Cronaca
Farmaci, Bonini (UniRoma): “Anti-Tslp approccio...
Farmaci, Bonini (UniRoma): “Anti-Tslp approccio trasversale all’asma grave”
"Tezepelumab molecola di precisione che agisce su una patologia innescata da trigger diversi"
"Il vantaggio di tezepelumab è quello proprio di agire un target a monte nella patofisiologia dell'asma" e di essere quindi "un approccio trasversale" alla malattia perché è un farmaco "di precisione, ma con la possibilità di agire in maniera efficiente in una patologia innescata da molteplici trigger. E' trasversale perché può contrastare percorsi infiammatori differenti e meccanismi presenti non su base infiammatoria". Lo ha detto Matteo Bonini, professore ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio presso la Sapienza Università di Roma, intervenendo questa mattina a Milano, nel corso di un incontro con la stampa organizzato da AstraZeneca in occasione del via libera di Aifa a tezepelumab, primo anticorpo monoclonale anti- Tslp per l'asma grave.
Questa "è una malattia infiammatoria cronica - sottolinea lo specialista - ma ha origine infiammatoria eterogenea: ne esistono anche forme non necessariamente infiammatorie". Il target di tezepelumab "è la Tslp, che è un acronimo per un nome abbastanza complesso, che è linfopoietina timica stromale, una citochina a monte della cascata infiammatoria" che si scatena a livello dell'epitelio bronchiale in presenza di trigger differenti.
Gli studi registrativi che hanno consentito l'approvazione del farmaco e la sua commercializzazione in Italia "sostanzialmente hanno dimostrato un'efficacia su quello che generalmente viene considerato l'end point più importante per stimare il controllo di malattia - spiega Bonini - ossia la riduzione del numero di riacutizzazioni bronchiali, così come un effetto sulla sintomatologia respiratoria. Secondo le raccomandazioni internazionali, sintomatologia respiratoria e rischio futuro di riacutizzazioni sono i due domini su cui basare il controllo" della malattia. Proprio per l'attività sulla mucosa bronchiale, "con il farmaco si ha un miglioramento sia in termini di funzione respiratoria, della capacità di respirare in termini di flussi e volumi - chiarisce l'esperto - ma anche una riduzione dell'iperreattività bronchiale, sia che questa venga innescata da uno stimolo diretto che indiretto. A questi si associa anche una migliore qualità della vita, che è estremamente importante in quanto è definita un patient reported outcome".
Tornando sul concetto di attività trasversale del trattamento, "le nostre competenze scientifiche - ricorda Bonini - negli anni hanno portato a distinguere diversi fenotipi di malattia, che sono delle forme di malattia caratterizzate da elementi clinici e funzionali, per poi raggiungere un livello ulteriore di approfondimento di patologia sulla base di endotipi che, oltre alle caratteristiche cliniche e funzionali, comprendono una determinata risposta a un farmaco e uno specifico meccanismo patofisiologico".
"Tendenzialmente - dettaglia lo specialista - noi eravamo abituati a suddividere l'asma e l'asma grave in due endotipi più comuni: l'endotipo 'T2 elevato' e l'endotipo 'non T2 elevato'. Non è T2 basso, ma 'non T2 elevato' - puntualizza - perché in realtà questo endotipo fino a poco tempo fa era caratterizzato semplicemente da una classificazione di esclusione, di non presenza, di marcatori tipici del T2 elevato. Ora, con la possibilità di un anticorpo monoclonale anti-Tslp, noi possiamo uscire da questa dicotomia e possiamo non solo andare a offrire un'ulteriore arma terapeutica estremamente efficace e sicura per i soggetti che non esprimevano un endotipo T2, che rappresentano una minoranza dei soggetti con asma, intorno al 20-30%, ma abbiamo anche la possibilità di uscire da quella che è una dicotomia all'interno dell'endotipo T2 elevato, tra infiammazione prevalentemente atopica, allergica o infiammazione eosinofila, perché questo farmaco si è visto essere efficace in maniera trasversale dai fenotipi ed endotipi di malattia".
Cronaca
Ferrovie, sciopero del 19 e 20 maggio. Salvini firma la...
La nota con le motivazioni del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato un'ordinanza di precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del trasporto ferroviario tra domenica 19 e lunedì 20 maggio. Lo rende noto il Mit in un comunicato.
Il motivo
La decisione, fanno sapere dal Mit, è maturata "soprattutto in vista dell'importante weekend per gli appassionati di Formula 1, in quanto coincide con la manifestazione sportiva 'Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna' all'Autodromo di Imola. L'afflusso di turisti e appassionati stimato è di oltre 200mila persone. Lo sciopero causerebbe notevoli ripercussioni e problemi di ordine e sicurezza pubblica". Sulla base di queste motivazioni il ministro Salvini "ha pertanto disposto il differimento".
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 16 maggio
Nessun 6 nè 5+1 e jackpot sale a 22,3 milioni
Nessun 6 né 5+1, mentre in 3 hanno centrato il montepremi a disposizione dei punti 5 incassando rispettivamente 57.872,38. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 raggiunge così quota 22.300.000,00 euro.
Quali punteggi vincono
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come scoprire se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle estrazioni precedenti.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
La combinazione vincente del SuperEnalotto: 10, 11, 27, 31, 66, 83; Numero Jolly 25; SuperStar 57.
Cronaca
Chico Forti, chi è e perché era in prigione in Usa: la...
Il 1 marzo scorso l'annuncio di Giorgia Meloni da Washington: "Rientrerà in Italia"
Ultime settimane negli Usa per Chico Forti, il 65enne trentino detenuto per quasi 24 anni a Miami dopo una condanna all'ergastolo senza appello per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike, ha lasciato oggi il carcere per essere trasferito in una struttura federale per l'immigrazione, ultimo passaggio prima del trasferimento in un carcere italiano.
Dal wind surf all'accusa di omicidio
Enrico Forti, detto Chico prima di essere arrestato era un campione di windsurf, documentarista e produttore televisivo. Ma la sua carriera venne interrotta bruscamente nel 1998 quando viene accusato dell'omicidio di Pike.
Dal 15 giugno 2000, giorno del verdetto, Forti si dice vittima di un complotto. Pike fu trovato morto in un boschetto che limita una spiaggia, a poca distanza dal parcheggio dove lui stesso aveva chiesto a Forti di accompagnarlo, dopo averlo prelevato all'aeroporto. La morte fu fatta risalire tra le ore 20 e le 22 del giorno precedente, poco tempo dopo il suo commiato da Chico Forti.
La sentenza
Secondo la sentenza, non appellabile, Forti è stato condannato all'ergastolo per "aver personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Dale Pike".
La storia di Forti è legata a doppio filo all’omicidio di Gianni Versace, avvenuto il 15 luglio 1997, a Miami Beach, due chilometri in linea d’aria dal luogo dove, sette mesi dopo (il 15 febbraio 1998), fu trovato cadavere Dale Pike, ucciso fra l’altro con lo stesso tipo di pistola che esplose i suoi colpi mortali contro Versace; due proiettili alla testa, come per Pike.
La battaglia per il rientro e l'annuncio di Meloni
Per anni la famiglia di Forti, soprattutto l'anziana madre, si è battuta per un suo rientro in Italia. Nel marzo 2021, un primo spiraglio era stato annunciato dall'allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Chico Forti è stato trasferito in un altro penitenziario americano, dove si collocano i detenuti in attesa di trasferimento", le parole di Di Maio. Ma poi qualcosa si è inceppato. Fino alla svolta, annunciata dalla premier Giorgia Meloni lo scorso 1 marzo dagli Usa: "Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti".
Un passaggio cruciale al quale sono seguiti una serie di adempimenti burocratici. Oggi, l'ultimo: la firma dell'accordo di Forti con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia.