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Mes, Giorgetti: “Nessuno strappo con Europa”
"Nessuno strappo con l'Europa, era noto a tutti che c'erano problemi"
"Il ministro dell'Economia e delle Finanze avrebbe interesse che il Mes fosse approvato per motivazioni di tipo economico-finanziarie". Lo ha detto il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti rispondendo ai giornalisti fuori da Palazzo Madama dopo l'approvazione in Senato della Legge di Bilancio. "Ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni mi è sembrato evidente che non fosse aria per un'approvazione, per motivazioni non soltanto economiche". A chi gli faceva notare che sul Mes le opposizioni ne hanno chiesto le dimissioni, Giorgetti ha risposto che "i consigli dell'opposizione sono sempre utili, ma poi permettetemi se decido io". "Che sul Mes ci fossero problemi era noto a tutti" aggiunge Giorgetti.
"Abbiamo fatto un passo in avanti sul Patto di stabilità, ma le sfide in Europa sono ben altre. Non è che l'Europa ha sempre ragione. Ad esempio sulla vicenda Ita-Lufthansa ci hanno messo un altro stop. Hanno torto anche loro. Non è che l'Europa ha sempre ragione e l'Italia ha sempre torto". "Tutto si può migliorare, anche il Mes. Questi trattati sono stati fatti in determinati periodi storici, quindi probabilmente anche la storia chiede altri tipi di risposte. Anche lo stesso Patto di stabilità, è stato cambiato perché quando fu fatto c'era una situazione completamente diversa. Oggi ci sono altre necessità, anche per le ambizioni che ha l'Europa. Ad esempio il fattore rilevante dell'esclusione degli investimenti della difesa - la richiesta italiana che forse si sono dimenticati in tanti - soltanto due anni fa sembrava totalmente irrealistico da richiedere in Europa. Adesso è diventato realtà. Perché evidentemente in Europa ci si è resi conto che forse dobbiamo pensare anche alla sicurezza".
E sul Patto di stabilità, "quando lo leggerete bene scoprirete che è molto meglio di quello che sembra", ha aggiunto il ministro.
Ita
"Su Ita-Lufthansa l'Europa ci ha messo un altro stop" ribadisce il ministro dell'Economia. "Ci hanno fatto capire che si va alla cosiddetta 'fase due'. Quindi serviranno altri mesi di approfondimenti, dopo aver fatto esattamente tutto quello che era stato prescritto, sempre dalla stessa Commissione europea. Il fatto che si perda altro tempo non è una cosa positiva".
Sport
Bruges-Fiorentina 1-1 e viola in finale di Conference League
Decisivo il rigore di Beltran nel finale
Impresa della Fiorentina contro il Bruges nella semifinale di ritorno di Conference League: 1-1 in Belgio e i viola sono per il secondo anno di seguito in finale dopo il 3-2 conquistato all'andata. A decidere, il rigore di Beltran all'85': il penalty premia i viola, autori di un secondo tempo tutto all'attacco in un match caratterizzato da 3 legni centrati dalla formazione di Italiano.
I padroni di casa segnano al 20' con Vanaken concretizzando la mole di gioco sviluppata in avvio. La Fiorentina si risveglia e sfiora il pareggio con Nico Gonzalez al 22' ma la sua conclusione viene deviata in angolo da Mignolet. Pareggio mancato solo per sfortuna al 35' con il sinistro di Kouamé che colpisce la parte bassa della traversa, la palla rimbalza sulla linea e i padroni di casa si salvano.
La Fiorentina nella ripresa si riversa nella metà campo avversaria e colleziona occasioni in serie. La fortuna non aiuta i viola, che timbrano ancora la traversa con una punizione di Biraghi e un altro palo con il colpo di testa Kouamé. Quando i supplementari sembrano imminenti, la Fiorentina pareggia. Fallo di Mechele su Nzola, rigore che Beltran trasforma: 1-1 e viola in finale, appuntamento il 29 maggio a Atene.
Politica
Strette di mano e abbracci, a Napoli scatta la pace tra...
L'ex sottosegretario si è presentato, non invitato, alla presentazione di un libro di cui il ministro della Cultura ha scritto la prefazione
Si stringono la mano, si abbracciano, alla fine escono assieme. A Napoli scatta l'inattesa e imprevista pace tra il ministro della Cultura, Gennaro Sanguliano e il candidato di Fdl alla circoscrizione Sud, nonché ex sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che a febbraio si è dimesso dall'incarico per conflitto di interessi dopo aver ricevuto dall’Antitrust l’avviso di un’indagine in corso sull’incompatibilità tra la sua attività di sottosegretario e una serie di prestazioni autonome retribuite. L'indagine era stata avviata dopo che il ministero della Cultura aveva ricevuto una denuncia anonima sui presunti illeciti del sottosegretario e l’aveva trasmessa a ottobre all’Antritrust stessa.
Ora, il disgelo: lo stesso Sgarbi si è presentato, non invitato, al Real Albergo dei poveri 'Palazzo Fuga', alla sala convegni della palestra Kodokan, per la presentazione del libro 'Un sogno American - l’inizio', scritto da Vincenzo Rochira, con prefazione del ministro Sangiuliano. Prima dell'inizio della presentazione il ministro della Cultura ha invitato Sgarbi ad abbracciarlo, mentre Sgarbi ha esclamato: "La pace di Napoli".
L'augurio del ministro
"Auspico che in Europa possano andare Vittorio Sgarbi e Raffaella Docimo. Non sono qui per fare campagna elettorale ma lo auspico perché sono due competenze importanti, ciascuno nel proprio ambito”, ha detto Sangiuliano, durante la presentazione.
Tra i relatori anche Raffaella Docimo (nella foto sotto con il ministro), candidata per Fdl alla Circoscrizione Sud delle Europee. “L’Europa è la fede, noi crediamo tutti nel valore dell’Europa, però l’Europa unita dev’essere prima un’unità culturale e poi può essere un’unità burocratico-amministrativo, ma se l’Europa non ha una base valoriale, un’esaltazione della storia comune non è più un’unità ma una mera burocrazia, un insieme di mere procedure amministrative e questo non va bene. Dev’essere un’Europa di cultura, di popoli e di spirito”, ha aggiunto Sangiuliano.
Sgarbi: "Amicizia ritrovata"
"E' una bella giornata di amicizia ritrovata", ha esordito Sgarbi con il ministro Sangiuliano seduto affianco. "In questa bella giornata ci siamo riabbracciati dopo 7 mesi con il ministro della Cultura", ha poi proseguito il critico d'arte dal palco. "Non avevamo litigato ma eravamo contrapposti rispetto al fatto che un sottosegretario nelle sue funzioni, con deleghe abbastanza strette, perché lui è un ministro espansivo, in tutti i sensi, potesse fare conferenze e raccontare l'arte, mi è stato proibito dall'Antitrust e mi sono dimesso. Da questo deriva anche la riconoscenza del Presidente del Consiglio che non mi ha dovuto dimettere smentendo la sua scelta di farmi sottosegretario dell'amico Sangiuliano".. Oggi altra bella giornata perché compio gli anni. Ho visto che il ministro ha detto le stesse parole che volevo dire, il libro è ben scritto. Napoli è un luogo di felicità, io sono napoletano d'elezione, è la mia città di natura", ha concluso Sgarbi.
Spettacolo
Lite con Gruber, Mentana: “Ci scusiamo, ma accusati...
Il racconto a fine telegiornale
"Vi racconteremo alla fine" del Tg "il lieto fine delle baruffe interne a questa rete". Con queste parole il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, dopo aver annunciato i temi dell'edizione delle 20, ha dato appuntamento ai telespettatori alla fine del telegiornale per 'raccontare' l'esito dello scontro avuto con Lilli Gruber, nato da uno 'sforamento' dei tempi del Tg che aveva ritardato l'inizio del programma 'Otto e mezzo', al quale sono seguite polemiche, oggi tema anche di una nota ufficiale della rete.
Il lieto fine della lite con Gruber
Enrico Mentana ha letto, poi, il comunicato dell'azienda Cairo e ha ripetuto la polemica è nata da un'accusa che non è stata vera, di aver sforato troppo - "ho letto ancora una volta in tante parti un quarto d'ora di sforamento" - e, invece, dice "non è stato così", il "telegiornale non sfora mai più di cinque minuti". "Non accusiamo nessuno, ma non vogliamo neanche essere accusati" ha concluso il direttore del Tg La7 Mentana.