Economia
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Milano-Cortina 2026, Kässbohrer Italia è Official supporter dei giochi olimpici e paralimpici
Annunciato l’avvio di una collaborazione
Kässbohrer Italia è Official Supporter dei giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026. La Fondazione Milano Cortina 2026 e Kässbohrer Italia hanno infatti annunciato l’avvio di una collaborazione in vista dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. L’ingresso di Kässbohrer Italia, in veste di Official Supporter nella squadra di Milano Cortina 2026, evidenzia l’impegno del Comitato Organizzatore nel voler affrontare con ambizione e professionalità le sfide legate alla realizzazione della massima manifestazione sportiva, si legge in una nota.
La sigla della partnership conferma quanto l’immagine dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, unita alla forza dello sport e dei valori Olimpici e Paralimpici, venga condivisa dalle aziende e descrive, inoltre, l’ambizioso percorso di costruzione dell’evento sportivo più grande al mondo: una sfida che il Comitato Organizzatore sta affrontando con successo grazie a un team di partner composto da imprese di alto livello. Efficienza e affidabilità contraddistinguono da sempre Kässbohrer, che metterà a disposizione le sue migliori macchine per la preparazione delle piste e dei percorsi dove si svolgeranno le competizioni Olimpiche e Paralimpiche dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026.
Più di 50 anni di esperienza nella produzione di battipista e veicoli cingolati è il valore aggiunto della realtà tedesca che, prosegue la nota, opera in più di 100 Paesi e che si è affermata a livello internazionale per la qualità dei suoi mezzi ad elevata innovazione tecnologica. “Siamo davvero lieti di poter accogliere Kässbohrer tra i supporter del Comitato Organizzatore dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali”, ha dichiarato Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026.
“L’ingresso di Kässbohrer - ha aggiunto Varnier - può essere riassunto con una parola: affidabilità. Si avvia in questo modo un percorso fondato sulla condivisione di valori e competenze che culminerà nel 2026. Sono convinto che grazie all’esperienza e alle tecnologie di questa importante realtà, saremo in grado di garantire le migliori condizioni possibili sui campi di gara che ospiteranno i Giochi".
Per Christof Peer CCO Kässbohrer Geländefahrzeug AG "è un grande onore essere un Official Supporter di Milano Cortina 2026, per cui metteremo a disposizione 40 mezzi Pistenbully, oltre alla nostra esperienza nella preparazione delle piste da sci".
"Siamo onorati - ha detto ancora il manager - di essere stati scelti per gli straordinari Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che si svolgeranno in Italia ma siamo anche consapevoli che questa collaborazione implica per noi una responsabilità, considerando che dovremo garantire le migliori condizioni competitive per gli atleti del mondo sui vari campi di gara Olimpici e Paralimpici, per le tante discipline: sci alpino freestyle e snowboard fino agli eventi nordici. Piste, trail e Kicker devono essere sempre perfettamente preparati e nel modo più sostenibile possibile".
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1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
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Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.
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1 maggio, Luzzi (Feder.Agri): “Tanti morti sul lavoro...
Il segretario generale della Feder.Agri ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli
"I morti sul lavoro non sono solo quei mille all’anno registrati dalle statistiche, ad esempio ce ne sono 500 che perdono la vita nel tragitto casa-lavoro e 60 membri delle forze ordine che ogni anno si suicidano per motivi di lavoro”. Così Alfonso Luzzi, segretario generale della Feder.Agri, ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli.
“Oltre ai morti ‘sul’ lavoro - ha precisato Luzzi - sono da conteggiare anche i morti ‘per’ lavoro, quei 7.000 all’anno deceduti per le conseguenze della propria attività lavorativa, poi ci sono le malattie professionali, le aggressioni sui luoghi di lavoro e anche questioni ancora non evidenti come i rischi dello smart working”.
“Sono numeri grossi, anche se in linea con quelli della maggior parte dei paesi europei, ma che ci spingono a fare qualcosa, come lo sta facendo Confsal con più risorse alla sicurezza e qualità alle proposte”, ha concluso il segretario di Feder.Agri.