Esteri
Ostaggi Hamas, “Israele ha proposto tregua di 2 mesi...
Ostaggi Hamas, “Israele ha proposto tregua di 2 mesi per il loro rilascio”
Lo hanno rivelato due funzionari israeliani citati da Axios
Israele ha messo sul tavolo una propria proposta per arrivare al rilascio degli ostaggi. Lo ha indicato il primo ministro, Benjamin Netanyahu, durante un incontro con una delegazione di familiari di persone rapite da Hamas, secondo quanto riferito da Channel 12. L'emittente ha chiarito che Netanyahu non ha fornito dettagli sulla proposta.
Israele ha presentato ad Hamas, attraverso la mediazione del Qatar e dell'Egitto, una proposta in più fasi che prevede una tregua dei combattimenti fino a due mesi in cambio del rilascio di tutti gli oltre 130 ostaggi rimasti a Gaza. Lo hanno rivelato due funzionari israeliani citati da Axios, sottolineando che si tratta del periodo di cessate il fuoco più lungo che Israele ha offerto dall'inizio della guerra.
Le fonti hanno spiegato che lo Stato ebraico si aspetta una risposta da Hamas, sottolineando di essere cautamente ottimiste sulla capacità di compiere progressi nei prossimi giorni.
Nel dettaglio la proposta di accordo prevederebbe il rilascio di tutti gli ostaggi vivi e la restituzione dei corpi degli ostaggi morti in più fasi. La prima fase prevede il rilascio di donne, uomini di età superiore ai 60 anni e ostaggi in condizioni mediche critiche. Le fasi successive includerebbero il rilascio delle donne soldato, degli uomini di età inferiore ai 60 anni non militari, poi dei soldati e infine dei corpi degli ostaggi.
Israele e Hamas dovranno poi accordarsi su quanti prigionieri palestinesi dovranno essere rilasciati per ciascun ostaggio israeliano, a seconda della categoria, e poi si dovrebbero svolgere negoziati separati sui nomi dei prigionieri. Secondo i funzionari, inoltre, Israele ridistribuirebbe le forze di difesa in modo che alcune vengano spostate dai principali centri abitati dell'enclave, consentendo un graduale ritorno dei civili palestinesi nella città di Gaza e nel nord della Striscia.
I funzionari israeliani hanno evidenziato che la proposta chiarisce che Israele non accetterà di mettere fine alla guerra e non accetterà di rilasciare tutti i circa seimila prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.
Esteri
Ucraina, attacchi Russia a Kharkiv: morti e oltre 4mila...
Mosca: presi cinque insediamenti locali, tra cui Pletenivka e Ohirtseve. Quattromila persone evacuate. A Volgograd colpita raffineria
Mentre la Russia intensifica l'offensiva su Kharkiv, un grattacielo è crollato a Belgorod sotto i bombardamenti dell'Ucraina.
La situazione a Kharkiv
Mosca ha attaccato 27 insediamenti nell'oblast di Kharkiv in un giorno, uccidendo 3 persone e ferendone 5. Lo ha riferito il governatore Oleh Syniehubov. Un massiccio attacco a Vovchansk, una città a cinque chilometri a sud del confine russo-ucraino, ha danneggiato decine di case e ha ucciso un uomo di 51 anni, ha detto Syniehubov. Secondo quanto riferito, una donna di 83 anni e quattro uomini di età compresa tra 39 e 64 anni sono rimasti feriti.
Un uomo di 38 anni è stato ferito a Vovchansk in un altro attacco nella notte. Una famiglia di quattro persone è rimasta intrappolata sotto le macerie. I primi soccorritori hanno salvato due uomini e un altro è riuscito a scappare da solo. Una donna di 73 anni è stata uccisa, ha aggiunto il governatore. Le forze russe hanno anche bombardato il villaggio di Hlyboke uccidendo un uomo di 63 anni
L'esercito ucraino ha affermato che le truppe di Mosca sono state contenute nei villaggi di confine della "zona grigia", mentre la Russia ha affermato la presa di cinque insediamenti locali, tra cui Pletenivka e Ohirtseve, appena a nord di Vovchansk. Negli ultimi due giorni, oltre 4.000 civili nell'oblast di Kharkiv sono stati evacuati dalle loro case a causa dei rinnovati attacchi russi sulla regione, ha detto Syniehubov.
Mosca: "Parte grattacielo Belgorod crollato con colpo di granata"
Intanto "la città di Belgorod e il distretto di Belgorod sono stati sottoposti a massicci bombardamenti da parte delle forze armate ucraine - ha scritto su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov - Sulla collina di Kharkov, a seguito di un colpo diretto di una granata su un condominio, l'intero ingresso dal decimo al primo piano è crollato”.
Finora sono stati registrati 6 morti, ma il numero delle vittime del crollo dell'edificio residenziale di 10 piani nella zona sud-ovest di Belgorod potrebbe aumentare. Più di 10 persone sono intrappolate sotto le macerie, secondo i servizi d'emergenza russi. Lo scrivono le agenzia di stampa russe. È in corso un'operazione di ricerca e salvataggio; le persone vengono evacuate dall'edificio, scrive l'agenzia di stampa russa.
Le forze di difesa aerea dell'esercito russo hanno inoltre distrutto otto droni e missili di origine ucraina su diverse regioni del territorio nazionale nelle prime ore di questa mattina, secondo quanto riferito in una nota dal Ministero della Difesa russo. Nello stesso messaggio, le autorità russe hanno precisato che i sistemi di difesa aerea di servizio hanno distrutto due Otr – missili balistici tattici a corto raggio – sulla regione di Belgorod; tre veicoli aerei senza pilota ucraini sopra Bryansk; altri due veicoli droni nella regione di Lipetsk e un ultimo veicolo aereo senza pilota sul territorio di Volgograd.
Proprio a Volgograd, sempre questa mattina, secondo le autorità locali l'impatto di un drone ha provocato un incendio in una raffineria di petrolio. Ieri le forze di difesa aerea dell'esercito russo avevano distrutto 21 missili e 16 droni di origine ucraina su diverse regioni del territorio nazionale, sette dei quali erano stati intercettati e distrutti sui territori delle regioni di Kursk e Volgograd.
Esteri
Israele: “Avanti con operazione a Rafah per portare...
Hagari: "La nostra guerra è contro Hamas, non contro la popolazione di Gaza". L'offerta degli Usa. Media palestinesi: nuovi scontri a Jabaliya
"Le Forze di Difesa Israeliane stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una sconfitta definitiva di Hamas e riportare a casa tutti i nostri ostaggi". Così il portavoce dell'Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, secondo quanto si legge sul canale Telegram dell'esercito israeliano. "Dall'inizio dell'operazione abbiamo eliminato decine di terroristi", ha aggiunto sottolineando che "prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente verso le aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui Hamas li mette. La nostra guerra è contro Hamas, non contro la popolazione di Gaza".
Usa: informazioni su posizioni leader Hamas se Israele abbandona operazione a Rafah
Intanto l'amministrazione Biden avrebbe offerto a Israele “informazioni sensibili” sulla posizione di alti dirigenti di Hamas se accetterà di rinviare una grande operazione militare a Rafah. Il Washington Post ha citato quattro fonti, affermando che gli Stati Uniti “stanno offrendo a Israele un'assistenza preziosa se non andrà oltre, comprese informazioni sensibili per aiutare l'esercito israeliano a individuare la posizione dei leader di Hamas e a trovare i tunnel nascosti del gruppo”. Il rapporto afferma che l'amministrazione si è anche offerta di aiutare a costruire grandi accampamenti di tende per i palestinesi evacuati da Rafah e di assistere nella costruzione di infrastrutture per fornire aiuti umanitari.
Idf intensifica bombardamento campo profughi di Jabalia
Al Jazeera riferisce che l'esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti del campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, distruggendo case residenziali e attaccando centri di evacuazione. Secondo l'emittante del Qatar, Israele ha preso di mira il campo con i droni e diversi palestinesi sono stati uccisi e feriti. Non è stato ancora fornito un numero esatto delle vittime. La notizia è confermata anche dall’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Ieri, l'Idf - si legge sul Times of Israel - ha dichiarato che si stava preparando a lanciare una nuova operazione nell'area, dopo aver individuato i tentativi di Hamas di raggrupparsi lì. È stato dato un ordine di evacuazione per l'area di Jabaliya, dove l'IDF stima che si trovino tra i 100.000 e i 150.000 palestinesi.
Gb: "Accordo su ostaggi farebbe cessare la guerra domani"
Un accordo per garantire il rilascio degli ostaggi tenuti a Gaza è “la risposta giusta” per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas. Lo sostiene il ministro degli Esteri britannico David Cameron. In un 'intervista a Sky News, spiega che, secondo lui, "la risposta giusta è cercare di fermare i combattimenti stipulando un accordo sugli ostaggi, ottenendo una pausa nei combattimenti e poi usandola per costruire un cessate il fuoco sostenibile senza tornare a ulteriori conflitti".
“Ma il problema è che tutto risale ad Hamas”, ha aggiunto. “A Hamas è stato offerto un accordo che rilascerebbe centinaia di prigionieri dalle carceri israeliane, che fornirebbe una pausa nei combattimenti… e loro non accetteranno quell’accordo. La vera pressione dovrebbe essere su Hamas affinché accetti l’accordo sugli ostaggi. I combattimenti potrebbero finire domani”.
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Ucraina, Russia preme verso Kharkiv. Zelensky: “Alto...
Le operazioni di Mosca proseguono nella regione
La Russia preme verso Kharkiv, l'Ucraina arretra e perde terreno. La guerra vive una fase cruciale, con le prove di nuova offensiva di Mosca che spinge da nord. Da circa 48 ore, le manovre russe somigliano ad un 'test' che mira a esplorare la reazione ucraina e le risorse a disposizione del nemico.
L'analisi della situazione, in un quadro più ampio, non può escludere che le operazioni russe nell'oblast siano un''esca' per convincere Kiev a dirottare uomini e mezzi nella regione, scoprendo magari il fronte orientale e consentendo quindi agli invasori di puntare ancora più massicciamente verso Chasiv Yar, la piattaforma che consentirebbe di sferrare un massiccio attacco verso il cuore dell'Ucraina.
La situazione sul campo
Le forze russe rivendicano la conquista di cinque località nella regione di Kharkiv. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, le truppe russe hanno preso il controllo degli insediamenti di Borisovka, Ogurtsovo, Pletenevka, Pylnaya e Strelechya. Nei combattimenti, secondo informazioni non verificabili, sarebbero stato uccisi 170 soldati di Kiev e 34 sarebbero stati catturati.
A prescindere dalle cifre, gli sviluppi sul campo vengono confermati anche da fonti ucraine. Nel primo attacco, iniziato alle cinque di venerdì 10 maggio, i russi sono riusciti a penetrare per almeno un chilometro in direzione di Vovchansk, con l'obiettivo di creare una zona cuscinetto di 10 chilometri dopo il confine, per proteggere dalla guerra il territorio russo, come conferma una fonte militare ucraina citata da Cnn. Nella zona sono stati dispiegati riservisti ucraini.
Una seconda fonte spiega che che quattro battaglioni russi, per un totale di circa 2mila uomini, sono penetrati 5 chilometri nella direzione di Krasne, 75 chilometri a ovest, lungo il confine, di Vovchansk, e di altri due villaggi vicini. DeepStateMap, il gruppo ucraino che segue passo passo la situazione al fronte, indica come zona grigia, vale a dire contestata e non sotto pieno controllo ucraino, quattro villaggi vicini.
Sono stati uccisi due civili ucraini e diversi altri feriti nell'offensiva, hanno reso noto fonti locali. Il portavoce dei militari ucraini nell'est, Nazar Voloshyn, afferma che le forze di Mosca sono state "fermate" e insiste nel dichiarare che non c'è nessuna avanzata. Le sue parole vengono rilanciate dal Kyiv Independent, che riporta anche quelle del governatore di Kharkiv, Oleh Syniehubov, secondo il quale la situazione è "sotto controllo" e si combatte in quattro delle cinque località rivendicate da Mosca (esclusa Pletenevka).
Le parole di Zelensky
"L'attenzione è rivolta soprattutto alla prima linea, alla situazione nelle nostre regioni dove i rischi di un'offensiva russa sono maggiori", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto messaggio serale. "Le nostre operazioni difensive sono in corso nella regione di Kharkiv, vicino ai villaggi di Strelechya, Krasne, Morokhovets, Oliinykove, Lukyantsi, Hatyshche, Pletenevka. Questi sono villaggi di confine. Da due giorni le nostre truppe conducono lì azioni di contrattacco, difendendo il territorio ucraino.
Particolarmente tesa resta anche la situazione nella regione di Donetsk, soprattutto nella direzione di Pokrovsk – a Semenivka, Netailove. Ogni giorno vanno in scena più di trenta combattimenti. È estremamente difficile. Naturalmente prestiamo attenzione anche a tutte le altre direzioni delle nostre azioni di difesa: Kupyansk, Lyman, Siversk, Kramatorsk, Vremivka".