Cronaca
Sanità, dalla Lum algoritmo per analisi costi prestazioni
Presentato al ministero della Salute, Gemmato: "Strumento aiuterà a fare corretta programmazione"
Una metodologia in grado di determinare il costo della prestazione sanitaria, utile a stabilire la giusta tariffa e quanto incide sul bilancio di un'azienda sanitaria il trattamento di un singolo paziente. E' quella messa a punto attraverso un algoritmo da un team di ricercatori della Libera università mediterranea 'Giuseppe De Gennaro' - gruppo di lavoro diretto da Francesco Albergo - e presentata oggi alla stampa nell'Auditorium del ministero della Salute. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il rettore della Lum Antonello Garzoni, il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro e il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore.
L'analisi - è stato spiegato durante l'incontro - è frutto di un'indagine che dal 2017 ha monitorato circa 50 patologie in 4 Asl e in 2 Policlinici della Puglia. Ne è risultato che le tariffe attualmente in vigore non sono equilibrate. Le aziende sanitarie sono le prime a essere consapevoli dell'equilibrio economico da mantenere e dunque interessate a questo algoritmo che lavora sui minuti di assistenza dalla fase pre-ricovero a quella che segue un intervento. E se le tariffe attuali appaiono generalmente sottostimate, il tema riguarda anche la ripartizione delle risorse a livello nazionale e regionale.
Gemmato ha sottolineato come il nuovo algoritmo possa rappresentare "uno strumento che aiuti a fare una corretta programmazione, ad ottimizzare le performance del sistema sanitario nazionale pubblico e a creare nuovi modelli organizzativi. Non dobbiamo dimenticare che il nostro Ssn pubblico è vecchio di 45 anni, ha bisogno di una rivisitazione e di nuovi modelli organizzativi. Il fatto di poter parametrare in profondità ogni prestazione offre una straordinaria occasione appunto di innovazione e di sostenibilità".
Garzoni ha ringraziato la Regione Puglia per "l'attenzione verso lo studio iniziato nel 2017" e ha poi posto in evidenza il ruolo dell'università che "deve essere a supporto del sistema delle imprese e delle istituzioni con ricerche sul campo che ne possano migliorare le performance". Il sistema tariffario attualmente in Italia, quello dei Drg (raggruppamento omogeneo di diagnosi), secondo Albergo "oggi è inadeguato perché non è stato mai determinato il reale costo della prestazione sanitaria ospedaliera. Il lavoro di ricerca dell'Università Lum - ha detto - ha avuto la finalità di determinare una metodologia in grado di determinare esattamente da Nord a Sud Italia e in tutte le strutture ospedaliere il costo della prestazione".
Albergo ha quindi ringraziato "Novartis per aver accompagnato la Lum in questo obiettivo e Gpi per aver realizzato un software in grado di poter determinare i costi". Quindi ha auspicato che lo studio "possa ottenere la giusta attenzione del ministero della Salute, affinché la ricerca rappresenti una soluzione importante per migliorare i costi in sanità in tutta Italia".
Per Montanaro "è importante, soprattutto per le Regioni del Sud, dimostrare che il valore dei Drg non sia esattamente coerente rispetto alle componenti produttive, soprattutto con i prezzi e con i costi aggiornati ad oggi. Il modello messo a punto dalla Lum è un elemento che ci potrà consentire di rappresentare al Governo centrale l'esigenza di rimodulare i criteri di determinazione delle tariffe”. Una Regione come la "Puglia avrà la possibilità di poter ridefinire le tariffe di una serie di prestazioni - ha concluso - in particolare quelle dei servizi sociosanitari, in modo da renderle assolutamente identiche per qualsiasi setting assistenziale".
Cronaca
Ferrovie, sciopero del 19 e 20 maggio. Salvini firma la...
La nota con le motivazioni del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato un'ordinanza di precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del trasporto ferroviario tra domenica 19 e lunedì 20 maggio. Lo rende noto il Mit in un comunicato.
Il motivo
La decisione, fanno sapere dal Mit, è maturata "soprattutto in vista dell'importante weekend per gli appassionati di Formula 1, in quanto coincide con la manifestazione sportiva 'Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna' all'Autodromo di Imola. L'afflusso di turisti e appassionati stimato è di oltre 200mila persone. Lo sciopero causerebbe notevoli ripercussioni e problemi di ordine e sicurezza pubblica". Sulla base di queste motivazioni il ministro Salvini "ha pertanto disposto il differimento".
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 16 maggio
Nessun 6 nè 5+1 e jackpot sale a 22,3 milioni
Nessun 6 né 5+1, mentre in 3 hanno centrato il montepremi a disposizione dei punti 5 incassando rispettivamente 57.872,38. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 raggiunge così quota 22.300.000,00 euro.
Quali punteggi vincono
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come scoprire se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle estrazioni precedenti.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
La combinazione vincente del SuperEnalotto: 10, 11, 27, 31, 66, 83; Numero Jolly 25; SuperStar 57.
Cronaca
Chico Forti, chi è e perché era in prigione in Usa: la...
Il 1 marzo scorso l'annuncio di Giorgia Meloni da Washington: "Rientrerà in Italia"
Ultime settimane negli Usa per Chico Forti, il 65enne trentino detenuto per quasi 24 anni a Miami dopo una condanna all'ergastolo senza appello per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike, ha lasciato oggi il carcere per essere trasferito in una struttura federale per l'immigrazione, ultimo passaggio prima del trasferimento in un carcere italiano.
Dal wind surf all'accusa di omicidio
Enrico Forti, detto Chico prima di essere arrestato era un campione di windsurf, documentarista e produttore televisivo. Ma la sua carriera venne interrotta bruscamente nel 1998 quando viene accusato dell'omicidio di Pike.
Dal 15 giugno 2000, giorno del verdetto, Forti si dice vittima di un complotto. Pike fu trovato morto in un boschetto che limita una spiaggia, a poca distanza dal parcheggio dove lui stesso aveva chiesto a Forti di accompagnarlo, dopo averlo prelevato all'aeroporto. La morte fu fatta risalire tra le ore 20 e le 22 del giorno precedente, poco tempo dopo il suo commiato da Chico Forti.
La sentenza
Secondo la sentenza, non appellabile, Forti è stato condannato all'ergastolo per "aver personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Dale Pike".
La storia di Forti è legata a doppio filo all’omicidio di Gianni Versace, avvenuto il 15 luglio 1997, a Miami Beach, due chilometri in linea d’aria dal luogo dove, sette mesi dopo (il 15 febbraio 1998), fu trovato cadavere Dale Pike, ucciso fra l’altro con lo stesso tipo di pistola che esplose i suoi colpi mortali contro Versace; due proiettili alla testa, come per Pike.
La battaglia per il rientro e l'annuncio di Meloni
Per anni la famiglia di Forti, soprattutto l'anziana madre, si è battuta per un suo rientro in Italia. Nel marzo 2021, un primo spiraglio era stato annunciato dall'allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Chico Forti è stato trasferito in un altro penitenziario americano, dove si collocano i detenuti in attesa di trasferimento", le parole di Di Maio. Ma poi qualcosa si è inceppato. Fino alla svolta, annunciata dalla premier Giorgia Meloni lo scorso 1 marzo dagli Usa: "Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti".
Un passaggio cruciale al quale sono seguiti una serie di adempimenti burocratici. Oggi, l'ultimo: la firma dell'accordo di Forti con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia.