Economia
Metro Italia, ‘SquisITA-L’Italia in un boccone’...
Metro Italia, ‘SquisITA-L’Italia in un boccone’ per promozione eccellenze Lazio
Un confronto sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali
Valorizzare le eccellenze tipiche del territorio e sostenere i produttori locali. Sono solo alcuni dei pilastri della strategia di sostenibilità di Metro Italia, che favorisce il dibattito tra tutti gli attori della filiera dei consumi fuori casa sulla valorizzazione dell’enogastronomia Made in Italy della Regione Lazio.
Nella cornice del Ristorante Traiano dello chef Andrea De Salvo a Roma, Metro Italia ha organizzato un confronto sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, sostenendo il legame con il territorio di origine e favorendo l’adozione da parte dei ristoratori di materie prime eccellenti, simbolo della tradizione locale. Presenti al dibattito i consiglieri dell’Assemblea Capitolina Valerio Casini, Gianmarco Palmieri, e Filippo Carpano.
L’evento ha rappresentato la settima tappa del tour 'SquisITA – L’Italia in un boccone', promosso da Metro Italia nel 2022 in occasione del suo 50° anniversario per sottolineare il forte legame dell’azienda con le produzioni eccellenti del territorio in tutto il paese. Nel territorio laziale, Metro impiega circa 400 persone, ha quattro Punti Vendita, il primo aperto a La Rustica nel 1974, e un deposito a Passo Corese, inaugurato nel 2021. Nell’ultimo anno le vendite sono aumentate in entrambi i canali, registrando +7% nell’area metropolitana di Roma e +20% nel deposito.
A livello nazionale, Metro conta circa 7000 prodotti locali in assortimento nei propri store, di cui 710 del territorio laziale. Per garantire un’ampia offerta di eccellenze regionali, Metro Italia collabora con 162 aziende e piccole e medie imprese del Lazio, che forniscono numerosi prodotti come vino, formaggi, salumi, ortofrutta e pesce, molti dei quali certificati IGP (4), Dop (3), Doc-Docg (37) e Pat (33). Metro sostiene così il tessuto socioeconomico locale, permettendo ai professionisti dell’horeca laziali di creare un'offerta più distintiva e di valore, facendo leva su prodotti locali e di qualità.
“Le tradizioni culinarie e le tipicità del Lazio rivestono un ruolo centrale per la nostra cultura gastronomica, un tesoro inestimabile che noi di Metro Italia vogliamo continuare a promuovere e valorizzare. Per farlo, scendiamo in campo al fianco dei produttori e dei professionisti dell’HoReCa, sostenendo il tessuto socioeconomico locale anche in un’ottica di sostenibilità”, afferma Marco Cosi, head of beverage, wine, near food and localism. “Abbiamo deciso di tenere a Roma la settima tappa del tour SquisITA perché il territorio laziale gioca un ruolo fondamentale per l’azienda nel supportare una strategia che punta sempre di più alla valorizzazione del Made in Italy”.
“La mia passione per la cucina - dichiara Andrea De Salvo, chef del Ristorante Traiano - è una eredità preziosa che risale ai miei nonni. Mia nonna è originaria del Piemonte, mentre mio nonno è nato in Calabria. Fin da giovane, entrambi mi hanno trasmesso le nozioni fondamentali delle loro tradizioni culinarie, arricchendo così le mie conoscenze già radicate nella cucina romana. Grazie a loro, ho imparato i segreti e i sapori autentici delle ricette locali, che ho poi integrato e reinterpretato nella mia cucina personale. Questo legame con le radici culinarie della mia famiglia mi ha ispirato a esplorare, sperimentare e adattare le tradizioni culinarie regionali, creando così un mosaico unico di gusti e sapori che caratterizzano la mia cucina. Nel mio percorso culinario, ho sempre abbracciato una filosofia che celebra l'autenticità e la diversità dei sapori locali. Ogni piatto che creo è il risultato di una profonda connessione con le tradizioni culinarie della mia famiglia, arricchite dalla mia creatività e passione per l'innovazione. Valorizzare i prodotti locali è al centro della mia cucina: li considero tesori da esaltare e trasformare in esperienze gastronomiche uniche, dove la semplicità, il sapore e il gusto si fondono armoniosamente per deliziare i palati dei miei ospiti".
"Il Salumificio Coccia, emblema dell'eccellenza nei salumi italiani, è stato onorato con il prestigioso riconoscimento del Gambero Rosso per la Susianella Viterbese, con tre fette, ad attestare il nostro impegno per l'eccellenza culinaria. Senza celle di congelamento, preserviamo l'autenticità e la freschezza dei nostri prodotti. Guardando al futuro, già esportiamo con successo in Canada e stiamo lavorando per estendere la nostra presenza in America, puntando alla certificazione Fda. Contestualmente, perseguendo le certificazioni ISO 22000 Fssc, garantiamo standard elevati nella produzione. La nostra missione è unire tradizione e innovazione, offrendo esperienze culinarie straordinarie nel rispetto dei più alti standard internazionali", ricorda Simonetta Coccia, amministratrice del salumificio Coccia Sesto.
“La nostra azienda fonda le sue radici nel territorio e nella filiera corta, per questo abbiamo costituito il progetto di rete Iolatte, la prima rete in Italia per il latte ovino. Rete che ci consente di seguire l’intera filiera che va dall’alimentazione degli ovini sino al prodotto finito, il nostro Pecorino Romano Dop del Lazio Deroma. Crediamo fermamente che solo da materie prime di ottima qualità si possano realizzare prodotti eccellenti. Questo prodotto ancora oggi segue meticolosamente lo stesso processo di produzione, compresa la salatura a secco a mano. Un passaggio, secondo noi fondamentale e che conferisce al prodotto un basso contenuto di sale rendendolo polivalente nella cucina e nella tavola”, commenta Daniele Deroma, direttore commerciale Caseificio Seggiano.
“Il nostro territorio ha un valore immenso: un’area incastonata nell’Alta Tuscia, tra Umbria e Lazio, che dal Lago di Bolsena si estende per 260 ettari fino alle colline intorno a Orvieto. Qui, condizioni pedoclimatiche adatte alla coltivazione della vite s’incrociano con una tradizione secolare e con l’orgoglio per i nostri vitigni”, sottolineano Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, proprietarie dell’azienda Famiglia Cotarella.
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1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
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Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.
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1 maggio, Luzzi (Feder.Agri): “Tanti morti sul lavoro...
Il segretario generale della Feder.Agri ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli
"I morti sul lavoro non sono solo quei mille all’anno registrati dalle statistiche, ad esempio ce ne sono 500 che perdono la vita nel tragitto casa-lavoro e 60 membri delle forze ordine che ogni anno si suicidano per motivi di lavoro”. Così Alfonso Luzzi, segretario generale della Feder.Agri, ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli.
“Oltre ai morti ‘sul’ lavoro - ha precisato Luzzi - sono da conteggiare anche i morti ‘per’ lavoro, quei 7.000 all’anno deceduti per le conseguenze della propria attività lavorativa, poi ci sono le malattie professionali, le aggressioni sui luoghi di lavoro e anche questioni ancora non evidenti come i rischi dello smart working”.
“Sono numeri grossi, anche se in linea con quelli della maggior parte dei paesi europei, ma che ci spingono a fare qualcosa, come lo sta facendo Confsal con più risorse alla sicurezza e qualità alle proposte”, ha concluso il segretario di Feder.Agri.