Politica
Galli della Loggia: “L’Europa non riesce a...
Galli della Loggia: “L’Europa non riesce a diventare un soggetto politico”
L'editoriale sui passi avanti che servirebbero per rinunciare a parte della sovranità nazionale
"Da anni l’Europa non riesce a fare alcun passo avanti decisivo per diventare un vero soggetto politico. Cioè capace di avere una politica estera comune e quindi di cercare di contare qualcosa nell’arena mondiale. Il che a sua volta implicherebbe, naturalmente, avere anche un apparato militare comune, obbediente ad un unico comando nonché dotato di un armamento eguale per tutti i contingenti, magari fornito da un unico produttore". Parte da questa constatazione l'editoriale di Ernesto Galli della Loggia sulle colonne del Corriere della Sera.
Da anni, spiega, "l’Europa non riesce a fare alcun passo avanti decisivo per diventare un vero soggetto politico. Cioè capace di avere una politica estera comune e quindi di cercare di contare qualcosa nell’arena mondiale. Il che a sua volta implicherebbe, naturalmente, avere anche un apparato militare comune, obbediente ad un unico comando nonché dotato di un armamento eguale per tutti i contingenti, magari fornito da un unico produttore".
Ma, prosegue l'editorialista, "l’Unione europea da questo orecchio non ci sente. I governanti dei vari Paesi membri non intendono fare il passo necessario per costruire una politica estera e militare comune, e cioè rinunciare a una parte cruciale della sovranità nazionale di cui essi sono i titolari. Il fatto decisivo è che dietro un tale rifiuto c’è una ragione che ogni democratico non può non tenere nella massima considerazione: e cioè che la maggioranza dei loro elettori non lo vuole".
Vale a dire che "la grande maggioranza dei cittadini dei Paesi europei non si sente affatto 'europea'. Per meglio dire, non si sente innanzi tutto europea e solo poi lettone, olandese o italiana: come sarebbe invece necessario per dar vita a un’autentica Europa politica".
Galli della Loggia si chiede anche quale sia la causa principale. Questo sviluppo "ha coinciso e coincide con una trasformazione decisiva avvenuta negli ultimi decenni delle classi dirigenti del continente. Trasformazione che ha un nome: la scomparsa della politica. Dall’uscita di scena di coloro che avevano vissuto la temperie europea della guerra e del dopoguerra - di personalità come Kohl, come Mitterrand, come Delors o come gli esponenti della vecchia Democrazia cristiana: ma non dimenticherei anche la signora Thatcher - nei Paesi guida del continente non è più arrivato ai vertici del potere nessun leader capace di misurarsi con la politica nell’accezione forte del termine, con la politica che mira a cambiare le cose, a far nascere il nuovo".
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Europee, Salvini: “Lega non sosterrà mai von der...
Il leader della Lega: "Uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico"
"La Lega non sosterrà mai Ursula von der Leyen alla guida della commissione europea. E neanche Mario Draghi. Lo dico prima". E' un passaggio della diretta social con cui Matteo Salvini, leader della Lega, risponde alle domande dei follower in vista delle elezioni europee in programma a giugno. In Europa "tra Macron e Le Pen, serve tanta Le Pen", aggiunge.
Salvini viene sollecitato su argomenti diversi. "Per la sinistra e i giornaloni non si può dire, Salvini e Vannacci sono Satana, ma ce lo vogliamo dire che uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico? Posso dire che chi separa le donne, chi picchia la figlia se si veste all'occidentale, che pensa che le donne siano inferiori non è il benvenuto? Se ne stiano a casa loro...", dice soffermandosi sul tema dell'islam.
Il leader della Lega spinge per una sanatoria edilizia. Il provvedimento allo studio per sanare alcune irregolarità "non è un condono. Per chi si è fatto la villa sulla spiaggia, lì non si sana niente, c'è la ruspa". Capitolo ponte sullo Stretto: "Il ponte sullo Stretto di Messina lo facciamo, secondo le stime darà oltre 100mila posti di lavoro in tutta Italia e 20 miliardi di pil, di ricchezza in più" al paese.
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Cateno De Luca si ferma, ha polmonite e stress
Il leader di Sud chiama Nord resta ricoverato al policlinico di Messina
Cateno De Luca ha una polmonite in stato acuto, associata a un significativo stress psicofisico ed ad un eccessivo affaticamento fisico. Questo l'aggiornamento delle condizioni del leader di Sud chiama Nord, capolista di Libertà alle prossime Europee. Attualmente, informa una nota, De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo.
Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa. I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina. È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile, rimarca il comunicato.
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Europee, liste di Fratelli d’Italia: Meloni capolista...
Sgarbi candidato al Sud
Fratelli d’Italia ha depositato oggi le liste per le elezioni europee nelle cinque circoscrizioni. Giorgia Meloni sarà capolista in tutta Italia. Nel Nordest, dietro la premier sono in lista Sergio Berlato e Alessia Ambrosi; nel Nordovest, Carlo Fidanza e Vincenzo Amich (presenti anche Lara Magoni, Mario Mantovani e Vincenzo Sofo); nelle Isole, Sasso Deidda ed Elvira Amata; al Sud, Nicola Benedetto ed Ersilia Amatruda (con Vittorio Sgarbi in penultima posizione in lista); al Centro, Nicola Procaccini e Carla Cappiello.
Nelle liste di Fdi, molti i rappresentanti della società civile. Dal mondo delle professioni arrivano le candidature al Nordest di Anna Olivetti, presidente di Federfarma e Fofi (ordine e sindacato farmacisti Gorizia); al Centro, Carla Cappiello, componente comitato nazionale Inarcassa, ex Presidente ingegneri Roma e Dorina Casadei, vicepresidente fondazione Telos dei dottori commercialisti; al Sud Mariangela Di Biase, vicepresidente nazionale Aiga (associazione dei giovani avvocati) e Giovanna Greco, segretario del Consiglio nazionale ordine commercialisti.
Non mancano le giovani leve del partito, come Stefano Cavedagna, portavoce nazionale di Gioventù nazionale al Nordest; Nicola D'Ambrosio, Presidente nazionale di Azione Universitaria al Sud; Paolo Inselvini, coordinatore Gioventù nazionale Lombardia, al Nordovest. Dal mondo dell'impresa, al Nordest Silvia Bolla, presidente piccola e media industria Veneto Est e membro del Consiglio nazionale di Confindustria nazionale e Guglielmo Garagnani, imprenditore agricolo, presidente uscente di Confagricoltura Bologna; al Nordovest, l'imprenditrice cinematografica Federica Picchi.
Nutrita la schiera di amministratori, nelle liste per le Europee. Al Nordest, Antonella Argenti, sindaco di Villa del Conte (Padova); Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone; Elena Donazzan, assessore al lavoro della Regione Veneto; Valeria Mantovan, sindaco di Porto Viro (Rovigo). Al Centro, Marco Squarta, presidente consiglio regionale Umbria e Mario Pellegrini, ex vicesindaco del Giglio, protagonista dei soccorsi nella notte del naufragio della Costa Concordia. Nella circoscrizione Isole, Elvira Amata, assessore al turismo Regione Sicilia e Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania. Vittorio Sgarbi, come annunciato, corre nella circoscrizione Sud da indipendente. In lista al Nordovest anche Giovanna Giolitti, pronipote di Giovanni Giolitti.