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Dopo i razzi dal Libano, raid di Israele oltre il confine...
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Armi nucleari, Bielorussia partecipa a esercitazioni con...
L'annuncio di Lukashenko: "Sono armi di deterrenza. Difensive. Nessuno attaccherà"
La Bielorussia parteciperà alle esercitazioni nucleari tattiche che la Russia terrà a breve, ha reso noto l'agenzia Tass. Minsk ha iniziato a mettere alla prova la prontezza delle sue forze per dispiegare le armi tattiche nucleari simultaneamente a quanto farà la Russia, che opererà nel Distretto Militare Meridionale su ordine del presidente Vladimir Putin. Mosca lo scorso anno ha dislocato armi nucleari tattiche - "diverse decine" secondo il presidente Aleksandr Lukashenko - anche sul territorio della Bielorussia.
Le armi nucleari tattiche russe dispiegate in Bielorussia "sono armi di deterrenza. Difensive. Nessuno attaccherà con tali armi", ha dichiarato Lukashenko rendendo noto che Minsk "intende per la prima volta esercitarsi nell'uso di armi nucleari non strategiche". "Le manovre hanno solo natura difensiva", ha aggiunto.
Le forze militari "consegneranno munizioni speciali (le armi nucleari tattiche, ndr) alle unità delle forze aeree, le monteranno su lanciatori e aerei. Battaglioni assegnati ai missili Iskander e Polonez (missili che possono essere equipaggiati con testate nucleari, ndr) saranno dispiegati segretamente in posizioni segrete e si eserciteranno a dispiegare lanci di missili", ha aggiunto.
Ue: "Mosca irresponsabile"
L'Ue reagisce agli annunci di Mosca, che nelle ultime 24 ore hanno alzato ulteriormente la tensione. L'Unione Europea ritiene che le dichiarazioni del ministero degli Esteri russo sugli F-16 ucraini siano "totalmente irresponsabili, insieme a molte altre dichiarazioni che questa persona ha fatto, come altri membri del regime del Cremlino", dice il portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri, Peter Stano. Il ministero degli Esteri russo ha detto ieri che la Russia non potrà ignorare che gli F-16 ucraino sono mezzi in grado di trasportare armi atomiche, riecheggiando dichiarazioni che Sergei Lavrov aveva già fatto nel luglio 2023.
"Stavamo già discutendo la questione delle manovre tattiche nucleari, che la Russia ha annunciato, con una giustificazione molto dubbia - continua - come una risposta alle attività occidentali. Tutto questo non coglie il punto fondamentale: l'aggressore è la Russia, è la Russia che ha violato il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e continua a prendere provvedimenti per aggravare ulteriormente la situazione".
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri Lavrov fanno parte di "una lunga serie di osservazioni assolutamente irresponsabili e irrazionali, che cercano di deviare la colpa per l'aggressione e cercano di distogliere l'attenzione dal fatto che la Russia è in una palese situazione di violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Questa è un’altra opportunità per noi per chiedere alla Russia di fermare questo comportamento, di fermare l’aggressione illegale e di iniziare a comportarsi come un membro responsabile della comunità internazionale", conclude Stano.
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TikTok fa causa al governo Usa: “Messa al bando del...
Presentato il ricorso per fermare la legge che imporrebbe alla proprietà cinese di vendere
TikTok ha fatto causa al governo degli Stati Uniti per fermare la legge che impone alla proprietà cinese del social media di vendere per non dover incorrere alla messa al bando. Nel ricorso, presentato oggi alla Corte d'appello del circuito di D.C., si afferma che la legge, il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, costituisce una "violazione senza precedenti" del primo emendamento della Costituzione che garantisce la libertà di espressione.
"Per la prima volta nella storia, il Congresso ha adottato una legge che assoggetta una singola, individuata piattaforma di espressione ad un divieto permanente e nazionale", si legge nel ricorso di TikTok, in cui si ricorda che l'eventuale entrata in vigore del bando "impedirebbe ad ogni americano di partecipare ad una comunità online unica, con oltre un miliardo di utenti nel mondo".
Nel ricorso vengono smontate anche le motivazioni di sicurezza nazionale, affermando che il Congresso non ha offerto nessuna prova che TikTok, di proprietà della cinese ByteDance, costituisca un pericolo per la sicurezza dei dati o la diffusione di propaganda straniera.
La legge, firmata da Biden il 24 aprile, dà a ByteDance nove mesi di tempo per vendere, con la possibilità che il presidente decida per un'estensione di tre mesi. Ma ora la presentazione del ricorso blocca lo scorrere della 'clessidra' e quindi potrebbero passare anni prima che effettivamente possa entrare in vigore un eventuale bando.
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Donald Trump, la testimonianza di Stormy Daniels:...
La pornostar in aula a New York: "Era vecchio quanto mio padre"
"Ho detto a poche persone che avevo fatto sesso perché mi vergognavo di non averlo fermato". Stormy Daniels, la pornostar a cui Donald Trump avrebbe versato soldi in cambio di silenzio sulla relazione extraconiugale, si presenta in aula a New York per testimoniare sul rapporto con l'ex presidente degli Stati Uniti. La linea del giudice prevede di evitare dettagli scabrosi e particolari hot: missione parzialmente compiuta.
Si parte dall'inizio della relazione e dall'incontro nel 2006 ad un torneo di golf a Lake Tahoe. "Era vecchio quanto mio padre, o più vecchio", dice l'attrice.. "E' stato un breve incontro", aggiunge Daniels, che allora aveva 27 anni e lavorava ancora per una società che produce film per adulti.
Vestita di scuro, la donna al centro del primo processo penale contro un ex presidente appare nervosa, tanto che diverse volte la procuratrice che le rivolge le domande deve chiedere di parlare più lentamente.
Tutto quello che sapeva di Trump allora era che giocava a golf e che conduceva un reality show, "Celebrity Apprentice", che lei "non aveva mai visto". Alla giuria viene mostrata la famosa foto che ritrae Trump e Daniels insieme in occasione di quel loro incontro.
La deposizione vira quindi sull'incontro intimo in albergo. "Mr Hefner sa che gli ha rubato il pigiama?", le parole con cui Daniels prese in giro Donald Trump, con il riferimento al patron di Playboy famoso per i suoi pigiami e vestaglie di seta, quando il tycoon l'accolse nella suite dell'albergo, dove l'aveva invitata a cena. Daniels chiese a Trump di andarsi a cambiare, cosa che il tycoon fece ritornando in pantaloni e camicia.
Trump le fece domande sulla come era cresciuta, come avesse iniziato a lavorare nell'industria dei film per adulti, passando dal ruolo di attrice a quello di regista. "Tu mi ricordi mia figlia, lei è bella e intelligente e anche lei viene sottostimata dalla gente", le disse Trump riferendosi ad Ivanka.
Ad un certo punto - secondo il resoconto di Daniels - si parlò anche di Melania Trump, che il tycoon aveva sposato l'anno precedente e che in quel momento era incinta. Guardando delle foto, Daniels disse che era molto bella, mentre Trump affermò: "Non dormiamo nemmeno nella stessa stanza".
"Ho detto a molte persone di essere andata nella sua stanza per incontrarlo, ma la parte del sesso l'ho raccontata a pochi amici stretti", dice la donna ricostruendo l'incontro sessuale, mentre Trump continua a guardare dritto davanti a sé, con lo sguardo torvo e consultandosi di tanto in tanto con i suoi avvocati.
Daniels racconta che, dopo la cena, abdò in bagno e quando uscì trovò Trump "nel letto, in maglietta e boxer". "Mi sono sentita il sangue gelare, ho pensato 'mio Dio, come ho potuto non capire una cosa del genere"', dice ancora la donna spiegando che le intenzioni di Trump "erano abbastanza chiare".
Daniels provò a dire che avrebbe voluto andare via, ma lui "si è alzato e si è messo tra me e la porta, non in modo minaccioso", aggiunge sottolineando comunque che "c'era una situazione di squilibrio di potere, lui era più grande e mi bloccava la via. Non mi sono sentita minacciata - ripete - né verbalmente, né fisicamente".
La donna non ricorda bene quello che è successo dopo: "La cosa che mi ricordo è che ero sul letto", senza vestiti e scarpe, nella "posizione del missionario". Una volta finito il rapporto, "sono andata via il più veloce possibile, era molto difficile mettermi le scarpe perché mi tremavano le mani".