Connect with us

Ultima ora

25 aprile, la strage nazista di Civitella in Val di Chiana:...

Published

on

25 aprile, la strage nazista di Civitella in Val di Chiana: cosa è successo

Il 29 giugno 1944 furono massacrati 244 civili

Mattarella depone una corona presso il Monumento ai Caduti a Civitella in Val di Chiana in occasione del 79° anniversario di Liberazione - (Quirinale)

Oggi 25 aprile 2024 il presidente della Repubblica Mattarella ha scelto quest'anno per la celebrazione della festa della Liberazione Civitella in Val di Chiana, in Toscana. Ma cosa è successo in questo paese?

Il 29 giugno 1944 a Civitella in Val Chiana, in provincia di Arezzo, che durante la ritirata tedesca si trovava nelle immediate retrovie del fronte lungo la Linea Gotica, divenne teatro di una efferata strage nazifascista. Qualche giorno dopo la morte di alcuni soldati tedeschi, i nazisti iniziarono a rastrellare gli uomini e poi irruppero in chiesa, dove il parroco, don Alcide Lazzeri, tentò senza successo di salvare i fedeli offrendosi come vittima.

A cinque a cinque tutti gli uomini, compreso il prelato, vennero trucidati e il paese fu incendiato, per uccidere anche chi in qualche modo era riuscito a nascondersi. Sommando ai martiri di Civitella quelli delle due frazioni di Solaia e Cornia, dove furono uccise con spietata ferocia anche donne e bambini, e della vicina San Pancrazio, in tutto furono massacrate 244 persone.

Cosa è successo il 29 giugno 1944

La sera del 18 giugno 1944, domenica, nove soldati tedeschi, forse paracadutisti della divisione "Hermann Göring", si avvicinano ad una casa colonica in località Madonna presso Civitella. Dopo aver ordinato la cena e mangiato, si diressero verso il Dopolavoro del paese, sedendosi ad un tavolo, le armi appoggiate a terra. Un gruppo di partigiani, saputo che nel paese giravano dei tedeschi, decise di tentarne il disarmo. Verso le 21, essi entrano nel locale armati. Qui le versioni divergono: chi dice che i partigiani aprirono subito il fuoco, chi invece propende per una intimazione di resa, a cui i tedeschi avrebbero reagito. In ogni caso, ci fu un conflitto a fuoco e tre tedeschi cadono a terra. Uno di essi, illeso, invece riusciva a fuggire. Nel Dopolavoro la confusione era al massimo, i civili scappavano da ogni parte e qualcuno era stato anche ferito. Dei tedeschi, due erano morti e uno e ferito.

Verso le 23 della notte, alla casa colonica della Madonna, arriva un tedesco che porta sulle spalle un compagno ferito. E' lo stesso del Dopolavoro, che viene lavato e curato, finchè i suoi compagni lo portano via su un camion. Al paese, intanto, quando spunta l'alba, la popolazione scappa terrorizzata dalla rappresaglia. Nel frattempo, l'arciprete don Alcide Lazzeri, saputo dell'accaduto, decide di far lavare i due morti tedeschi rimasti nel Dopolavoro, ed organizza loro il funerale con le poche donne che è riuscito a trovare. Ma dei tedeschi ancora nessuna traccia.

Il 20 giugno arriva un militare tedesco, forse un medico, ad esaminare i due cadaveri che ancora giacciono nel locale di ritrovo. Assieme ad una interprete, egli ascolta don Lazzeri che rammenta le fasi dell'attacco e dichiara che i civili sono estranei a quanto accaduto. L'ufficiale accetta, come segno di buona volontà, che i due soldati siano sepolti nel locale cimitero, e così avviene, con la partecipazione di un picchetto militare tedesco. Ma ancora le intenzioni dei soldati non sono chiare, e i paesani hanno paura a tornare.

Dopo una serie di indagini, i tedeschi vanno via. Anzi, qualcuno dice ai civitellini di stare tranquilli, perché non ci saranno rappresaglie. Ma invece, la mattina del 29 giugno 1944, quando anche per la festa di San Pietro e Paolo, molti sono rientrati, unità della divisione paracadutisti corazzati "Hermann Göring", a cui si affiancano altri militari, pare ci siano stati anche degli italiani, circonda il paese all'alba. Tutti gli uomini vengono strappati alle case e portati sulla piazza del paese, tra essi anche don Lazzeri che offre la sua vita in cambio di quella dei civili. Non viene ascoltato: sarà ucciso con un colpo alla nuca come tutti gli altri 149 i morti, tra cui due sacerdoti. Poi, i corpi vengono gettati nelle case a cui i tedeschi hanno dato fuoco.

L'ampiezza dell'operazione e il numero di compagnie coinvolte nei fatti di Civitella non permette di stabilire con esattezza l'ora, ma tutti i testimoni sopravvissuti concordano nell'aver individuato l'arrivo dei soldati tedeschi intorno alle 5,30 del mattino, quando le famiglie si preparavano ad andare alla messa nel giorno di Pietro e Paolo.

Tra gli intenti dell'operazione vi era sicuramente anche quello di rallentare l'avanzata delle truppe Alleate, nel momento in cui si stava costruendo negli Appennini la Linea Gotica a difesa dell'Italia settentrionale.

I primi ad essere uccisi furono gli abitanti delle frazioni intorno al paese. Le case di Palazzina, Querciola, Maestà Tonda furono perquisite dai soldati tedeschi e in ognuna furono uccisi uomini, donne e ragazzi, che erano rimasti a casa. A Civitella i militari entrarono da Porta Senese, percorrendo le strade del paese e spingendo in direzione della chiesa parrocchiale coloro che venivano catturati lungo il loro tragitto. I soldati tedeschi giunsero poi presso la Casa di Riposo e qui uccisero otto ospiti che si trovavano al suo interno.

Giunti alla chiesa, dove erano riuniti gli abitanti, trovarono la porta chiusa. Il parroco don Alcide Lazzeri, comprendendo con ogni probabilità cosa stava accadendo, aveva benedetto la popolazione facendola chiudere dentro l'edificio. I soldati lanciarono una bomba a mano per aprile la porta e trascinarono fuori gli abitanti che si erano rinchiusi sperando di salvarsi. Sembra che allora proprio don Alcide abbia gridato: "Sono io il responsabile di quanto è accaduto, uccidete me".

Il tentativo fu inutile. Gli uomini furono portati a lato della chiesa a gruppi di cinque, e uccisi. Lo stesso don Lazzeri morì nell'eccidio. Dopo le esecuzioni, i soldati tedeschi continuarono a cercare e uccidere gli abitanti rimasti dentro le abitazioni. In ultimo, incendiarono le case di Civitella, provocando la morte anche di coloro che avevano tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi uomini riuscirono a sfuggire al massacro.

Allo stesso tempo in cui veniva sferrato l'attacco a Civitella, un altro gruppo di tedeschi partìti da Monte San Savino lungo il sentiero di montagna che va al piccolo paese di Cornia, passando per le fattorie Il Burrone e Solaia, da dove il prete don Natale Romanelli, dopo aver celebrato la messa delle sette, era appena partito per Verniana. Dopo un chilometro circa, incontrò un amico che gli disse di tornare indietro e avvertire la gente che doveva scappare. La madre e la sorella del prete si rifiutarono di ascoltarlo, sostenendo che i tedeschi non avrebbero toccato le donne, ma a Cornia essi non risparmiarono nessuno. Alle nove, ora in cui gli uomini si erano nascosti nei boschi di Valibona, i tedeschi arrivarono. Qualcuno di loro fu testimone delle scene terribili che si verificarono. I soldati chiusero cinque donne in una casa, spararono loro e poi appiccarono il fuoco. Una donna fu colpita da una bomba a mano e saltò insieme ad un maiale. La sorella del prete, affetta da poliomielite, fu uccisa nel giardino della sua casa, che restò un mucchio di rovine. Solo la chiesa rimase intatta, ma fu bombardata in seguito dai cannoni alleati.

Il 3 luglio altre truppe tedesche appartenenti alla 1 Fallschirmjäger-Division in ritirata della Linea Albert arrivarono nella zona e si sistemarono nella chiesa di Cornia, dove distrussero tutto. Don Natale affermò che questi soldati erano stati peggiori dei loro commilitoni che erano entrati a Civitella due giorni prima. Quest'ultimi si servirono del paese come principale posizione difensiva per più di quindici giorni, creando alloggi all'esterno delle mura, dormendo nella cantine delle case che ancora erano in piedi, mettendo i materassi per terra in chiesa, non senza averla dissacrata, usando i paramenti sacri come carta da gabinetto e sparando alle immagini sacre. L’artiglieria della 4 British Division, che in quel momento si trovò già nelle vicinanze, bombardò continuamente il paese con l'intento di cercar di annientare questi tedeschi, col risultato di far crollare altre case. La torre del castello fu danneggiata, e tutta la chiesa parrocchiale andò in rovina, con la torre campanaria rasa al suolo.

A Solaia, oltre all'intera famiglia Valli, fu uccisa Modesta Rossi, staffetta partigiana e moglie del partigiano Dario Polletti, mentre si trovava in casa con il figlio piccolo in braccio, anch'egli ucciso con una scure insieme alla madre, sotto gli occhi dell'altro figlio di sette anni, Mario.

La divisione "Hermann Goering" era composta in larghissima parte di giovani tra i 17 e i 24 anni ed era reclutata su base volontaria dalla Hitlerjugend e da altre organizzazioni collaterali del partito nazista. Aveva fatto le sue uniche prove nell’Europa occupata, specializzandosi in massacri di civili. A partire dal marzo del 1944, era stata spostata in Toscana partecipando a diverse incursioni nell'area appenninica.

L'eccidio di Civitella, Cornia e San Pancrazio fu sicuramente uno dei più efferati dei massacri compiuti. Nell'area aretina, l''Hermann Goering' aveva trucidato, nel mese di aprile del 1944, tutta la popolazione di Vallucciole, nell'alto Casentino, rubricando poi come 'Banditen' gli uomini, le donne e i bambini, spesso infanti, sorpresi nelle loro case. Alla Divisione appartenevano anche i membri di un ex Corpo musicale che durante il 1942 si era esibito in varie città italiane, venendo sciolto nel 1943 quando le truppe tedesche presenti in Italia necessitavano di rinforzi. Alcuni dei suoi componenti si trovavano sicuramente, come truppe ausiliarie del reparto di Polizia militare, tra i soldati che perpetrarono l''eccidio del 29 giugno 1944 a Civitella, tanto è vero che i due ufficiali condannati dal Tribunale di La Spezia, ne facevano parte.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Amadeus, l’ultima diretta Rai da Verona per il Papa

Published

on

E' lui a condurre l'Arena di Pace 2024 presieduta dal Pontefice

Il Papa all'Arena di Verona - Afp

È il veronese Amadeus a condurre l’Arena di Pace 2024, presieduta da Papa Francesco che siede sulla poltrona di legno riciclato costruita per lui dai detenuti del laboratorio di falegnameria del carcere di Montorio dove si recherà in giornata e che hanno costruito l’intero arredamento del palco dell’Arena.

Accanto al pontefice siedono il vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili, e il leader dei movimenti pacifisti, padre Alex Zanotelli. Per Amadeus si tratta dell’ultima apparizione in diretta sui canali Rai.

Continue Reading

Cronaca

Papa a Verona, nella città di Giulietta Francesco cita...

Published

on

L'incontro a San Zeno con sacerdoti, religiosi e bimbi. Poi il dialogo con il popolo della pace all'Arena

Papa Francesco a Verona - Afp

Il Papa, in visita a Verona, la città di Giulietta e Romeo, cita Shakespeare. “Se il genio di Shakespeare si è fatto ispirare dalla bellezza di questo luogo per raccontarci le vicende tormentate di due innamorati, ostacolati dall’odio delle rispettive famiglie, noi cristiani, ispirati dal Vangelo, impegniamoci a seminare ovunque un amore più forte dell’odio e della morte”, l’appello del Papa in occasione dell’incontro con i sacerdoti e i religiosi nella chiesa di San Zeno.

“Il male non deve essere normale”, dice ancora Bergoglio. “Il rischio è questo, anche per noi: che il male diventi “normale”, che ci facciamo l’abitudine. E’ un rischio questo, il male non deve essere normale. Non può. Nell’inferno si’ ma qui no. E così diventiamo complici!”, ha avvertito. “Invece, parlando ai veronesi, San Zeno dice: ‘Le vostre case sono aperte a tutti i viandanti, sotto di voi nessuno né vivo né morto fu visto a lungo ignudo. Ormai i nostri poveri ignorano cosa sia mendicare cibo’. Possano queste parole essere vere per voi oggi!”. Bergoglio ha poi nuovamente invitato i sacerdoti a perdonare “tutti” e a “non torturare “ chi va in confessa per chiedere il perdono dei peccati.

"No al carrierismo"

No al carrierismo e alla promozione di noi stessi, ha messo in guardia il Papa durante l'incontro nella chiesa di San Zeno a Verona. Bergoglio ha evidenziato il rischio “di vivere anche l’apostolato nella logica della promozione di noi stessi e della ricerca del consenso, anche di fare carriera: e’ bruttissimo; invece che spendere la vita per il Vangelo e per un servizio gratuito alla Chiesa”. “È Lui che ha scelto noi : se ricordiamo questo, anche quando avvertiamo il peso della stanchezza e di qualche delusione, rimaniamo sereni e fiduciosi, certi che Lui non ci lascerà a mani vuote. Ci farà aspettare ma mai a mani vuote”, ha osservato Francesco.

Il Papa ai bimbi: "Dobbiamo essere segno di pace"

“Dobbiamo essere un segno di pace”, ammonisce il Papa dialogando coi bambini in piazza San Zeno. “Noi adesso come possiamo essere segno di pace? Il mondo è in guerra, lo sapete? Ci sono tante guerre: in Ucraina, in Terra Santa, in Africa, nel Myanmar. Gesù predica la pace e noi cosa vogliamo fare? Essere segno di pace”. In cielo vengono liberate colombe bianche. Bergoglio invita i bambini ad andare “controcorrente” e a non avere paura di farlo. Poi una domanda finale: “Dobbiamo benedire o maledire?”. I bambini in coro: “Benedire”. "Anche il diavolo?" chiede Bergoglio “ Nooo”, dicono i bambini.

“Ora vi faccio l’ultima domanda, così finisce la tortura” scherza Francesco dal sagrato della basilicacon i circa settemila di bambini e ragazzi che stazionano in piazza e che rispondono in coro alle domande poste dal Pontefice. Alla sua battuta, hanno risposto “È una tortura bella!” ed è partito il coro “Francesco! Francesco!”.

Il dialogo con il popolo della pace all'Arena di Verona

Il Papa è quindi arrivato all’Arena di Verona per l’incontro centrale della giornata nel corso del quale dialogherà con il popolo della pace. All’Arena sventolano tante bandiere della pace. Tante le personalità internazionali presenti. Il Pontefice dialogherà con il popolo della pace attorno a cinque temi: migrazioni, lavoro ed economia, ambiente, disarmo, diritti.

Presenti anche i preti di strada che da sempre si battono per la difesa degli ultimi. Tra loro, don Luigi Ciotti , padre Alex Zanotelli che dal palco srotola la bandiera della pace con Francesco. All’Arena c’è anche il prete anti camorra don Maurizio Patriciello. “Dobbiamo essere malati di pace: una patologia da cui nessuno deve guarire”, dice don Ciotti.

Continue Reading

Sostenibilità

Agricoltura, Gadda: “Numeri parlano su stato salute...

Published

on

La Vice Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati all'evento ‘Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’

Maria Chiara Gadda, vice presidente Commissione Agricoltura della Camera dei deputati

“E’ il mio terzo appuntamento al Food&Science e lo colgo sempre con grande attenzione perché quando si parla di agricoltura pare scontato parlare di suolo, in realtà non è così e se osserviamo i numeri anche rispetto allo stato di salute e allo stato di benessere del suolo nel nostro Paese, sicuramente i numeri ci dicono che dobbiamo aprire un dibattito pubblico con la comunità scientifica, con il mondo delle imprese e con le istituzioni locali, oltre che con il legislatore nazionale, europeo e regionale, perché il suolo vive fenomeni di erosione e di dissesto e se pensiamo al suolo agricolo che è circa il 23-24% del territorio nazionale, vive non soltanto gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche la perdita del carbonio naturale presente nel suolo. In alcune regioni del Paese il suolo sta vivendo fenomeni anche di salinizzazione maggiore rispetto a quelli che si avevano in passato, come l'area della Pianura Padana nel Nord-Est”. Così, la vice presidente Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Maria Chiara Gadda, direttamente dal palco dell’Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’, svoltosi a Mantova, presso il Palazzo della Ragione, curato da Syngenta e all’interno dell’ottava edizione del Food & Science 2024.

“Da parte della politica servono investimenti infrastrutturali per prevenire alcune tipologie di fenomeni e serve anche sostenere il lavoro che le imprese stanno facendo rispetto alle migliori pratiche colturali. Il tema della CO2 fino a pochi anni fa vedeva nell'agricoltura un soggetto che incideva in termini negativi, in termini di emissione - spiega Gadda - Invece oggi dobbiamo provare a invertire la tendenza, mostrando quanto l'agricoltura possa essere un attore positivo da ogni punto di vista sul fronte degli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche della captazione della CO2 e utilizzare delle pratiche che consentano di non arare eccessivamente in profondità, assorbendo maggiormente la CO2: può essere una prospettiva interessante, sia a livello nazionale sia a livello comunitario, perché c'è la leva ambientale, ma poi ci sono anche aspetti come quelli della sostenibilità economica, sociale e ambientale. La politica deve accompagnare il mondo agricolo verso tutti gli investimenti e le pratiche che consentono di andare in quella direzione”. Gadda, durante il suo intervento, si è soffermata anche sulle questioni dell'agricoltura, della tutela del suolo e dell'adesione all’agenda europea del Green Deal: “Io non penso che gli obiettivi di sostenibilità possano essere messi in discussione, perché questo è nel nostro interesse. I primi custodi del territorio sono gli agricoltori e io in questo ci credo fermamente. Il punto è capire come si guida la transizione e a spese di chi, ma non solo: dobbiamo farlo senza perdere le imprese agricole, perché perderle significherebbe abbandono dei territori. Quindi, il dibattito europeo è tutto qui: spetta anche a noi fare sistema e credo moltissimo nella sinergia tra livelli istituzionali”.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca2 ore ago

Amadeus, l’ultima diretta Rai da Verona per il Papa

E' lui a condurre l'Arena di Pace 2024 presieduta dal Pontefice È il veronese Amadeus a condurre l’Arena di Pace...

Cronaca2 ore ago

Papa a Verona, nella città di Giulietta Francesco cita...

L'incontro a San Zeno con sacerdoti, religiosi e bimbi. Poi il dialogo con il popolo della pace all'Arena Il Papa,...

Sostenibilità2 ore ago

Agricoltura, Gadda: “Numeri parlano su stato salute...

La Vice Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati all'evento ‘Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’ “E’ il...

Sostenibilità2 ore ago

Agricoltura, ass. lombardo Beduschi: “Politica deve...

L’assessore all’evento ‘Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’ “La politica deve fare molto per l’agricoltura e per il...

Sostenibilità2 ore ago

Agricoltura, Scaglia (Syngenta): “L’agricoltore...

L’amministratore delegato all’evento ‘Open Science L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’ “Noi ci occupiamo di innovazione che si basa sulla scienza...

Sostenibilità2 ore ago

Agricoltura, Syngenta: “Il futuro è nel suolo, si...

!l messaggio lanciato al Mantova Food & Science Festival Salvaguardare il suolo per garantire un futuro prospero al mondo dell’agricoltura:...

Cronaca2 ore ago

Sole quasi ovunque, ma tornerà il maltempo: previsioni...

Che tempo farà fino a lunedì 20 maggio Sole quasi ovunque in questo weekend di maggio, ma presto tornerà il...

Sport2 ore ago

Massimiliano Allegri, l’amara vittoria e...

Il successo nella finale di Coppa Italia contro l'Atalanta si è trasformata nella vittoria più amara, Massimiliano Allegri e l'addio...

Esteri3 ore ago

Chico Forti, oggi il rientro in Italia. La famiglia:...

Secondo quanto riporta Il Tempo, il 65enne trentino detenuto da 24 anni negli Usa è atteso all'aeroporto militare di Pratica...

Economia3 ore ago

G7, Deloitte: “Salvaguardare la competitività delle...

Consegnata la Dichiarazione Finale delle industrie del G7 sulle principali sfide dell’agenda economica globale al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni...

Economia3 ore ago

Nautica: il 64° Salone di Genova approda alla Design Week...

 La grande nautica italiana protagonista per la prima volta alla New York Design Week (https://nycxdesign.org/) la manifestazione che dal 16...

Esteri3 ore ago

Attentato a Robert Fico, “prossime 48-72 ore...

Le parole del ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak sulle condizioni del premier, ancora grave "I prossimi due o tre...

Esteri4 ore ago

Ucraina, Belgorod ancora nel mirino di Kiev: esplosione...

Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, su Telegram ha fatto appello agli abitanti a cercare riparo nei rifugi C'è stata...

Cronaca4 ore ago

Fleximan, 42enne indagato era stato segretario provinciale...

Gli investigatori sono risaliti a lui esaminando diversi filmati di videosorveglianza e incrociandoli con le celle telefoniche attivate dal telefonino...

Esteri4 ore ago

Germania, Ultima Generazione blocca l’aeroporto di...

Gli attivisti tedeschi occupano la pista Gli attivisti per il clima di Ultima Generazione hanno bloccato l'aeroporto di Monaco di...

Cronaca4 ore ago

Terremoto oggi Campi Flegrei, la terra trema ancora: sciame...

Scossa maggiore di magnitudo 3.7 avvertita dalla popolazione, dalle prime verifiche non sono stati segnalati danni Ancora terremoto ai Campi...

Esteri4 ore ago

Raid in Cisgiordania, Israele uccide terrorista palestinese...

Sirene nel nord dello Stato ebraico, allarme infiltrazione droni dal Libano. Tregua e ostaggi: Sullivan in Arabia Saudita, domani vedrà...

Sport12 ore ago

Allegri, Giletti: “Era solo in una Juve...

"In finale di Coppa Italia ho visto una ferocia inaudita" "Io ero lì mercoledì, a pochissimi metri, c'è un primo...

Ultima ora12 ore ago

Giro d’Italia, oggi quattordicesima tappa: orario,...

Si corre la crono di 31 km da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda Il Giro d'Italia 2024 propone...

Ultima ora12 ore ago

Ucraina, Zelensky manda i detenuti in guerra. Russia:...

Kiev vara la legge per aumentare gli uomini al fronte. Putin: "Non vogliamo arrivare a Kharkiv" L'Ucraina si prepara a...