Connect with us

Economia

Sardegna, energia sull’Isola: un caso unico

Published

on

Fonti energetiche, consumi dei diversi settori, costi bollette, utilizzo fonti sostenibili

Sardegna, energia sull'Isola: un caso unico

La situazione dell'energia in Sardegna è particolare, come mostra l'analisi dei dati statistici che evidenziano diverse peculiarità rispetto al resto del Paese. A cominciare dai consumi piuttosto elevati di energia elettrica, risultato anche della scarsa diffusione del metano e, quindi, del ricorso a dispositivi elettrici anche per il riscaldamento, con ripercussioni sui consumi.

I consumi pro capite di energia elettrica sono i più elevati rispetto a tutte le altre regioni del Mezzogiorno. Per contro la regione registra un saldo positivo tra energia prodotta e consumata con un surplus che viene esportato nel resto del Paese e all'estero.

Da segnalare anche i costi particolarmente onerosi delle bollette energetiche, ma anche la crescita dell'impiego di energia elettrica da fonti rinnovabili (+14% rispetto al 2012), così come del fotovoltaico in aumento nel 2021 rispetto all'anno precedente sia nel numero di impianti (+14,4%) che di potenza prodotta (+14%).

Energia elettrica nei diversi settori

Nel 2021, secondo i dati comunicati dal Mase, i consumi di energia elettrica in Sardegna sono cresciuti complessivamente del 5,7%. Il settore dove si registra la crescita maggiore è quello dei servizi +9,2%, segue il consumo domestico +4,9%, industria +4,5%, agricoltura +2,7%.

A livello di consumi, il settore industriale nel 2021 ha utilizzato il 44,9% dell'energia elettrica della Sardegna, seguito dai consumi delle famiglie 27,7%, poi i servizi 24,6 e l'agricoltura con il 2,8%.

Il 39% del totale di energia elettrica consumata (compreso l'idroelettrico) proviene da fonti rinnovabili, un dato in crescita dell'1,4% rispetto al 2020 e di quasi 14 punti percentuali maggiore rispetto al 2012.

Consumi per abitante più elevati del Mezzogiorno

Con 5.327 kw/h per abitante, la Sardegna è la regione del Mezzogiorno dove nel 2021 si registrano i consumi di energia elettrica più elevati. Un dato superiore anche alla media nazionale che si attesta a 5.095 kw/h per abitante.

Si tratta del dato più elevato registrato da Istat e Arera dal 2012 al 2021 e con un incremento di quasi 400 kw/h per abitante rispetto alla rilevazione precedente del 2020.

Per contro la Sardegna nel 2021 ha registrato un saldo positivo di 2.375,3 Gw/h tra importazioni ed esportazioni di energia elettrica verso l'estero e le altre regioni italiane. Questo significa un'autosufficienza nella produzione con un surplus di produzione che viene destinato fuori regione.

Bollette salate ma in calo nel 2023

Le bollette che i sardi si trovano a pagare sono tra le più alte del Paese. Da un'indagine di Facile.it il conto elettrico ha infatti un costo medio annuale di 914 euro, decisamente più elevato della media nazionale di 770 euro. Da segnalare però che nel 2023 in media la spesa nel mercato tutelato è diminuita di circa il 34%.

A livello territoriale la spesa media più elevata si registra a Cagliari e provincia con una media annuale di 947 euro. Al secondo posto il Sud Sardegna, dove il costo per l'energia elettrica è di 920 euro l'anno, quindi Oristano con una media di 883 euro.

Le cose vanno leggermente meglio nelle altre due province sarde: la bolletta elettrica è meno salata a Sassari dove i cittadini sostengono una spesa media di 879 euro l'anno e a Nuoro dove la media è di 877 euro.

Riscaldamento domestico: a tutta biomassa

Le particolarità della Sardegna si rilevano anche in tema di impianti domestici per il riscaldamento. Solo il 5,9% delle famiglie ha un impianto centralizzato (media nazionale 17,1) e solo il 32,2% ha un impianto autonomo, un dato che pone la regione all'ultimo posto nel Paese. Per contro il 61,9% dei sardi si riscalda con apparecchi singoli, fissi o portatili, percentuale nettamente più elevata rispetto alla media nazionale del 17,2%.

A livello di fonte di alimentazione del sistema prevalente di riscaldamento, nel 2021 la Sardegna si è distinta per la percentuale più elevata di biomasse, scelte dal 44,9% della popolazione circa tre volte più della media nazionale. Al secondo posto l'energia elettrica 25,9% contro una media italiana dell'8,5%, quindi il GPL utilizzato dal 13,5% delle famiglie anche in questo caso il dato è molto più elevato della media nazionale del 5,6%.

Da considerare che però fino al 2020 le case dei sardi non erano raggiunte dalla rete del metano e infatti tale fonte di alimentazione nel 2021 è ferma al 2,1%, mentre proprio il metano è di gran lunga la fonte più utilizzata per il riscaldamento in Italia con una media del 68%.

I sardi usano condizionatori e asciugatrice, meno la lavastoviglie

Considerando la dotazione di elettrodomestici effettivamente utilizzati, nel 2021 l'Istat ha rilevato che, escludendo il frigorifero, utilizzato dal 99,4% delle famiglie, il 43,7% dei sardi utilizza il congelatore esterno, secondo dato più elevato a livello regionale dopo l'Umbria.

Per contro la lavastoviglie è utilizzata solo dal 38,9% della popolazione, un dato inferiore si registra solo in Sicilia, Puglia e Campania, decisamente sotto la media nazionale che si attesta al 50,2%. I sardi invece usano molto l'asciugatrice: il 17,6%, contro la media italiana del 15,8% e soprattutto superiore a tutte le altre regioni del Sud e di parte del Centro.

Da segnalare che l'80% delle famiglie sarde utilizza apparecchi singoli per il condizionamento caldo/freddo, fissi o portatili, mentre solo il 12% ha un impianto di condizionamento centralizzato o autonomo. Nel complesso i diversi sistemi di condizionamento vengono usati tutti o giorni o quasi dal 32% della popolazione, il dato più alto d'Italia.

Risparmio energetico: si alle lampadine smart, ma pochi doppi vetri

Le famiglie sarde sono abbastanza attente al risparmio energetico. Tra gli strumenti domestici utilizzati a basso consumo elettrico, il 96% ha almeno una lampadina a risparmio energetico, una percentuale leggermente superiore alla media nazionale.

Nelle case dei sardi l'84% delle lampadine utilizzate è a risparmio energetico, dietro solo a Lazio e Campania, contro il 16% di quelle tradizionali, oltre tre punti percentuali in meno della media italiana.

Per contro, solo il 44,8% delle abitazioni ha finestre e portefinestre con doppi vetri, una delle percentuali più basse del Paese, che registra una media del 61,1% di abitazioni con tali dotazioni che, come noto, permettono un maggior isolamento termico e quindi un risparmio nei consumi per il riscaldamento e il raffrescamento.

Fotovoltaico in crescita

Secondo i dati forniti da GSE, dal 2021 al 2022 sull'Isola è in deciso aumento sia il numero di impianti fotovoltaici, oltre 6.000 in più, che la potenza installata con una crescita rispettivamente del 14,4% per numero impianti e del 14% per potenza. Nel secondo caso la Sardegna si pone al quinto posto tra le regioni italiane che hanno incrementato di più i MW legati al fotovoltaico e oltre tre punti percentuali in più della media nazionale.

Del totale impianti fotovoltaici installati, il 40% è a terra il 60% non a terra. Analizzando la densità di occupazione del suolo degli impianti a terra, la Sardegna ha uno dei valori migliori nel rapporto ettari occupati/MW prodotti, 1,36, dietro solo a Liguria e Valle d'Aosta.

A livello di potenza installata pro capite nel 2022, la Sardegna è al quarto posto tra le regioni italiane con 696 Watt per abitante, al primo posto le Marche con 805 W/abitante. Se a livello di quantità di impianti sul territorio, la provincia di Sassari è al primo posto, con 13.480 impianti, in fatto di potenza prodotta si distinguono particolarmente gli impianti di Cagliari e provincia con 345 MW.

Il programma del nuovo Governo regionale

Tra i punti principali del programma del nuovo Governo regionale, di particolare rilievo i temi energetici, con attenzione alla transizione energetica e al miglior sfruttamento delle fonti rinnovabili, eolico in primis.

Per la nuova Presidente di Regione, Alessandra Todde, sarà fondamentale ottimizzare il consumo dei diversi settori, compresi i trasporti, così da migliorare l'efficienza anche attraverso incentivi e partenariati tra pubblico e privato.

Uno degli obiettivi è ridurre i consumi nei trasporti sostenendo la mobilità collettiva e la transizione elettrica dei mezzi di locomozione, sviluppando una strategia che tuteli l'ambiente e il paesaggio da attuare con la cooperazione e la partecipazione tra enti istituzionali e territoriali.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Economia

Pil Italia, Ocse conferma previsioni crescita: +0,7% nel...

Published

on

La stima nell’Economic outlook pubblicato oggi: "Pnrr fondamentale per sostenere attività, pesa ombra superbonus"

Buste shopping

Dopo +1% nel 2023 il pil dell’Italia nel 2024 dovrebbe registrare un crescita dello 0,7% per poi salire a +1,2% nel 2025. E’ quanto stima l’Ocse nell’Economic outlook pubblicato oggi sottolineando che “l’elevata inflazione degli ultimi due anni hanno eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano rigide e la maggior parte del sostegno fiscale eccezionale legato alla crisi Covid-19 e a quella energetica è stato ritirato, pesando sui consumi privati e sugli investimenti”. La prevista ripresa della crescita dei salari reali e l’aumento degli investimenti pubblici legati alla Next Generation Eu, sottolinea l’organizzazione internazionale, “compenseranno solo in parte questi ostacoli”.

I recenti dati “indicano una crescita modesta nel breve termine. Mentre la fiducia dei consumatori è è migliorata negli ultimi mesi, la produzione manifatturiera, le vendite al dettaglio e il sentiment delle imprese restano deboli. Nonostante il rallentamento della crescita nel 2023, il tasso di disoccupazione rimane storicamente basso e la crescita dei salari negoziati collettivamente è risalita e dovrebbe permettere di sostenere i redditi delle famiglie e i consumi privati nei prossimi trimestri”.

Deficit/pil si ridurrà ma resta sopra il 3% fino al 2025

Il rapporto deficit/pil dell’Italia “si ridurrà ma rimarrà al di sopra del 3% fino al 2025”. Il rapporto debito/pil “è elevato” e “ci sono pressioni di spesa sostanziali dovute alle esigenze di investimento e all'invecchiamento della popolazione”. Per far fronte alle future pressioni sulla spesa, “sarà necessario aggiustamento fiscale ampio e sostenuto nell'arco di diversi anni per far fronte alle future pressioni sulla spesa, portando al contempo il rapporto debito/pil su un percorso più prudente e conforme alle nuove regole di bilancio dell'Ue. L'aggiustamento dovrebbe includere un'azione decisa per contrastare l'evasione fiscale, limitare la crescita della spesa pensionistica e condurre ambiziose politiche di revisioni della spesa”.

Pnrr fondamentale per sostenere attività, pesa ombra superbonus

"Gli investimenti pubblici legati al Pnrr saranno fondamentali per sostenere l’attività nel breve termine e per aumentare il potenziale di crescita nel medio termine", sottolinea l’Ocse nel capitolo dedicato all’Italia, spiegando inoltre che "la piena attuazione degli investimenti pubblici e le riforme strutturali previste dal Pnrr potrebbero risollevare in modo duraturo il pil italiano con l’ulteriore vantaggio di ridurre ulteriormente il rapporto debito/pil".

Il principale rischio negativo, sottolinea l’Ocse, “è che il ridimensionamento del ‘Superbonus’ inneschi una contrazione maggiore del previsto degli investimenti in edilizia abitativa, che sono stati una fonte chiave di crescita nel periodo 2021-23. Sul versante positivo, l'accelerazione degli investimenti pubblici legati al Pnrr potrebbe stimolare la crescita nel 2024 e nel 2025. L'utilizzo completo dei fondi implica che la spesa pubblica deve aumentare da circa l'1% del pil nel 2023 a circa il 2,5% del pil in media tra il 2024 e il 2026”.

Area Ocse

Per quanto riguarda l’area dell’Ocse, il pil dovrebbe crescere anche quest’anno dell’1,7% per poi registrare un +1,8% nel 2025. Dopo +0,5% nel 2023 il pil nella zona euro dovrebbe registrare nel 2024 una crescita dello 0,7% per poi salire a +1,5% nel 2025. Nei paesi del G20, dopo +3,4% nel 2023, il pil dovrebbe rallentare a +3,1% nel 2024 e nel 2025 mentre negli Usa, dopo +2,5% nel 2023, il pil dovrebbe registrare una crescita a +2,6% nel 2024 per poi rallentare a +1,8% nel 2025. Dopo +5,3% nel 2023 il pil della Cina dovrebbe registrare una crescita del 4,9% nel 2024 e del 4,5% nel 2025.

Cauto ottimismo nonostante rischi geopolitici

“Un cauto ottimismo ha iniziato a prendere piede nell’economia globale, nonostante la crescita modesta e persistenti rischi geopolitici. L’inflazione sta diminuendo più rapidamente del previsto, i mercati del lavoro rimangono forti, la disoccupazione si colloca ai minimi storici o quasi. La fiducia del settore privato sta migliorando. Nonostante questo gli impatti legati alle condizioni monetarie si fanno sentire, soprattutto nei mercati immobiliari e creditizi”, afferma la Chief Economist dell’Ocse Clare Lombardelli, sottolineando tuttavia che la ripresa non è omogenea. “Gli Stati Uniti e una serie di grandi paesi emergenti continuano a mostrare una forte crescita, a differenza delle economie europee”, sottolinea Lombardelli. “Nonostante una prospettiva di rischio più equilibrata, restano preoccupazioni soprattutto legate alle elevate tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente, che potrebbero perturbare i mercati energetici e finanziari, provocando un’impennata dell’inflazione e far vacillare la crescita”, osserva.

Nel medio e lungo termine, osserva la situazione dei conti pubblici a livello globale “è preoccupante”. I governi, rileva, “devono affrontare un indebitamento in crescita e l’aumento delle richieste di spesa dovute all’invecchiamento della popolazione, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle esigenze di difesa”. Pertanto l’organizzazione internazionale sottolinea la necessità di un “solido approccio di contenimento a medio termine della spesa, di favorire nuove entrate e concentrare gli sforzi politici su riforme strutturali che favoriscano la crescita”.

Una crescita “deludente”, osserva, sottolinea “la necessità di rafforzare il commercio globale e la produttività”. Nello stesso tempo c’è la necessità di “accelerare la de carbonizzazione” e questo “richiede misure politiche coraggiose, come investire in infrastrutture green e digitali e promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie”. Gli sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale (Ia) “offrono un’opportunità gradita e tanto necessaria per aumentare la produttività”.

Continue Reading

Economia

1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...

Published

on

"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’

1 Maggio, Confsal:

“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.

Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.

Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.

Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.

“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.

Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.

Continue Reading

Economia

Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...

Published

on

Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora1 ora ago

E’ il World Password Day, come crearla e come deve...

Un errore comune che si commette è quello di utilizzare la stessa psw per tutti i propri account (lo fa...

Cronaca2 ore ago

Nanotecnologie, a Zuccalà il ‘Premio Palazzo...

“Le nanotecnologie sono un campo di ricerca in continua evoluzione che ha rivoluzionato molteplici settori, tra cui anche quello della...

Immediapress2 ore ago

Numero Blu Servizi è sponsor di Luciano Darderi

L’azienda conferma l’affinità con i valori dello sport e affianca la propria immagine ad uno dei talenti più in vista...

Ultima ora2 ore ago

Maxi tamponamento sulla Fi-Pi-Li, 6 feriti

L'incidente all'altezza di Navacchio: 7 le auto coinvolte Maxi tamponamento sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno questa mattina all'altezza di Navacchio: sono rimaste...

Economia2 ore ago

Pil Italia, Ocse conferma previsioni crescita: +0,7% nel...

La stima nell’Economic outlook pubblicato oggi: "Pnrr fondamentale per sostenere attività, pesa ombra superbonus" Dopo +1% nel 2023 il pil...

Immediapress2 ore ago

Stefano Comandini: “Da oltre 60 anni siamo specializzati in...

La storica ditta di Roma offre dal 1962 un vasto assortimento di souvenir, abbigliamento per religiosi, arredi e oggetti sacri....

Immediapress2 ore ago

Swag Your Life: la start-up che sta democratizzando...

Roma, 2 maggio 2024. La rivoluzione digitale ha un nuovo protagonista, Giovanni Lionetti, che con la sua start-up Swag Your...

Immediapress2 ore ago

Thailand’s NACC finds guilty among four former executives...

BANGKOK, THAILAND - Media OutReach Newswire - 2 May 2024 - The National Anti-Corruption Commission (NACC) reached a resolution that...

Immediapress2 ore ago

Michele Piagno, il barman che può trasformare ogni evento...

L’esperto di mixologia molecolare, noto come “Il principe dei cocktail”, sottolinea quanto sia cruciale per i titolari di locali o...

Cronaca3 ore ago

Maltempo sull’Italia ancora oggi e domani, ma nel...

Le previsioni confermano fino a venerdì ci saranno ancora numerose precipitazioni a causa di un vortice ciclonico che sta interessando...

Esteri3 ore ago

Hamas: “Posizione negativa su proposta tregua ma...

Attesa per oggi la risposta del gruppo sul documento negoziale elaborato dei mediatori egiziani Hamas sembra orientata a respingere l'ultima...

Sport4 ore ago

Europa League, oggi in campo Roma-Bayer Leverkusen e...

All'Olimpico i giallorossi ospitano la squadra di Xabi Alonso. La squadra di Gasperini in trasferta al Vélodrome di Marsiglia Roma...

Spettacolo4 ore ago

Franco Di Mare, la battaglia contro il mesotelioma –...

L’annuncio shock lo ha dato lui stesso, con grande coraggio, a ‘Che Tempo Che Fa’. Le parole del giornalista Franco...

Esteri4 ore ago

Ucraina, Usa accusano la Russia: “Ha fatto uso di...

In particolare, il Dipartimento di Stato americano afferma di aver accertato che l'agente chimico cloropicrina e gas lacrimogeni sono stati...

Esteri5 ore ago

Londra alle urne per eleggere il sindaco, Khan cerca terzo...

A otto anni di distanza dal primo successo, l'esponente laburista sembra dirigersi verso la conferma. In tutto i candidati sono...

Spettacolo5 ore ago

Pechino Express, oggi la semifinale: penultimo scontro tra...

A separare i viaggiatori dalla finale ci sono 233 chilometri: chi vincerà? Fino all’ultimo respiro: nell’attesissima semifinale di Pechino Express...

Spettacolo12 ore ago

Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese

Spunta anche un quasi topless nello show Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al...

Esteri12 ore ago

Ucraina, F-16 in arrivo. Russia: “Servono più armi...

Si avvicina il 'debutto' dei jet attesi da Kiev. Shoigu chiede un ulteriore sforzo alla macchina bellica di Mosca La...

Esteri12 ore ago

Gaza, Hamas: “Oggi risposta a Israele su...

Netanyahu e Gallant: guerra non finisce anche se si raggiunge intesa Hamas risponderà oggi alla proposta per il cessate il...

Spettacolo13 ore ago

Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...

"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'" "Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro....