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SuperEnalotto, estrazione oggi: combinazione vincente 4 aprile 2024
Jackpot sale a 85,3 milioni di euro
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del SuperEnalotto di oggi, giovedì 4 aprile. Centrati, invece, cinque '5' da oltre 37mila euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 85,3 milioni di euro.
Quanto costa giocare una schedina del SuperEnalotto?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Con quanti punti si vince?
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come controllo se ho vinto?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
Ecco la combinazione vincente: 8 - 33 - 36 - 41 - 51 - 68. Jolly: 71. Superstar: 8.
Spettacolo
L’alluvione in Emilia Romagna raccontato in...
A un anno dalla catastrofe che fece 16 morti e 23mila sfollati, il docufilm dà voce alle donne e gli uomini che da subito aiutarono la popolazione colpita
In occasione del primo anniversario della tragica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, Raiplay propone in esclusiva da oggi il documentario “2023: l’onda maledetta, vittime ed eroi”, realizzato dalla giornalista e scrittrice Claudia Conte. Dal 15 al 17 maggio 2023, l’Emilia-Romagna fu colpita duramente da forti piogge che causarono alluvioni, smottamenti e frane senza precedenti. Sono ancora vive nella mente di tutti noi le immagini di quei giorni terribili che provocarono 16 vittime e 23mila sfollati, ma anche quelle dell’immenso lavoro svolto dalle forze armate, vigili del fuoco e protezione civile, intervenuti subito dopo la catastrofe.
Il docufilm dà voce a quelle donne e quegli uomini che, coordinati dalla Protezione Civile e in sinergia con le varie Amministrazioni Comunali e con la Regione Emilia-Romagna, hanno profuso sin dalle prime ore dell’emergenza uno sforzo corale necessario a garantire il massimo e tempestivo supporto alla popolazione colpita dal maltempo. Dalle parole dei soccorritori e degli esponenti delle istituzioni impegnati nell’emergenza, il racconto emozionante di quanto accaduto.
Economia
Sostenibilità, eccellenza su Gpp: assegnati i premi...
Si sono chiusi, ieri, i lavori della XVIII edizione del Forum Compraverde Buygreen, promossa dalla Fondazione Ecosistemi, con la consegna del Premio Compraverde Buygreen: oggi l’unico riconoscimento nel nostro Paese dedicato alle migliori esperienze italiane di Gpp. Il Premio Compraverde nasce nel 2008 con l’obiettivo di mettere in evidenza l’importanza dell’impegno a rispettare l’applicazione dei criteri ambientali minimi per una vera sostenibilità, sulle mense verdi e la relativa educazione alimentare, nella filiera a chilometro zero, su una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, sulle scelte green e dell’efficientamento energetico, passando dalla mobilità sostenibile, dal turismo basato sull’economia circolare fino alla riduzione di anidride carbonica.
L’edizione di quest’anno ha visto premiate le migliori esperienze nelle sezioni: politica Gpp, bando verde, mensa verde, ospedale verde, sport in verde, social procurement, cultura in verde.
Di seguito tutti i premiati con le motivazioni sezione per sezione. Per la sezione Politica Gpp premio all’Università di Torino per aver perseguito con continuità gli impegni sottoscritti nel Protocollo d’Intesa, Acquisti Pubblici Ecologici, mettendo il Gpp al centro delle attività dell’Ateneo volte a ridurre l’impatto ambientale e a diffondere cultura e buone pratiche di sostenibilità. Menzione, invece, per Aria, azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti, per l’inclusione degli acquisti verdi nelle attività della centrale di committenza con percorsi di approfondimento a beneficio della domanda della Pa, dell’offerta del mercato e delle esigenze dei cittadini e delle imprese. Altra menzione per il Comune di Padova, per l’impegno attento nell’adozione sistematica degli acquisti verdi caratterizzato da concretezza e da obiettivi ben definiti nel Piano d’Azione aggiornato e monitorato nel tempo.
Per la sezione Bando Verde premiati: Università di Cagliari per aver scelto di veicolare, attraverso gli eventi, l’immagine di un Ateneo sempre più sostenibile e attento alle tematiche della difesa dell’ambiente, inserendo nei documenti di gara tutte le clausole applicabili sui Cam relativi al servizio di organizzazione e realizzazione di eventi; la Regione Lazio, per la capacità innovativa della Regione, per il suo mettersi in gioco in sfide che vanno al di là dei criteri esistenti, analizzando gli impatti del servizio per capire come ridurli. Un esempio virtuoso per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale; il Comune di Padova per la chiarezza espositiva con cui ha redatto la documentazione di gara in conformità ai Cam sul verde, definendo col massimo dettaglio e chiarezza le clausole contrattuali sulla gestione sostenibile del cantiere e garantendo così una esecuzione dei lavori aderente agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Menzione, invece, all’Università di Siena, per essere riuscito a esprimere con una interessante sintesi la complessità che deriva dall’applicazione di due diversi sistemi: quello dei Cam per l’edilizia, che devono garantire una performance ambientale minima, e quello della certificazione Leed che, con il suo sistema a punteggio, amplifica i criteri minimi per garantire performance ambientali più ambiziose e monitorabili in tutte le fasi di realizzazione dell’opera.
Per la sezione Mensa Verde i premi sono andati al Comune di Nuoro, per aver improntato il servizio mensa al perseguimento degli obiettivi del Green Public Procurement, basando l’appalto su una serie di principi quali educazione e qualità alimentare: ridotto impatto ambientale, riduzione degli sprechi, valorizzazione dei prodotti locali e tradizionali, e, più in generale, per la visione olistica che ha manifestato nel tener conto dei tanti aspetti che caratterizzano la ristorazione scolastica: educativa, ambientale, sociale, produttiva, territoriale; al Comune di Torino per l’adozione del criterio di offerta economica a costo fisso, stimolando offerte al rialzo nel miglioramento qualitativo degli alimenti e del servizio, e per l’impegno nell’attuazione del 'Progetto per i controlli del rispetto dei diritti umani e di condizioni di lavoro dignitose lungo le catene di fornitura'; alla Dsu Toscana per aver basato la sostenibilità del servizio su una serie di criteri e valori indispensabili rendendolo eccellente dal punto di vista sociale, nutrizionale, ambientale ed economico dove l’elemento prezzo, ha assunto la forma di un costo fisso, corrispondente al costo del pasto del servizio di ristorazione, sulla base del quale gli operatori economici competono solo sui profili qualitativi delle offerte.
Menzione, invece, per Intercent-ER per l’organizzazione di un servizio di ristorazione rivolto a tre tipologie di enti diversi e, quindi, a tipologie differenti di utenti che attraverso la collaborazione tra essi ha consentito di realizzare forti benefici anche sotto il profilo ambientale, a vantaggio di una riduzione di emissione di CO2 ed un efficientamento in termini di consumi energetici e gestione dei rifiuti.
Il Premio Ospedale Verde è andato a Estar Toscana per avere integrato nei documenti di gara criteri atti a garantire la riduzione degli impatti ambientali delle proprie attività sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Un esempio virtuoso da replicare in un settore come quello della fornitura di guanti sanitari per cui non esistono ancora dei criteri minimi ambientali e sociali.
Per il Premio Sport Verde, la menzione è andata al Comune di Jesolo per l’evento EnergiaPura Series 2024 per l’impegno nella costruzione di un evento a basso impatto ambientale da consolidare nel tempo; menzione al Comune di Napoli per l’evento Spaccanapoli 40esima edizione per l’impegno ecologico e sociale verso la sostenibilità perseguito attraverso la realizzazione di un evento caratterizzato dal rispetto di alcuni criteri ambientali che promuovono la consapevolezza ambientale e l’azione sociale positiva anche attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione del territorio di Napoli.
Per la sezione Social Procurement il premio va a Estar Toscana per avere integrato nei documenti di gara criteri atti a garantire condizioni di lavoro dignitose, sia come elemento di valutazione che come requisito di esecuzione, lungo tutta la catena di fornitura, e per avere previsto forme di dialogo tra stazione appaltante e aggiudicatario, nonché forme di verifica, adeguate a garantire l’effettiva implementazione dei criteri sociali. Menzione, invece, alla Regione Lazio per avere introdotto criteri per la promozione delle pari opportunità nel settore della vigilanza. Per la sezione Cultura Verde la menzione è andata alla Reggia di Caserta per aver intrapreso il percorso dell’ecosostenibilità attraverso l’uso di un vero e proprio regolamento per le concessioni in uso temporaneo di spazi della Reggia di Caserta per eventi culturali che pongono attenzione agli impatti ambientali associati alla loro realizzazione attraverso il rispetto di alcuni criteri ambientali.
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Re Carlo mai così arrabbiato con Harry e Meghan: cosa dice...
Tom Quinn racconta di un sovrano furioso dopo il viaggio della coppia in Nigeria
Un re Carlo così furioso non si era mai visto prima. Parola dell'esperto reale Tom Quinn, che al Mirror ha raccontato che il recente tour di Meghan Markle e del principe Harry in Nigeria ha fatto arrabbiare sia il sovrano che il primo genito ed erede al trono William. "Ciò che ha davvero sconvolto padre e figlio è il fatto che i nigeriani abbiano trattato i Sussex come se si fosse stati in presenza di un viaggio ufficiale, dal momento che la coppia è stata accolta con balli, ricevimenti, visite alle scuole e associazioni di beneficenza".
La coppia ha fatto un passo indietro come membro della famiglia reale senior nel 2020 e ora vive in California, e da allora Harry è stato privato di diversi ruoli reali. L'esperto consultato dal tabloid britannico ha suggerito che all'interno della famiglia reale c'erano preoccupazioni sul viaggio in Nigeria, che "ha confermato le peggiori paure: è come se Harry e Meghan si fossero ribellati. Il loro tour è stato una dichiarazione audace del fatto che si rifiutano di accettare di non lavorare più come reali. William e Carlo si grattano la testa e pensano: 'Come faremo a controllare questa situazione da incubo?'"
Riflettendo sul viaggio di Meghan e Harry, Quinn ha affermato che è "facile capire perché i reali senior sono preoccupati". L'esperto ha spiegato che si potrebbe sostenere che il viaggio in Nigeria sia stato progettato per dare l'impressione che i Sussex lavorino ancora come reali. "C'era tutto quello che ci si potrebbe aspettare da una visita reale ufficiale: i ricevimenti, le visite alle scuole e agli enti di beneficenza, ai soldati feriti e ai disabili. I discorsi di Meghan e Harry e tutto il loro atteggiamento sono stati progettati per dare l'impressione che sono ancora reali in carica e a William e a re Carlo la cosa non piace per niente. E' come se Meghan e Harry dicessero: 'Non abbiamo bisogno del tuo permesso per lavorare come reali, lo faremo alle nostre condizioni, quando e dove vogliamo'".