Cronaca
Corteo Roma, foto Netanyahu-Meloni con mani insanguinate
"Fermiamo il genocidio, Palestina libera", "Governo Meloni complice del genocidio" alcuni degli striscioni
Manifestanti di nuovo in corteo per la Palestina in diverse città. “Fermiamo il genocidio, Palestina libera”, “Governo Meloni complice del genocidio”, alcuni degli striscioni esposti al corteo a Roma che è partito da piazza Vittorio. I manifestanti, circa 1.500, hanno inneggiato con gli slogan “Palestina libera, Palestina rossa”.
Fra le bandiere palestinesi i manifestanti hanno issato anche un cartellone con la foto della stretta di mano tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e la premier Giorgia Meloni con impronte di mani insanguinate. In uno dei cartelli esposti è scritto: “Liliana Segre io ti stimo ma non sento la tua voce sulle stragi di Gaza".
In un altro cartello si legge: “Avete superato i nazisti. Fosse Ardeatine: 10 per ogni ucciso a via Rasella. Gaza: 25 per ogni ucciso il 7 ottobre”. Il corteo, superato piazzale Tiburtino, punto di arrivo inizialmente previsto, è arrivato a piazzale Aldo Moro, davanti all’Università La Sapienza. I manifestanti hanno accesso fumogeni rossi, sventolando bandiere della Palestina e sono entrati nella piazza cantando 'Bella Ciao'.
A Milano sono circa 1.500 i manifestanti che hanno preso parte al corteo pro Palestina, il 21esimo di fila, partito da piazza San Babila e terminato in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione Centrale. “Siamo tutti palestinesi” e “Palestina libera” gli slogan utilizzati dai manifestanti, prima di concludere il corteo. “Israele è un Paese canaglia, che ammazza i bambini e che non deve esistere - è stato uno degli interventi dal palco - Sono criminali, che prove vuole ancora l’America?”. Ad essere chiamata in causa anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Deve essere sdegnata da sé stessa, manda i soldati e le armi”, ha detto uno dei manifestanti rivolgendosi alla folla, che ha iniziato a fischiare non appena ha udito il nome della premier.
“Joe Biden assassino, Meloni assassina”, alcuni degli slogan urlati dai manifestanti. Passando a pochi metri dal consolato Usa, in via Principe Amedeo, dal megafono una ragazza ha incitato la folla urlando: “Ricordiamo a questi americani chi sono i criminali: Israele”. Quindi si è alzato un coro unanime: “Israele Criminale, Palestina immortale”.
Corteo anche a Pisa, "in piazza contro le bombe e i manganelli". Oltre 6mila persone hanno sfilato oggi pomeriggio nel centro della città per manifestare solidarietà alla Palestina e protestare per gli scontri dello scorso 23 febbraio tra manifestanti e forze dell'ordine.
Ad aprire il corteo un gruppo di una quindicina di ragazzi minorenni con gli striscioni "Pisa non ha paura" e "Pisa in piazza contro le bombe e le manganellate", quest'ultimo firmato dal coordinamento degli studenti medi pisano. La manifestazione si è svolta in modo pacifico e tante sono le bandiere della pace e della Palestina portate in corteo.
Il corteo è partito intorno alle 15, in ritardo di un'ora a causa della pioggia, da piazza Vittorio Emanuele e si è snodato per il centro, fino ad arrivare in piazza dei Cavalieri. Alla manifestazione presenti anche esponenti politici locali della sinistra e del Pd, collettivi universitari, docenti di scuole superiori e sindacati. Durante il corteo sono stati scanditi slogan contro Israele definito uno "Stato fascista e terrorista".
A Firenze "Stop al genocidio, Palestina libera", la frase sullo striscione che ha aperto la manifestazione di Si Cobas e collettivi studenteschi organizzata oggi pomeriggio, con inizio intorno alle 18, davanti al consolato Usa, presidiato da un imponente schieramento di forze di polizia. Circa duecento i manifestanti che hanno scandito slogan contro Israele e Stati Uniti sventolando bandiere palestinesi.
Cronaca
Ferrovie, sciopero del 19 e 20 maggio. Salvini firma la...
La nota con le motivazioni del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato un'ordinanza di precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del trasporto ferroviario tra domenica 19 e lunedì 20 maggio. Lo rende noto il Mit in un comunicato.
Il motivo
La decisione, fanno sapere dal Mit, è maturata "soprattutto in vista dell'importante weekend per gli appassionati di Formula 1, in quanto coincide con la manifestazione sportiva 'Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna' all'Autodromo di Imola. L'afflusso di turisti e appassionati stimato è di oltre 200mila persone. Lo sciopero causerebbe notevoli ripercussioni e problemi di ordine e sicurezza pubblica". Sulla base di queste motivazioni il ministro Salvini "ha pertanto disposto il differimento".
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 16 maggio
Nessun 6 nè 5+1 e jackpot sale a 22,3 milioni
Nessun 6 né 5+1, mentre in 3 hanno centrato il montepremi a disposizione dei punti 5 incassando rispettivamente 57.872,38. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 raggiunge così quota 22.300.000,00 euro.
Quali punteggi vincono
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come scoprire se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle estrazioni precedenti.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
La combinazione vincente del SuperEnalotto: 10, 11, 27, 31, 66, 83; Numero Jolly 25; SuperStar 57.
Cronaca
Chico Forti, chi è e perché era in prigione in Usa: la...
Il 1 marzo scorso l'annuncio di Giorgia Meloni da Washington: "Rientrerà in Italia"
Ultime settimane negli Usa per Chico Forti, il 65enne trentino detenuto per quasi 24 anni a Miami dopo una condanna all'ergastolo senza appello per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike, ha lasciato oggi il carcere per essere trasferito in una struttura federale per l'immigrazione, ultimo passaggio prima del trasferimento in un carcere italiano.
Dal wind surf all'accusa di omicidio
Enrico Forti, detto Chico prima di essere arrestato era un campione di windsurf, documentarista e produttore televisivo. Ma la sua carriera venne interrotta bruscamente nel 1998 quando viene accusato dell'omicidio di Pike.
Dal 15 giugno 2000, giorno del verdetto, Forti si dice vittima di un complotto. Pike fu trovato morto in un boschetto che limita una spiaggia, a poca distanza dal parcheggio dove lui stesso aveva chiesto a Forti di accompagnarlo, dopo averlo prelevato all'aeroporto. La morte fu fatta risalire tra le ore 20 e le 22 del giorno precedente, poco tempo dopo il suo commiato da Chico Forti.
La sentenza
Secondo la sentenza, non appellabile, Forti è stato condannato all'ergastolo per "aver personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Dale Pike".
La storia di Forti è legata a doppio filo all’omicidio di Gianni Versace, avvenuto il 15 luglio 1997, a Miami Beach, due chilometri in linea d’aria dal luogo dove, sette mesi dopo (il 15 febbraio 1998), fu trovato cadavere Dale Pike, ucciso fra l’altro con lo stesso tipo di pistola che esplose i suoi colpi mortali contro Versace; due proiettili alla testa, come per Pike.
La battaglia per il rientro e l'annuncio di Meloni
Per anni la famiglia di Forti, soprattutto l'anziana madre, si è battuta per un suo rientro in Italia. Nel marzo 2021, un primo spiraglio era stato annunciato dall'allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Chico Forti è stato trasferito in un altro penitenziario americano, dove si collocano i detenuti in attesa di trasferimento", le parole di Di Maio. Ma poi qualcosa si è inceppato. Fino alla svolta, annunciata dalla premier Giorgia Meloni lo scorso 1 marzo dagli Usa: "Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti".
Un passaggio cruciale al quale sono seguiti una serie di adempimenti burocratici. Oggi, l'ultimo: la firma dell'accordo di Forti con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia.