Politica
Crosetto: “Difesa comune europea? Avanti con il...
Crosetto: “Difesa comune europea? Avanti con il modello Nato, serve pragmatismo”
"Diecimila proiettili cadono ogni giorno sull'Ucraina, la guerra si vince con i numeri non con la ragione"
"Avere una difesa unica europea vuol dire avere un unico reclutamento, un'unica formazione, e quanto impieghi? 20-30anni. Noi abbiamo quel tempo? No. Serve pragmatismo", non operare come "se a un malato di cancro al pancreas stanziassimo un mutuo trentennale. Abbiamo bisogno di velocità", dunque, avanti col "modello Nato", che vuol dire che brigate dei diversi Stati membri "le faccio addestrare insieme, e alla fine costruisco una cosa più grande che è la somma di 27 sistemi diversi. Parallelamente, però, tu devi creare un'Europa politica" perché "è tempo di accelerare", eppure "non riusciamo a superare le divisioni. Putin in un'ora ha invaso una nazione, come si può pensare di restare impaludati nelle liturgie europee? Abbiamo bisogno di velocità e pragmatismo, superare le liturgie sarà il tema che l'Europa dovrà porsi" da qui in avanti. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo al dibattito 'Forte, libera e sovrana' moderato dal direttore dell'Adnkronos Davide Desario, tra i panel di discussione della conferenza programmatica di FdI a Pescara.
"Sapete quanti proiettili cadono giornalmente sull'Ucraina? 10mila. LA guerra non è un'equazione sentimentale, non vince chi ha ragione e perde chi ha torto. E' questione di numeri. L'Europa per 70 anni ha appaltato la sua difesa agli Usa, ora abbiamo scoperto che gli usa soli non riescono più a tenere testa a tutti i fronti aperti e ora all'Europa viene chiesto di fare la sua parte. Ma quando tu in 70 anni non hai costruito nulla quanto impieghi a recuperare?", chiede Crosetto.
A Desario, che gli domanda come risponderemmo se quei proiettili cadessero sull'Europa, "ho il dovere di non rispondere, ma anche il dovere di occuparmene dalla mattina alla sera" risponde il responsabile della Difesa incassando un sentito applauso della platea.
"L'Europa che si è dimenticata di togliere le spese per la Difesa dal Patto di stabilità e come l'orchestrina che suona sul Titanic. Serve una rivoluzione non cruenta. La vera rivoluzione è il voto popolare, per dire che così come l'avete disegnata voi l'Europa è più povera, più dipendente dalla Cina, con meno natalità e per noi non va bene. Per questo è importante il passaggio elettorale".
Istituire un commissario della Difesa Ue, come proposto da Ursula Von Der Leyen? "E per fare cosa? Per avere un nuovo ufficio, un nuovo ruolo? il tema non è rispondere con gli slogan, ma mettere insieme i 27 Stati membri se mi serve una risposta, altrimenti il commissario a cosa mi serve?".
"Il 45% del traffico sul Mar Rosso è sparito, come farti male senza tirare una bomba"
"Il 45% del traffico commerciale che transitava attraverso il Mar Rosso è sparito, veniva principalmente in Italia ed esportava prodotti italiani con un'incidenza sui porti italiani del 20-25%. Queste navi che non passano più da Suez arrivano in altri porti europei che si stanno attrezzando a aumentare il lavoro: è una cosa che chiamiamo guerra ibrida, farti male senza tirarti una bomba, uccidendo una parte dell'economia" italiana.
"Chi non rispetterà impegno 2% Pil non siederà più ai tavoli"
"Senza bisogno che arrivi Trump alla presidenza americana, vedrete che, anche se restasse Biden, saranno duri con chi non arriverà al 2% del Pil per la spesa per la difesa, a quel punto" chi non adempierà l'impegno previsto dalla Nato "diventerà una nazione non di serie B ma addirittura che non potrà sedersi ai tavoli internazionali" poiché "nessuno passerà più sopra questa cosa" che "diventerà una parte fondamentale per avere credibilità nel mondo".
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Corruzione, Toti ai domiciliari. L’ordinanza:...
L'ordinanza del Gip, 650 pagine sul 'sistema' che avrebbe funzionato in 4 elezioni
Un sistema di corruzione che in Liguria è scattato in 4 elezioni e che potrebbe entrare ancora in funzione. Ecco perché sono scattati gli arresti domiciliari per Giovanni Toti, presidente della regione, nell'inchiesta della procura di Genova.
Il gip di Genova Paola Faggiani, nell'ordinanza di 650 pagine, afferma che paiono ricorrere le esigenze cautelari per "il pericolo attuale e concreto che l'indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri. Tali esigenze cautelari sono desumibili, essenzialmente, dalle modalità stesse della condotta dalle quali traspare una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo".
In particolare, in occasione e in concomitanza delle quattro competizioni politiche che si sono susseguite nell'arco temporale dell'indagine (circa 18 mesi) - elezioni amministrative di Savona (ottobre 2021), elezioni amministrative di Genova (giugno 2022) elezioni politiche nazionali (25 settembre 2022) ed elezioni amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023) - "Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori (gli Spinelli e Moncada)".
In alcuni casi, si legge nell'ordinanza, "era lo stesso Toti, a chiedere esplicitamente il finanziamento, promettendo al privato comportamenti o provvedimenti a lui favorevoli o addirittura ricordandogli 'di aver fatto la sua parte' e quindi di aspettarsi conseguentemente una "mano" in vista delle elezioni".
Toti e Spinelli, la telefonata sul Terminal Rinfuse
Nel provvedimento, ad esempio, si riporta la conversazione del 17 settembre 2021 tra Toti e l'imprenditore Aldo Spinelli in merito al rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse. Toti: "Il 29 va la tua roba... ricordati che io sto aspettando anche una mano...eh?" o nel dialogo del 15 febbraio 2023 in cui è lo stesso governatore a telefonare a Spinelli per comunicargli "di aver appena sbloccato in Regione una pratica di suo interesse e contestualmente gli chiedeva denaro in vista delle imminenti elezioni".
Toti dice "'Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa di Celle...... ora facciamo la pratica, si può costruire....l'abbiamo risolto stamattina quando mi inviti in barca? Che ti...che ti...ora... così parliamo un po' che ora ci sono le elezioni, c'abbiam bisogno di una mano". In altri casi, erano gli imprenditori stessi - sostiene la procura di Genova - a prendere l'iniziativa.
Il rischio di reiterazione del reato
I domiciliari per il gip si legano al pericolo di reiterazione del reato che emerge "dalla stessa sorprendente disinvoltura con cui Toti manifesta il proposito di ricorrere a richieste di denaro agli imprenditori, sfruttando la momentanea soddisfazione per gli obiettivi imprenditoriali realizzati anche in seguito al proprio intervento".
Particolarmente significativa ai fini cautelari, si sottolinea nel provvedimento, è anche "l'emersione, dalle indagini di ulteriori vicende (ancora oggetto di approfondimenti investigativi) che hanno visto il coinvolgimento di ulteriori imprenditori e nelle quali, a fronte di richieste di interessamento per pratiche amministrative di loro interesse, sono seguite elargizioni di finanziamenti in favore del Comitato Toti".
Ma il pericolo "traspare anche dalla stessa genesi delle condotte criminose contestate" nell'attuale indagine, "iniziate già verso la fine del 2020, in occasione delle consultazioni elettorali regionali del 20 e 21 settembre e proseguite in tutte quelle che si sono susseguite, mosse tutte evidentemente dal medesimo scopo di ottenere l'elezione o la rielezione, per il raggiungimento del quale è stata 'svenduta' la propria funzione e la propria attività in cambio di finanziamenti, abdicando in tal modo ai propri importanti doveri istituzionali", sottolinea il gip Faggioni.
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Europee, Vannacci: “Se eletto non mi dimetterò...
"Valori di libertà e democrazia io li ho difesi sul campo di battaglia"
"Se verrò eletto, mi trasferirò con mia moglie e le nostre due figlie a Bruxelles, farò l’eurodeputato a tempo pieno e mi adopererò al massimo perché torni la pace. Non mi dimetterò dall’esercito: resto un soldato". Lo dice in un'intervista a 'Chi' in edicola da domani Roberto Vannacci, candidato per le prossime elezioni europee. "Mi danno del fascista?", dice il generale. "Quali sono i valori dell’antifascismo? Libertà e democrazia. Io li ho difesi sul campo di battaglia e nessuno di coloro che mi giudicano era al mio fianco a fare la stessa cosa, rischiando la vita".
Vannacci parla anche della polemica sui disabili: "Il mio amico d’infanzia Norberto De Angelis, ex campione di football americano ora disabile, si è subito detto d’accordo con me perché vive tutto sulla sua pelle e perché ha capito quello che intendevo dire riguardo il fatto che, essendo più fragili, hanno bisogno di maggiori attenzioni".
Di Vannacci oggi ha parlato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Radio 1. "Nel momento in cui un militare si vuole candidare deve poterlo fare. Io non ho una enorme simpatia per un altro generale che si candida ... Camporini", ha detto La Russa. "Vannacci - ha aggiunto - secondo me ha il diritto di candidarsi, anche se prima di farlo non doveva entrare in polemica col suo Ministro".
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Lollobrigida risponde a Fiorello: “Condurre Tg1?...
"Ogni tanto mi chiede di condurre qualcosa ma io ho solo il dovere di occuparmi degli imprenditori italiani e del lavoro"
"Fiorello è simpaticissimo per cui è giusto che faccia battute. Ogni tanto mi chiede di condurre qualcosa, una volta Sanremo, un’altra volta il Tg1 io però non ho queste capacità e ho solo il dovere di occuparmi degli imprenditori italiani e del lavoro e questo cerco di svolgerlo al meglio, con uno stipendio immagino più basso di quello che percepirei se facessi quello che mi propone". Risponde così, con ironia, il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, a margine di Cibus, a chi gli chiedeva di commentare la battuta di Fiorello che oggi, su ‘VivaRai2!’, cogliendo lo spunto dello sciopero dei giornalisti Rai e sulle polemiche che ne sono seguite, ha ironizzato sull’ingerenza del governo e ha chiamato in causa lo stesso Lollobrigida scherzosamente come conduttore del Tg1.