Esteri
A Mahsa Amini Premio Sakharov postumo
La giovane iraniana morta dopo un pestaggio della polizia per il velo indossato male
Premio Sakharov postumo a Mahsa Amini, la giovane iraniana morta dopo un pestaggio della polizia per il velo indossato male. Nei giorni scorsi il governo iraniano ha sequestrato i passaporti alla famiglia di Mahsa impedendone così il viaggio in Francia per ritirare il premio. "Mahsa ha dato la vita per difendere le donne iraniane e oggi ricordiamo il suo sacrificio", le parole della presidente del Parlamento Ue Metsola.
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Ebrahim Raisi, il discepolo di Khamenei con ombre nel...
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Ucraina, Usa avvertono Kiev: “Russia attaccherà...
Il numero 1 del Pentagono, Austin: "Mosca ci riproverà nelle prossime settimane"
La Russia non si fermerà nella regione di Kharkiv e cercherà di creare una zona cuscinetto al confine con l'Ucraina. E' lo scenario che Lloyd Austin, segretario alla Difesa degli Stati Uniti, delinea nel suo intervento al 22esimo vertice del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina nella base tedesca di Ramstein.
Le forze di Mosca hanno avviato operazioni nell'oblast di Kharkiv il 10 maggio, penetrando nel territorio ucraino prima di essere arginate dai soldati di Kiev. I russi hanno guadagnato terreno come non capitava da circa un anno e mezzo. L'apparente frenata dell'offensiva non deve illudere, dice il numero 1 del Pentagono, preannunciando che "nelle prossime settimane" la Russia cercherà di compiere ulteriori progressi per arrivare a centrare uno degli obiettivi indicati dal Vladimir Putin: più volte il presidente ha fatto riferimento alla necessità di creare una zona cuscinetto per impedire all'artiglieria e ai droni ucraini di colpire i territori controllati da Mosca.
"E' un momento complesso. Gli invasori hanno lanciato una nuova offensiva nel territorio sovrano dell'Ucraina. I russi cercheranno di compiere progressi nelle prossime settimane per creare una zona cuscinetto. E' uno scontro duro e pericoloso, ma i difensori dell'Ucraina stanno mostrando qualità e coraggio straordinari. E stanno utilizzando i mezzi che questo gruppo di contatto ha messo a disposizione", dice Austin.
Gli scontri a Vochansk e nel Luhansk
Nell'oblast di Kharkiv, l'Ucraina controlla circa il 60% di Vovchansk, una cittadina ormai quasi totalmente abbandonata dai civili. "Il nemico cerca ancora di spingere i soldati ucraini fuori dalla città. Circa il 60% della città è controllato dalle forze armate ucraine, gli attacchi non si fermano", le news fornite dal vice governatore Roman Semenukha. Gli scontri continuano anche lungo il fronte orientale, dove - secondo il ministero della Difesa russo - le forze di Mosca hanno preso il controllo del villaggio di Bilohorivka.
Il messaggio di Zelensky
Diverso il quadro proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il colloquio con il comandante delle forze armate, il generale Oleksandr Syrsky, "in particolare della situazione nelle regioni di Donetsk e Kharkiv. Manteniamo il controllo ovunque". "Gli assassini russi utilizzano attivamente bombe aeree guidate nella zona di Chasiv Yar, nel settore di Pokrovsk, nella zona di Lyptsi nella regione di Kharkiv e in altre zone di combattimento", dice Zelensky, evidenziando che tale situazione ribadisce la "necessità della difesa aerea, di ulteriori sistemi di difesa che potrebbero ridurre in modo significativo le difficoltà per i nostri soldati e diminuire la minaccia per le nostre città. Questo vale anche per la preparazione per il passaggio della nostra aviazione a nuovi caccia".
"Purtroppo, il mondo libero non è ancora efficiente nel raggiungimento di questi due obiettivi. Stiamo lavorando in maniera promettente con diversi partner e stiamo facendo di tutto per assicurarci che arrivi il prima possibile il giorno in cui potremo fornire la potenza dei Patriot alle nostre regioni orientali, alle nostre città come Kharkiv e Sumy", dice riferendosi in particolare ai sistemi di difesa.
"Putin non ha altro che terrore. Questa è la base delle sue capacità. E ogni limitazione del potenziale terroristico della Russia è un impulso alla pace. Le nostre armi servono difendere le posizioni ucraine, i nostri sforzi diplomatici congiunti sono a favore della formula di pace, il nostro lavoro mira a rendere la Russia legalmente responsabile della guerra: tutto questo avvicina la pace", dice ancora.
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Morte Raisi, inchiesta su incidente. Iran in lutto, oggi...
Proclamati 5 giorni di lutto. Khamenei conferma Mokhber presidente ad interim. Zarif contro gli Usa: le accuse. Media: elicottero precipitato per guasto tecnico
E' in corso a Tabriz la cerimonia per l'ultimo saluto al presidente iraniano Ebrahim Raisi, al ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e alle altre persone morte nell'incidente che domenica scorsa ha visto coinvolto l'elicottero su cui viaggiavano. Lo riferisce l'agenzia iraniana Mehr. Dopo la morte di Raisi, la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale e nelle prossime ore sono previste altre cerimonie funebri.
L'inchiesta sull'incidente: le possibili cause
Il capo di Stato maggiore dell'Iran, Mohammad Bagheri, ha ordinato un'inchiesta per chiarire le cause dello schianto dell'elicottero. Secondo l'agenzia iraniana Isna, Bagheri ha ordinato "a una commissione di alto rango di avviare un'indagine sulle cause. La Russia dal canto suo si è dichiarata disponibile a fornire assistenza all'Iran nelle indagini, ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergei Shoigu, ex ministro della Difesa. Sullo sfondo, le informazioni diffuse dai media di Teheran, che attribuiscono la tragedia ad un imprecisato "guasto tecnico".
Secondo i media di stato iraniani l'elicottero è precipitato a causa di "un guasto tecnico". Secondo il ministro dei Trasporti turco, Abdulkadir Uraloglu, il velivolo "non aveva il sistema di segnalazione attivo o non possedeva un sistema di questo genere". E ha poi ricordato che Ankara, che ha inviato i droni che hanno localizzato dopo ore di ricerche il velivolo, ospita il centro di coordinamento delle ricerche per incidenti aerei nell'area che comprende l'Iran.
Si è scagliato invece contro gli Stati Uniti l'ex capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif, che punta il dito contro le sanzioni. "Uno dei responsabili dietro alla tragedia di ieri sono gli Stati Uniti che - ha detto Zarif in un'intervista televisiva rilanciata da Iran International - con le loro sanzioni impediscono all'Iran di ottenere componenti essenziali nel settore dell'aviazione".
Il programma dei funerali
Da oggi a giovedì una lunga serie di riti funebri accompagnerà il presidente fino alla sepoltura nella sua città natale a Mashad, nel nord-est della Repubblica islamica. Secondo quanto riferito dall'agenzia Tasnim, citando il vice presidente e responsabile del 'comitato per i funerali dei martiri', Mohsen Mansouri, cerimonie funebri in onore di Raisi si terranno oltre che a Tabriz, anche a Qom nel pomeriggio e in serata a Teheran. Mercoledì sono previsti i funerali nella capitale alla presenza di Ali Khamenei, mentre giovedì mattina si terrà un'altra cerimonia a Birjand, nel Khorasan meridionale. Successivamente si svolgerà il rito della sepoltura del presidente nel santuario dell'Imam Reza a Mashad.
L'annuncio ufficiale della morte
Il velivolo è precipitato a 20 km dal confine con l'Azerbaigian e si sarebbe "schiantato contro la cima di una montagna", secondo quanto hanno riferito media statali iraniani. La tv di Stato iraniana ha annunciato ufficialmente all'alba di ieri la morte di Raisi e del ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian definendoli "martiri" e diffondendo uno screenshot delle riprese video effettuate all'interno dell'elicottero prima che si schiantasse. Anche l'agenzia di stampa iraniana Mehr ha riferito che tutti i passeggeri a bordo del velivolo "sono stati martirizzati".
L'annuncio dell'emittente è arrivato dopo una serie di comunicazioni filtrate nelle ultime ore. A sgombrare il campo dai dubbi è stato Pir Hossein Kolivand, capo della Mezzaluna rossa: "Con la scoperta del luogo dell'incidente, non sono stati individuati segni di vita tra i passeggeri dell'elicottero". Il mezzo, ha spiegato, è stato completamente avvolto dalle fiamme dopo lo schianto.
Khamenei nomina Mokhber presidente ad interim
Nell'emergenza Khamenei ha nominato il primo vicepresidente, Mohammad Mokhber, presidente facente funzioni. Ali Bagheri Kani è stato invece nominato ministro degli Esteri dell'Iran. Già vice di Hossein Amir Abdollahian, era stato capo negoziatore per il programma nucleare di Teheran. In passato aveva anche ricoperto l'incarico di capo del Consiglio supremo per i diritti umani della Repubblica Islamica.
Elezioni presidenziali il 28 giugno
Dopo la morte di Raisi, le elezioni presidenziali in Iran si terranno il prossimo 28 giugno. Lo riferisce l'Irna, spiegando che i candidati potranno registrarsi dal 30 maggio al 3 giugno e la campagna elettorale si svolgerà dal 12 giugno alla mattina del 27 giugno. La data delle elezioni è stata decisa durante una riunione presieduta da Mokhber, a cui hanno partecipato il presidente del Parlamento Mohammad Bagher Ghalibaf e il capo della magistratura iraniana, Gholam-Hossein Mohseni-Eje'i, come prevede l'articolo 131 della Costituzione iraniana.