Lavoro
Pa, segretario comunale e provinciale: corso Isfor per...
Pa, segretario comunale e provinciale: corso Isfor per professione di grande responsabilità
La direttrice Pollio: "Un'opportunità per la formazione permanente di coloro che già lavorano nella o per la Pubblica amministrazione, in una logica di costante accrescimento della stessa"
"Quella del segretario comunale e provinciale è una figura fondamentale per il corretto funzionamento giuridico-amministrativo di tutti i comuni e di tutte le province italiane, che per legge devono dotarsi di tale figura. Una figura professionale cardine nella gestione della Pubblica amministrazione, di grande responsabilità e competenza". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Cinzia Pollio, direttrice di Isfor divisione della Fondazione Aib, ente di formazione promosso da Confindustria Brescia, da più di 30 anni punto di riferimento della Lombardia orientale per la formazione continua di imprenditori, manager, personale delle aziende.
Isfor con Fondazione Aib e Associazione professionale segretari comunali e provinciali G.B. Vighenzi realizzano, con il patrocinio di Smae dell’Università degli Studi di Brescia, una nuova edizione del percorso formativo per aspiranti segretari comunali e provinciali. "Il corso - spiega - si rivolge a tutti coloro che hanno i titoli di ammissione al concorso. Inoltre, si rivolge agli amministratori, ai dirigenti e funzionari degli enti locali e delle società partecipate. Il percorso si svolgerà in presenza presso la sede di Isfor con la possibilità di frequentare da remoto, previa iscrizione".
"Da un lato - sottolinea - il corso intende preparare, senza presunzione di esaustività, coloro che intendono intraprendere la carriera di segretario comunale o altri ruoli di prestigio nella Pubblica amministrazione, attraverso l'approfondimento di tematiche selezionate per importanza e/o complessità; dall'altro, invece, costituire un'opportunità per la formazione permanente di coloro che già lavorano nella o per la Pubblica amministrazione, in una logica di costante accrescimento della stessa, di valorizzazione della cultura giuridica, quale elemento imprescindibile per l'erogazione di servizi di qualità al cittadino".
"Per diventare segretario comunale - ricorda - è necessario superare un concorso pubblico nazionale, periodicamente indetto dal ministero dell'Interno e un corso-concorso di formazione per poi iscriversi all'Albo dei segretari comunali e provinciali. Possono accedere al concorso coloro che siano in possesso della Laurea in Scienze dell’economia, LM-77 Scienze economico-aziendali, LMG/01 Giurisprudenza, LM-87 Servizio sociale e politiche sociali, LM-52 Relazioni internazionali, LM-62 Scienze della politica, LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni, LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo, LM-88 Sociologia e ricerca sociale, LM-90 Studi europei".
"Possono presentare domanda - avverte - anche i candidati in possesso di laurea specialistica ex D.M. numero 509/1999 oppure di diploma di laurea conseguito con l’ordinamento universitario previgente al D.M. 509/99, equiparati con Decreto interministeriale del 9 luglio 2009 alle suddette lauree magistrali (come da tabella 'Equiparazioni tra lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche e lauree magistrali' allegata al Decreto medesimo), oppure i candidati in possesso di altro titolo di studio equipollente per legge".
"Nelle ultime tre edizioni - fa notare la direttrice di Isfor Cinzia Pollio - il percorso ha formato ben 109 privati, ma soprattutto è stato seguito dal personale di 73 Comuni ed enti locali che lo hanno visto come una vera e propria forma di aggiornamento per i propri addetti".
Il percorso formativo, in partenza il 10 maggio, è strutturato in 3 aree di competenza: Giuridico amministrativa, Economia, Finanza e contabilità, Management e tecniche di direzione. Queste ultime sono loro volta costituite di 12 moduli, a cui è possibile iscriversi singolarmente. Il percorso ha una durata complessiva di 112 ore.
La collaborazione con l'Università degli Studi di Brescia e Smae (School of management and advanced education) e la presenza nel corpo docenti non solo di professori universitari ma anche di avvocati, magistrati, consulenti e segretari comunali che operano nella pubblica amministrazione, permette di coniugare l’aspetto accademico a quello pratico/operativo.
I compiti dell'Albo dei segretari comunali e provinciali sono: curare l'accesso alla carriera del segretario, provvedere alla tenuta dell'Albo (distinto in sezioni regionali) dal quale i sindaci ed i presidenti di Provincia scelgono i segretari, organizzare i corsi di progressione in carriera, conferire gli incarichi di reggenza e supplenza presso tutte le sedi presenti nel territorio regionale, incaricare i segretari in disponibilità dello svolgimento di reggenze e supplenze presso sedi di segreteria comunale, sovrintendere all'attività di formazione ed aggiornamento.
Lavoro
Festival lavoro: oltre 21mila euro donati per famiglie...
26.350,23 per le donne e minori vittime di violenza e maltrattamento
Un totale di 21.651,75 euro donati per le famiglie delle vittime del crollo di via Mariti a Firenze e 26.350,23 per le donne e minori vittime di violenza e maltrattamento. Sono le somme donate dai partecipanti al Festival del lavoro a Firenze organizzato dai consulenti del lavoro. I fondi sono stati consegnati rispettivamente tramite la Misericordia di Firenze e l'associazione Artemisia-Centro Antiviolenza Firenze.
"E' un gesto di solidarietà e vicinanza -ha spiegato Rosario De Luca, presidente del Cno dei consulenti del lavoro- un segnale dei valori che i consulenti del lavoro portano avanti, noi portiamo avanti i valori della sicurezza e siamo attivissimi anche sul contrasto alla violenza di genere. Siamo una categoria concreta, a noi piace fare i fatti", ha concluso.
Lavoro
Al Festival del Lavoro il ministro Bernini premia i...
Il videogame che promuove il lavoro etico promosso dai consulenti del lavoro
"Grazie a Rosario De Luca per questo bellissimo lavoro. Questi ragazzi hanno saputo trasferire nel modo giusto le informazioni giuste, giocando, apparentemente giocando, hanno passato informazioni importanti sulla diffusione della legalità. Non è mai abbastanza forte la voce con cui si contrasta l'illegalità". Così Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, premiando al Festival del lavoro a Firenze i ragazzi vincitori del progetto 'GenL', il videogame ideato dai consulenti del lavoro già nel 2019 per sensibilizzare i più giovani ai temi della legalità e del lavoro etico.
A ricevere il premio Manuel Messina, del Centro italiano opere femminili salesiane (Ciofs) di Livorno, e Lorenzo Bormino, dell'Iis 'Leonardo Da Vinci' di Villafranca Lunigiana (Massa Carrara).
"Grazie a tutti e al ministro Bernini per testimoniare con la sua presenza l'impegno che portiamo avanti con i nostri giovani di categoria nella diffusione della legalità e dell'etica nelle scuole e nelle università. Con questo progetto andiamo a spiegare che il lavoro deve essere regolare, etico, dicendo no a violazioni e allo sfruttamento, con il rispetto totale di tutto quello che la norma prevede. Abbiamo sviluppato questo gioco che è partito in modo cartaceo e oggi è appunto un videogioco, contattando 700mila studenti. I due vincitori di oggi verranno anche con noi a Bruxelles in visita alle istituzioni europee, che sono fondamentali. Senza regole e senza limiti c'è anarchia e l'anarchia non fa bene a nessuno", ha commentato Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, alla premiazione di questo progetto attraverso il quale i professionisti portano la cultura della legalità nelle scuole e nelle università su e giù per l'Italia.
Lavoro
Festival Lavoro: Zanetti: “In questa nuova fase della...
Videomessaggio del vicepresidente dell'Inter intervistato da Rosario De Luca
"Quando l'Inter mi ha detto che dovevo essere vicepresidente, grandissima felicità da parte mia: ma allo stesso tempo mi sono reso conto che era una grandissima responsabilità. Era finito un percorso calcistico molto importante dopo 25 anni, si chiudeva una parentesi e se ne apriva un'altra: iniziare completamente da zero, sempre legato al calcio però come manager. Tanti miei ex colleghi fanno l'allenatore, io volevo fare il manager, e soprattutto non il manager solo del lato sportivo: volevo avere una visione più ampia, a 360 gradi. Mi dovevo preparare: per questo ho iniziato un percorso di formazione all'università Bocconi, dove continuo a studiare, dove sto imparando tanto". Lo ha detto Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, in un videomessaggio inviato alla giornata conclusiva del Festival del Lavoro, organizzato a Firenze dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
"Devo dire che mi trovo in una fase della mia vita molto importante, perché mi sto rendendo utile per il mio club, non soltanto nella parte sportiva: nelle diverse aree che il nostro club ha e dove può crescere - ha aggiunto Zanetti - Dare il mio contributo in diverse aree che io quando giocavo non conoscevo, questo di sicuro mi arricchisce".
"Studiare è fondamentale, imparare anche dalle persone che hanno più esperienza di te - ha concluso Zanetti - Di sicuro il calcio insegna: io sono membro della Fifa, della Uefa e della Conmebol, conosco tantissime persone dalle quali io posso tranquillamente imparare, ascoltare e poi mettere in pratica durante la mia vita quotidiana".
"Bisogna dare l'esempio: io lo dimostravo ai miei compagni con i fatti, non con le parole, il cammino che dovevamo seguire. I miei compagni credevano in me perché sapevano che tutto quello che io facevo era in funzione del bene del gruppo, e non per interesse personale. Con esempio, rispetto, senso di appartenenza, responsabilità, spirito di sacrificio, generosità: quando tu fai parte del gruppo devi cercare tutte queste componenti per poter arrivare agli obiettivi".
"La correttezza prima di tutto, il rispetto anche per gli avversari, per i colleghi, sempre - ha aggiunto Zanetti - Sono i valori che mi hanno trasmesso i miei genitori fin da bambino, li ho portati durante la mia carriera calcistica e li continuo a portare adesso come dirigente. Io credo che il rispetto sia fondamentale. La cosa che mi piace di più è che dopo aver smesso di giocare a calcio vengo riconosciuto per questi valori, al di là della maglia. Il mondo del calcio è talmente ampio, e ha una risonanza importante a livello mondiale: il fatto che mi riconoscano per questo, per me è un motivo d'orgoglio".
"Ogni volta che sollevavo un trofeo, che per fortuna sono stati tanti, e tanti mi fanno i complimenti per quello che ho vinto, a me piaceva sempre ricordare il percorso che avevo fatto fin da bambino per arrivare lì - ha concluso Zanetti - Ogni volta che io sollevavo un trofeo la mia mente, il mio cuore, tornava a quel bambino che sognava di diventare calciatore. Piedi per terra sempre, grandissima umiltà e spirito di sacrificio, perché senza sacrificio non si ottiene nulla".
"Bisogna adeguarsi -continua- e bisogna capire il momento che uno sta vivendo. La tecnologia sta avanzando molto velocemente: allora uno si adatta, si adegua, e mette a disposizione il suo talento, perché ognuno di noi ha un talento. Basta metterlo a disposizione, però sempre con la cultura del lavoro".