Cronaca
Antinori (Spallanzani): “Crescono in Italia le...
Antinori (Spallanzani): “Crescono in Italia le malattie sessuali, prevenzione a scuola”
"Incremento tra i ragazzi di 15-24 anni, parlarne in classe per spiegare che non sono banali"
In Italia le malattie sessualmente trasmesse (Ist) rialzano la testa. "Stiamo vivendo anche noi, come ha già attestato l'Ecdc in Europa, un trend in forte risalita per l'incidenza di sifilide, gonorrea e clamidia. Nel 2021 il totale delle segnalazioni è in aumento di poco meno del 20% rispetto all'anno precedente. E comunque tra il 2008 e il 2021 la clamidia è aumentata di 4 volte, la gonorrea 3 volte e la sifilide, sebbene più rara, ha vissuto 2 picchi. Rimangono poi i 2 anni del Covid dove è molto probabile una sottostima delle Ist. L'incremento c'è stato nella popolazione giovane adulta 20-30enni e anche i ragazzi di 15-24 anni hanno avuto un incremento di Ist, ad esempio per la clamidia è stato di 3 volte. Fare prevenzione e informazione sulle conseguenze delle Ist già dalle scuole media aiuterebbe, poi oggi abbiamo vaccini e profilassi post esposizioni che molti non conoscono". A fare il punto all'Adnkronos Salute è Andrea Antinori, direttore Uoc Immunodeficienze virali dell'Inmi Spallanzani di Roma.
Perché c'è questo trend in costante aumento? "Sono cambiati i comportamenti sessuali dei giovani ed è scesa l'età della prima esperienza - risponde Antinori - Inoltre, rispetto agli anni in cui c'era la paura dell'Hiv, oggi assistiamo ad un abbassamento dell'attenzione sulla protezione dei rapporti sessuali e questo sta influenzando le Ist. Il dato sulle infezioni sessualmente trasmesse dobbiamo vederlo come un 'marcatore' del nuovo e di quello che emerge nei giovani, solo così possiamo adeguare anche le strategie di prevenzione e di tutela della salute".
Secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità (Iss). "In Italia, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza sentinella delle Ist ha segnalato un totale di 151.384 nuovi casi di Ist. Il numero dei casi di Ist è rimasto stabile fino al 2004, con una media di 3.994 casi di Ist segnalati per anno; dal 2005 al 2016, le segnalazioni (la media di 5.486 casi per anno) hanno subito un incremento pari al 37,4% rispetto al periodo 1991-2004. Nel 2021, le segnalazioni (5.761 casi di Ist) sono aumentate del 17,6% rispetto al 2020 (4.748 casi di Ist). Nell’intero periodo, il 71,8% dei casi di Ist è stato diagnosticato negli uomini e il 28,2% nelle donne".
Un problema delle Ist "è che sono spesso asintomatiche almeno all'esordio - ricorda l'esperto - e questo facilita la loro trasmissione nei rapporti non protetti. Solo in alcuni casi abbiamo sintomi molto chiari che possono essere le secrezioni a livello genitale, dolore a livello delle pelvi o il sanguinamento dopo i rapporti sessuali. Per intercettare gli asintomatici dovremmo impegnarci in una operazione di screening della popolazione che ha comportamenti sessuali più a rischio. Si deve ricordare che la clamidia e la gonorrea possono esitare in malattie pelviche importanti", mentre "la sifilide, che è curabile, se non controllata porta complicanze cardiovascolari. Quindi - conclude - non sono solo malattia dà sintomatologia locale, ma patologie vere e proprio che non vanno sottovalutate".
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.