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Crollo Firenze, non si fermano ricerche ultimo disperso

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Rinvenuto in serata il corpo di Bouzekri Rachimi. Mercoledì Landini e Bombardieri a manifestazione in luogo tragedia

Il momento del ritrovamento del corpo nel cantiere

E' stato individuato dai vigili del fuoco il corpo senza vita dell'ultimo operaio disperso nel crollo del cantiere di via Mariti a Firenze, dove è in corso di costruzione un nuovo supermercato Esselunga. Poco prima delle 21 di oggi 20 febbraio, sono iniziate le complesse operazioni di recupero del cadavere. Sale così a cinque il numero delle vittime decedute nel crollo che si è verificato qualche minuto prima delle 9 del mattino di venerdì 16 febbraio.

Chi sono le vittime

L'ultima vittima è l'operaio edile Bouzekri Rachimi, 56enne marocchino, residente a Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Brescia.

Il primo corpo a essere estratto era stato quello del 59enne Luigi Coclite, residente a Collesalvetti (Livorno), nella frazione di Vicarello, che è risultato deceduto al momento dell'arrivo dei primi soccorsi e delle forze di polizia venerdì mattina, mentre altri tre operai, di origine rumena sono stati trasportati in ospedale perché feriti ma non in pericolo di vita.

Altri quattro operai sono risultati dispersi sotto le macerie e non risultano ancora specificamente identificati, anche se sono stati comunque accertati i nominativi, ha precisato il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia. Si tratta di Taoufik Haidar, 43 anni, che dalla scorsa estate viveva a Chiuduno, in provincia di Bergamo, dopo aver vissuto per diversi anni a Palazzolo sull'Oglio, comune in provincia di Brescia al confine con la provincia bergamasca; Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni, entrambi residenti a Palazzuolo sull'Oglio, così come l'ultimo disperso il cui corpo è stato trovato sotto le macerie dopo 108 ore di ininterrotte ricerche da parte dei vigili del fuoco.

Dall’inizio delle operazioni, oltre al comandante provinciale, il vice comandante vicario e ai vari funzionari del comando di Firenze, si sono alternate diverse centinaia di unità di vigili del fuoco con varie specializzazioni: Usar (Urban Search And Rescue), Saf (Speleo Alpino Fluviale), Gos (Gruppo Operativo Speciale), Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), Coem (Comunicazione in Emergenza), cinofili. Nelle giornate del 16 e 17 febbraio sono state impegnati 80 vigili del fuoco, mentre i giorni successivi circa 60.

Domani mercoledì 21 febbraio lo sciopero nazionale

Domani, mercoledì 21 febbraio, giorno dello sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici dopo la strage , i segretari generali Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà nel capoluogo toscano a partire dalle ore 16.30, zona cantiere (via Mariti). Lo annuncia una nota.

Lo sciopero riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Presidi e manifestazioni territoriali si terranno in tutto il Paese.

“Basta parlare di cordoglio - affermano Cgil e Uil - è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Israele: “Operazioni mirate in corso a Rafah”....

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L'attacco nella zona est della città. La notizia arriva dopo l'annuncio dell'organizzazione islamista di aver accettato la proposta avanzata dai mediatori arabi, accordo che lo Stato ebraico si è riservato di esaminare e sul quale è attesa una risposta ufficiale: cosa prevede

Rafah - Afp

Le forze delle Idf "stanno ora attaccando e operando in modo mirato contro obiettivi dell'organizzazione terroristica Hamas nella zona est di Rafah". Così sul social X il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari. La notizia arriva dopo l'annuncio di Hamas di aver accettato la proposta avanzata dai mediatori arabi e che Israele si è riservato di esaminare e sulla quale è attesa una risposta ufficiale.

I media palestinesi confermano la notizia di una serie di attacchi israeliani lanciati sui quartieri della zona orientale di Rafah, interessati oggi da un ordine di evacuazione emesso dalle Idf. Secondo il Times of Israel, non è immediatamente chiaro se questo sia l'inizio delle operazioni di terra nella zona.

La nuova proposta accettata da Hamas, i dettagli e la reazione di Israele

Quella dei mediatori arabi è una nuova proposta a tutti gli effetti. Secondo quanto riportano i media arabi e israeliani, la prima fase vedrebbe un cessate il fuoco di sei settimane e il rilascio di 33 ostaggi in vita - donne, bambini, anziani e malati - in cambio della liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi. Fonti citate da al-Arabiya sostengono che l'accordo preveda anche il ritiro delle forze israeliane dal centro di Gaza nella prima fase e lo stop delle operazioni militari nei cieli di Gaza per 10 ore al giorno.

Il dirigente di Hamas, Khalil al-Hayya, ha spiegato ad al-Jazeera, che questa fase includerebbe anche il ritorno dei palestinesi sfollati nelle loro case e un incremento degli aiuti umanitari a Gaza, in particolare carburante e materiali di soccorso. Tuttavia, secondo al-Hayya, sarebbero 50 i prigionieri palestinesi liberata per ogni donna ancora nelle mani di Hamas che verrebbe rilasciata.

Nella seconda fase, ha aggiunto il dirigente di Hamas, il movimento palestinese rilascerebbe i prigionieri maschi per un numero indeterminato di prigionieri palestinesi. La terza fase dell'accordo prevederebbe l'avvio di un piano di ricostruzione di Gaza per un periodo dai tre ai cinque anni. Altre fonti citate da Sky News Arabia sostengono che nella seconda fase ci sarebbe l'interruzione permanente delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.

Il via libera di Hamas, Israele valuta ma avverte

A dare ufficialmente l'annuncio sul via libera è stato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che ha informato il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal, del sì del movimento palestinese alla proposta dei due Paesi arabi per un cessate il fuoco, ha riferito Hamas in una nota. "La palla è nel campo di Israele", ha dichiarato un funzionario dell'organizzazione islamista, che ha affermato di aver accettato la proposta dei due Paesi dopo aver "ricevuto garanzie dagli Stati Uniti per arrivare a un cessate il fuoco permanente e al ritiro di Israele da Gaza al termine della terza e ultima fase dell'accordo", ha detto una fonte del gruppo al canale saudita Asharq.

"I mediatori ci hanno detto che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è chiaramente impegnato a garantire l'attuazione dell'accordo", ha poi detto ad al-Jazeera Khalil al-Hayya, vice del leader di Hamas. Secondo il numero due di Sinwar, l'accordo prevede che "il primo giorno della prima fase" ci sia "un chiaro impegno a sospendere temporaneamente le operazioni militari". Al-Hayya ha riferito che "la proposta include, nella sua seconda fase, l'annuncio della cessazione permanente delle operazioni militari" a Gaza. “Stiamo aspettando la risposta degli occupanti alla nostra approvazione della proposta di cessate il fuoco”, ha concluso.

Secondo quanto riporta tuttavia una fonte politica israeliana citata da Sky News Arabia, Hamas avrebbe dato l'ok a una proposta di cessate il fuoco 'modificata' dall'Egitto e, quindi, non alla versione su cui ci sarebbe un consenso generale da parte dello Stato ebraico. Fonti israeliane hanno detto a Ynet News che la proposta di Egitto e Qatar sul cessate il fuoco accettata da Hamas è unilaterale, non coinvolge Israele e non è accettabile. I negoziatori israeliani la stanno comunque esaminando: la risposta dovrebbe arrivare entro questa sera, riferiscono i media dello Stato ebraico.

"E' il solito trucco, non è vero che Hamas ha accettato" la proposta dei mediatori per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha intanto dichiarato il ministro dell'Economia israeliano Nir Barkat incontrando i giornalisti a Roma. La notizia arriva nel giorno in cui il governo israeliano ha approvato all'unanimità il lancio dell'offensiva militare su Rafah.

"C'è solo una risposta ai trucchetti di Hamas: un ordine immediato per conquistare Rafah, aumentare la pressione militare e continuare a schiacciare Hamas fino alla sua completa sconfitta", scrive quindi su X il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir.

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Cronaca

Alzheimer, scoperta nuova forma genetica: qual è il gene...

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Studio spagnolo svela segni di malattia nel 95% degli over 65 con 2 copie del gene ApoE4

Un laboratorio

Una nuova forma genetica di Alzheimer è stata scoperta da ricercatori spagnoli del Sant Pau Research Institute di Barcellona, autori di uno studio pubblicato su 'Nature Medicine'. Gli scienziati dell'area di Ricerca su malattie neurologiche, neuroscienze e salute mentale dell'istituto, guidati da Juan Fortea, direttore dell'Unità Memoria del Servizio di Neurologia della stessa struttura, hanno osservato che oltre il 95% degli over 65 con due copie del gene ApoE4 (ApoE4 omozigoti) mostrano caratteristiche biologiche di Alzheimer nel cervello o biomarcatori della patologia nel liquido cerebrospinale e nelle scansioni Pet. Il lavoro indica inoltre che gli individui ApoE4 omozigoti sviluppano Alzheimer prima di persone con altre varianti del gene ApoE4.

Lo studio

I risultati suggeriscono che "avere due copie del gene ApoE4 potrebbe rappresentare una nuova forma genetica" della principale forma di demenza, spiega Fortea. "Il gene ApoE4 è conosciuto da oltre 30 anni - ricorda - ed è noto per essere associato a un rischio più alto di ammalarsi di Alzheimer. Ma adesso sappiamo che praticamente tutti gli individui con due copie di questo gene sviluppano una biologia Alzheimer". Averlo capito "è importante - sottolinea l'esperto - perché" gli ApoE4 omozigoti "rappresentano il 2-3% della popolazione".

I ricercatori hanno valutato i cambiamenti clinici, patologici e dei biomarcatori nei soggetti ApoE4 omozigoti, per determinare il loro rischio Alzheimer. Hanno utilizzato dati relativi a 3.297 donatori di cervello, inclusi campioni di 273 omozigoti per ApoE4, del National Alzheimer's Coordinating Center statunitense. Hanno usato anche informazioni cliniche e su biomarcatori di oltre 10mila persone con marker di Alzheimer, compresi 519 omozigoti ApoE4.

"I risultati - riportano gli scienziati - indicano che praticamente tutti gli ApoE4 omozigoti mostravano malattia di Alzheimer e avevano livelli più elevati di biomarcatori associati alla malattia all'età di 55 anni, rispetto alle persone con variante ApoE3. All'età di 65 anni, oltre il 95% degli omozigoti per ApoE4 presentava livelli anormali di proteina amiloide nel liquido cerebrospinale - una caratteristica patologica precoce chiave nell'Alzheimer - e il 75% aveva scansioni Pet amiloidi-positive".

In base a queste osservazioni, gli autori indicano che "la variante genetica ApoE4 non è solo un fattore di rischio per l'Alzheimer, come si pensava in precedenza, ma potrebbe rappresentare una forma genetica distinta della malattia".

Secondo i ricercatori, "questi risultati potrebbero essere utili per lo sviluppo di strategie di prevenzione personalizzate, studi clinici e approcci terapeutici mirati per questa popolazione specifica" con due copie del gene ApoE4. "I dati evidenziano l'importanza del monitoraggio degli omozigoti per ApoE4 fin dalla tenera età per interventi preventivi", afferma Víctor Montal che ha partecipato allo studio quando lavorava al Sant Pau Research Institute e che oggi studia la struttura molecolare del gene ApoE presso il Centro di supercalcolo di Barcellona.

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Cronaca

Entra in casa per rubare ma si addormenta: arrestato

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Un 19enne ruba preziosi per 4000 euro ma...

Un'auto dei carabinieri

È entrato in un appartamento del centro di Roma per mettere a segno un furto ma, dopo aver riempito uno zaino con preziosi per un valore di circa 4 mila euro, si è addormentato. Così lo hanno trovato i proprietari di un’abitazione di via Ludovico Muratori, in zona Celio, che alla vista dell’uomo addormentato sul loro letto hanno chiamato i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della compagnia di piazza Dante che hanno arrestato il diciannovenne tunisino, senza fissa dimora e con precedenti.

Arresto che è stato convalidato questa mattina al termine dell’udienza che si è tenuta a piazzale Clodio. Il giudice ha disposto per il giovane il divieto di dimora nel comune di Roma.

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