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Municipia-Yunex Traffic Italia, insieme per trasformazione digitale mobilità urbana

Stefano De Capitani, ceo di Municipia: “L’accordo con Yunex Traffic Italia si colloca all’interno della nostra strategia di sviluppo delle città e dei loro servizi ai city users basata sull’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione sociale"

Stefano De Capitani

Municipia, società del Gruppo Engineering guidato da Maximo Ibarra e leader nella digitalizzazione dei processi per aziende e Pa, e Yunex Traffic Italia, società del Gruppo Mundys, leader globale nel campo dei sistemi di traffico intelligenti, annunciano di aver sottoscritto un Memorandum of Understanding (MoU) con l’obiettivo di abilitare e supportare la digitalizzazione e l’innovazione dei processi di mobility & traffic management delle città italiane.

Grazie all’accordo, le due aziende mettono da subito a fattor comune le rispettive soluzioni proprietarie destinate all’innovazione della mobilità urbana, dando vita a un ecosistema componibile di piattaforme - Mobility Digital Twin - che permette di elaborare, aggregare e interpretare, attraverso algoritmi di AI e in modalità predittiva, i dati raccolti con i sistemi di IoT attivi sul territorio (telecamere, sensori, on board unit veicolari, stazioni meteo, centraline monitoraggio della qualità dell’aria) per regolare la mobilità near-real time, agendo direttamente sugli apparati tecnologici di campo e sull’offerta di servizi di mobilità ai city users. Il risultato è la creazione di un 'gemello digitale' dei sistemi di mobilità urbana, sul quale vengono realizzati i seguenti servizi a supporto degli enti territoriali.

La gestione proattiva della domanda di mobilità e del traffico stradale urbano (regolazione dinamica degli impianti semaforici, intelligent vehicle prioritization con particolare riferimento al trasporto pubblico locale o alla mobilità ciclabile, informazioni real-time sulla segnaletica elettronica a messaggio variabile o su travel apps); la gestione ottimizzata delle infrastrutture e dello spazio urbano, sia per le persone sia per le merci (pianificazione degli interventi di manutenzione stradale con previsioni di impatto sul traffico, modifiche alle finestre temporali di accesso e transito in Zone a Traffico Limitato, servizi di info-parking anche per gli stalli di carico/scarico merci); l’offerta flessibile di servizi di trasporto pubblico locale e di mobilità in sharing; l’applicazione dinamica di schemi regolatori e tariffe per l’accesso, il transito, la sosta, l’uso del trasporto pubblico locale, le attività di logistica urbana, con gestione dei processi di autorizzazione e sanzionatori; la fruizione dei servizi di mobilità in modalità seamless attraverso una applicazione MaaS-Mobility as Service (journey planner multimodale, servizi di prenotazione e pagamento del trasporto pubblico locale, dei veicoli in sharing e dei servizi di accesso e sosta in un unico canale, informazione sui servizi attrezzati/dedicati rivolta agli utenti con mobilità ridotta).

Per l’implementazione, gestione e continua evoluzione tecnologica della piattaforma digitale nelle città, la collaborazione tra Municipia e Yunex Traffic Italia punta a promuovere il modello del partenariato pubblico-privato in project financing, sperimentando modelli di collaborazione e regolazione innovativi che prevedano anche la valorizzazione degli effettivi benefici in termini di riduzione dei costi sociali e ambientali della mobilità locale (incidentalità, congestione, inquinamento, rumore, occupazione di suolo) e di tutte le ricadute positive sul sistema urbano e territoriale, per un collegamento esplicito agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs – Sustainable development goals).

Stefano De Capitani, ceo di Municipia, evidenzia: “L’accordo con Yunex Traffic Italia si colloca all’interno della nostra strategia di sviluppo delle città e dei loro servizi ai city users basata sull’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione sociale. L’ecosistema digitale derivante dall’integrazione delle nostre soluzioni con quelle del partner genera nuovo valore, implementando un modello end-to-end di gestione e nuovi processi di regolazione della mobilità, di programmazione delle infrastrutture, di utilizzo dello spazio urbano e di gestione dei servizi, valorizzando la collaborazione tra pubblico e privato anche in ottica di business process outsourcing”.

Gino Franco, managing director di Yunex Traffic Italia, commenta: “Importanti città in tutto il mondo, tra cui metropoli come Dubai, Berlino, Bogotà e Miami, stanno già utilizzando le nostre soluzioni intelligenti per gestire il traffico, migliorare la qualità dell'aria, aumentare la sicurezza stradale e ridurre la congestione urbana. In Italia, stiamo assistendo attualmente a una profonda ondata di trasformazione che include lo sviluppo di smart cities, il perseguimento concertato degli obiettivi di sostenibilità e l'ottimizzazione dei sistemi di gestione del traffico. Come attori tecnologici del Gruppo Mundys – che pone la sostenibilità al centro della propria strategia di business focalizzata a livello globale sulla mobilità- la collaborazione con Municipia rappresenta per noi un primo passo concreto verso l’obiettivo di mettere a disposizione delle nostre realtà urbane, il know-how sviluppato da Yunex Traffic in Germania e nel mondo, promuovendo un approccio più sostenibile alla mobilità e migliorando l'esperienza degli utenti finali”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Lavoro

Peroglio Longhin (Th Resorts): “In 2024 fatturato...

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L'amministratore delegato, per piano sviluppo consolidare crescita

Alberto Peroglio Longhin, da ottobre amministratore delegato di TH Resorts

"Stiamo chiudendo i numeri del 2024 adesso, superiamo di sicuro i 200 milioni di fatturato e saremo tra i 9 e i 10 milioni di euro di Ebitda". Così, con Adnkronos/Labitalia, Alberto Peroglio Longhin, da ottobre amministratore delegato di TH Resorts, gruppo leader nell'accoglienza turistica in Italia con 32 tra Resort e hotel e oltre 6.400 camere, sui numeri del Gruppo nel 2024.

E lo sguardo è già proiettato al futuro, con l'obiettivo di continuare nel percorso di sviluppo. "Il piano di sviluppo che abbiamo in mente -spiega Peroglio Longhin- è di consolidare la crescita importante che TH ha fatto negli ultimi anni, strutturandola, informatizzandola, innovandola, e facendo sviluppo su 3-4 pilastri strategici che presenteremo a gennaio ma che già oggi ci sono chiari", sottolinea.

La 'strada' quindi è già tracciata. "Sicuramente noi abbiamo un ruolo di leadership -spiega- sul mercato della montagna, in termini di know-how, di competenze, di prodotto, e come capacità di generare marginalità ed efficienza. Ma bisogna razionalizzare anche la nostra offerta mare, che deve essere portata ad avere una caratterizzazione e un controllo qualitativo analogo a quello della montagna. Poi pensiamo di iniziare la nostra presenza sul mercato urban, con un prodotto fortemente caratterizzato sulla base della nostra identità che è leisure, vacanza-tempo libero. Quindi realizzare una presenza sul mercato 'città' con questa identità", sottolinea.

Non mancherà l'attenzione alla tecnologia. "E poi -continua- molta innovazione e informatizzazione, prezzo dinamico, canali digitali, digital marketing, che sono traiettorie banali e scontate se si dicono e non si fanno, ma sono virtuose e preziose e portano a grandi efficienze se si riescono a perseguire. Vanno fatti piani di azione coerenti perchè si possano sviluppare bene", sottolinea. Un percorso reso possibile, sottolinea il ceo del Gruppo, dal fatto che "Th resorts è una delle realtà più prestigiose del mercato, coniuga da un lato una storia imprenditoriale sana, seria, di competenze e dall'altra due partner finanziari che rappresentano la garanzia per potere fare i passi necessari per potere diventare una piattaforma di sviluppo di un progetto di eccellenza del mercato", aggiunge.

E intanto sono da record i numeri per la stagione invernale appena iniziata. "Per la stagione invernale in montagna -spiega l'ad- c'è stato un anticipo delle prenotazioni, oggi noi abbiamo a pari data rispetto al 2023 10 punti di occupazione in più. C'è stata quindi una volontà di prenotarsi le vacanze senza aspettare di vedere se c'era la neve. L'anticipo dei tempi di prenotazione si porta dietro il fatto che oggi sul portafoglio delle prenotazioni siamo sopra del 10% rispetto all'anno passato. E abbiamo numeri analoghi per il Natale e particolarmente buoni sul Capodanno", sottolinea.

E il manager sottolinea come "c'è apprezzamento per la vacanza in montagna sia d'estate che d'inverno a prescindere dalla pista sciistica, visto che vi si possono esercitare altre attività sportive, e non solo. Immaginare quindi una vacanza anche se non si è sciatori", aggiunge ancora.

Positivo anche il rapporto dell'azienda con il mercato del lavoro. "Rispetto alla difficoltà post-Covid nel settore di reperire personale qualificato, noi abbiamo la fortuna, e forse anche il merito, di avere un'alta fedeltà dei collaboratori, anche favorita dal fatto che avendo una quasi pari attività tra l'estate e l'inverno questo ci permette di dare continuità ai rapporti di lavoro. Quindi noi non registriamo problemi a reperire personale, abbiamo già reclutato quanto ci serviva, siamo sopra i 1.500 contratti per l'inverno oltre a quelli a tempo indeterminato", sottolinea Peroglio Longhin.

E Peroglio Longhin, sulle nuove figure professionali inserite in azienda ricorda che "abbiamo lanciato un progetto di attenzione alla ristorazione nel rispetto del territorio, con prodotti a km 0, che abbiamo chiamato 'Commis Gourmet'. E quindi avere nelle nostre strutture una figura in sala che fa provare i prodotti del territorio, che ti rende possibile di fare la visita delle produzioni locali, artigianali. E' un progetto che stiamo avviando e porteremo su tutte le strutture e per il cliente è un'occasione di esperienza gastronomica legata allo specifico territorio in cui sta trascorrendo le vacanze".

"Per il nostro personale -spiega- è un'occasione per caratterizzare il proprio lavoro in funzione delle location, e in più determina anche un prodotto ancillare turistico, che genera per il territorio anche un valore aggiunto di acquisti. Un circolo virtuoso, quindi, una novità che avrà per noi molto sviluppo nel prosieguo", sottolinea.

E da Peroglio Longhin apprezzamento per i contenuti della manovra economica del governo. "E' piacevolmente positiva -spiega- la volontà del governo di regolarizzare i soggiorni brevi. Nel turismo c'è spazio per tutti, non c'è nulla contro i soggiorni brevi, laddove questa modalità sia regolarizzata, regolamentata e gestita con equità. Credo quindi che il passaggio fatto dal governo sia di grande valore per il comparto. Altra cosa è auspicare, favorire, e siamo disponibili a dare il nostro sostegno come soggetti attivi sul mercato, un piano industriale sul turismo, articolato, strutturato. Perchè il tema non è l'incentivo, ma il tema è l'incentivo o le regole all'interno di quale piano strategico e di sviluppo, quale visione per il futuro del turismo. Sarà progressivamente da costruire perchè necessario, ma non è fatto di singole operazioni", aggiunge ancora.

Secondo Pegoglio Longhin, "la regolamentazione è un passo importante, è l'inizio di un approccio industriale verso il nostro comparto. Come tutti i comparti industriali ha bisogno di una politica industriale che è fatta di azioni, incentivi, sgravi, linee guida. E su questo noi ci siamo per dare una mano", conclude

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Lavoro

Innovazione, Prysmian passa intera infrastruttura al cloud...

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E apre all’AI generativa di Sap con Joule

Innovazione, Prysmian passa intera infrastruttura al cloud con Rise with Sap

Prysmian è un fornitore globale di soluzioni per cavi, leader nella transizione energetica e nella trasformazione digitale. La strategia di Prysmian è perfettamente allineata con i principali driver di mercato mentre sviluppa soluzioni innovative e sostenibili per cavi resilienti e ad alte prestazioni per i segmenti dei trasporti, delle reti elettriche, dell’elettrificazione e delle soluzioni digitali. Prysmian è una società pubblica quotata alla borsa italiana, con quasi 150 anni di esperienza, circa 33.000 dipendenti, 109 siti produttivi e 27 centri di ricerca e sviluppo in più di 50 paesi, e con un fatturato di oltre 15 miliardi di euro nel 2023.

“Siamo leader nella nostra industry e se vogliamo rimanere ai vertici del mercato dobbiamo avere una spinta continua verso l’innovazione. Questo riguarda anche il nostro sistema Erp presente in tutti i nostri siti produttivi e che gestisce l’80% del nostro fatturato e delle transazioni commerciali, rendendo quindi fondamentale concentrare anche in questo ambito le migliori evoluzioni tecnologiche”, ha dichiarato Giovanni Cauteruccio, cio e cdo di Prysmian. “Inoltre, siamo molto interessati agli sviluppi legati all’intelligenza artificiale generativa che Sap integra nelle sue soluzioni, in particolare ai vantaggi che l’Ai generativa può portare in termini di usability, con la possibilità di interrogare il copilot Joule su ogni istanza di business e che rappresenta sicuramente un game changer nell’utilizzabilità di un sistema Sap”, ha continuato.

Tra i principali fattori che hanno determinato il passaggio a Rise with Sap il primo è l’armonizzazione del sistema. I cambiamenti tecnologici permettono oggi a Prysmian di riuscire a condurre esami e analisi in tempi più rapidi, usando la stessa transazione custom o standard testata in un paese anche nelle altre sedi del Gruppo. In questo modo l’azienda riesce a ottimizzare i test e avere un sistema operante e armonizzato a livello globale.

Un altro elemento decisivo è stata la possibilità di implementare l’intero progetto con il supporto del team customer services & delivery di Sap Italia. “È stato un bel lavoro di sinergia, con il nostro team IT che ha offerto una profonda conoscenza dei processi e delle soluzioni, dove tutti i passaggi tecnologici sono stati concordati ed effettuati in collaborazione con SAP, mentre i processi e le funzionalità sono stati gestiti internamente da noi. Questo è stato un altro punto di forza, perché ci ha permesso oltre che di ridurre i costi del progetto, anche di essere più rapidi nelle decisioni”, ha commentato Cauteruccio.

Ulteriore aspetto fondamentale che ha determinato la velocità e la riuscita del progetto è legato a una valutazione anticipata e ponderata dei possibili rischi dovuti a un duplice passaggio che bisognava effettuare contestualmente: migrazione del datacenter su infrastruttura Aws e upgrade di release dei sistemi Sap. “Abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso, e dopo aver constatato che l’upgrade non sarebbe stato eccessivamente impattante nonostante i diversi cambiamenti che avrebbe generato sui processi, ci siamo convinti che in quattro mesi avremmo portato a termine questo progetto. E per quanto sappiamo che i rischi zero non esistono, abbiamo comunque operato sulla base di un rischio ben ponderato”, ha spiegato Cauteruccio.

“Abbiamo portato tutta la nostra esperienza e professionalità affinché questo importante percorso di migrazione al cloud e di aggiornamento della tecnologia Sap da parte di Prysmian avvenisse nel migliore dei modi”, ha dichiarato Carla Masperi, amministratore delegato di Sap Italia. “Il progetto è uno dei primi del suo genere nel nostro Paese: abbiamo garantito l’aggiornamento e il passaggio in un’unica istanza sul cloud delle soluzioni Sap s/4hana, sap advanced planning and optimization, sap treasury and risk management e sap bw/4hana, con un approccio che ha permesso di raggiungere il go-live in tempi molto ristretti, garantendo sia il successo tecnico che l’allineamento con gli obiettivi di business e di trasformazione digitale del cliente”, ha continuato.

Tra gli sviluppi attesi da Prysmian, che si accompagnano al costante aggiornamento delle soluzioni, alla piena scalabilità garantita dal passaggio al cloud e alla predisposizione verso una costante innovazione, un ruolo importante lo riveste l’utilizzo dell’AI generativa e del copilot Joule per migliorare l’approccio ai dati nei 26 use case indentificati dall’azienda per elevato impatto sul business e sull’operatività delle persone, partendo dai 100 scenari di AI generativa offerti da SAP. Il go-live di Joule in Prysmian è avvenuto lo scorso novembre.

“L’intelligenza artificiale sarà un boost importante per la nostra nuova business strategy Connect to Lead, attraverso la quale puntiamo a rafforzare la leadership di mercato, sfruttando la nostra capillare presenza geografica, l’ampia gamma di offerta di prodotti, le importanti partnership con i clienti, le nostre persone e il forte impegno per la sostenibilità e l’innovazione. L’obiettivo è cogliere le opportunità offerte dalle nuove tendenze di mercato che stanno plasmando l’industria dei cavi elettrici, ponendoci come enabler principale della transizione energetica e della trasformazione digitale”, ha commentato Cauteruccio. “Una strategia che implica però una transizione del Gruppo, da puro produttore di cavi ad azienda a fornitore di soluzioni sia in ambito energetico che di telecomunicazione. In questa transizione ovviamente l’IT e la digitalizzazione sono fondamentali, perché vuol dire utilizzare al meglio i dati e sfruttare al massimo l’automazione”.

“In Sap, riteniamo che la prossima frontiera dell'Ai vada oltre le isolate efficienze e consista nell'unificare senza soluzione di continuità persone, dati e processi per creare valore per il business e amplificare l'impatto dei risultati”, ha concluso Masperi. “Prysmian potrà ora sfruttare la potenza di Joule e degli agenti AI autonomi e collaborativi, integrati nel copilota, che abbattono i silos, migliorano la collaborazione interfunzionale e consentono di risolvere sfide multiformi in un modo che gli strumenti di produttività isolati non possono eguagliare”.

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Lavoro

Fisco, Cataldi (Giovani commercialisti): “Lettere Ag....

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I professionisti, ennesimo tentativo di recuperare adesioni al Concordato preventivo biennale

Francesco Cataldi, presidente dell'Unione nazionale giovani dei dottori commercialisti ed esperti contabili

"L’invio massivo delle lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate ha generato preoccupazione nei contribuenti, i quali hanno sommerso di telefonate gli studi dei commercialisti, che ancora una volta sono stati chiamati a gestire il complesso rapporto tra fisco e contribuenti". Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Cataldi, presidente dell'Unione nazionale giovani dei dottori commercialisti ed esperti contabili, dopo le lettere inviate dall'Agenzia delle Entrate a 700mila partite Iva che hanno dichiarato redditi apparentemente bassi, invitandole ad aderire al concordato che si chiude il 12 dicembre. E i giovani commercialisti spiegano che ogni iscritto ha almeno due o tre clienti che hanno ricevuto la lettera dell'Agenzia.

Cataldi sottolinea che "I contribuenti hanno paura del fisco, è un dato di fatto e le motivazioni sono sicuramente da ricercare negli errati atteggiamenti di quest’ultimo. I toni utilizzati nelle comunicazioni sono spesso intimidatori e questo sicuramente non aiuta a instaurare un rapporto 'amichevole'. Da anni si parla di compliance e di miglioramento del rapporto tra fisco e contribuente, ma tutte le azioni compiute dal Fisco vanno di fatto in direzione opposta".

Secondo il numero uno dei giovani commercialisti "nella pratica, si tratta di lettere 'inutili', in quanto il contribuente non ha la possibilità di rispondere al fine di fornire spiegazioni, si tratta di una comunicazione a senso unico e soprattutto non personalizzata, perché non è frutto di un controllo effettuato ma di supposizioni derivanti da alcuni dati presenti in dichiarazione. A noi è sembrato l’ennesimo tentativo di recuperare adesioni al Concordato preventivo biennale, dimenticando che la decisione di aderire o meno, è stata determinata da apposite analisi, svolte per tempo dai commercialisti per i contribuenti che assistono", sottolinea.

Per i giovani commercialisti, "è necessario un cambio di passo e ribadiamo, ancora una volta, la disponibilità dei commercialisti ad aprire un tavolo di confronto, nell’ottica di migliorare il rapporto tra fisco e contribuente, nell’interesse collettivo", conclude.

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