Salute e Benessere
Salute: cistite per 1 donna su 4, test gratis in 1.500...
Salute: cistite per 1 donna su 4, test gratis in 1.500 farmacie
Torna il progetto per il benessere femminile promosso da Prodeco Pharma e Fondazione Onda
La cistite è una comune infiammazione della vescica che colpisce prevalentemente le donne (1 su 4 ha una ricorrenza di cistite entro sei mesi dal primo episodio), con più della metà della popolazione femminile che sperimenta almeno un episodio di cistite nella propria vita. Il più delle volte è un disturbo di origine batterica, che dà origine a sintomi fastidiosi, tra cui dolore o bruciore durante la minzione, continua necessità di svuotare la vescica, dolore sovrapubico e talvolta perdita di sangue nelle urine.
Per questo motivo, in occasione della nona edizione della Giornata nazionale della salute della donna, che si terrà il 22 aprile, Prodeco Pharma, azienda italiana che opera a livello internazionale nel campo della medicina naturale, conferma il proprio impegno a favore del benessere e della salute femminile attraverso una serie di iniziative dedicate. Con il progetto "Amica delle Donne", lanciato nel 2021 in collaborazione con Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, Prodeco Pharma si propone di promuovere il benessere psicofisico femminile, avvicinando sempre più donne alla prevenzione e a uno stile di vita sano. Questa iniziativa – riferisce una nota - si integra nel quadro strategico dell’azienda in materia di sostenibilità, che si impegna a favorire la salute delle persone e a divulgare un approccio olistico e naturale al benessere, in linea con l’obiettivo di Sviluppo sostenibile 3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.
Attraverso un ampio network di farmacie, parafarmacie ed erboristerie in tutta Italia e un portale web dedicato – dettaglia la nota - l’iniziativa offre servizi di consulenza specializzata, piani alimentari studiati per le diverse aree terapeutiche, eventi formativi e consigli per scegliere la soluzione fitoterapica più adatta alle esigenze di ognuna, ponendosi come punto di riferimento al fianco delle donne nelle diverse fasi della vita. Dal 15 al 30 aprile, nell’ambito della Campagna “Agenda in rosa per la prevenzione donna”, più di 1.500 farmacie, parafarmacie ed erboristerie del network “Amica delle Donne” su tutto il territorio nazionale attiveranno un servizio dedicato alla prevenzione della salute ginecologica femminile e della cistite. Verrà distribuito, fino ad esaurimento scorte, il test gratuito “Urinary Tract Infection”, che consente di monitorare eventuali infezioni del tratto urinario, e i farmacisti offriranno consulenze e piani guida alimentari studiati specificamente per i disturbi della cistite.
“Le cistiti e le infezioni delle vie urinarie spesso ricorrono a causa di abitudini alimentari e comportamentali errate o all’uso improprio di antibiotici – afferma Giovanna Rossi, ginecologa e presidente del Centro per la Salute della donna Agorà di Bologna - i dati mostrano che una donna su quattro ha una ricorrenza di cistite entro sei mesi dal primo episodio e il 30% delle donne con cistite acuta sviluppa una forma ricorrente con più di tre episodi all'anno. Numeri importanti che fanno capire quanto sia fondamentale intervenire in prevenzione, educando a stili di vita corretti. Anche i rimedi di origine naturale possono offrire un supporto prezioso, con effetti emollienti e lenitivi che contribuiscono a ristabilire l’equilibrio microbico dell’organismo”.
L’impegno di Prodeco Pharma a favore della salute delle donne – si legge nella nota - prosegue anche con il sostegno a Fondazione Onda durante l’H-Week, dal 18 al 24 aprile, durante la quale oltre 350 Ospedali Bollini Rosa offriranno gratuitamente servizi clinici, diagnostici e informativi nelle principali aree terapeutiche, all’insegna della prevenzione e della cura al femminile.
“In Prodeco Pharma abbiamo a cuore il benessere delle donne in tutte le fasi della vita, dalla pubertà alla menopausa, alla gravidanza. Attraverso le nostre iniziative vogliamo accrescere la sensibilizzazione verso le problematiche femminili e fornire un sostegno concreto - sottolinea Giovanni Catania, vicedirettore generale di Prodeco Pharma - Tutte le nostre partnership sono guidate da un allineamento valoriale, una forte attenzione all’etica dei processi e alla sostenibilità, come parte integrante della nostra strategia Esg. Ne è un esempio il nostro network Amica delle Donne attraverso cui lanceremo durante l’anno diverse iniziative gratuite, come lo screening sulla cistite di aprile, l’analisi della circolazione venosa delle gambe da maggio a luglio e alcune giornate di checkup per il monitoraggio di una serie di parametri importanti per la salute della donna, come l’indice di massa corporea, il livello di idratazione e la qualità posturale con il coinvolgimento di un biologo nutrizionista”. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa e il network di farmacie, parafarmacie ed erboristerie aderenti al progetto: https://www.amicadelledonne.it/il-progetto-amica-delle-donne/.
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Covid, caratteristiche genetiche influenzano risposta a...
Ricercatori italiani di diverse università hanno unito le proprie forze per studiare le basi genetiche delle differenze interindividuali nella risposta anticorpale alla vaccinazione anti-Covid-19 con il vaccino Pfizer-Biontech
La risposta al vaccino contro Covid-19 non è univoca ma individuale, influenzata dalle caratteristiche genetiche di ognuno. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Fondazione Irccs Istituto neurologico “Carlo Besta” (Fincb), dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, dell’azienda ospedaliera Senese e della Fondazione Irccs Casa sollievo della sofferenza che, guidati dall’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche di Segrate (Cnr-Itb), ha unito le proprie forze per studiare le basi genetiche delle differenze interindividuali nella risposta anticorpale alla vaccinazione anti-Covid-19 con il vaccino Bnt162b2 (Pfizer-Biontech).
Cosa rivela lo studio
Lo studio ha mostrato come alcuni soggetti con determinate varianti genetiche nei geni del complesso maggiore di istocompatibilità (proprietà delle cellule di un tessuto di essere riconosciute come proprie da parte dell'organismo e non essere quindi eliminate dal sistema immunitario), coinvolto nei principali meccanismi di difesa del nostro sistema immunitario, producevano differenti quantità di anticorpi diretti contro l’antigene del coronavirus Sars-CoV-2. Lo studio è disponibile in open access su 'Communications Medicine'.
I ricercatori hanno valutando la correlazione tra milioni di varianti genetiche germinali e i livelli anticorpali nel siero di soggetti vaccinati contro il Covid-19, a 30 giorni di distanza dalla vaccinazione. Infatti, sin dall’inizio della campagna vaccinale si era osservata una differenza sostanziale nelle quantità di anticorpi prodotti dai soggetti vaccinati. “Come per la maggior parte dei farmaci, così anche per i vaccini ogni individuo può rispondere in maniera più o meno efficace e questo è dovuto, almeno in parte, alla costituzione genetica individuale”, spiega Francesca Colombo, ricercatrice del Cnr-Itb, che ha guidato la ricerca. “Il nostro studio ha coinvolto 1.351 soggetti, (operatori sanitari vaccinati nei primi mesi del 2021, nei tre centri ospedalieri coinvolti nello studio) ai quali è stato prelevato un campione di sangue per l’estrazione del Dna e di siero per la misurazione degli anticorpi anti-Sars-CoV-2 dopo un mese dalla somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer-Biontech”.
“Con le analisi statistiche effettuate abbiamo scoperto che una particolare regione del genoma, sul cromosoma 6, era significativamente associata ai livelli anticorpali - prosegue Martina Esposito, primo autore dello studio e assegnista di ricerca presso il Cnr-Itb - In questa specifica regione genomica sono presenti dei geni che codificano per delle molecole presenti sulla superficie cellulare, coinvolte nei meccanismi di risposta immunitaria. Questi geni sono molto variabili ed esistono differenti combinazioni. Il nostro studio ha evidenziato che alcune combinazioni erano associate a livelli di anticorpi più alti, mentre altre a livelli più bassi, spiegando quindi dal punto di vista genetico le differenze nella risposta alla vaccinazione osservate tra individui diversi”.
“I modelli matematici usati e le analisi statistiche effettuate per arrivare a questi risultati sono molto complessi perché complessa è l’interazione tra i geni e dei geni stessi con il vaccino. L’expertise maturata negli studi genetici in molti anni di ricerca condotta a Casa Sollievo della Sofferenza ci ha permesso di gestire tale complessità nei dati, contribuendo a giungere a questi importanti risultati", sottolinea Massimiliano Copetti, responsabile Biostatistica della Fondazione Irccs Casa Sollievo della Sofferenza.
"L’identificazione di specifici alleli Hla che conferiscono una predisposizione ad un’alta o bassa produzione di anticorpi dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid ci può permettere ora di differenziare e personalizzare la campagna vaccinale, fornendo a ciascun individuo il vaccino più adatto, cioè quello che gli permetterà di produrre più anticorpi possibili. Questo approccio può essere esteso anche ad altri vaccini ideati contro altre malattie, nell’ottica di una vaccinazione di precisione supportata dalla vaccinogenomica", afferma Massimo Carella, biologo genetista e vice-direttore scientifico della Fondazione Irccs Casa Sollievo della Sofferenza. La ricerca è stata finanziata dell’Istituto Buddista italiano Soka Gakkai.
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Infettivologi, ‘coperture vaccinali in calo, serve...
"C'è un problema di coperture vaccinali in Italia. E' emerso anche durante il congresso Escmid Global a Barcellona", l'evento annuale che riunisce i microbiologi e infettivologi da tutta Europa e non solo, "quella anti-Covid in Italia non è stata molto efficace, siamo arrivati al 12% dei soggetti a rischio immunizzati mentre il resto d'Europa è sopra il 50%. L'Italia deve rivedere la politica sulle vaccinazioni e tra pochi giorni uscirà un documento congiunto Simit-Siti per preparare la prossima campagna vaccinale autunnale che - secondo noi - dovrà raccomandare anche l'anti-Covid insieme all'antinfluenzale. C'è anche preoccupazione per l'epidemia di morbillo che sta creando diversi problemi in vari stati europei. Insomma, il tema delle coperture vaccinali deve tornare la priorità delle politiche sanitarie". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore ordinario di Malattie infettive Università Tor Vergata di Roma, che ha partecipato al congresso Escmid Global.
Quali sono stati i focus principali dell'evento congressuale? "L'antibiotico resistenza rappresenta un problema di sanità pubblica in tutti i paesi - risponde Andreoni - All'Escmid sono stati presentati diversi studi su nuovi approcci per arrivare a combattere i super batteri. Tra queste strategie sembra interessante quella che usa i 'virus fagi' che aggrediscono i batteri in maniera molto specifica. Sono virus non in grado di infettare le cellulare umane ma di attaccare le cellule batteriche di pseudomonas o stafilococco, ad esempio".
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Burioni contro Susanna Tamaro: “Ragionamenti identici...
Il virologo tuona contro la scrittrice dopo un articolo sul Covid: "Dovevamo uscirne migliori invece..."
"La scrittrice Susanna Tamaro, in un pezzo sul 'Corriere della Sera', ci spiega i vaccini producendosi in una mirabile crestomazia di 'ragionamenti' identici a quelli dei somari antivaccinisti. Ne dovevamo uscire migliori, invece ne siamo usciti tutti virologi, anche la Tamaro". Così, sui social, Roberto Burioni commenta l'articolo scritto da Susanna Tamaro sulle 'cicatrici lasciate dal Covid', in cui l'autrice critica la 'mancanza di azione terapeutica iniziale e la successiva polarizzazione attorno al vaccino, evidenziando dubbi e incertezze che persistono nonostante gli avanzamenti scientifici'.
Alle parole della Tamaro, Burioni risponde ricordando che "la nostra medicina 'meravigliosamente avanzata' in 'quasi un anno a braccia conserte' ha sviluppato un vaccino che ha salvato molte decine di milioni di vite, compresa forse pure la tua, permettendoti di partecipare da viva alle Olimpiadi delle bojate", chiosa il docente di virologia all'Università Vita Salute San Raffaele di Milano, che chiede infine al Corriere della Sera "perché ospitate simili scemenze che diffondono bugie pericolose per la salute pubblica e minano con la menzogna la fiducia nella scienza e nella medicina?"