Cronaca
Vaccini e Oms, Burioni a Borghi: “Anti-polio non è...
Vaccini e Oms, Burioni a Borghi: “Anti-polio non è uno spreco”
Il virologo: "In Italia (Borghi non lo sa, perché non ha studiato) c'erano 5.000 casi di polio all'anno, con il vaccino si sono azzerati"
"L'Oms spende 1,3 miliardi in consulenze (agli amici loro), 1,1 miliardi in stipendi (loro); 800 milioni in vaccini per una malattia (la poliomelite) che fino a pochi anni fa contava 2 o 3 casi al mondo e adesso sta vedendo aumentare i casi per ceppi derivati dai vaccini". E' il post su X pubblicato qualche giorno fa da Claudio Borghi a riaprire un fronte che aveva già visto il senatore della Lega impegnato in lunghi botta e risposta con il virologo Roberto Burioni. L'ultimo a fine 2023. Anno nuovo, stesso copione. Il parlamentare torna a puntare il dito contro lo spreco e i rischi della vaccinazione in questione, e contro l'Organizzazione mondiale della sanità che continua a promuoverla. E il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano replica con diversi post sul suo profilo X, con l'obiettivo di fare chiarezza.
"Esistono due vaccini contro la poliomielite - evidenzia l'esperto - Uno è quello fatto da virus vivo, ma attenuato. E' efficace, protegge dall'infezione, facile da somministrare, ma ha un problema non da poco: in un caso su 750.000 provoca la poliomielite. In Italia (Borghi non lo sa, perché non ha studiato) c'erano 5.000 casi di polio all'anno, con il vaccino si sono azzerati. Ma dagli anni '90 in poi il virus polio era scomparso e ci si trovava in una situazione paradossale: praticamente tutti i casi di polio che si registravano erano causati dall'effetto collaterale del vaccino. Però in Europa la polio non c'era più. Quindi siamo potuti passare a un altro vaccino (a virus inattivato), meno efficace nel proteggere contro l'infezione, ma praticamente privo di effetti collaterali".
In Italia, prosegue Burioni, "possiamo usare questo vaccino perché i rischi di contrarre la polio sono molto bassi e perché il nostro sistema sanitario è ben organizzato e possiamo somministrare a ogni bambino diverse dosi intramuscolari di vaccino. Nei Paesi in via di sviluppo, dove Borghi pensa che l'Oms stia causando la polio con il vaccino, il rischio di contrarre la malattia è alto e non si può usare il vaccino più sicuro. Bisogna usare il vaccino a virus attenuato che ha anche diversi vantaggi in quel contesto. Per esempio, il virus del vaccino entra in competizione con il virus 'vero' e quindi protegge anche in questo modo. Per non avere più polio causate dal vaccino bisogna eradicare il virus, come abbiamo fatto con il vaiolo. A quel punto potremo smettere di vaccinare".
Ma il virologo prospetta anche un altro scenario: "Se i babbei no-vax faranno scendere la copertura contro la polio in Italia, corriamo il rischio di rivedere circolare il virus e di dover tornare al vecchio vaccino, più efficace ma meno sicuro. Questo - conclude - fa capire come, senza una conoscenza specifica e approfondita, è impossibile interpretare correttamente dei numeri che non sono per nulla semplici da capire e possono essere usati per diffondere bugie pericolose, perché se torna la polio in Italia non ci rimettono solo i no-vax: ci rimettiamo proprio tutti".
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.