Politica
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Elezioni Basilicata, fonti: “Voci ritiro Lacerenza prive di fondamento”
Fonti Pd e M5S escludono un passo indietro del primario del dipartimento di oculistica di Potenza. Bonaccini: "Usiamo le prossime ore per uno sforzo di unità". Riunione dem lucani con Baruffi e Taruffi, perplessità ma si tiene su Lacerenza
Le voci sul ritiro di Domenico Lacerenza come candidato civico del campo largo di centrosinistra alle elezioni in Basilicata sono "prive di fondamento". E' quanto affermano fonti Pd, aggiungendo che "in merito all'articolo di Repubblica dal titolo 'Domenico Lacerenza verso il ritiro' si apprende che lo stesso primario del dipartimento di oculistica di Potenza considera prive di fondamento le voci di un suo ritiro".
Anche dal fronte M5S viene escluso un passo indietro di Lacerenza. Chi ha parlato con il leader Giuseppe Conte racconta che -di fronte ai rumors di un possibile ritiro dalla corsa- l'ex premier ha escluso la possibilità: "assolutamente no", avrebbe rassicurato i suoi.
Calenda: "Noi esclusi"
Subito dopo la sua designazione, Lacerenza si era attivato per avviare "il confronto con le forze politiche lucane moderate e progressiste con l'obiettivo prioritario di trasformare la piattaforma di idee e posizioni su cui c'è stata da subito convergenza in un programma compiuto". "È un passaggio importante per rendere concreto l'impegno per i lucani e per il quale è indispensabile che ci sia la massima coesione delle forze politiche anche a livello locale", ha affermato in una nota.
Ma nel corso della giornata è salita la tensione con Carlo Calenda, secondo il quale un veto dei 5 Stelle avrebbe tagliato fuori Azione della coalizione di centrosinistra. "I 5 Stelle hanno escluso Azione. Ne abbiamo preso atto, fine. Non c'è nessun problema", ha affermato. Al di là della ricostruzione di Calenda, l'esito è che comunque al momento Azione non solo è fuori, ma potrebbe addirittura convergere sul presidente uscente del centrodestra, Vito Bardi. Un esito che allarma parte del Pd lucano.
Sulla questione è intervenuto oggi Stefano Bonaccini. "Escludere a priori qualcuna delle opposizioni che ha dato disponibilità sarebbe un errore". Ma, aggiunge il presidente dell'Emilia Romagna e presidente del Pd a 'L'aria che tira', "sarebbe un errore anche che una forza politica come Azione, che si sta lamentando per non essere coinvolta, non escluda di stare con la destra... Dire sono disposto a stare con il centrosinistra e contemporaneamente con il centrodestra...".
Bonaccini ha chiesto dunque uno "sforzo di unità". "Prima di individuare i responsabili si devono usare le prossime ore per chiedere uno sforzo di unità. "Non è detto che si debbano mettere per forza insieme tutti, ma in una stagione in cui la destra ha il vento a favore sarebbe bene che chi è alternativo alla destra in Parlamento e spesso nei territori" stia insieme, ha spiegato il presidente del Pd. "Chiedo a tutti uno sforzo di responsabilità per cercare di ripartire e trovare le ragioni di restare uniti", ha aggiunto.
Riunione dem lucani con Baruffi-Taruffi, perplessità ma si tiene su Lacerenza
Il messaggio del Pd nazionale attraverso la coppia Davide Baruffi e Igor Taruffi, incaricati da Elly Schlein di gestire la partita candidature, è stato chiaro: proviamo ad allargare la coalizione ma non si può rimettere in discussione il candidato. Ossia Domenico Lacerenza. Questa la cornice, si riferisce all'Adnkronos, dentro cui stamattina si è svolta una riunione da remoto del Pd lucano con i due responsabili della segreteria Schlein. Tanti gli interventi, compreso quello di Roberto Speranza, racconta chi ha partecipato.
"In molti -si riferisce- abbiamo evidenziato le problematicità della candidatura di Lacerenza ma la linea del nazionale è chiara e nessuno vuole passare per quello che ha fatto saltare anche questo nome... ". Insomma, perplessità ma ci si adegua all'indicazione del Pd nazionale su Lacerenza.
Quanto alla volontà di allargare, recuperando Azione e Marcello Pittella, le possibilità sono remote. Anzi, "stanno a zero", dicono dal territorio. L'unico modo per riaprire la partita sarebbe quello di superare la candidatura Lacerenza. "Se Pittella va a destra, non lo segue nessuno. Se invece fa un'operazione terza, allora in qualche singolo potrebbe nascere la tentazione".
Politica
Confronto tv Schlein-Meloni salta. Si muovono Sky e La7: le...
Le regole AgCom non permettono il 'duello'. Sky Tg24 e La7 si candidano
Salta il confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein a Porta a Porta. Il duello tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd, in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024, non può andare in onda sulla Rai.
Perché il confronto Meloni-Schlein non si può fare
L'AgCom aveva chiesto l'ok della maggioranza delle liste che partecipano alle elezioni: sarebbero serviti almeno 5 sì su 8, invece sono arrivati i no di M5S, Forza Italia, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra.
"Nelle ultime due tornate elettorali (2022/2024) non ci è stato possibile trasmettere confronti tra il presidente del Consiglio (ieri Letta, oggi Meloni) e il leader più rappresentativo dell'opposizione (ieri Meloni, oggi Schlein). Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. E' una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto", dice in una nota Bruno Vespa, che avrebbe dovuto 'arbitrare' il duello televisivo.
"Tutte le forze politiche hanno sempre avuto e sempre avranno il giusto spazio nelle nostre trasmissioni. E nel 2024 i quattro partiti favorevoli al confronto (Fdi, Pd, Lega e Stati Uniti d'Europa) rappresentano il 63.32 per cento delle forze parlamentari. L'esasperazione della par condicio non giova a nessuno. Non a caso i tecnici ne invocano da tempo la revisione. Si avrà il coraggio di farlo?", chiede Vespa.
Sky Tg24 propone il 'super 27 maggio'
Lo stop al duello nello studio di Porta a Porta 'accende' le altre emittenti televisive. Sky Tg24 nelle stesse ore punta ad un maxi confronto e invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata - spiega una nota - "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale ed internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell’ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
"A gennaio di quest’anno - ricorda Giuseppe De Bellis, direttore della testata all news - abbiamo rivolto l’invito a Giorgia Meloni ed Elly Schlein a partecipare a un primo faccia a faccia televisivo ricevendo una disponibilità di massima e creando il successivo e proficuo dibattito sulla necessità di questo confronto. Dibattito che si era concluso con la decisione di effettuare il faccia a faccia Meloni-Schlein con Bruno Vespa a 'Porta a Porta', che sarebbe stato un momento importante di riflessione per il Paese”.
"La nostra volontà - conclude il direttore - è sempre stata quella di offrire al pubblico l’opportunità di ascoltare le idee a confronto dei leader con regole chiare, condivise e trasparenti nel rispetto, inoltre, delle indicazioni espresse in materia dall’autorità garante delle comunicazioni".
Come sarebbe il maxi confronto su Sky
Come funzionerebbe il confronto su Sky? Andrebbe in onda sui canali 100 e 500 piattaforma Sky, sul digitale terrestre su TV8 e Sky TG24 canale 50, in streaming sul sito di Sky TG24 e su YouTube e su tutti i canali social della testata che cumulano circa 8 milioni di follower. Il Confronto Sky Tg24 prevede lo stesso tema di domanda per tutti i partecipanti, lo stesso tempo di risposta e il medesimo numero di repliche ciascuno. Ai leader che interverranno saranno rivolte, oltre a quelle di Sky Tg24, le domande dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane.
Mentana e la maratona (in 2 giorni) su La7
In campo da giorni c'è già Enrico Mentana, che aprirà lo studio di La7 ai leader che hanno già detto sì ai confronti in programma il 5 e il 6 giugno, prima che scatti il silenzio elettorale dal 7 giugno. Ora, l'invito si allarga anche a Meloni e Schlein.
"La nostra proposta alle forze politiche è un dibattito tra tutti i leader ai massimi rappresentanti di tutte le liste impegnati per le elezioni europee da svolgersi il 5 e il 6 di giugno cioè nelle ultime 2 giornate disponibili prima del silenzio elettorale delle elezioni dell'8 e del 9 di giugno", dice il direttode del Tg La7.
"E ancora: non vogliamo entrare nella logica che abbiamo visto che ormai è di marcamento a uomo e a donna per usare una similitudine sportiva, però è chiaro che l'invito è rivolto a tutti, tutti con il medesimo criterio e la medesima disponibilità. Poi la campagna elettorale è la campagna elettorale dei partiti; l'interesse è far sentire programmi e proposte agli elettori anche attraverso i mezzi televisivi. Noi siamo qui con lo spirito più aperto possibile, poi non siamo stati illuminati da una missione divina, si fa dove si può fare, quello che si può fare".
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Europee, niente duello tv Meloni-Schlein
La segretaria Pd Schlein: "C'è chi ha preferito negarlo a due donne leader". Si propongono La7 e Sky
Il confronto tv tra Elly Schlein e Giorgia Meloni non si farà. Sicuramente non in Rai. Difficilmente altrove. La segretaria del Pd sarebbe disponibile ad accettare l'invito di Enrico Mentana a La7: "Io ho sempre detto che sarei stata disponibile a un confronto con la presidente del Consiglio dovunque e in qualunque momento", ha ribadito anche oggi. E la premier? Nella lunga trattativa tra gli staff, da palazzo Chigi l'indicazione era stata non negoziabile: il confronto se si fa, si fa a Porta a Porta da Bruno Vespa. Dunque la possibilità del faccia a faccia tra le due, a questo punto, è remota: è un'"opportunità negata alla due donne che guidano i primi due partiti in Italia", mettono agli atti dal Pd.
Per l'Agcom il duello era possibile a patto che la maggioranza dei partiti fosse d'accordo. Ma non lo sono stati. A dire no sono stati M5S, Forza Italia, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra. Ma tra i dem a Montecitorio i malumori si concentrano in particolare sui 5 Stelle e Giuseppe Conte. Ad ogni modo la convinzione dei dem è che "l'effetto polarizzazione c'è stato comunque. Con o senza duello. Negli ultimi giorni mentre Elly è in giro per l'Italia a parlare di sanità e salario minimo, abbiamo sentito gli altri parlare solo del confronto... L'effetto è stato raggiunto", è la valutazione. Ora si andrà avanti con la campagna elettorale 'casa per casa'. L'ipotesi di un confronto all'americana con i leader di tutte le liste che corrono alle europee non sembra essere presa in considerazione. "C'è chi preferisce rinunciare a un'opportunità di confronto in prima serata pur di negarla alle due donne che guidano i primi due partiti d'Italia'", rimarca la segretaria del Pd.
"E' andata così", commenta Schlein, ma "noi non ci fermeremo, continueremo questo tour di 100 tappe per l'Europa che vogliamo, a questo punto aggiungeremo qualche tappa in più per parlare dei temi della sanità, del lavoro e del salario minimo. Andiamo comunque avanti sulla nostra strada". Nelle 100 tappe fino al 2 giugno quando ci sarà la manifestazione nazionale contro il premierato e l'autonomia: si farà a piazza Testaccio a Roma, a partire dalle 18.30.
"Prendiamo atto - si legge in una nota del Pd - che c'è chi preferisce rinunciare a un confronto in prima serata, pur di negarlo alle due donne che guidano i primi due partiti d'Italia. Sarebbe stato un momento di chiarezza per il Paese, un'occasione utile per ribadire le proposte del Pd sulla sanità, sui salari, sul clima e sull'Europa federale. E per contestare le scelte e l'inefficienza di un governo che dopo un anno e mezzo ha peggiorato le condizioni materiali delle persone. Continueremo a portare in giro le nostre proposte in tutto il Paese con le 100 tappe per l'Europa che vogliamo".
L'idea del confronto Schlein-Meloni era nata mesi fa. Quando la segretaria del Pd venne invitata ad Atreju, la festa di Fdi, e declinò l'invito. "Io con i nostalgici del franchismo e del fascismo il palco non lo divido. È semplice, è molto semplice. Poi, quando vuole Giorgia Meloni ci confrontiamo nel merito su qualsiasi cosa" lanciando la proposta di un duello tv. "Sono sempre pronta a un confronto nel merito con lei, di persona. In televisione o in un altro luogo. Io non ho paura del confronto con lei su niente". Sfida raccolta dalla premier Meloni. Quindi la lunga trattativa tra gli staff, l'annuncio della data del 23 maggio da Vespa e poi il nulla di fatto.
Sky Tg24 invita tutti i leader a un confronto televisivo il 27 di maggio
Sky Tg24 invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni a un confronto tv. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata, spiega una nota, "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale e internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell'ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
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Europee 2024, Sky Tg24 invita tutti i leader a confronto tv...
De Bellis: "Siamo da sempre la casa del confronto"
Sky Tg24 invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni a un confronto tv. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata - spiega una nota - "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale ed internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell’ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
“Sky Tg24 – sottolinea il direttore della testata all news, Giuseppe De Bellis - è da sempre la casa del confronto, li ha sempre ospitati sin dalla sua nascita, ogni volta che i protagonisti della politica hanno manifestato la volontà di farli. Nel settembre 2022, per la prima volta nella storia dell’informazione televisiva italiana, abbiamo anche creato un format - Idee a confronto - che ha consentito un dibattito virtuale fra le proposte degli otto leader politici più importanti. A gennaio di quest’anno - ricorda De Bellis - abbiamo rivolto l’invito a Giorgia Meloni ed Elly Schlein a partecipare a un primo faccia a faccia televisivo ricevendo una disponibilità di massima e creando il successivo e proficuo dibattito sulla necessità di questo confronto. Dibattito che si era concluso con la decisione di effettuare il faccia a faccia Meloni-Schlein con Bruno Vespa a 'Porta a Porta', che sarebbe stato un momento importante di riflessione per il Paese”.
“La nostra volontà - conclude il direttore - è sempre stata quella di offrire al pubblico l’opportunità di ascoltare le idee a confronto dei leader con regole chiare, condivise e trasparenti nel rispetto, inoltre, delle indicazioni espresse in materia dall’autorità garante delle comunicazioni”. Il Confronto - fa sapere la nota - andrà in onda sui canali 100 e 500 piattaforma Sky, sul digitale terrestre su TV8 e Sky TG24 canale 50, in streaming sul sito di Sky TG24 e su YouTube e su tutti i canali social della testata che cumulano circa 8 milioni di follower. Il Confronto Sky Tg24 prevede lo stesso tema di domanda per tutti i partecipanti, lo stesso tempo di risposta e il medesimo numero di repliche ciascuno. Ai leader che interverranno saranno rivolte, oltre a quelle di Sky Tg24, le domande dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane.