Spettacolo
Fabrizio Frizzi, 6 anni fa l’addio: il ricordo dei...
Fabrizio Frizzi, 6 anni fa l’addio: il ricordo dei colleghi
Da Carlo Conti ad Antonella Clerici: "Sei sempre con noi"
Sei anni fa ci lasciava Fabrizio Frizzi, uno dei volti più amati della televisione italiana. Frizzi, noto per il suo calore umano e la sua professionalità, è rimasto nel cuore di colleghi e spettatori, che ancora oggi lo ricordano con affetto e nostalgia. "Caro Fabri, sei sempre con noi …", scrive sui social l'amico Carlo Conti, condividendo una foto che lo ritrae insieme al conduttore scomparso e ad un'altra amica e collega della Tv, Antonella Clerici.
Un'istantanea che vede i 3 amici posare sorridenti postatata anche dalla Clerici. "Ricordo quella giornata di sorrisi quando ancora c'era una speranza. Sono passati 6 anni ma sei sempre con noi", scrive la conduttrice che ricorda il collega anche durante il suo programma 'E' sempre mezzogiorno!': "Fabrizio Frizzi era un grande amico, un grande conduttore, una persona fantastica".Sui social anche il saluto di Deborah Ergas, volto noto della Rai e figlia di Sandra Milo: "Da 6 anni non ci incontriamo più... Quanto manca la tua gentilezza!"
Frizzi è scomparso il 26 dicembre 2018 all’età di 60 anni lasciando la moglie, Carlotta Mantovan sposata nel 2014, e la figlia Stella che oggi ha 11 anni. Il sorriso genuino e la risata contagiosa sono stati i smarchi di fabbrica della sua carriera artistica costella da successi, tra cui la conduzione di programmi iconici come “Cominciamo bene”, “Soliti ignoti” e “L’eredità”. La gentilezza e la generosità di Frizzi hanno lasciato un’impronta indelebile non solo nel campo artistico, come dimostra la donazione di midollo a Valeria Fiorito nel 2000, che ha portato a un legame profondo e personale, tanto da definirsi 'fratelli di sangue'.
Spettacolo
Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
Spettacolo
Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
Spettacolo
Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.