Politica
Riforme e premierato, maggioranza al lavoro su punti più...
Riforme e premierato, maggioranza al lavoro su punti più critici ddl
La prossima settimana sarà presentata una bozza di proposta, entro il 29 gennaio verranno depositati gli emendamenti della maggioranza. Tra i nodi sul tavolo anche 'secondo premier'
Maggioranza al lavoro per ritoccare i punti più critici del disegno di legge sul premierato, dopo il vertice con i capigruppo del centrodestra che si è svolto al Senato alla presenza dei ministri Casellati (Riforme) e Ciriani (Rapporti con il Parlamento). La prossima settimana sarà presentata una bozza di proposta per provare a risolvere tutti i nodi sul tavolo: se ci sarà accordo all'interno della coalizione, entro il 29 gennaio verranno depositati gli emendamenti della maggioranza, che non dovrebbero essere più di 8.
"A fronte delle perplessità su alcune questioni, mosse da quasi tutti i 50 costituzionalisti ascoltati in Commissione, mi sembrava giusto organizzare un confronto di maggioranza per capire come muoversi. Parliamo di un ddl di iniziativa governativa, la premier l'ha definita la madre di tutte le riforme", spiega all'Adnkronos il presidente della Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Alberto Balboni, esponente di Fratelli d'Italia. Innanzitutto si è discusso di metodo: "Eventuali, e sottolineo eventuali proposte di modifica dovranno essere presentate esclusivamente a nome di tutta la maggioranza" quindi "niente fughe in avanti di questo o quel partito", assicura il meloniano, che aggiunge: "Ci saranno solo proposte condivise, limitate allo spirito di questa riforma che tocca pochissimi aspetti. Vogliamo che sia un intervento chirurgico, che non riguardi troppi articoli della Costituzione".
I nodi sul tavolo
Nell'incontro di giovedì a Palazzo Madama si è parlato dei punti critici evidenziati dagli esperti: "Ci siamo interrogati sull'opportunità di inserire in Costituzione un premio di maggioranza del 55%", osserva Balboni. Uno degli argomenti dibattuti "è stato quello del secondo premier: così come è formulata, questa norma può determinare la possibilità di uno scioglimento delle Camere che non ha nemmeno il primo premier". "Altro tema delicato è la fiducia: come è possibile che un premier eletto direttamente dagli elettori debba passare da un voto di fiducia alle Camere? E' un paradosso...". E ancora: "Molti dall'opposizione hanno sollevato la questione dei limiti ai mandati: in tutte le democrazie ci sono limiti al numero di mandati consecutivi, anche la premier ha detto che questa obiezione è ragionevole. E quindi dovremmo interrogarci anche su questo aspetto".
La road map
Come sciogliere questi nodi, dunque? Balboni traccia una road map: "Punto primo, servirà un'interlocuzione con il vertice del governo e con i gruppi di maggioranza. Abbiamo rappresentato a Ciriani e Casellati questo desiderio di confronto. Nel frattempo, su proposta del presidente Marcello Pera che fa parte della Commissione, abbiamo deciso di cominciare a mettere nero su bianco una bozza di proposta su cui lavorare. Presenteremo tra questo fine settimana e inizio settimana prossima delle proposte alternative sui temi sollevati. Poi sottoporremo questa bozza ai componenti di maggioranza della Commissione: se ci sarà intesa, la sottoporremo ai ministri e, tramite loro, al governo. Se si troverà la quadra, entro il 29 gennaio depositeremo gli emendamenti, che saranno pochi e selettivi". Quanti? "A mio modesto parere non più di 5 o 6, esagerando 7 o 8".
Nel dettaglio, come interverrete sulle criticità evidenziate dai costituzionalisti? "C'è unanimità sia nella maggioranza che nell'opposizione sul fatto che il premio di maggioranza non può essere quantificato in Costituzione, bisogna delegarlo alla legge elettorale che si occuperà anche di definire la soglia minima, che come sappiamo la Corte costituzionale impone venga fissata in una percentuale ragionevole". Secondo il senatore di Fdi "si potrebbe ragionare su una soglia del 40% per far scattare il premio di maggioranza: ma la mia è una riflessione a titolo personale, non siamo entrati ancora nei dettagli".
Secondo premier
E sul nodo del secondo premier? "Ci sono varie ipotesi in campo. Si potrebbe per esempio cancellare del tutto la figura del secondo premier, ripristinare il principio del 'simul stabunt simul cadent' (cioè, se il premier in carica cade si va al voto, ndr). E come ulteriore ipotesi c'è quella di limitare la nomina di un secondo premier a casi eccezionali come impedimento fisico o morte del premier eletto", afferma ancora il presidente Fdi della Affari costituzionali. E a chi lamenta una limitazione dei poteri del Capo dello Stato nella nomina del premier, Balboni replica: "Il Presidente della Repubblica non ha una sua facoltà di indicare un altro premier, il Presidente deve verificare se esiste una maggioranza in Parlamento. Non indica chi gli pare. Deve certificare l'esistenza di una maggioranza, deve chiedere che gli venga dimostrata prima di conferire un incarico. Non è una scelta discrezionale. Noi cerchiamo di fare in modo che non ci si trovi di fronte a queste situazioni di crisi".
Politica
Confronto tv Schlein-Meloni salta. Si muovono Sky e La7: le...
Le regole AgCom non permettono il 'duello'. Sky Tg24 e La7 si candidano
Salta il confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein a Porta a Porta. Il duello tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd, in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024, non può andare in onda sulla Rai.
Perché il confronto Meloni-Schlein non si può fare
L'AgCom aveva chiesto l'ok della maggioranza delle liste che partecipano alle elezioni: sarebbero serviti almeno 5 sì su 8, invece sono arrivati i no di M5S, Forza Italia, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra.
"Nelle ultime due tornate elettorali (2022/2024) non ci è stato possibile trasmettere confronti tra il presidente del Consiglio (ieri Letta, oggi Meloni) e il leader più rappresentativo dell'opposizione (ieri Meloni, oggi Schlein). Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. E' una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto", dice in una nota Bruno Vespa, che avrebbe dovuto 'arbitrare' il duello televisivo.
"Tutte le forze politiche hanno sempre avuto e sempre avranno il giusto spazio nelle nostre trasmissioni. E nel 2024 i quattro partiti favorevoli al confronto (Fdi, Pd, Lega e Stati Uniti d'Europa) rappresentano il 63.32 per cento delle forze parlamentari. L'esasperazione della par condicio non giova a nessuno. Non a caso i tecnici ne invocano da tempo la revisione. Si avrà il coraggio di farlo?", chiede Vespa.
Sky Tg24 propone il 'super 27 maggio'
Lo stop al duello nello studio di Porta a Porta 'accende' le altre emittenti televisive. Sky Tg24 nelle stesse ore punta ad un maxi confronto e invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata - spiega una nota - "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale ed internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell’ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
"A gennaio di quest’anno - ricorda Giuseppe De Bellis, direttore della testata all news - abbiamo rivolto l’invito a Giorgia Meloni ed Elly Schlein a partecipare a un primo faccia a faccia televisivo ricevendo una disponibilità di massima e creando il successivo e proficuo dibattito sulla necessità di questo confronto. Dibattito che si era concluso con la decisione di effettuare il faccia a faccia Meloni-Schlein con Bruno Vespa a 'Porta a Porta', che sarebbe stato un momento importante di riflessione per il Paese”.
"La nostra volontà - conclude il direttore - è sempre stata quella di offrire al pubblico l’opportunità di ascoltare le idee a confronto dei leader con regole chiare, condivise e trasparenti nel rispetto, inoltre, delle indicazioni espresse in materia dall’autorità garante delle comunicazioni".
Come sarebbe il maxi confronto su Sky
Come funzionerebbe il confronto su Sky? Andrebbe in onda sui canali 100 e 500 piattaforma Sky, sul digitale terrestre su TV8 e Sky TG24 canale 50, in streaming sul sito di Sky TG24 e su YouTube e su tutti i canali social della testata che cumulano circa 8 milioni di follower. Il Confronto Sky Tg24 prevede lo stesso tema di domanda per tutti i partecipanti, lo stesso tempo di risposta e il medesimo numero di repliche ciascuno. Ai leader che interverranno saranno rivolte, oltre a quelle di Sky Tg24, le domande dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane.
Mentana e la maratona (in 2 giorni) su La7
In campo da giorni c'è già Enrico Mentana, che aprirà lo studio di La7 ai leader che hanno già detto sì ai confronti in programma il 5 e il 6 giugno, prima che scatti il silenzio elettorale dal 7 giugno. Ora, l'invito si allarga anche a Meloni e Schlein.
"La nostra proposta alle forze politiche è un dibattito tra tutti i leader ai massimi rappresentanti di tutte le liste impegnati per le elezioni europee da svolgersi il 5 e il 6 di giugno cioè nelle ultime 2 giornate disponibili prima del silenzio elettorale delle elezioni dell'8 e del 9 di giugno", dice il direttode del Tg La7.
"E ancora: non vogliamo entrare nella logica che abbiamo visto che ormai è di marcamento a uomo e a donna per usare una similitudine sportiva, però è chiaro che l'invito è rivolto a tutti, tutti con il medesimo criterio e la medesima disponibilità. Poi la campagna elettorale è la campagna elettorale dei partiti; l'interesse è far sentire programmi e proposte agli elettori anche attraverso i mezzi televisivi. Noi siamo qui con lo spirito più aperto possibile, poi non siamo stati illuminati da una missione divina, si fa dove si può fare, quello che si può fare".
Politica
Europee, niente duello tv Meloni-Schlein
La segretaria Pd Schlein: "C'è chi ha preferito negarlo a due donne leader". Si propongono La7 e Sky
Il confronto tv tra Elly Schlein e Giorgia Meloni non si farà. Sicuramente non in Rai. Difficilmente altrove. La segretaria del Pd sarebbe disponibile ad accettare l'invito di Enrico Mentana a La7: "Io ho sempre detto che sarei stata disponibile a un confronto con la presidente del Consiglio dovunque e in qualunque momento", ha ribadito anche oggi. E la premier? Nella lunga trattativa tra gli staff, da palazzo Chigi l'indicazione era stata non negoziabile: il confronto se si fa, si fa a Porta a Porta da Bruno Vespa. Dunque la possibilità del faccia a faccia tra le due, a questo punto, è remota: è un'"opportunità negata alla due donne che guidano i primi due partiti in Italia", mettono agli atti dal Pd.
Per l'Agcom il duello era possibile a patto che la maggioranza dei partiti fosse d'accordo. Ma non lo sono stati. A dire no sono stati M5S, Forza Italia, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra. Ma tra i dem a Montecitorio i malumori si concentrano in particolare sui 5 Stelle e Giuseppe Conte. Ad ogni modo la convinzione dei dem è che "l'effetto polarizzazione c'è stato comunque. Con o senza duello. Negli ultimi giorni mentre Elly è in giro per l'Italia a parlare di sanità e salario minimo, abbiamo sentito gli altri parlare solo del confronto... L'effetto è stato raggiunto", è la valutazione. Ora si andrà avanti con la campagna elettorale 'casa per casa'. L'ipotesi di un confronto all'americana con i leader di tutte le liste che corrono alle europee non sembra essere presa in considerazione. "C'è chi preferisce rinunciare a un'opportunità di confronto in prima serata pur di negarla alle due donne che guidano i primi due partiti d'Italia'", rimarca la segretaria del Pd.
"E' andata così", commenta Schlein, ma "noi non ci fermeremo, continueremo questo tour di 100 tappe per l'Europa che vogliamo, a questo punto aggiungeremo qualche tappa in più per parlare dei temi della sanità, del lavoro e del salario minimo. Andiamo comunque avanti sulla nostra strada". Nelle 100 tappe fino al 2 giugno quando ci sarà la manifestazione nazionale contro il premierato e l'autonomia: si farà a piazza Testaccio a Roma, a partire dalle 18.30.
"Prendiamo atto - si legge in una nota del Pd - che c'è chi preferisce rinunciare a un confronto in prima serata, pur di negarlo alle due donne che guidano i primi due partiti d'Italia. Sarebbe stato un momento di chiarezza per il Paese, un'occasione utile per ribadire le proposte del Pd sulla sanità, sui salari, sul clima e sull'Europa federale. E per contestare le scelte e l'inefficienza di un governo che dopo un anno e mezzo ha peggiorato le condizioni materiali delle persone. Continueremo a portare in giro le nostre proposte in tutto il Paese con le 100 tappe per l'Europa che vogliamo".
L'idea del confronto Schlein-Meloni era nata mesi fa. Quando la segretaria del Pd venne invitata ad Atreju, la festa di Fdi, e declinò l'invito. "Io con i nostalgici del franchismo e del fascismo il palco non lo divido. È semplice, è molto semplice. Poi, quando vuole Giorgia Meloni ci confrontiamo nel merito su qualsiasi cosa" lanciando la proposta di un duello tv. "Sono sempre pronta a un confronto nel merito con lei, di persona. In televisione o in un altro luogo. Io non ho paura del confronto con lei su niente". Sfida raccolta dalla premier Meloni. Quindi la lunga trattativa tra gli staff, l'annuncio della data del 23 maggio da Vespa e poi il nulla di fatto.
Sky Tg24 invita tutti i leader a un confronto televisivo il 27 di maggio
Sky Tg24 invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni a un confronto tv. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata, spiega una nota, "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale e internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell'ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
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Europee 2024, Sky Tg24 invita tutti i leader a confronto tv...
De Bellis: "Siamo da sempre la casa del confronto"
Sky Tg24 invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni a un confronto tv. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata - spiega una nota - "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale ed internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell’ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
“Sky Tg24 – sottolinea il direttore della testata all news, Giuseppe De Bellis - è da sempre la casa del confronto, li ha sempre ospitati sin dalla sua nascita, ogni volta che i protagonisti della politica hanno manifestato la volontà di farli. Nel settembre 2022, per la prima volta nella storia dell’informazione televisiva italiana, abbiamo anche creato un format - Idee a confronto - che ha consentito un dibattito virtuale fra le proposte degli otto leader politici più importanti. A gennaio di quest’anno - ricorda De Bellis - abbiamo rivolto l’invito a Giorgia Meloni ed Elly Schlein a partecipare a un primo faccia a faccia televisivo ricevendo una disponibilità di massima e creando il successivo e proficuo dibattito sulla necessità di questo confronto. Dibattito che si era concluso con la decisione di effettuare il faccia a faccia Meloni-Schlein con Bruno Vespa a 'Porta a Porta', che sarebbe stato un momento importante di riflessione per il Paese”.
“La nostra volontà - conclude il direttore - è sempre stata quella di offrire al pubblico l’opportunità di ascoltare le idee a confronto dei leader con regole chiare, condivise e trasparenti nel rispetto, inoltre, delle indicazioni espresse in materia dall’autorità garante delle comunicazioni”. Il Confronto - fa sapere la nota - andrà in onda sui canali 100 e 500 piattaforma Sky, sul digitale terrestre su TV8 e Sky TG24 canale 50, in streaming sul sito di Sky TG24 e su YouTube e su tutti i canali social della testata che cumulano circa 8 milioni di follower. Il Confronto Sky Tg24 prevede lo stesso tema di domanda per tutti i partecipanti, lo stesso tempo di risposta e il medesimo numero di repliche ciascuno. Ai leader che interverranno saranno rivolte, oltre a quelle di Sky Tg24, le domande dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane.