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Caso Hasib, chiuse le indagini: 3 poliziotti a rischio...
Caso Hasib, chiuse le indagini: 3 poliziotti a rischio processo
Nell’inchiesta sul 36enne precipitato dalla finestra durante un’attività degli agenti del commissariato Primavalle contestate le accuse di tortura e falso
Tre poliziotti a rischio processo per il caso di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra il 25 luglio 2022 durante un’attività degli agenti del commissariato Primavalle nell’abitazione di via Gerolamo Aleandro. La procura di Roma ha chiuso le indagini notificando il 415bis, atto che prelude solitamente alla richiesta di rinvio a giudizio, a tre agenti per le accuse, a vario titolo e a seconda della posizione, di tortura e falso.
Nell’inchiesta coordinata dal pm Stefano Luciani, all’assistente capo della polizia Andrea Pellegrini, in servizio all’epoca dei fatti al distretto XIV di Primavalle, viene contestato il reato di tortura. In particolare, secondo l’accusa, durante l’attività di identificazione in casa di Omerovic ‘’con il compimento di plurime e gravi condotte di violenza e minaccia, cagionava al 36enne un verificabile trauma psichico, in virtù del quale lo stesso precipitava nel vuoto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra della stanza da letto nel tentativo di darsi alla fuga per sottrarsi alle condotte violente e minacciose in atto nei suoi confronti’’.
Secondo quanto si legge nel capo d’imputazione, il poliziotto ‘’dopo essere entrato all’interno dell'abitazione, immediatamente e senza alcun apparente motivo colpiva Omerovic con due schiaffi nella zona compresa tra il collo ed il viso’’ dicendogli ‘’con fare decisamente alterato’’ la frase ‘non ti azzardare mai più a fare quelle cose, a scattare foto a quella ragazzina’. Successivamente, “impugnava un coltello da cucina e lo brandiva all'indirizzo di Omerovic chiedendogli, sempre con fare alterato e urlando, che utilizzo ne facesse; avendo trovato la porta della stanza da letto di Omerovic chiusa a chiave la sfondava con un calcio, sebbene il 36enne si fosse prontamente attivato per consegnare le chiavi”. Inoltre “intimava a Omerovic di entrare all'interno della sua stanza da letto e lo costringeva a sedere su una sedia; dopo aver recuperato un filo della corrente di un ventilatore, lo utilizzava per legare i polsi’’ dell’uomo e ‘’brandiva, ancora una volta, all'indirizzo dell'uomo il coltello da cucina in precedenza utilizzato, nel contempo minacciandolo, urlando al suo indirizzo la seguente frase ‘se lo rifai, te lo ficco nel c…’’’. Il poliziotto avrebbe quindi colpito ‘’nuovamente con uno schiaffo Omerovic e continuava ad urlare nei suoi confronti, dicendogli ripetutamente ‘non lo fare più’.
Pellegrini, in concorso con i poliziotti Alessandro Sicuranza e Maria Rosa Natale, è accusato anche di falso. In particolare, i tre avrebbero falsamente attestato che l’intervento in via Girolamo Aleandro fosse ‘’dipeso dall’essersi incrociati per strada lungo il tragitto e non, come realmente accaduto, da accordi telefonici previamente intercorsi’’ come si legge nell’avviso di conclusione delle indagini.
I tre avrebbero inoltre attestato ‘’di aver ricevuto dai condomini dello stabile, una volta giunti sul posto, informazioni secondo cui all'interno dell'appartamento degli Omerovic ‘vivevano più persone che danno spesso problemi al condominio, in quanto vivono in uno stato di scarsa igiene e riferivano inoltre che durante alcune litigate all'interno dell'abitazione si sentivano spesso urla e lanci di oggetti come bicchieri e coltelli dalla finestra’, laddove tali informazioni erano state, in realtà, acquisite soltanto dopo che Hasib Omerovic era precipitato nel vuoto’’. Infine i poliziotti avrebbero omesso ‘’di indicare tutte le condotte poste in essere da Pellegrini all'interno dell'appartamento’’. Stralciata invece la posizione di Fabrizio Ferrari, il poliziotto che ha collaborato alle indagini.
Sport
Parma promosso in Serie A, basta 1-1 a Bari
Emiliani tornano nella massima serie dopo 3 anni
Dopo tre anni di Purgatorio, il Parma torna in Serie A. Con l'1-1 al San Nicola di Bari, i gialloblù si portano a +7 sul Venezia, conquistando la promozione matematica a due giornate dalla fine del campionato di Serie B. Succede tutto nella ripresa. Gli uomini guidati da Fabio Pecchia si portano in vantaggio con Bonny, al 50'. Il Bari si riporta in parità al 68' con Di Cesare. Il risultato non cambia e il Parma può festeggiare in anticipo il ritorno nella massima categoria.
Spettacolo
Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.
Politica
Europee, Salvini: “Lega non sosterrà mai von der...
Il leader della Lega: "Uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico"
"La Lega non sosterrà mai Ursula von der Leyen alla guida della commissione europea. E neanche Mario Draghi. Lo dico prima". E' un passaggio della diretta social con cui Matteo Salvini, leader della Lega, risponde alle domande dei follower in vista delle elezioni europee in programma a giugno. In Europa "tra Macron e Le Pen, serve tanta Le Pen", aggiunge.
Salvini viene sollecitato su argomenti diversi. "Per la sinistra e i giornaloni non si può dire, Salvini e Vannacci sono Satana, ma ce lo vogliamo dire che uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico? Posso dire che chi separa le donne, chi picchia la figlia se si veste all'occidentale, che pensa che le donne siano inferiori non è il benvenuto? Se ne stiano a casa loro...", dice soffermandosi sul tema dell'islam.
Il leader della Lega spinge per una sanatoria edilizia. Il provvedimento allo studio per sanare alcune irregolarità "non è un condono. Per chi si è fatto la villa sulla spiaggia, lì non si sana niente, c'è la ruspa". Capitolo ponte sullo Stretto: "Il ponte sullo Stretto di Messina lo facciamo, secondo le stime darà oltre 10mila posti di lavoro in tutta Italia e 20 miliardi di pil, di ricchezza in più" al paese.