Lavoro
Professioni, collaborazione tra pubblico e privato...
Professioni, collaborazione tra pubblico e privato strategica per aumentare presenze donne in discipline Stem
Nuovo appuntamento del ciclo "Quando la sostenibilità incontra…"
Cosa fare per rendere l’Italia più competitiva nel rapporto tra donne e discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Come aziende e istituzioni possono collaborare per raggiungere questo obiettivo? Quali i principali ostacoli da superare? Questi i temi di cui si è discusso questa mattina presso la Sede dell’Associazione Civita di Piazza Venezia nel corso del nuovo appuntamento del ciclo "Quando la sostenibilità incontra…" intitolato “Inclusione sociale: donne e Stem” per creare opportunità di confronto sulle pratiche di sostenibilità intraprese dalle aziende. Il tema è molto attuale, infatti in Italia nonostante il numero di laureate Stem sia aumentato nel corso del tempo, continua ad essere di gran lunga inferiore rispetto a quello dei laureati nelle stesse discipline, e le donne che lavorano in questo campo restano poche: 8 ruoli di leadership su 10 sono ancora ricoperti da uomini.
Una maggiore presenza delle donne nelle discipline Stem è ormai un requisito necessario e imprescindibile non solo per un tema di equità di genere, ma anche per il raggiungimento di una società più inclusiva che garantisca il progresso sociale, economico e tecnologico. Nell’ambito dell’incontro si è discusso di quali nuove misure intendano adottare le istituzioni per promuovere concretamente l’inclusione sociale legata ad una maggiore presenza delle donne in ambito Stem e in che modo le imprese possano contribuire a rendere attrattive per le giovani le professioni in ambito tecnico-scientifico. I partecipanti all’incontro hanno convenuto infatti sulla necessità di uno sforzo sinergico tra mondo delle istituzioni e mondo delle imprese finalizzato a rendere attrattive le professioni in ambito tecnico-scientifico per le giovani. Educazione, informazione e sensibilizzazione sono i punti di partenza di un percorso che mira ad ottenere un’equa rappresentazione di genere in questi settori.
Dopo i saluti di Simonetta Giordani, Segretario Generale di Associazione Civita, all’incontro, moderato da Claudia Conte, giornalista e conduttrice TV sono intervenuti: Giuseppe Gola, Amministratore Delegato Open Fiber - Nicola Maccanico, Amministratore Delegato Cinecittà - Federico Mollicone - Presidente Commissione Permanente VII Cultura e Scienza e Istruzione, Camera dei Deputati – Elisabetta Romano Evp Chief Network Operations and Wholesale Officer Tim S.p.A. - Eleonora Santi, Direttrice Relazioni Esterne e Comunicazione Philip Morris Italia – Marta Schifone Presidente Intergruppo Stem Camera dei Deputati.
"Tutti i dati purtroppo - sottolinea Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita - convergono nel disegnare un quadro insoddisfacente, nonostante qualche miglioramento, per quanto riguarda il rapporto tra donne e carriere Stem in Italia ma è da eventi come quello di oggi, che mettono a confronto aziende e istituzioni, che si deve partire per cambiare lo scenario. La collaborazione tra pubblico e privato in termini di cultura, formazione, orientamento, incontro tra domanda e offerta di lavoro è infatti fondamentale per fare in modo che le carriere Stem siano sempre più colorate di rosa. Grandi sfide come quella portata dall’intelligenza artificiale hanno bisogno del contributo delle donne per essere vinte".
Lo studio delle Materie Stem, rileva Federico Mollicone, Presidente della Commissione Scienza e Ricerca della Camera, "ha il ruolo di dare una risposta alla quarta rivoluzione, quella digitale, che il mondo di oggi sta vivendo. Solo con l’abbattimento degli ostacoli sociali di accesso a queste materie, l’Italia può giocare un ruolo primario. L’iniziativa di oggi di Civita è molto importante perchè le statistiche ci dicono che solo il 16,5% delle donne si iscrive alle facoltà scientifiche. Con la collega Schifone, abbiamo lavorato in Commissione Scienza e Ricerca per un’operazione di sensibilizzazione su queste discipline con l’istituzione di una settimana dedicata. Il nostro obiettivo è uno sviluppo tecnologico sostenibile e senza ostacoli sociali".
"Siamo - sottolinea Marta Schifone, Presidente Intergruppo Stem Camera dei Deputati - nell’era della meccatronica e del digitale che qualcuno ha chiamato quarta rivoluzione industriale e nella quale le discipline stem sono quelle con il maggior carico di opportunità sia dal punto di vista professionale che salariale. Purtroppo, però questo ambito è anche quello meno scelto e meno conosciuto dai nostri giovani ed è su questo aspetto che bisogna lavorare. La settimana Stem dello scorso febbraio è un’azione concreta che abbiamo intrapreso in questo senso nella quale istituzioni diverse, aziende, mondo della scuola sono riuscite a fare sistema per cambiare una narrazione che vede il mondo Stem distante dai giovani italiani in generale e dalle ragazze in particolare".
"Viviamo anni in cui - spiega Eleonora Santi, Direttrice Relazioni Esterne e Comunicazione Philip Morris Italia - l’innovazione e il progresso, in ogni settore, accelerano ad una velocità impressionante. Per cogliere questa trasformazione è indispensabile, oggi più che mai, promuovere un accesso trasversale alle discipline e alle carriere Stem, soprattutto per le donne. I dati Eurostat, infatti, ci dicono che c’è ancora molta strada da fare su questo fronte: in Italia nel 2022 le donne erano appena il 16% tra gli specialisti dell’Ict; gli uomini l’84%. È quindi necessario che tutti gli attori in gioco, pubblici e privati, uniscano le forze e procedano verso un obiettivo comune: abbattere lo stereotipo, purtroppo ancora attuale, che vede i settori legati alle discipline Stem ad appannaggio quasi esclusivo degli uomini, poiché le sfide delle grandi trasformazioni possono essere vinte solo se tutte e tutti giocano un ruolo da protagonista. Per questo motivo abbiamo lanciato la seconda edizione dell’Hackathon Women Shape the Future, un’iniziativa rivolta alle studentesse di discipline Stem degli Atenei del Mezzogiorno volta a promuovere la parità di genere e l’inclusione come motori dell’innovazione".
Tecnologia e digitale, rileva Giuseppe Gola, Ad di Open Fiber, "ormai parte integrante della nostra vita, promuovono e guidano la crescita. Le competenze Stem sono alla base dei mestieri del futuro e le donne sono in questo campo una risorsa essenziale per la società e le aziende. In Open Fiber ne siamo consapevoli e ci sentiamo responsabili nel contribuire a superare il gender gap che ancora oggi esiste in Italia come in Europa. Nonostante quello delle telecomunicazioni sia un settore tradizionalmente a prevalenza maschile, valorizziamo le professionalità femminili con interventi di sviluppo mirato, di welfare, e di supporto alla genitorialità, cercando di creare un ambiente di lavoro inclusivo e attento alle diversità".
Il trend, sottolinea Nicola Maccanico, Ad di Cinecittà, "è in miglioramento ma ci sono purtroppo, anche nel mondo dell’audiovisivo, ambiti prettamente maschili e altri più femminili, come accade anche nella società. In relazione alle discipline Stem assistiamo nel nostro settore alla nascita di una serie di nuove professioni derivanti dalle più moderne tecnologie che uniscono l’elemento ingegneristico a quello creativo e nelle quali le donne possono certamente essere protagoniste. A Cinecittà nel mondo del sound engineering i giovani innesti sono tutti femminili e mi auguro che questo dato si consolidi perché le donne possono portare un valore aggiunto importante e danno in generale molto più di quello che prendono". L’incontro di oggi dedicato al tema dell’inclusione sociale è stato realizzato con il contributo di Philip Morris Italia.
Lavoro
Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
Lavoro
1 maggio, Margiotta (Confsal): “Occupazione,...
Così il segretario generale di Confsal aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli
"Nel contesto attuale, aggravato dalle frequenti morti sul lavoro, dalla disparità retributiva e da una occupazione giovanile che fatica a decollare, il primo maggio assume un valore ancor più denso di significato”. Lo ha dichiarato il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta, aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli.
"Da questa piazza e da tutte le piazze delle Regioni d’Italia - ha continuato Margiotta - rivendichiamo con forza il valore e la dignità del lavoro pubblico e privato ribadendo le priorità fondamentali: occupazione giovanile attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno; equità retributiva, un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro".
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Inps: Valeria Vittimberga direttore generale, al via nuovo...
La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese
Con la nomina di Valeria Vittimberga a direttore generale prende il via definitivamente il nuovo corso dell’Inps presieduto da Gabriele Fava. Valeria Vittimberga, già direttore centrale risorse strumentali e centrale acquisti, fonda le basi della sua azione manageriale su un solido curriculum di studi e su una lunga carriera nei ruoli dirigenziali. La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese, chiamata ad alimentare e sostenere una rete di protezione sociale fatta di più di 400 prestazioni erogate a 42milioni di cittadini-utenti. Questa nomina avviene in un momento importante, in una fase di ricambio generazionale dell'Istituto e di definizione di nuovi equilibri tra il centro e il territorio. E' quanto annuncia una nota dell'Inps.
“L’Inps è attivamente ingaggiato nell'attuazione del Pnrr ed è protagonista della digitalizzazione della Pa. In questo senso, tra gli indirizzi del mio mandato -ha affermato Valeria Vittimberga- ci saranno la trasparenza e il rigore morale come riferimento di una rinnovata azione amministrativa. Per ampliare ancor più il suo ruolo di presidio di legalità, l’Inps dovrà presentarsi come una casa di vetro, dove proprio la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli stakeholder e dell’ecosistema comunicativo non deve essere solo uno slogan o un dettato normativo, ma una prassi interiorizzata”.
Commentando la nomina il presidente Gabriele Fava ha affermato: “La tempestività della decisione tra l’insediamento del nuovo Cda, la proposta del nome del nuovo Direttore generale e l'effettiva nomina rappresenta un segnale forte che vogliamo dare al Paese e di cui ringrazio il ministro Elvira Calderone e il Governo tutto. Ringrazio, inoltre, Antonio Pone (dg facente funzioni) e tutti i dirigenti e funzionari che con spirito di servizio hanno guidato questa delicata fase di passaggio. Con il nuovo assetto organizzativo prende il via quel progetto di Inps su cui il Parlamento mi ha dato fiducia e che ha l’obiettivo di supportare l'evoluzione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, puntando sulla effettiva centralità delle persone, che sarà connotato da concretezza, efficienza e semplificazione su obiettivi definiti”.