata, che prevede di rendere non obbligatoria l'esposizione della bandiera della Ue nei palazzi pubblici italiani. Una uscita che ha registrato la polemica anche nel centrodestra, con il leader di Forza Italia, Antonio Tajani che ieri ha replicato secco, difendendo il vessillo europeo.
Il botta e risposta con Tajani
''Qualche ignorante, anche candidato alle elezioni europee, si prende gioco della bandiera dell'Europa... Le dodici stelle sulla bandiera europea non sono gli stati, sono le dodici stelle che cingono il capo della Vergine, rappresentano le dodici tribù di Israele, e la bandiera è azzurra perché il manto della Vergine è azzurro. Quella bandiera indica chiaramente quali sono le nostre radici. Per questo va rispettata'', aveva detto ieri Tajani, a Verbania per un'iniziativa elettorale per le europee, sulla proposta di Borghi.
A stretto giro la replica del leghista: "Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera Ue (le dodici tribù di Israele, il manto della Madonna). Per me può anche tenerla come coperta, la libertà è sacra. Non voglio essere l'unico Paese con l'obbligo di esporla a fianco della bandiera nazionale".